Comunicato stampa del Consiglio dei
Ministri n. 41 del 27 Giugno 2023
MISURE PER LE FAMIGLIE E LE IMPRESE
Disposizioni urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per
l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di termini
legislativi (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del
Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un
decreto-legge che introduce disposizioni urgenti a sostegno delle famiglie e
delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in
materia di termini legislativi.
Il testo, al fine di contrastare l’incremento dei prezzi nel settore dell’energia
elettrica e del gas naturale, prevede la proroga, anche per il terzo trimestre del
2023, delle seguenti misure:
■ bonus sociale elettrico e gas (per i clienti con ISEE fino a 15.000 euro o
fino a 30.000 euro per le famiglie con più di quattro figli);
■ riduzione dell’aliquota IVA al 5% per le somministrazioni di gas metano
usato per combustione per usi civili e industriali;
■ azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale.
Inoltre, nelle more dell’adozione dei previsti provvedimenti attuativi, si prevede
il differimento, al 30 settembre 2023, del termine per il versamento
dell’imposta sostitutiva relativa agli utili e alle riserve di utili distribuite da
società estere a soci fiscalmente residenti in Italia, per i soggetti per i quali il
termine viene a scadere tra il 30 giugno 2023 e il 31 agosto 2023.
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RICOSTRUZIONE IN SEGUITO A CALAMITÀ NATURALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del
Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha
approvato un decreto-legge e un disegno di legge in materia di ricostruzione
post-calamità.
- Disposizioni urgenti per la ricostruzione nei territori colpiti
dall’alluvione verificatasi a far data dal 1° maggio 2023 (decreto-legge)
Il decreto disciplina il coordinamento delle procedure e delle attività di
ricostruzione sul territorio delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche,
interessato dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, per
i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.
Il testo istituisce il Fondo per la ricostruzione e prevede la nomina di un
Commissario straordinario, dotato di un’apposita struttura di supporto, il quale,
in stretto raccordo con il Capo del Dipartimento della Protezione civile e con il
Capo del Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri:
■ definisce la programmazione delle risorse finanziarie per la
realizzazione degli interventi di ricostruzione pubblica e privata;
■ provvede alla ricognizione e all’attuazione degli interventi di
ricostruzione, di ripristino e di riparazione per le più urgenti necessità,
d’intesa con le regioni interessate;
■ coordina gli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione degli
immobili privati, anche ad uso economico-produttivo, ivi inclusi gli
immobili destinati a finalità turistico-ricettiva e le infrastrutture sportive,
concedendo i relativi contributi e vigilando sulla fase attuativa degli
interventi stessi;
■ coordina la realizzazione degli interventi di ricostruzione, di ripristino e
di riparazione degli edifici pubblici, dei beni monumentali, delle
infrastrutture e delle opere pubbliche danneggiate, anche di interesse
turistico;
■ informa periodicamente, almeno con cadenza semestrale, la Cabina di
coordinamento per la ricostruzione sullo stato di avanzamento dei
lavori, sulle principali criticità emerse e sulle soluzioni prospettate;
■ gestisce la contabilità speciale appositamente aperta;
■ assicura l’indirizzo e il monitoraggio su ogni altra attività prevista nei
territori colpiti, anche nell’ambito della Cabina di coordinamento;
■ trasmette annualmente al Presidente del Consiglio dei Ministri o, ove
nominata, all’autorità politica delegata per la ricostruzione, una
relazione sullo stato di attuazione della ricostruzione, anche al fine di
individuare ulteriori misure di accelerazione e semplificazione
eventualmente da adottare.
La Cabina di coordinamento per la ricostruzione è composta dal Commissario
straordinario alla ricostruzione che la presiede, dal Capo del Dipartimento
Casa Italia e dal Capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, dai presidenti delle regioni interessate e
dal sindaco metropolitano, da un rappresentante delle province interessate
designato dall’Unione province d’Italia e da un rappresentante dei comuni
interessati designato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani. La Cabina
coadiuva il Commissario:
■ nella progressiva integrazione tra le misure di ricostruzione;
■ nel monitoraggio dell’avanzamento dei processi;
■ nella definizione dei criteri da osservare per l’adozione delle misure
necessarie per favorire e regolare il proseguimento dell’esercizio delle
funzioni commissariali in via ordinaria.
