Mutui prima casa: proroga Fondo Garanzia al
30 giugno 2023

Mutui prima casa: proroga Fondo Garanzia al
30 giugno 2023


Proroga di altri 3 mesi per i mutui agevolati per l’acquisto della prima
casa per giovani coppie, under 36, genitori soli e conduttori IACP. Ecco i
dettagli
Arriva la proroga fino al 30 giugno 2023 dei mutui agevolati per la prima casa
in favore di determinate categorie di cittadini. È il Decreto Milleproroghe
convertito in Legge a prevederne il differimento dal precedente termine di
marzo 2023 in favore di alcuni cittadini (giovani coppie, famiglie mono
genitoriali, conduttori di alloggi IACP e giovani under 36).
Si tratta di un’attenuazione dei requisiti di accesso alla garanzia mutui per la
prima casa riconosciuta da CONSAP, la Concessionaria Servizi Assicurativi
Pubblici, che copre fino all’80% della quota capitale per l’acquisto
dell’immobile adibito ad abitazione principale.
In questa guida vi spieghiamo a chi si rivolgono i mutui agevolati 2023 per
l’acquisto della prima casa, come funzionano e in cosa consistono.
MUTUI AGEVOLATI PRIMA CASA FINO A GIUGNO 2023
Il Decreto Milleproroghe convertito in Legge proroga fino al 30 giugno
2023 la garanzia statale CONSAP per i mutui agevolati relativi all’acquisto
della prima casa. Dopo la proroga prevista dal Decreto Aiuti Ter convertito
in Legge fino al 31 dicembre 2022 e quella dalla Legge di Bilancio 2023,
valida fino al 31 marzo 2023, arriva lo slittamento dei termini per ottenere la
garanzia statale fino a fine giugno.
Il testo del Decreto Milleproroghe, in fase di conversione in Legge, all’articolo
3, comma 10-bis, interviene nuovamente sulla disciplina del Fondo di
garanzia per l’acquisto della prima casa gestito, appunto, dalla
Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, società controllata interamente
dal Ministero dell’Economia.
La norma prevede che la garanzia massima dell’80% sulla quota capitale dei
mutui destinati alle categorie prioritarie possa essere concessa fino al 30
giugno 2023 anche quando il Tasso Effettivo Globale (TEG) sia superiore al
Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM), parlando di tasso di interesse del
mutuo (il vicolo che nega l’accesso alle agevolazioni). Insomma, nell’ultimo
mese dell’anno sarà molto più facile che vengano concesse garanzie statali
per i mutui.
La misura arriva in risposta all’impennata dei tassi di interesse dei mutui degli
ultimi mesi del 2022 e nei primi del 2023 innescata dalla situazione
internazionale e dalla crisi energetica. Gli aumenti hanno, infatti, reso
proibitivo l’accesso ai mutui per le categorie prioritarie, quali under 36,
giovani coppie, genitori soli o conduttori di alloggi IACP (case popolari) con
ISEE non superiore a 40.000 euro. Ma vediamo come funziona questa
agevolazione nel dettaglio.
COSA SONO I MUTUI AGEVOLATI PRIMA CASA
I mutui agevolati prima casa sono dei finanziamenti finalizzati all’acquisto di
un immobile da adibire ad abitazione principale. In pratica, tali
finanziamenti coprono una parte del rimborso del capitale, degli interessi del
prestito oppure una riduzione del carico fiscale sul mutuo. Di queste
agevolazioni si occupa un Ente istituzionale come, ad esempio, lo Stato, la
Regione o dei loro Organismi partecipati. Questi tipi di mutui si rivolgono a
specifiche categorie prioritarie e sono finanziati a livello nazionale dal “Fondo
di garanzia per la prima casa”, istituito dalla Legge di Stabilità per il 2014
e gestito da CONSAP.
A CHI SI RIVOLGONO I MUTUI AGEVOLATI PRIMA CASA
I mutui agevolati per l’acquisto della prima casa con garanzia fino all’80%
spettano ai cittadini italiani che rientrano nelle “categorie prioritarie”, ovvero:
● giovani coppie (dove almeno uno dei due componenti non abbia
superato i 35 anni);
● nuclei familiari mono genitoriali con figli minori;
● under 36, ovvero giovani di età inferiore ai 36 anni;
● conduttori (cioè chi usufruisce) di alloggi di proprietà degli IACP,
comunque denominati.
REQUISITI
I requisiti da rispettare sono i seguenti:
● l’ISEE del richiedente deve essere pari o inferiore a 40.000 euro;
● il richiedente, alla data di presentazione della domanda di mutuo
agevolato per la prima casa non deve essere proprietario di altri
immobili ad uso abitativo, salvo quelli acquistati per successione
mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo
gratuito a genitori o fratelli;
● il mutuo ipotecario deve essere di importo non superiore a 250.000
euro.
IMMOBILI AMMESSI
Per l’accesso al mutuo agevolato prima casa, è necessario che l’abitazione
risponda a determinati requisiti. L’immobile ad uso abitativo:
● deve essere sito nel territorio nazionale;
● non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo
signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o
storici) e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel
Decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969, n.
1072.
Dunque, per usufruire delle agevolazioni “prima casa”, l’abitazione che si
acquista deve appartenere a una delle seguenti categorie catastali:
● A/2 (abitazioni di tipo civile);
● A/3 (abitazioni di tipo economico);
● A/4 (abitazioni di tipo popolare);
● A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare);
● A/6 (abitazioni di tipo rurale);
● A/7 (abitazioni in villini);
● A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
COME FUNZIONA IL FONDO GARANZIA PRIMA CASA
Il Fondo di garanzia per la prima casa, gestito da CONSAP, prevede la
concessione di garanzie a prima richiesta su mutui, dell’importo massimo di
250.000 euro, per l’acquisto di unità immobiliari site sul territorio nazionale da
adibire ad abitazione principale del mutuatario (chi riceve il mutuo). Le
garanzie vengono riconosciute anche a fronte dell’acquisto affiancato da
interventi di ristrutturazione, purché vi sia l’accrescimento dell’efficienza
energetica.
Gli interventi del Fondo di garanzia per la prima casa sono assistiti dalla
garanzia dello Stato che sostiene le categorie prioritarie che hanno diritto a
tale finanziamento. Nel corso del tempo, la disciplina del Fondo ha subito
diversi ritocchi fino al Decreto Sostegni Bis convertito in Legge, che ha
aumentato la percentuale di garanzia dello Stato dal 50 all’80%. Poi, dopo le
modifiche temporali del Decreto Aiuti Ter convertito in Legge (scadenza al
31 dicembre 2022) e della Legge di Bilancio 2023 (scadenza al 31 marzo
2023), con il Decreto Milleproroghe convertito in Legge la scadenza per la
concessione è stata fissata al 30 giugno 2023.
La cosiddetta “Garanzia CONSAP” è accessibile, però, solo nel caso in cui il
tasso effettivo globale (TEG) non risultasse superiore al tasso effettivo globale
medio (TEGM). Grazie quindi Decreto Milleproroghe convertito in Legge
fino al 30 giugno 2023, i mutui agevolati per l’acquisto della prima casa
possono essere concessi anche se il TEG è superiore al TEGM (in presenza
di determinate condizioni). Ma cosa si intende per TEG e TEGM?
Scopriamolo insieme.
COSA SI INTENDE PER TEG E TEGM
Il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) si riferisce agli interessi annuali
praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari per operazioni della stessa
natura. Sulla base del TEGM è calcolato il limite oltre il quale gli interessi sono
ritenuti usurari. Mostra il costo medio di un prodotto finanziario presso le
banche e gli intermediari finanziari. Il TEGM risulta dalla rilevazione effettuata
ogni tre mesi dalla Banca d’Italia per conto del MEF ed è pubblicato
trimestralmente dal Ministero stesso ai sensi della Legge n. 108 del 1996.
