Una doccia sostenibile è l’idea vincente
per ITS 4.0
Tutti i dettagli di DocciA++, il progetto che ha vinto l’edizione
2022 di ITS 4.0. Il tema non potrebbe essere più attuale
di Valentina Guglielmo
Siccità e contenimento dei consumi idrici saranno due parole con cui
avremo sempre più a che fare in futuro, a causa del cambiamento climatico in
atto. Lo stiamo già sperimentando ora, soprattutto in alcune città italiane. Ma
dove avviene la maggior parte degli sprechi e, soprattutto, cosa si può fare a
livello domestico per contenerli? I primi posti nella classifica dei consumi
quotidiani ci sono doccia e sciacquone. E proprio per l’importanza del tema,
oltre che per la bontà dell’idea e l’efficacia della sua realizzazione, il progetto
vincitore dell’edizione 2022 di ITS 4.0 è una doccia sostenibile e attenta ai
consumi (idrici ed energetici). Si chiama DocciA++ ed è stata realizzata dagli
studenti della Fondazione ITS Professionalità per lo sviluppo dei Sistemi
Energetici Ecosostenibili di Pinerolo, in Piemonte.
Come funziona
Il prototipo di DocciA++, la doccia sostenibile ideata dagli studenti di
Fondazione ITS Professionalità per lo sviluppo dei Sistemi Energetici
Ecosostenibili di Pinerolo, in Piemonte, e vincitrice dell’edizione 2022 di Its 4.0
La doccia viene utilizzata e monitorata tramite un’app. L’utente si “registra”
tramite sistema nfc, entra nella doccia e imposta la temperatura desiderata
attraverso il miscelatore termostatico, poi apre il flusso col pulsante
“sciacquo” che ha una portata del 50% (secondo gli ideatori, infatti, non serve
un flusso molto forte nella prima fase della doccia); in seguito, per
insaponarsi, si preme il pulsante “insaponatura“, che prevede un flusso del
5% che limita la portata senza fermare completamente l’acqua in modo da
mantenere la temperatura (e, con essa, il comfort). Infine per risciacquarsi si
preme il pulsante “risciacquo“, che ha una portata del 100%. Nel corpo della
DocciA++ ci sono anche una turbina per l’energia a 12V, un flussimetro e un
termometro digitali che comunicano i dati tramite wi-fi.
“Il monitoraggio avviene tramite il flussimetro e il termometro alimentati a
turbina“, spiega a TuttoITS Mattia Di Noia, uno degli studenti che ha ideato il
progetto. “Questi dati vengono condivisi sul cloud e l’applicativo mobile
confronta i dati di portata, tempo e temperatura con il prezzo dell’energia“.
Nessun limite al comfort
L’app, in altre parole, incrocia i dati di utilizzo con la “registrazione” dell’utente
(utente A, B, C ipotizzando che non vi sia un unico utilizzatore), calcola i
consumi e li confronta. Inoltre, una serie di Led Rgb presenti nel doccino
(erogatore) sono impostabili tramite app per la cromoterapia: si può
impostare una palette di colori che dopo un tempo predefinito cambia
colorazione, come sistema di avviso all’utente del tempo eccessivo passato
sotto la doccia.
“DocciA++ non incide sul comfort, perché lascia all’utente ogni libertà di
utilizzo, e non modifica il concetto di doccia tradizionale. Aiuta però l’utente ad
analizzare il proprio comportamento e gli permette anche di confrontarlo con
la media degli utilizzatori del nostro sistema“, commenta Vincenzo
Zappavigna, un altro studente che ha preso parte al progetto. “L’idea di base
è che DocciA++ sia funzionale come una normale doccia, ma aiuti gli
utilizzatori a correggere eventuali cattive abitudini come durata eccessiva,
temperature troppo alte, sprechi di acqua ed energia”.
A cosa si deve stare attenti per limitare i consumi
Il punto focale, per una valutazione degli sprechi nell’ottica di limitarli, sono le
tempistiche e la portata di utilizzo della doccia. “Abbiamo intervistato una
moltitudine di utenti che, rispetto ad un consumo utile, spesso rimangono con
la doccia accesa con una portata del 100% sia prima di entrare, che nei tempi
di inutilizzo (durante l’insaponatura per esempio)“, spiega Luca Ferrino, un
altro studente coinvolto. “L’obiettivo è di far accorgere l’utente che sta
consumando e spendendo troppo rispetto a quanto effettivamente necessario
come uso per l’utente stesso“.
I prossimi passi per questo progetto sono la produzione di un prototipo
funzionante e, successivamente, la valutazione dei passaggi assieme
all’azienda partner per riuscire ad arrivare in produzione. I potenziali utenti
sono eterogenei: dal privato (singolo o famiglia) alle attività (sportive e/o
ricettive come hotel). Per questi ultimi, inoltre, gli studenti hanno pensato e
proposto un sistema di eco-crediti, che permetta di ricevere degli sconti se
vengono rispettati certi standard di consumi.
“Per quel che riguarda le risorse, abbiamo stimato un risparmio che può
arrivare anche al 40/50% rispetto a una doccia tradizionale“, dice Grazia
Munzemba, studentessa del progetto. E precisa, però, che “tutto dipende
dalle modalità di utilizzo da parte dell’utente. L’obiettivo è di insegnare il
corretto utilizzo, poi rimane all’utente la volontà e la determinazione di fruirla
nel modo corretto“. Il messaggio che si vuol far passare, in questo momento di
caro-energia e carenza idrica, è anche che è fondamentale informare e
“insegnare” a chiunque delle buone pratiche per evitare gli sprechi,
soprattutto durante le attività quotidiane o in un momento così privato quale la
doccia.