COMUNI – Rigenerazione urbana, Fondo da 235 milioni di euro per i Comuni sotto i 15.000 abitanti

Rigenerazione urbana, Fondo da 235
milioni di euro per i Comuni sotto i
15.000 abitanti


di Rossella Calabrese
Allo studio modifiche ai criteri di selezione dei progetti per assicurare
una distribuzione regionale delle risorse più uniforme
La rigenerazione urbana nei Comuni sotto i 15.000 abitanti potrà contare su
un Fondo da 235 milioni di euro per gli anni 2025-2026 istituito presso il
Ministero dell’Interno. È stata, inoltre, valutata la possibilità di recuperare
risorse da destinare al recupero del patrimonio immobiliare.
Lo ha fatto sapere il Sottosegretario per gli affari esteri e la cooperazione
internazionale, Giorgio Silli, intervenendo in Aula al Senato in rappresentanza
del Viminale.
In arrivo novità anche sui criteri di selezione dei progetti di rigenerazione
urbana: sarebbe allo studio un correttivo al criterio dell’Indice di Vulnerabilità
Sociale e Materiale (IVSM), per assicurare una distribuzione regionale delle
risorse più uniforme.
Pochi giorni dopo la pubblicazione della graduatoria relativa al bando da 300
milioni di euro per la rigenerazione urbana nei Comuni sotto i 15.000
abitanti, nell’ottobre 2022, i senatori PD Parrini, Alfieri, Misiani, Zambito e
Franceschelli (eletti in Toscana e in Lombardia) hanno presentato una
Interrogazione per chiedere al Governo risorse aggiuntive per finanziare tutti i
progetti di rigenerazione urbana presentati dai Comuni e per superare l’IVSM.
Si tratta di una iniziativa simile a quella intrapresa negli stessi giorni dai
Deputati PD per contestare i criteri di distribuzione delle risorse per la
rigenerazione territoriale tra Nord, Sud e Centro.
Rigenerazione urbana, Fondo da 235 milioni di euro per i Comuni sotto i
15.000 abitanti
Prima di tutto i Senatori hanno ricordato che il PNRR destina 3,3 miliardi di
euro a progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di
emarginazione e degrado sociale, che la Legge di Bilancio 2022 ha stanziato
300 milioni di euro in favore dei Comuni sotto i 15.000 abitanti stabilendo che,
in caso di richieste superiori al plafond, le risorse sarebbe state assegnate
dando priorità ai comuni con un valore più elevato dell’IVSM.
Per via di tale Indice – che quantifica le criticità sociali e materiali da ridurre
con progetti di rigenerazione urbana – sono stati finanziati investimenti
esclusivamente in Calabria, Campania, Marche, Puglia e Sicilia, “escludendo
pertanto dai benefici – hanno sottolineato i Senatori – le istanze regolarmente
presentate da parte di Comuni collocati nel resto del territorio nazionale”.
“Fra i territori completamente esclusi dai benefici – hanno aggiunto gli
interroganti – vi sono, tra gli altri, la Lombardia con 697 istanze depositate dai
Comuni, il Piemonte con 620, il Veneto con 439, la Toscana con 322” ma sono
escluse anche la “Sardegna che, pur avendo depositato 304 istanze non ha
ricevuto alcun finanziamento, Abruzzo con 170 istanze e il Molise con 124
istanze”.
I risultati del bando per la rigenerazione urbana nei Comuni sotto i 15.000
abitanti hanno “sollevato forti perplessità sui criteri utilizzati per la selezione
delle istanze che rischiano di determinare inaccettabili ed incomprensibili
disparità territoriali e anche all’interno degli stessi territori beneficiari”.
Perplessità analoghe erano state sollevate anche sui risultati del precedente
bando da 3,4 miliardi di euro per la rigenerazione urbana rivolto ai Comuni
sopra i 15.000 abitanti. La protesta dei Comuni esclusi aveva indotto il
Governo a stanziare oltre 900 milioni di euro per scorrere la graduatoria e
finanziare tutti i progetti di rigenerazione urbana presentati, a prescindere
dalla Vulnerabilità Sociale e Materiale del Comune.
Per questi motivi, i Senatori hanno chiesto un ulteriore e significativo
stanziamento di risorse per investimenti in progetti di rigenerazione urbana da
destinare esclusivamente ai Comuni sotto i 15.000 abitanti rimasti esclusi
dalla graduatoria di ottobre 2022. E hanno suggerito di utilizzare, nei prossimi
interventi in tema di riqualificazione del patrimonio immobiliare, nuovi criteri di
selezione dei progetti, diversi dall’IVSM e più rispondenti alla realtà dei
territori.
Per il momento, il Governo ha risposto con il nuovo Fondo per la
rigenerazione urbana nei Comuni sotto i 15.000 abitanti, con una dotazione
di 115 milioni di euro per l’anno 2025 e di 120 milioni di euro per l’anno 2026,
istituito con l’articolo 14-quinquies della Legge 6/2023.
Entro il 30 giugno 2023 saranno individuati i criteri di riparto del Fondo,
assicurando in ogni caso l’attribuzione delle risorse in proporzione al
fabbisogno espresso da ciascuna Regione.
Nella replica, il Senatore Parrini si è dichiarato insoddisfatto “perché la
discriminazione a danno dei Comuni più piccoli, che si è verificata con
l’assegnazione delle risorse del PNRR, è pesante”. “È una discriminazione
che ha colpito soprattutto i Comuni sotto i 15.000 abitanti del Centro-Nord del
nostro Paese, che sono stati praticamente tenuti fuori da qualsiasi supporto
finanziario”.
fonte: EDILPORTALE

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