Cessione del credito bonus edilizi, in quali
casi è ancora possibile? La data spartiacque
del 16 febbraio

Cessione del credito bonus edilizi, in quali
casi è ancora possibile? La data spartiacque
del 16 febbraio


di Rosy D’Elia – IMPOSTE
Arriva una chiusura netta da parte del Governo su cessione del credito e
sconto in fattura per i bonus edilizi. Ma in alcuni casi è ancora possibile
beneficiare delle modalità alternative alla detrazione: la data spartiacque
indicata dal DL n. 11 del 2023 è il 16 febbraio 2023
La chiusura da parte del Governo su cessione del credito e sconto in fattura
per i bonus edilizi è netta. Lo stesso Ministro dell’Economia Giancarlo
Giorgetti l’ha definita “una misura d’impatto”.
Ma ogni regola ha le sue eccezioni e in alcuni casi resta ancora possibile
usufruire delle modalità alternative alla detrazione che spetta per gli interventi
effettuati.
La data spartiacque indicata dal DL n. 11 del 2023 è il 16 febbraio, il giorno
antecedente all’entrata in vigore del provvedimento pubblicato in tempi record
in Gazzetta Ufficiale.
Cessione del credito bonus edilizi, in quali casi è ancora
possibile?
A prevedere un blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura
per i bonus edilizi, stravolgendo le regole in campo, è l’articolo 2 del DL n.
11 del 2023.
Nel testo si legge:
“A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, in relazione
agli interventi di cui all’articolo 121, comma 2, del decreto-legge 19 maggio
2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77,
non è consentito l’esercizio delle opzioni di cui all’articolo 121, comma 1,
lettere a) e b), del medesimo decreto-legge”.
La novità tocca l’articolo 121 del Decreto Rilancio modificato 13 volte in
meno di tre anni e mette fuori gioco le modalità di fruizione alternative alla
detrazione.
Il nuovo provvedimento, però, prevede anche una serie di casi in cui questo
blocco non si applica per salvaguardare chi ha già intrapreso la strada per
effettuare interventi edilizi contando su un panorama di regole che, dopo le
ultime novità, appare del tutto stravolto.
La cessione del credito e lo sconto in fattura, quindi, restano ancora possibili
per tutte quelle situazioni già avviate alla data del 16 febbraio, giorno in cui il
Governo ha approvato le modifiche in Consiglio dei Ministri e ha pubblicato in
Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto legge.
Cessione del credito bonus edilizi, con quali documenti datati 16
febbraio è ancora possibile?
In particolare, le novità su cessione del credito e sconto in fattura per quanto
riguarda il superbonus non si applicano in presenza della seguente
documentazione al 16 febbraio 2023, data antecedente all’entrata in vigore
del DL n. 11 del 2023:
● comunicazione di inizio lavori asseverata CILA già adottata per gli
interventi diversi da quelli effettuati dai condomini;
● CILA e delibera assembleare con l’approvazione dell’esecuzione dei
lavori già adottata per gli interventi effettuati dai condomini;
● istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo per gli interventi
comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici.
Per gli altri bonus edilizi diversi dal superbonus, invece, le novità non si
applicano in presenza delle seguenti condizioni alla data del 16 febbraio 2023:
● risulta presentata la richiesta del titolo abilitativo, nel caso in cui sia
necessario;
● sono già iniziati i lavori, nel caso in cui gli interventi non richiedano la
presentazione di un titolo abitativo;
● risulta regolarmente registrato il contratto preliminare ovvero stipulato il
contratto definitivo di compravendita dell’immobile nel caso di acquisto
di unità immobiliari.
La tempestiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle novità salva dalla
stretta solo coloro che si trovano nelle condizioni descritte al momento del via
libera sul decreto, diversamente da quanto accaduto, ad esempio, per la
riduzione dell’aliquota approvata con il DL Aiuti quater: in quel caso tra la
conferenza stampa di presentazione delle novità e la data da rispettare per
continuare a beneficiare del bonus in misura piena c’erano due settimane di
tempo.
La vita del Superbonus e delle altre agevolazioni edilizie in questi anni non è
stata semplice tra modifiche improvvise, promesse e instabilità normativa.
Proprio in occasione della stretta di novembre, il Ministro dell’Economia e
delle Finanze Giancarlo Giorgetti aveva giustificato gli interventi con queste
parole: “prima interviene la chiarezza normativa meglio è per tutti”.
Dopo mesi si continua a fare ordine con le ennesime novità che, però, tra
regole ed eccezioni non fanno altro che complicare il quadro ancora una volta.

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