Il decreto definisce i criteri e le procedure per l’individuazione delle opere da
ricostruire e per l’erogazione dei relativi contributi, sia per quanto riguarda
l’ambito pubblico sia per quello privato.
Il Governo preannuncia che, a seguito dell’entrata in vigore del decreto-legge,
nominerà quale Commissario straordinario alla ricostruzione il generale
Francesco Paolo Figliuolo.
- Disegno di legge quadro in materia di ricostruzione post calamità
(esame preliminare)
Il disegno di legge definisce, in un quadro unitario, le procedure e le misure da
adottare nei processi di ricostruzione successivi ad eventi calamitosi.
La nuova disciplina prevede, tra l’altro, che, al termine dello stato di
emergenza, possa essere deliberato dal Consiglio dei Ministri lo “stato di
ricostruzione”, previa intesa con i Presidenti delle Regioni e delle Province
autonome interessate. Tale deliberazione può essere assunta nei casi in cui
sia impossibile il rientro nel regime ordinario, in quanto non sono state
ultimate le procedure di ricostruzione e occorra una complessiva revisione
dell’assetto urbanistico ed edilizio delle aree colpite. Il piano può prevedere
misure di delocalizzazione necessarie per la riduzione del rischio sismico e
idrogeologico. Successivamente alla deliberazione, viene nominato un
Commissario straordinario, dotato di una struttura ad hoc, che elabora il piano
generale pluriennale di interventi riguardante le aree e gli edifici colpiti, in cui
sono determinati anche il quadro complessivo dei danni e il relativo
fabbisogno finanziario. Il Commissario coordina gli interventi di ricostruzione e
riparazione degli immobili privati e pubblici e può agire in deroga alle
disposizioni vigenti, fatto salvo il rispetto delle disposizioni penali, dei principi
generali dell’ordinamento, delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e
delle misure di prevenzione. Inoltre, si prevede la nomina di una Cabina di
coordinamento, che coadiuva il Commissario straordinario nella definizione
del piano e nel monitoraggio dell’avanzamento dei processi di ricostruzione.
Per la gestione finanziaria, nello stato di previsione del Ministero
dell’economia e delle finanze sono istituiti un Fondo per la ricostruzione e un
Fondo per le spese di funzionamento dei Commissari straordinari, trasferiti al
bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si prevede poi
l’istituzione di un organo tecnico a competenza intersettoriale denominato
“Conferenza permanente”, che esprime parere obbligatorio e vincolante sugli
strumenti urbanistici attuativi adottati dai singoli Comuni e sul programma
delle infrastrutture ambientali e che approva i progetti delle opere pubbliche e
dei lavori relativi a beni culturali.
Il Dipartimento di casa Italia esercita le funzioni di indirizzo, coordinamento,
programmazione, gestione, finanziamento e monitoraggio degli interventi di
ricostruzione di territori colpiti da eventi calamitosi.
In merito alla ricostruzione, si distinguono gli ambiti in: interventi su centri
storici e nuclei urbani e rurali, da pianificarsi da parte dei Comuni; contributi
per la ricostruzione e riparazione privata (su immobili e mobili), per i quali è
definita la relativa procedura di concessione; interventi per ricostruzione e
riparazione di edifici pubblici (da definirsi con atti del Commissario), per i quali
sono definiti i soggetti attuatori, i quali si avvalgono anche di una centrale
unica di committenza.
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MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADA
Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del
codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285
(disegno di legge – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti Matteo Salvini, ha approvato, in esame preliminare, un disegno di
legge che introduce interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la
revisione del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n.
285.