Il TEG è, invece, il Tasso Effettivo Globale praticato dall’intermediario in una
specifica operazione (ad esempio in un contratto di mutuo) ed espresso su
base annua.
Entrambi i tassi sono influenzati, in misure diverse, dalla situazione
internazionale emergenziale e dalla crisi energetica. Per approfondimenti su
questi due tassi, vi consigliamo di leggere questa pagina del sito della Banca
d’Italia sui tassi effettivi globali medi (TEGM). Riguardo ai metodi di calcolo del
TEGM e del TEG, vi consigliamo, invece, di consultare questa pagina con le
istruzioni per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi e disposizioni
correlate sul sito della Banca d’Italia.
SCADENZA DOMANDE
Lo sblocco per i mutui agevolati per comprare la prima casa si applica alle
domande presentate fino al 30 giugno 2023. Ma, vale la pena sottolineare
che la garanzia all’80% con le “vecchie” regole su TEG e TEGM è concessa
anche alle domande di mutuo presentate tra il 26 maggio 2021 ed il 31
dicembre 2022, come stabilito dal Decreto Sostegni Bis convertito in
Legge.
CHI CONCEDE I MUTUI
Il mutuo agevolato per comprare la prima casa può essere concesso dalla
banca o intermediario finanziario che ha aderito all’iniziativa in base al
Protocollo di intesa sottoscritto l’8 ottobre 2014 tra Ministero dell’Economia e
delle Finanze e ABI. L’elenco delle banche è disponibile a questo indirizzo.
Vi ricordiamo che il mutuo ipotecario non deve superare l’importo di 250.000
euro.
COME RICHIEDERE IL MUTUO AGEVOLATO PRIMA CASA
La domanda di accesso al Fondo prima casa per ottenere il mutuo agevolato
finalizzato all’acquisto va presentata direttamente alla Banca o Intermediario
finanziario aderente all’iniziativa cui si richiede il mutuo. L’istanza si presenta
utilizzando questa modulistica per la richiesta di accesso al Fondo di
garanzia per la prima casa. Le richieste potranno essere presentate solo
dopo che la banca abbia assicurato l’operatività a favore della propria clientela
(termine previsto in 30 giorni lavorativi dall’adesione della banca al Fondo).
I MOTIVI DEL BLOCCO DEI MUTUI AGEVOLATI PRIMA CASA
Il blocco dei mutui agevolati per l’acquisto della prima casa era arrivato
nell’autunno 2022 per gli eventi internazionali dell’ultimo semestre. Le banche
erano state meno propense ad erogare i mutui con garanzia CONSAP in
quanto, per via del conflitto ucraino e alla crisi energetica, i tassi interbancari
erano lievitati. Ciò aveva reso i mutui agevolati fuori mercato, dunque, non
convenienti per le banche e gli istituti di credito. Il Governo perciò è
intervenuto con il Decreto Aiuti Ter prima e con la Legge di Bilancio 2023 poi,
per sbloccare l’empasse. La scadenza fino al 30 giugno 2023 fissata, infine,
dal Decreto Milleproroghe convertito in Legge aiuterà ancora a facilitare
l’accesso ai mutui agevolati per le categorie prioritarie.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Testo coordinato del Decreto Sostegni Bis convertito in Legge (Pdf 1,50Mb).
Testo coordinato del Decreto Legge 23 settembre 2022, n. 144, convertito
nella Legge 17 novembre 2022, n. 175 (Pdf 421 Kb) – Decreto Aiuti Ter
convertito in Legge – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.269 del
17-11-2022;
Testo integrale (Pdf 1 Mb) della Legge di Bilancio 2023 pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n.303 del 29-12-2022 – Supplemento Ordinario n. 43,
dove trovate anche gli allegati al Bilancio 2023;
Testo integrale (Pdf 2,14 Mb) del Decreto Milleproroghe convertito in Legge.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.