EDILIZIA – Superbonus, raggiunti i 62 miliardi di euro al 31 dicembre 2022

Superbonus, raggiunti i 62 miliardi di euro
al 31 dicembre 2022


di Tommaso Gavi – IMPOSTE
I dati dell’ultimo report dell’ENEA mostrano investimenti ammessi a
detrazione per circa 46 miliardi di euro. Per il superbonus e le altre
agevolazioni edilizie resta da risolvere la questione della cessione del
credito, nonostante gli interventi del Decreto Aiuti quater
Gli investimenti ammessi a detrazione relativi a interventi di superbonus
superano i 62 miliardi di euro.
Il dato è fornito dall’ENEA nell’ultimo report disponibile, aggiornato al 31
dicembre 2022.
Nello scorso anno sono stati effettuati investimenti per circa 46 miliardi di
euro, in netta crescita rispetto all’anno precedente.
Al 31 dicembre 2021 gli investimenti effettuati arrivavano a poco più di 16
miliardi di euro, comprendendo in tale cifra sia gli importi dell’anno 2021, sia
quelli del 2020.
Ancora da risolvere il problema della cessione del credito, che interessa il
superbonus così come le altre agevolazioni edilizie.
Superbonus, dati ENEA: raggiunti i 62 miliardi di euro al 31
dicembre 2022
A chiusura del 2022 gli investimenti per lavori del superbonus hanno superato
i 62 miliardi di euro.
A rendere noto il dato è il report dell’ENEA aggiornato al 31 dicembre dello
scorso anno.
Nel complesso i lavori conclusi hanno superato il valore di 46 miliardi e mezzo
di euro. La fetta maggiore di investimenti interessa i condomini, seguono le
unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente.
Nel complesso gli investimenti relativi a lavori già conclusi sono così ripartiti:
● investimenti per condomini per circa 20 miliardi di euro;
● investimenti su abitazioni unifamiliari per 18,2 miliardi di euro;
● investimenti in unità immobiliari funzionalmente indipendenti per oltre 8
miliardi di euro.
Il trend continuerà a crescere visto che nel 2023 dovrebbero diminuire gli
investimenti in unifamiliari e unità funzionalmente indipendenti.
A partire da quest’anno il Decreto Aiuti quater ha previsto la riduzione
dell’agevolazione e vincoli più stringenti per l’accesso.
Inoltre il 31 marzo è fissata la scadenza per le villette unifamiliari che
continuano a beneficiare della maxi detrazione al 110 per cento.
Il numero delle asseverazioni è più che triplicato, passando da 95.718 al 31
dicembre 2021 a 359.440 al 31 dicembre 2022.
In aumento anche gli investimenti medi per tutte le categorie di interventi,
come riportato nella tabella riassuntiva.
Categoria di immobile Investimento medio al 31
dicembre 2021
Investimento medio al 31
dicembre 2022
condomini 541.405,26 euro 598.813,24 euro
edifici unifamiliari 108.602,15 euro 113.757,98 euro
unità immobiliari funzionalmente
indipendenti
96.076,31 euro 97.009,89 euro
Superbonus, ancora da sciogliere il nodo della cessione del
credito
L’aumento degli investimenti attestato dagli ultimi dati dell’ENEA rende ancora
più pressante lo sblocco della cessione del credito.
Il meccanismo è infatti fondamentale per permettere la conclusione dei lavori
nei cantieri già avviati, dando la possibilità ad aziende e contribuenti di
recuperare somme anticipate per l’avanzamento degli interventi o addirittura
di far ripartire i cantieri sospesi per mancanza di liquidità.
Sono davvero molti i crediti d’imposta incagliati nei cassetti fiscali di
contribuenti, imprese e banche.
Lo scorso 14 dicembre il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo
Giorgetti aveva riportato i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, nel corso
del question time alla Camera.
Nel complesso ammontava a 99,4 miliardi di euro il valore dei crediti relativi ai
bonus edilizi, di questi oltre 52 miliardi di euro erano relativi a interventi
rientranti nel superbonus.
Sul tema interverrà la legge di conversione del Decreto Aiuti quater, già
approvata dal Senato, che dovrebbe ottenere il via libera definitivo della
Camera oggi, 12 gennaio 2023.
Il testo prevede la possibilità di un ulteriore passaggio nella cessione per le
banche e gli intermediari finanziari, ma solo verso altre banche o intermediari.
Per le imprese viene invece introdotta la possibilità di chiedere un prestito
ponte con garanzia statale tramite Sace. Gli importi relativi ai crediti potranno
essere restituiti in 5 anni tramite un finanziamento, ma solo nel caso di
interventi che rientrano nel superbonus.
Nonostante le azioni che saranno messe in campo con l’approvazione
definitiva della legge di conversione del Decreto Aiuti quater la questione è
tutt’altro che risolta.
Per evitare che l’agevolazione edilizia, che ha portato effetti positivi nella
ripresa dell’economia italiana, si trasformi in un boomerang saranno
necessarie ulteriori azioni.

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