Bonus 200 euro partite IVA: requisiti e
modalità di domanda per autonomi e
professionisti nel decreto attuativo
di Rosy D’Elia – LEGGI E PRASSI
Bonus 200 euro autonomi e professionisti: requisiti e modalità di
domanda per le partite IVA nel decreto attuativo in arrivo. Ad anticipare i
contenuti è il Ministero del Lavoro con la notizia del 10 agosto, ma
manca ancora la firma di Daniele Franco
Bonus 200 euro autonomi e professionisti: nel decreto attuativo in arrivo, dopo
una lunga attesa, vengono definiti requisiti e modalità di domanda per le
partite IVA.
Ad anticipare i contenuti è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con
la nota del 10 agosto, ma sul testo manca ancora il via libera del Ministero
dell’Economia e delle Finanze.
La notizia della firma del provvedimento che sblocca l’accesso all’indennità
una tantum arriva subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del
Decreto Aiuti bis che ha portato a 600 milioni di euro le risorse a disposizione.
Bonus 200 euro autonomi e professionisti: dalla conferma
dell’importo ai requisiti nel decreto attuativo
Il bonus 200 euro per le partite IVA è stato introdotto dall’articolo 33 del
DL Aiuti, DL n. 50 del 17 maggio 2022.
Ma la norma ha rimandato la definizione di ogni dettaglio, dai requisiti alle
modalità di domanda, a un decreto attuativo che ha accumulato circa due
mesi di ritardo rispetto alla scadenza prevista per l’approvazione.
Con le anticipazioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche
sociali pubblicate il 10 agosto per annunciare la firma di Orlando sul testo,
arrivano le prime certezze.
Prima di tutto si conferma l’importo di 200 euro: l’articolo 33 del Decreto Aiuti,
infatti, non stabiliva neanche la cifra a cui avrebbero avuto accesso lavoratrici
e lavoratori autonomi e professionisti e professioniste.
E proprio sulla necessità di far quadrare i conti e garantire lo stesso
trattamento riservato agli altri beneficiari dell’indennità una tantum si era
arenato il decreto attuativo.
A sbloccare la situazione, infatti, sono arrivate le nuove risorse stanziate con il
Decreto Aiuti bis che permettono di erogare alle partite IVA la stessa somma
riconosciuta alle altre categorie di lavoratori e lavoratrici.
Bonus 200 euro autonomi e professionisti: i requisiti per
presentare domanda
Un’altra anticipazione importante riguarda i requisiti da rispettare. Il bonus 200
euro è destinato alle seguenti categorie:
● lavoratrici e lavoratori autonomi e professioniste e professionisti iscritti
alle gestioni previdenziali dell’INPS;
● professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza
e assistenza di cui al D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 509 e al D.Lgs. 10
febbraio 1996, n. 103.
Possono presentare domanda per beneficiare dell’indennità contro il caro
prezzi coloro che si trovano nelle seguenti condizioni:
● hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro,
anche in questo caso si conferma la regola prevista per le altre
categorie di beneficiari;
● risultano iscritti alle gestioni previdenziali di riferimento alla data di
entrata in vigore del Decreto Aiuti, ovvero il 18 maggio 2022;
● hanno una partita IVA e attività lavorativa avviata;
● hanno eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la
contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta
l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.
Bonus 200 euro autonomi e professionisti: istruzioni sulla
domanda per le partite IVA
Dal Ministero del Lavoro, inoltre, arrivano anche le prime anticipazioni sulle
istruzioni che le partite IVA, autonomi e professionisti, devono seguire per
presentare domanda di accesso al bonus 200 euro.
Saranno gli enti previdenziali di riferimento a gestire le istanze. L’INPS e le
casse di riferimento stabiliranno a loro volta la tabella di marcia da rispettare
per l’invio delle richieste e la procedura da seguire.
In altre parole, sarà necessario ancora un ulteriore passaggio per conoscere
nel dettaglio le modalità per beneficiare dell’indennità una tantum.
“Il provvedimento precisa che l’indennità è corrisposta sulla base dei dati
dichiarati dal richiedente e disponibili all’ente erogatore al momento del
pagamento ed è soggetta a successiva verifica, anche attraverso le
informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi
dall’amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che
detenga informazioni utili”.
Si legge nella notizia pubblicata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali.
In ogni caso, per autonomi e professionisti l’attesa per ottenere il bonus 200
euro non è ancora finita: il testo del decreto attuativo è stato trasmesso al
Ministero dell’Economia e delle Finanze, manca ancora la firma di Daniele
Franco.
E solo dopo che sarà ufficialmente approvato gli enti previdenziali potranno
rendere note le modalità operative per richiedere l’indennità.
La volontà di non creare disparità tra le partite IVA e le altre categorie di
lavoratori e lavoratrici, che il Ministero dell’Economia tramite la
sottosegretaria Maria Cecilia Guerra aveva espresso, rimane solo una buona
intenzione: mentre tutti gli altri hanno ricevuto o sanno quando e come
ricevere il bonus 200 euro, autonomi e professionisti attendono da mesi
risposte che arrivano centellinate e con ritardo.
fonte: INFORMAZIONE FISCALE