I rischi di investire in startup
Investire in startup rappresenta una strategia che sempre più Business
Angel perseguono anche a fronte delle agevolazioni fiscali previste per i
soggetti che investono nel capitale sociale di queste società (si può detrarre il
30% dell’investimento).
Oggi quello nelle startup sta diventando un investimento sempre più alla
portata di tutti. Si tratta, tuttavia, di un tipo di investimento molto rischioso,
essendo il tasso di fallimento delle startup molto vicino al 90%.
Investire in startup: la giusta strategia
Per investire in una startup limitando il rischio di perdere capitali è di
importanza cruciale avere le giuste competenze o scegliere formule di
consulenza specializzata, ma soprattutto bisogna sapere come orientarsi fra
le tante opportunità offerte dal mercato e quali fattori valutare valutare per
individuare le idee con le maggiori opportunità di trasformarsi in business di
successo.
Vediamo dunque i 10 consigli per scegliere la startup giusta su chi
investire, partendo dai suggerimenti dell’acceleratore Seed Money (progetto
italiano di crowd seed funding) per valutare nuove imprese in fase di “early
stage”.
Prima regola: non ci sono regole
Il successo dell’investimento è il risultato di un’alchimia che solo in parte
può essere imputabile alla presenza di determinate caratteristiche.
Non si tratta di un risultato matematico e quello che fa la differenza è
spesso l’intuito dei singoli e le competenze maturate nel tempo.
Insomma, i criteri tecnici di affidabilità sono fondamentali, ma ci vuole anche
“naso” e “cuore”.
Intuito e competenze
Il successo dell’investimento è il risultato di un’alchimia che solo in parte
può essere imputabile alla presenza di determinate caratteristiche.
Non si tratta di un risultato matematico e quello che fa la differenza è
spesso l’intuito dei singoli e le competenze maturate nel tempo.
Spiega Marco Rizzelli, General Manager di Seed Money.
Essere curiosi
Non bisogna mai smettere di essere curiosi, di cercare di comprendere i
cambiamenti e i nuovi trend in atto, per decidere in quali settori puntare.
Una startup nasce spesso come risposta a un’esigenza del mercato che
i founder hanno individuato. Non è scontato avere quella stessa
sensibilità.
Puntare sul team
Il team è l’elemento fondamentale, quello che fa la differenza, per numero,
componenti e professionalità presenti diverse ma sinergiche.
Un progetto può anche rivelarsi imperfetto, ma un team di valore saprà
comunque ritrovare la strada giusta.
In parole semplici, l’idea non basta se poi non ci sono le giuste persone a dar
loro anima.
Analizzare il mercato e i competitor
Fondamentale analizzare il mercato e i competitor, andando a verificare
quanto sia realmente innovativa la soluzione trovata. Tra le domande che è
utile porsi in questo ambito:
● in che modo la startup si posiziona sul mercato?
● che differenze ha rispetto ai suoi competitor?
● che potenzialità di sviluppo offre il mercato?
● quanto è realmente scalabile dalla soluzione individuata?
Porsi obiettivi concreti nel breve
Il consiglio è di porsi obiettivi raggiungibili nel breve termine: questo
dimostra concretezza e pragmatismo.
Non serve ambire a conquistare il mondo in 5 anni… A quello vogliono
arrivare più o meno tutti! È più indicativo capire cosa verrà fatto nei
prossimi 5 mesi con risorse finanziarie finite e obiettivi di sviluppo
concreti.
Avere un piano chiaro e sostenibile di sviluppo
Se è importante porsi degli obiettivi a breve tempo, è anche fondamentale che
la startup prescelta abbia un chiaro piano di sviluppo.
Una startup seria non si limita a lavorare sul breve periodo ma deve
mostrare capacità di pianificazione economico-finanziaria sostenibile sul
lungo termine.
Siamo all’ABC della pianificazione di un nuovo business. Ma senza queste
basi non si può arrivare da nessuna parte e si rischiad i perdere il capitale
investito.
Valutare il grado di complessità dell’approvvigionamento
finanziario
Non per tutte le startup valgono gli stessi metodi di raccolta dei fondi
necessari per svilupparsi e crescere.
