Rivalutazione pensioni da ottobre 2022:
quanto aumentano gli assegni
Ecco cosa succederà grazie all’anticipo della rivalutazione degli assegni
pensionistici contro l’inflazione prevista nel Decreto Aiuti Bis
Al via la rivalutazione delle pensioni del 2,2% a partire da ottobre 2022.
L’aumento dell’assegno, stabilito dal Governo nel Decreto Aiuti Bis per aiutare
i pensionati di fronte al caro prezzi, anticipa di tre mesi il consueto
adeguamento al costo della vita che sarebbe dovuto partire dal 1° gennaio
2023.
n questo articolo vi spieghiamo come funziona la rivalutazione pensioni, a
quali trattamenti si riferisce e quanto inciderà sui cedolini di ottobre in poi.
RIVALUTAZIONE PENSIONI DA OTTOBRE 2022, LA NOVITÀ
Il Decreto Aiuti Bis, approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 agosto e in attesa
di pubblicazione in Gazzetta, tra le tante misure contro il caro prezzi prevede
la rivalutazione delle pensioni, un aumento del 2,2% dell’assegno che
sarebbe dovuto essere operativo dal 1° gennaio 2023. L’articolo 20 del
provvedimento, ancora in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, anticipa
così il meccanismo di perequazione che riequilibra le somme corrisposte al
costo della vita, in base all’indice dei prezzi al consumo.
Si ricorda, infatti, che la “perequazione” delle pensioni è la rivalutazione
dell’importo pensionistico legato all’inflazione, ovvero un meccanismo tramite
cui l’importo delle pensioni viene adeguato all’aumento del costo della vita
come indicato dall’ISTAT anno dopo anno. Il costo totale della misura è pari
a 1.965 milioni di euro. Ma vediamo a chi spetta e come funziona la
rivalutazione delle pensioni anticipata a ottobre.
RIVALUTAZIONE PENSIONI A OTTOBRE 2022, COME FUNZIONA
L’aumento del 2,2%, in realtà risulta dalla somma di due diversi
adeguamenti, uno che riguarda il bilanciamento con i prezzi previsti nel 2023
(2%) e un altro “a conguaglio” (0,2%) rispetto all’adeguamento previsto nel
2020 per il 2021. Il primo è “un acconto provvisorio” fissato dal Governo in
previsione dell’aumento dei prezzi in base alle indagini dell’Istat. Il secondo
adeguamento è quello effettivo registrato nel 2021 rispetto a quello previsto in
via provvisoria nel 2020 dall’Istat (l’inflazione definitiva nel 2021 è risultata pari
a + 1,9% anziché dello 1,7% provvisoriamente applicato dall’Inps). In altre
parole, la rivalutazione pari complessivamente al 2,2% comprende:
● l’anticipo della rivalutazione delle pensioni pari al 2%. Si tratta di un
“acconto” sulla prossima rivalutazione (prevista nel 2023).
● il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno
2021 pari allo 0,2% (1,9% effettivo – 1,7% previsto). Questa differenza
dello 0,2% doveva essere applicata come conguaglio a partire da
gennaio 2023, ma il Decreto Aiuti Bis ha anticipato anch’essa al 1°
ottobre.
A CHI SPETTA LA RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI
Gli aumenti in pensione dovuti alla rivalutazione anticipata stabilita dal
Decreto Aiuti Bis riguarderanno circa 22 milioni di italiani. Nello specifico
l’aumento delle pensioni si applicherà a:
● tutti i trattamenti pensionistici erogati dalla previdenza pubblica, dalle
gestioni dei lavoratori autonomi, dalle gestioni sostitutive, esonerative,
esclusive, integrative e aggiuntive;
● le pensioni dirette e a quelle ai superstiti, cioè la pensione di
reversibilità e la pensione indiretta, indipendentemente dal fatto che
esse siano integrate al trattamento minimo.
GLI ESCLUSI DALLA RIVALUTAZIONE DEL 2%
Mentre la rivalutazione a conguaglio dello 0,2% sarà applicata a tutti i
trattamenti pensionistici, sulla rivalutazione anticipata di ottobre in
acconto, è però necessario evidenziare che l’aumento sarà riconosciuto solo
“qualora il trattamento pensionistico mensile sia complessivamente pari o
inferiore all’importo di 2.692 euro”. Qualora il trattamento pensionistico
complessivo sia superiore al predetto importo e inferiore a tale limite
aumentato dell’incremento disciplinato dalla presente lettera l’incremento è
comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato. Ciò,
infatti, è quanto si legge nell’articolo 21 del Decreto Aiuti Bis. Il conguaglio
pari allo 0,2%, invece, spetterà a tutti.
Tra l’altro, questi criteri lasciano fuori dall’aumento circa 1,95 milioni di
pensionati.
QUANTO AUMENTANO LE PENSIONI A OTTOBRE
Si precisa che, nell’attesa di eventuali comunicazioni specifiche dell’INPS, al
meccanismo di perequazione si dovrebbero applicare le regole operative nel
2 Comments
Non mi trovo con il calcolo degli aumenti. Infatti se applico la percentuale di aumento del 2% all’esempio del primo caso cioè una pensione di 2097, il 2% fa 41,94 e non 22 euro. Come si spiega?
BUONGIORNO …. GIRO LA SUA DOMANDA AD UN MIO FUNZIONARIO CHE SI OCCUPA DI QUESTE TEMATICHE..
CORDIALITA’
SG