L’obiettivo delle norme è di migliorare la sicurezza stradale, rispettando, da un
lato, le esigenze di mobilità dei cittadini, dall’altro, salvaguardando la vita
umana e l’ambiente, assicurando al contempo un sistema sanzionatorio equo
ed efficace.
Si interviene in materia di guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto
sostanze stupefacenti, prevedendo, tra l’altro:
■ l’apposizione sulla patente del conducente condannato per guida con
tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 1,5 grammi per litro
del codice 68, che comporta la prescrizione del divieto assoluto di
assumere bevande alcoliche alla guida. In tali casi, si prevede anche
che il prefetto imponga al condannato di sottoporre la patente a
revisione con visita medica;
■ l’aumento di un terzo delle sanzioni previste per la guida sotto
l’influenza di alcool nei confronti del conducente sulla cui patente sia
stato apposto il codice 68. Le medesime sanzioni sono raddoppiate in
caso di alterazione o manomissione o rimozione dei sigilli del
dispositivo “alcolock”;
■ modifiche alle norme sulla guida dopo l’assunzione di sostanze
stupefacenti, con l’eliminazione della necessità che il soggetto sia colto
in “stato di alterazione psico-fisica” derivante da assunzione di sostanze
stupefacenti. Per il perfezionamento del reato, sarà, quindi, sufficiente
che un soggetto si metta alla guida dopo l’assunzione di sostanze
stupefacenti, pur non essendo in stato di alterazione;
■ la possibilità per gli organi di polizia stradale, quando vi sia fondato
motivo di ritenere che il conducente sottoposto a controllo si trovi sotto
l’effetto conseguente all’uso di stupefacenti, o quando abbiano dato
esito positivo gli accertamenti preliminari, di effettuare, direttamente sul
luogo del controllo stradale, un prelievo di liquido salivare. Ai medesimi
accertamenti, la polizia stradale deve procedere sempre in caso di
incidente;
■ la previsione, per gli organi di polizia stradale che hanno sottoposto il
conducente agli accertamenti preliminari con esito positivo e non
dispongono ancora dell’esito degli esami di secondo livello effettuati da
laboratori accreditati o qualora non sia possibile procedere, per
qualsiasi motivo, agli esami di secondo livello, di impedire allo stesso
conducente di continuare a guidare, ritirandogli la patente all’istante ed
impendendogli di disporre del veicolo. Sulla base degli esiti positivi degli
accertamenti preliminari, è data la possibilità al Prefetto di sottoporre il
conducente a visita medica, con protrazione della sospensione della
patente fino all’esito finale. Ove la visita medica attesti l’inidoneità alla
guida del conducente, è comunque disposta la revoca della patente;
■ viene aggiornata la disciplina della gradualità delle patenti di guida
prevedendo l’utilizzo del cosiddetto alcolock, il dispositivo da installare
sui veicoli in uso ai soggetti condannati per guida in stato di ebbrezza,
che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso
alcolemico superiore a zero. I titolari di patente rilasciata in Italia,
rispetto ai quali è imposto il divieto assoluto di assumere bevande
alcoliche alla guida possono guidare, sul territorio nazionale, veicoli a
motore delle categorie internazionali M o N, solo se su questi veicoli è
stato installato a proprie spese il dispositivo alcolock.
In merito alla sospensione della patente di guida:
■ si prevedono ulteriori casistiche per la sanzione della sospensione della
patente, in particolare quando questa abbia un punteggio attributo
inferiore a venti punti;
■ la durata della sospensione della patente (da 7 a 15 giorni a seconda
dei casi) è parametrata al numero di punti posseduti dall’autore
dell’illecito al momento dell’accertamento.
■ la sospensione conseguirà in modo diretto e automatico dalla
contestazione della violazione, senza necessità di adozione di
ordinanza da parte del Prefetto.
■ Si introducono poi disposizioni in materia di micromobilità, caratterizzata
dall’impiego di mezzi di trasporto meno pesanti e potenzialmente meno
inquinanti di quelli tradizionali (quali, ad esempio, scooter, skateboard,
monopattini elettrici, biciclette), al fine di elevare gli standard di
sicurezza, con la previsione, tra l’altro, di un contrassegno di
riconoscimento anche per i monopattini elettrici.
■ Infine, in un’ottica di rafforzamento della cultura della guida sicura e
della prevenzione, si prevede:
■ a seguito della partecipazione a corsi extra-curricolari di educazione
stradale organizzati da istituzioni scolastiche secondarie di secondo
grado, statali e paritarie, all’atto del rilascio della patente, un credito di
due punti;
■ l’estensione del divieto di guida di veicoli superiori a una determinata
potenza per i primi tre anni dal rilascio della patente di guida di
categoria B;
■ il rafforzamento delle norme sui dispositivi anti-abbandono per i bambini
di età inferiore ai 3 anni, in modo da garantirne la piena e completa
efficacia, anche attraverso la progressiva integrazione degli stessi con
l’autoveicolo;
■ l’impegno a promuovere campagne di informazione e comunicazione,
con particolare riferimento all’obbligo di installazione dei dispositivi
anti-abbandono e a quello di indossare le cinture di sicurezza anche sui
sedili posteriori.
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SEMPLIFICAZIONE DEI CONTROLLI A CARICO DELLE
IMPRESE
Semplificazione dei controlli sulle attività economiche in attuazione della
delega al Governo di cui all’articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto
2022, n. 118 (decreto legislativo – avvio esame)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica
amministrazione Paolo Zangrillo, del Ministro delle imprese e del Made in Italy
Adolfo Urso e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti,
ha avviato l’esame di un decreto legislativo relativo alla semplificazione dei
controlli sulle attività economiche in attuazione della delega al Governo di cui
all’articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto 2022, n. 118 (legge annuale per
il mercato e la concorrenza 2021).
Il testo definisce le finalità e i principi delle nuove norme e individua gli
strumenti operativi del ciclo dei controlli, distinguendo quelli applicabili alla
programmazione da quelli dedicati al momento dell’esecuzione.
Tra i principi basilari a cui devono soggiacere tutti i controlli, sono individuati: il
principio di coordinamento e trasparenza; la valutazione del rischio secondo
linee guida definite dai Ministeri di settore per gli ambiti di controllo di
rispettiva competenza; la fiducia e la proporzionalità.
Riguardo agli strumenti operativi, si individua in concreto la modalità di
programmazione delle attività di controllo e si dispone che i controlli possano
essere effettuati anche su segnalazione di terzi qualora siano evidenziate
situazioni di rischio.
Si ammette l’utilizzo per i controlli di specifiche soluzioni tecnologiche, tra le
quali l’intelligenza artificiale, purché siano progettate, sviluppate e applicate in
coerenza al principio di proporzionalità al rischio.
In merito al coordinamento, a livello territoriale, delle attività di
programmazione e svolgimento dei controlli, si prevede che le amministrazioni
debbano garantire la riduzione dei costi, evitare duplicazioni e sovrapposizioni
e recare il minore intralcio possibile al normale esercizio delle attività
dell’impresa. A tal fine, le amministrazioni sono tenute a garantire l’accesso ai
dati e lo scambio delle informazioni anche attraverso l’interoperabilità dei
sistemi informativi secondo le previsioni e le modalità del Codice
dell’amministrazione digitale. Inoltre, i funzionari che svolgeranno il controllo
dovranno avere un approccio collaborativo indicando, laddove rilevassero
delle inadempienze agli obblighi e agli adempimenti previsti, il modo corretto
di adempiere. Gli esiti dei controlli dovranno confluire nel fascicolo informatico
d’impresa.
Si introduce un sistema di premialità per le imprese che a seguito del primo
controllo risultino in conformità agli obblighi e adempimenti previsti. Il premio
previsto è l’esonero da altri controlli per i successivi sei mesi. Si fa comunque
salva la possibilità di controllo in presenza di situazioni ad alto rischio per la
tutela della salute pubblica o dell’ambiente o in materia di sicurezza sul luogo
di lavoro. Si disciplina anche il diritto delle imprese di essere sottoposte a
controlli al fine di beneficiare dell’esonero o di una riduzione dell’eventuale
sanzione prevista e si introduce l’errore “scusabile” quando, a seguito del
controllo, viene rilevata la violazione in buona fede di obblighi e adempimenti
meramente formali, che non ha arrecato alcun pregiudizio all’interesse
pubblico tutelato.
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ABROGAZIONE DI NORME PREREPUBBLICANE
Abrogazione di norme prerepubblicane relative al periodo 1871-1890 e
ulteriori abrogazioni di norme relative al periodo 1861-1870 (disegno di
legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del
Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria
Elisabetta Alberti Casellati, ha approvato, in esame definitivo, il disegno di
legge relativo all’abrogazione di norme prerepubblicane relative al periodo
1871-1890 e ulteriori abrogazioni di norme relative al periodo 1861-1870.
Il testo prevede il taglio di 6.479 regi decreti e porta il numero totale delle
norme in abrogazione a oltre 9mila.
Tra gli altri, il disegno di legge porterà all’abrogazione dei seguenti
provvedimenti:
■ regio decreto del 1871 che autorizza la Camera di commercio ed arti di
Bari ad imporre una tassa sui noleggi delle merci importate ed esportate
per via di terra e di mare;
■ regio decreto del 1872 che approva la Società Italiana per la
navigazione a vapore dei laghi, sedente in Milano;
■ regio decreto del 1872 che approva la Società generale italiana per le
latrine asportabili e per la fabbricazione dei concimi in Firenze;
■ regio decreto del 1872 che autorizza la Società di assicurazioni
denominatasi Lloyd Suisse ad operare nel Regno d’Italia;
■ regio decreto del 1872 che abilita la Società Inglese denominata The
Cesena sulphur Company limited ad operare nel Regno d’Italia;
■ regio decreto del 1872 che approva la Società anonima del Caffè
sociale sedente in Vigevano;
■ regio decreto del 1872 che approva in via di esperimento la Tariffa delle
mercedi pel facchinaggio agli scali del porto di Genova;
■ regio decreto del 1872 che approva la Società di panificio sociale
Vigevanese;
■ regio decreto del 1873 che approva la Società Veneta di navigazione a
vapore lagunare;
■ regio decreto del 1874 che autorizza la Società anonima di pubblica
lavanderia sedente in Milano ad emettere n. 300 Obbligazioni al valore
nominale di lire 300 ciascuna;
■ regio decreto del 1874 che modifica lo statuto della Società Lariana di
navigazione a vapore sul lago di Como;
■ regio decreto del 1874 che aumenta il numero dei fuochisti del Regio
lancia-siluri Pietro Micca;
■ regio decreto del 1877 che autorizza la Società anonima dei ferri
taglienti in Scarperia, e ne approva lo statuto;
■ regio decreto del 1877 che annulla la deliberazione del comune di
Lucca, relativa all’imposizione di una tassa sugli atti di matrimonio
celebrati in tempo di notte;
■ regio decreto del 1885 che stabilisce le norme per la composizione
della sezione italiana del giurì internazionale all’esposizione universale
d’Anversa;
■ regio decreto del 1886 che istituisce presso il R. Ispettorato generale
delle tariffe delle strade ferrate al ministro dei Lavori Pubblici un
Consiglio delle tariffe delle strade ferrate;
■ regio decreto del 1886 che dà piena ed intera esecuzione alla
Dichiarazione firmata in Cairo il 21 dicembre 1885, concernente la
soppressione della tratta degli schiavi;
■ regio decreto del 1889 che approva l’annesso accordo fra l’Italia e il
Brasile sull’ingerenza dei consoli nell’apertura delle successioni dei
rispettivi sudditi;
■ regio decreto del 1889 che riconosce come corpo morale la società di
mutuo soccorso fra i camerieri, caffettieri, cuochi ed interpreti residenti
in Venezia e ne approva lo statuto;
■ regio decreto del 1890 che approva l’unito regolamento per l’esercizio e
la sorveglianza delle caldaie a vapore;
■ regio decreto del 1890 che regola la tassa sui noleggi delle merci
importate ed esportate per via di terra e di mare nella città di Bari e sua
provincia.
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BANCA D’ITALIA
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, visto il
parere espresso all’unanimità dal Consiglio superiore della Banca d’Italia il 26
giugno 2023, ha deliberato la nomina del dottor Fabio Panetta a Governatore
dell’Istituto, con decorrenza a partire dal 1° novembre 2023.
Il provvedimento di nomina sarà quindi adottato con decreto del Presidente
della Repubblica.
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INFORMATIVE
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha svolto
una informativa sullo stato di avanzamento delle attività e dei lavori per il
Giubileo della Chiesa cattolica del 2025. In merito, si veda il documento
allegato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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SCIOGLIMENTI DI CONSIGLI COMUNALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo
Piantedosi, ha deliberato:
■ lo scioglimento del Consiglio comunale di Rende (Cosenza), e
l’affidamento della gestione del Comune, per la durata di diciotto mesi, a
una Commissione straordinaria, ai sensi dell’articolo 143 del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
■ la proroga, per la durata di sei mesi, dello scioglimento del Consiglio
comunale di Castellammare di Stabia (Napoli) e dell’affidamento della
gestione del Comune alla Commissione straordinaria già nominata, ai
sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
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NOMINE
Il Consiglio dei Ministri, ha deliberato:
■ su proposta del Presidente Giorgia Meloni, la promozione a Presidente
di sezione della Corte dei conti dei consiglieri Paolo Novelli e Romeo
Ermenegildo Palma, a decorrere dal 21 dicembre 2021, a seguito della
delibera n. 133 del 12 maggio 2023 del Consiglio di presidenza della
medesima Corte;
■ su proposta del Presidente Giorgia Meloni, acquisito il parere favorevole
del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti, la nomina governativa
a Consigliere della Corte del Generale di corpo d’armata dell’Esercito,
Luigi Francesco De Leverano;
■ su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, il conferimento
delle funzioni di Capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco
all’ingegnere Carlo Dall’Oppio, a decorrere dal 1° luglio 2023;
■ su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, la nomina a
dirigente generale di pubblica sicurezza dei dirigenti superiori della
Polizia di Stato dott.ssa Grazia Mirabile, dottori Antonino Maria Sirna,
Giuseppe Ferrari, Giuseppe Bellassai, Roberto Di Legami e dott.ssa
Rosaria Amato;
■ su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, la nomina degli
ingegneri Cristina D’Angelo, Vincenzo Lotito, Alessandro Paola a
dirigenti generali del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco;
■ su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, la promozione a
generale di corpo d’armata del generale di divisione del ruolo normale
dell’Arma dei carabinieri Giovanni Truglio.
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COLLOCAMENTO FUORI RUOLO
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Vicepresidente del Consiglio dei
Ministri e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale,
Antonio Tajani, ha approvato il collocamento fuori ruolo del ministro
plenipotenziario Gianluca Grandi, presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, con funzioni di consigliere giuridico per l’attività internazionale del
Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità.
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NOMINA E MOVIMENTO DI PREFETTI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo
Piantedosi, ha deliberato le nomine e il movimento di prefetti di seguito
riportati.
■ dott.ssa Maria Luisa PELLIZZARI
è collocata fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai
fini del conferimento dell’incarico di Commissario straordinario del
Governo per la gestione del fenomeno delle persone scomparse,
cessando dalle funzioni di Vice Direttore Generale della pubblica
sicurezza per l’espletamento delle funzioni vicarie presso il Dipartimento
della pubblica sicurezza
■ dott. Vittorio RIZZI
da Vice Direttore Generale, Direttore centrale della polizia criminale
presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, è destinato a svolgere
le funzioni di Vice Direttore Generale della pubblica sicurezza per
l’espletamento delle funzioni vicarie presso il medesimo Dipartimento
■ dott. Raffaele GRASSI
da Padova, è destinato a svolgere le funzioni di Vice Direttore Generale,
Direttore centrale della polizia criminale presso il Dipartimento della
pubblica sicurezza
■ dott. Francesco MESSINA
da Direttore Centrale anticrimine della Polizia di Stato presso il
Dipartimento della pubblica sicurezza, è destinato a svolgere le funzioni
di Prefetto di Padova
■ dott. Renato CORTESE
(Dirigente Generale di P.S.)
nominato Prefetto, permane nelle funzioni di Direttore dell’Ufficio
Centrale Ispettivo presso il Dipartimento della pubblica sicurezza
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DELIBERAZIONI IN MATERIA DI ENERGIA DA FONTI
RINNOVABILI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ai sensi
dell’articolo 5, comma 2, lettera c-bis), della legge 23 agosto 1988, n. 400, ha
deliberato il giudizio positivo di compatibilità ambientale, a condizione che
siano rispettate le prescrizioni impartite dalle Commissioni competenti, in
merito a quattro procedimenti di valutazione di impatto ambientale relativi alla
realizzazione di altrettanti impianti per la produzione di energia elettrica da
fonte eolica, per una potenza complessiva di 207,2 MW. Ai sensi dell’articolo
7, del decreto-legge del 17 maggio 2022, n. 50, le delibere del Consiglio dei
Ministri sostituiscono ad ogni effetto il provvedimento di valutazione d’impatto
ambientale.
Sono stati invitati a partecipare alle rispettive deliberazioni i Presidenti delle
Regioni interessate.
Di seguito i progetti approvati:
- realizzazione di un impianto eolico composto da 12 aerogeneratori, sito
nel comune di Acquaviva delle Fonti (BA), in località “Masseria
Camiciarletta”, “Masseria Serini” e “Masseria D’Addabbo” e opere di
connessione nei comuni di Gioia del Colle e Santeramo in Colle in
provincia di Bari, nonché nei comuni di Laterza e Castellaneta in
provincia di Taranto;
- realizzazione di un impianto eolico ubicato nel comune di Guagnano
(LE) con relative opere di connessione nei comuni di Salice Salentino
(LE), Brindisi, Erchie, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco,
Francavilla Fontana, Oria (BR), e Grottaglie (TA);
- realizzazione di un impianto eolico di 7 aerogeneratori, da collocarsi nel
territorio del comune di Castelpagano (BN), in località “Masseria Fattori”
e “Masseria Richi”, e le relative opere di connessione alla rete elettrica
di trasmissione nazionale, da realizzarsi anche nei territori dei comuni di
Colle Sannita, Circello e Morcone in provincia di Benevento;
- realizzazione di un impianto eolico composto da 7 aerogeneratori,
denominato “Phobos”, collocato nei comuni di Castel Giorgio e Orvieto
in provincia di Terni e delle relative opere civili ed elettriche e di
interconnessione alla rete nazionale.
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Infine, il Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’articolo 14-quinquies della legge
241 del 1990, ha deliberato in favore della deliberazione della Giunta
regionale dell’Emilia-Romagna n. 1718, del 17 ottobre 2022, con la quale si è
concluso il procedimento per il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico
Regionale (PAUR) di cui all’articolo 27-bis del decreto legislativo n. 152 del
2006, comprensivo del provvedimento di valutazione di impatto ambientale,
relativo al progetto “Impianto eolico Monte Foppo”, localizzato nei comuni di
Tornolo (PR) e Albareto (PR), che prevede la realizzazione di un impianto
eolico, proposto dalla Gea Energie s.r.l., ora Società Energie Valle d’Aosta
(SEVA), composto da due aerogeneratori, per una potenza complessiva pari a
4 MW, e dalle relative opere di connessione.
È stato invitato a partecipare alla deliberazione sul punto il Presidente della
Regione Emilia-Romagna.
fonte: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI