Nuova Sabatini 2023: cos’è, domanda e
come funziona
La Guida sulla Nuova Sabatini 2023 a sostegno di investimenti per le imprese
in beni strumentali anche green e per il Sud Italia
E’ operativa la Nuova Sabatini 2023 con fondi aggiuntivi e regole rivisitate.
La misura concede contributi su finanziamenti bancari o leasing per l’acquisto
di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di micro, piccole e medie
imprese.
Con il DDL Made in Italy il Governo stanzia per la misura altri 274 milioni nel
- Si ricorda che da quest’anno sono disponibili aiuti più cospicui per gli
investimenti nel Mezzogiorno e per quelli green. In particolare, oltre alle
misure ordinarie è stata avviata la nuova linea “green” della Sabatini, mentre
ancora si attendono le indicazioni operative per la maggiorazione per il Sud.
In questa guida vi spieghiamo come funziona la Nuova Sabatini 2023, a chi
si rivolge, quali sono le linee di finanziamento e come fare domanda per
accedere alle agevolazioni.
COS’È LA NUOVA SABATINI
La “Nuova Sabatini” è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle
Imprese e del Made in Italy (ex MISE) con l’obiettivo di facilitare l’accesso al
credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo
del Paese. La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in
leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e
hardware, oltre a software e tecnologie digitali.
Istituita dal Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, nel tempo è stata
rifinanziata a più riprese. La Legge di Bilancio 2022 aveva rimpinguato il
plafond con ulteriori 900 milioni di euro. Con il Decreto del 22 aprile 2022
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.139 del 16-6-2022, il MIMIT (all’epoca
MISE), poi, ha fissato i criteri e le modalità di accesso alle agevolazioni dando
particolare importanza al Sud e alla sostenibilità ambientale, stabilendo le
seguenti linee di intervento:
● agevolazioni per investimenti in beni strumentali;
● agevolazioni per investimenti 4.0;
● agevolazioni per investimenti green;
● nuova Sabatini Sud.
Con la Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 sono state definite le istruzioni
necessarie per le domande che le imprese sono tenute a presentare per poter
beneficiare delle agevolazioni previste dalla misura, con decorrenza dal 1°
gennaio 2023. La circolare definisce, in particolare, le modalità di
presentazione delle domande di agevolazione che possono accedere alla
maggiorazione del contributo del 30% prevista per gli investimenti
green.
Infine, con il DDL Made in Italy, il Governo ha deciso di rifinanziare la misura
nel 2023 con altri 274 milioni di euro.
LE NOVITÀ DELLA NUOVA SABATINI 2023
La Nuova Sabatini 2023 ha assunto una nuova veste in termini di
finanziamenti ammessi, ovvero:
● Nuova Sabatini green: prevede un contributo ministeriale pari al
3,575% a favore delle PMI che investono in macchinari, impianti e
attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto
ambientale. Tali macchinari vanno usati nell’ambito di programmi
finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi
produttivi. Vale per le domande presentate a partire dal 1° gennaio
2023;
● Nuova Sabatini Sud: tale linea di intervento prevede un maxi
contributo del 5,5% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole
imprese nelle regioni del Mezzogiorno. le Regioni sono dunque,
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e
Sicilia. Il Ministero non ha ancora fornito le istruzioni specifiche per
questa linea della misura.
Le nuove misure si affiancano ai contributi per gli investimenti in tecnologie
4.0 e per gli investimenti “ordinari”. Vediamo come funziona e quali sono le
modalità di finanziamento.
COME FUNZIONA LA NUOVA SABATINI 2023
La Nuova Sabatini consente la concessione, da parte di banche e intermediari
finanziari, aderenti all’Addendum, alla convenzione tra il Ministero dello
sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e
prestiti S.p.A., di finanziamenti alle PMI italiane per sostenere alcuni tipi di
investimenti. Previsto anche un contributo da parte del Ministero dello
Sviluppo Economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.
L’investimento può essere:
● interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing);
● assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie
imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso.
Tale finanziamento inoltre, deve essere:
● di durata non superiore a 5 anni;
● di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
● interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili;
Il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico è un contributo il cui
ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in
via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo
uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:
● 2,75% per gli investimenti ordinari;
● 3,575% per gli investimenti 4.0 in tecnologie digitali e in sistemi di
tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd.