Per alcune startup funziona il crowdfunding per altre è meglio un round
chiuso di aumento di capitale o altro.
Nella scelta della startup, bisogna sempre verificare e valutare la modalità di
approvvigionamento migliore e coerente con i tempi di sviluppo pianificati.
Indice di gradimento della proposta
Un’altra importante domanda da porsi è: la presentazione della startup ha
suscitato subito interesse e curiosità?
Seed Money presenta sempre le startup ai propri soci, accompagnandole con
la propria analisi sull’opportunità.
Dal numero di manifestazioni d’interesse, dalla varietà e qualità
professionale degli interessati, è possibile avere un ottimo elemento
statistico per valutare l’appeal di una proposta.
Start-up innovativa, definizione e vantaggi
Risposta di Noemi Ricci
G.P. CHIEDE:
Vorrei un chiarimento sui finanziamenti della Regione per le startup
innovative, volendo avviare in franchising un ristorante made in Italy,
con somministrazione e vendita nella stessa location: ci sono limiti e
condizioni per rientrare nella fattispecie?
Il suo progetto non sembra presentare le caratteristiche di “prodotti o servizi
innovativi ad alto valore tecnologico” richiesti per l’accesso all’agevolazione.
Bisogna infatti rispettare non soltanto requisiti formali ma anche progettuali
per rientrare nella definizione di startup innovativa.
Startup Innovativa: definizione, regole e requisiti
Per farle comprendere meglio, le riporto i riferimenti di legge e le
caratteristiche salienti richieste alle nuove imprese per ottenere lo status di
startup innovativa (società costituite da meno di cinque anni, con fatturato
annuo inferiore a cinque milioni di euro, non quotate, e in possesso di
indicatori di innovazione tecnologica).
Il DL 179/2012 convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2012 n.
221, ha introdotto nel panorama legislativo italiano un quadro di riferimento
organico per favorire la nascita e crescita di nuove imprese a carattere
innovativo. La normativa è stata successivamente modificata nel corso
degli anni, arricchendosi di nuove articolazioni e vantaggi, in particolare
con il DL 34/2020 (Decreto Rilancio).
Condizioni di accesso allo status di Startup Innovativa
L’art. 25 del decreto istitutivo definisce la start-up innovative come una
società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano
oppure Societas Europea, le cui azioni o quote non sono quotate su un
mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione. Vi
rientrano, pertanto, sia le srl (compresa la nuova forma di srl semplificata o
a capitale ridotto), sia le spa, le sapa, sia le società cooperative.
È inoltre stata istituita un’apposita sezione del Registro delle Imprese la cui
iscrizione da parte delle start-up innovative è obbligatoria ai fini della
fruizione dei benefici introdotti dalla normativa e previsti dai vari bandi per
questo tipo di imprese. Per l’iscrizione nella sezione speciale del Registro
delle Imprese, la sussistenza dei requisiti per l’identificazione della startup
innovativa è attestata mediante apposita autocertificazione prodotta dal
legale rappresentante e depositata presso l’ufficio del Registro delle
Imprese.
Requisiti per Startup Innovative
La società, per essere definita start-up innovativa, deve quindi possedere i
seguenti requisiti:
● la maggioranza del capitale sociale e dei diritti di voto
nell’assemblea ordinaria deve essere detenuto da persone
fisiche al momento della costituzione e per i successivi 24
mesi; (requisito soppresso dal d.l. n. 76/2013)
● la società deve essere costituita e operare da non più di 60
mesi (modificato dal d.l. 3/2015);
● è residente in Italia ai sensi dell’art. 73 del Decreto del
Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, o in
uno degli stati membri dell’Unione Europea o in Stati aderenti
all’Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbia una
sede produttiva o una filiale in Italia (modificato dal d.l.
3/2015);;
● il totale del valore della produzione annua, a partire dal
secondo anno di attività, non deve superare i 5 milioni di euro;
● non deve distribuire o aver distribuito utili;
● deve avere quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo
sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o
servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
● non deve essere stata costituita per effetto di una fusione,
scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di
ramo di azienda.
Criteri di innovazione da vantare
Inoltre, la start-up deve soddisfare almeno uno dei seguenti criteri: