Disoccupati: GOL centra l’obiettivo PNRR,
ora la sfida del lavoro. I dati ANPAL
di Francesco Rodorigo – LEGGI E PRASSI
Il programma GOL ha raggiunto in anticipo l’obiettivo del PNRR: lo
sottolinea l’ANPAL con il comunicato stampa dell’11 ottobre 2022. Sono
già più di 326.000 i beneficiari presi in carico, tra disoccupati, percettori
del reddito di cittadinanza e lavoratori fragili. Ora la sfida successiva
sarà favorire il loro reinserimento lavorativo, anche grazie alla
formazione, alla riqualificazione e agli interventi personalizzati.
Disoccupati, il Programma GOL ha raggiunto in anticipo l’obiettivo previsto dal
PNRR.
Come si legge nel comunicato stampa dell’ANPAL dell’11 ottobre 2022, sono
già più 326.000 i beneficiari presi in carico per favorire il loro reinserimento nel
mondo del lavoro.
La maggior parte di questi è stata collocata nel percorso previsto per le
persone più vicine al mondo del lavoro. Il 44 per cento dei beneficiari risulta
disoccupato da più di sei mesi.
Di questo passo entro fine anno sarà raggiunto anche il più ambizioso target
nazionale di 800.000 partecipanti al programma.
L’obiettivo di GOL è quello di migliorare l’inserimento lavorativo delle persone,
offrendo percorsi personalizzati di ingresso o reingresso al lavoro.
Disoccupati: il Programma GOL ha raggiunto l’obiettivo PNRR, ora
la sfida del reinserimento lavorativo
L’ANPAL annuncia, tramite il comunicato stampa dell’11 ottobre 2022, che
il Programma GOL ha raggiunto con tre mesi di anticipo l’obiettivo europeo,
previsto dal PNRR e fissato a 300.000 presi in carico entro il 31 dicembre.
Come evidenziato dai dati al 7 ottobre, infatti, i beneficiari del Programma
sono oltre 326.000.
Il Programma GOL è uno strumento di politica attiva dedicato ai disoccupati,
percettori del reddito di cittadinanza e altri ammortizzatori sociali e ai lavoratori
più fragili (giovani, donne e disabili).
Si tratta dello strumento di punta della riforma delle politiche attive prevista
dal PNRR e finanziata con circa 5 miliardi di euro.
L’obiettivo è il reinserimento lavorativo, raggiungibile grazie ai percorsi
personalizzati per gli utenti, che comprendono anche aggiornamento,
riqualificazione, inclusione e ricollocazione collettiva.
Per quanto riguarda la distribuzione dei presi in carico, i dati mostrano come
la maggior parte dei beneficiari sia stata collocata nel percorso relativo al
reinserimento lavorativo delle persone più vicine al mercato del lavoro, mentre
il resto si distribuisce perlopiù nei percorsi di aggiornamento e riqualificazione.
Le donne rappresentano il 57 per cento del totale dei beneficiari e i giovani
(under 30) coinvolti sono il 26 per cento. Il 44 per cento dei presi in carico
risulta essere disoccupato da più di sei mesi.
Neanche un mese fa l’ANPAL e il Ministero del Lavoro avevano sottolineato
come l’attuazione del Programma stesse proseguendo oltre le aspettative.
Mantenendo questa tendenza di crescita, secondo le proiezioni, sarà possibile
raggiungere prima della fine dell’anno anche l’obiettivo nazionale di 800.000
presi in carico.
Programma GOL, la prossima sfida è trovare lavoro ai beneficiari
Il Programma GOL ha raggiunto con successo il primo obiettivo. Ora la
prossima sfida, sicuramente la più importante, sarà quella di trovare
un’occupazione a quanti più beneficiari possibile.
In un periodo storico di grande incertezza e instabilità il Programma ha
l’opportunità di affermarsi come uno strumento fondamentale per sopperire ai
bisogni delle persone e favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Nonostante le assunzioni siano tornate a livelli pre-pandemia, il mondo del
lavoro è ancora dominato da precarietà e povertà lavorativa. Migliorare
l’occupabilità dei soggetti più a rischio dal punto di vista lavorativo, infatti, è
l’obiettivo primario del Programma.
L’implementazione di nuovi strumenti e interventi personalizzati sia di politica
attiva sia di formazione e riqualificazione potrà aumentare le loro chance di
trovare un impiego.
A questo proposito l’ANPAL ha introdotto le nuove modalità di assessment
degli utenti presi in carico, cioè la profilazione quantitativa e qualitativa.
Queste tecniche permettono di valutare in modo più preciso il livello di
occupabilità dei fruitori del servizio e la loro distanza dal mercato del lavoro,
identificando il percorso più adatto per ogni singola persona.
Come sottolineato dal Commissario ANPAL Raffaele Tangorra:
“non bisogna dimenticare che le politiche attive non creano posti di lavoro, ma
il disagio sociale che eventualmente osserveremo nei prossimi mesi [dovuto
alla crisi energetica ed economica], potrà essere almeno in parte alleviato
migliorando le chance di occupabilità di chi dovrà affrontare periodi di
transizione.”
Nei prossimi mesi si valuterà l’effettiva efficacia del Programma ma
sicuramente, come dimostrato dai dati, questo sta funzionando anche meglio
di quanto ci si aspettasse, soprattutto alla luce del passo falso dei Centri per
l’impiego di fronte alla sfida posta dal reddito di cittadinanza.