“industria 4.0”).
● 3,575% per gli investimenti green per l’acquisto di macchinari,
impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso
impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare
l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi (Nuova Sabatini
Green). Vale solo per le domande a decorrere dal 1° gennaio 2023;
● 5,5% per gli investimenti nelle Regioni del Mezzogiorno effettuati da
micro piccole imprese (Nuova Sabatini Sud). Per questa misura, le
domande non sono state ancora aperte.
LIMITI DELLA NUOVA SABATINI 2023
Come stabilito dal Decreto MISE 22 aprile 2022 e confermato nella Circolare
MIMIT del 6 dicembre 2022, il contributo è concesso entro un limite di
intensità di aiuto pari al:
● 20% dei costi ammissibili per le micro piccole imprese;
● 10% dei costi ammissibili per le medie imprese.
Il paragrafo 8 della Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 definisce, poi,
alcune maggiorazioni per specifici settori e per le zone rurali.
CONTRIBUTO MAGGIORATO NUOVA SABATINI GREEN
Per la nuova Sabatini green, attiva dal 1° gennaio 2023, gli aiuti, nella forma
di un contributo in conto impianti, sono maggiorati del 30% rispetto a quelli
ordinari. Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è richiesto il
possesso, da parte dell’impresa beneficiaria:
● di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto
sui beni oggetto dell’investimento;
● di un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori,
importatori o distributori dei beni.
A CHI SI RIVOLGE
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese
(PMI) che alla data di presentazione della domanda:
● sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o
nel Registro delle imprese di pesca;
● sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in
liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità
liquidatoria;
● non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente,
non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati
illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
● non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
● abbiano sede legale o una unità locale in Italia. Per le imprese non
residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia
deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di
erogazione del contributo.
Per micro, piccole e medie imprese si intendono le aziende con meno di 250
occupati e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o un totale di
bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.
SETTORI AMMESSI
Sono ammessi ai finanziamenti della Nuova Sabatini tutti i settori produttivi,
inclusi agricoltura e pesca, a eccezione delle attività finanziarie e
assicurative.
COSA FINANZIA LA NUOVA SABATINI 2023
Sono soggetti al finanziamento i beni nuovi e riferiti alle immobilizzazioni
materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e
“altri beni”. In questa ultima voce, rientrano le spese classificabili nell’attivo
dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del
Codice Civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC
(Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali.
Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a:
● terreni e fabbricati;
● beni usati o rigenerati;
● immobilizzazioni in corso e acconti.
Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
● autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il
finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano
tale requisito;
● correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva
svolta dall’impresa.
Per maggiori chiarimenti circa le caratteristiche tecniche e la riconducibilità dei
beni per i quali si intende fruire del beneficio, è possibile consultare la
Circolare Mise – Agenzia delle Entrate del 30 marzo 2017, n. 4/E. È anche
possibile acquisire autonomamente il parere tecnico da parte del Ministero
dello Sviluppo Economico. La richiesta di parere va trasmessa all’indirizzo di
posta PEC della Direzione Generale per la politica industriale, la competitività
e le PMI: dgpicpmi.dg@pec.mise.gov.it.
Infine, il paragrafo 6 della Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 ha definito –
a partire dal 1° gennaio 2023 – quali sono gli investimenti ammissibili per le
imprese operanti nei settori agricolo, forestale e zone rurali, nonché nel
settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti
della pesca e dell’acquacoltura. Stabiliti anche alcuni limiti per il settore della
pesca e acquacultura e per quello della produzione primaria di prodotti agricoli
e ittici.
COME PRESENTARE DOMANDA 2023
Per ottenere i finanziamenti della Nuova Sabatini, dal 1° gennaio 2023 le PMI
devono presentare la domanda di agevolazione in via esclusivamente
telematica attraverso la procedura presente in questa pagina. Per maggiori
informazione è disponibile la guida ufficiale del MIMIT alla compilazione della
domanda di agevolazione per la Nuova Sabatini.
Ad avvenuta compilazione della domanda per via informatica – da
sottoscrivere seguendo questo fac simile – verrà reso disponibile il Codice
Unico di Progetto – CUP associato all’istanza in questione da riportare nelle
fatture elettroniche. Nello specifico, va riportato nelle fatture elettroniche, sia di
acconto che di saldo, riguardanti i beni per i quali sono state ottenute le
agevolazioni.
Una volta apposta la firma digitale, dovrà quindi inviarlo, esclusivamente da
un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), all’indirizzo PEC della banca
o intermediario finanziario a cui si chiede il finanziamento, scelta tra quelle
aderenti all’iniziativa che trovate in questo elenco.
Ricordiamo che le modalità di presentazione della domanda per il 2023 sono
definite dalla Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022.
L’impresa interessata ai finanziamenti destinati al Mezzogiorno, invece, sarà
tenuta a compilare la domanda esclusivamente in via telematica utilizzando la
procedura disponibile nella piattaforma Nuova Sabatini Sud, non ancora
attivata, previo accreditamento. Dopo la fase di compilazione la stessa
Piattaforma consentirà la generazione del modulo di domanda da inoltrare al
Ministero tramite la Piattaforma, che rilascerà un codice identificativo, che ha
validità di 60 giorni. Non sono ammesse differenti modalità di invio
dell’istanza. Vi aggiorneremo non appena vi saranno novità.
MODALITÀ DI EROGAZIONE
Con la Circolare del 17 marzo 2022 prima, e con la Circolare del 6
dicembre 2022 poi, il MIMIT fa chiarezza sui periodi in cui è prevista
l’erogazione del contributo in un’unica soluzione. Solo in caso di
finanziamento di importo non superiore a 200.000 euro, il contributo può
essere erogato in un’unica soluzione nei limiti delle risorse disponibili,
altrimenti viene riconosciuto con più quote annuali.
In linea generale, il contributo è erogato dal Ministero alle PMI beneficiarie in
quote annuali, secondo il piano temporale, riportato nel provvedimento di
concessione, che si esaurisce entro il 6° anno dalla data di ultimazione
dell’investimento. In tali casi, la PMI, successivamente alla trasmissione di
questo modulo, effettua la richiesta di pagamento su base annuale
attraverso l’accesso alla piattaforma, previa comunicazione di eventuali
variazioni intercorse. Rimane, altresì, confermata l’erogazione del contributo
in un’unica soluzione solo per le domande presentate dalle imprese alle
banche e agli intermediari finanziari a decorrere:
● dal 1° maggio 2019 e fino al 16 luglio 2020, in caso di finanziamento
deliberato di importo non superiore a 100.000 euro;
● dal 17 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, in caso di
finanziamento deliberato di importo non superiore a 200.000 euro;
● dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, indipendentemente
dall’importo del finanziamento deliberato;
● dal 1° gennaio 2022, nel caso in cui l’importo del finanziamento
deliberato in favore della PMI non è superiore a 200.000 euro.
Le PMI sono tenute a completare l’investimento entro 12 mesi dalla data di
stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione. Per le
domande per cui, alla data del 1° gennaio 2023 non risulti trasmessa la
dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l’avvenuta ultimazione
dell’investimento o la richiesta unica di erogazione del contributo, trovano
applicazione le disposizioni di cui al punto 13 della Circolare 6 dicembre 2022.
ASSISTENZA, INFORMAZIONI E FAQ DEL MINISTERO
Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare questa pagina web del sito
del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che prossimamente verrà
aggiornata anche con le ultime novità legate ai nuovi fondi disponibili. Inoltre
in questa pagina sempre del sito MIMIT ci sono i dettagli sulla presentazione
delle domande , la guida, il fac simile, il prospetto per il calcolo dei parametri
dimensionali e i modelli utili alla richiesta delle informazioni antimafia. Inoltre
sono disponibili i dettagli per la presentazione delle domande legate alla
vecchia disciplina del 2022.
Infine consultando questa pagina si possono conoscere tutti i contatti utili per
avere specifici chiarimenti informatici e le FAQ.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, (Pdf 845 Kb);
Decreto MISE del 22 aprile 2022 (Pdf 317 Kb) pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n.139 del 16-6-2022;
Circolare MISE del 17 marzo 2022(Pdf 573 Kb);
Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 (Pdf 1,22 Mb)