ISTAT – NOTA MENSILE SULL’ ANDAMENTO DELL’ECONOMIA ITALIANA – LUGLIO 2023

NOTA MENSILE SULL’ANDAMENTO DELL’ECONOMIA
ITALIANA – LUGLIO 2023


La crescita dell’economia mondiale sta rallentando con performance
eterogenee tra aree geografiche e settori. L’inflazione è in decelerazione in
quasi tutti i paesi, con un percorso più graduale per la componente di fondo
dell’indice.
A giugno, per il secondo mese consecutivo, l’indice destagionalizzato della
produzione industriale in Italia ha segnato un aumento congiunturale diffuso a
tutti i comparti, con l’eccezione di quello dei beni di consumo. Nella media
degli ultimi tre mesi la variazione congiunturale è rimasta negativa.
Nel secondo trimestre, l’economia italiana ha registrato un risultato inferiore
agli altri principali partner europei. Il Pil è diminuito dello 0,3% in termini
congiunturali, portando la variazione acquisita per il 2023 a 0,8%.
Le condizioni del mercato del lavoro restano favorevoli. A giugno, si è
confermata la crescita dell’occupazione a fronte di una diminuizione del tasso
di disoccupazione e di inattività.
Il differenziale dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) tra Italia e
l’area euro, a luglio, pur risultando ancora positivo, si è ridotto ulteriormente.
A luglio, è calata la fiducia dei consumatori principalmente a causa di un
peggioramento delle opinioni sulla situazione economica generale e delle
attese su quella personale. L’indice composito delle imprese, dopo due
flessioni consecutive, ha evidenziato invece un aumento.
TESTO INTEGRALE
PRODUZIONE INDUSTRIALE – GIUGNO 2023
A giugno 2023 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione
industriale aumenti dello 0,5% rispetto a maggio. Nella media del secondo
trimestre il livello della produzione diminuisce dell’1,2% rispetto ai tre mesi
precedenti.
L’indice destagionalizzato mensile mostra aumenti congiunturali per i beni
strumentali (+1,5%), i beni intermedi (+0,4%) e l’energia (+0,3%); viceversa, si
osserva una flessione marginale per i beni di consumo (-0,1%).
Al netto degli effetti di calendario, a giugno 2023 l’indice complessivo
diminuisce in termini tendenziali dello 0,8% (i giorni lavorativi di calendario
sono stati 21 come a giugno 2022). Crescono solamente i beni strumentali
(+7,6%); diminuiscono, invece, i beni di consumo (-2,3%), i beni intermedi
(-4,4%) e in modo più marcato l’energia (-9,4%).
Tra i settori di attività economica la fabbricazione di mezzi di trasporto
presenta un’ampia crescita tendenziale (+25,1%), seguono la produzione di
prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+11,8%) e la
fabbricazione di macchinari e attrezzature (+0,4%). Le flessioni maggiori si
registrano nell’industria del legno, della carta e della stampa (-14,6%), nella
fabbricazione di prodotti chimici (-13,3%) e nella fabbricazione di coke e
prodotti petroliferi raffinati (-12,9%).
Il commento
A giugno si rileva, per il secondo mese consecutivo, un incremento congiunturale
dell’indice destagionalizzato della produzione industriale. La dinamica positiva è
estesa a quasi tutti i settori, con l’eccezione dei beni di consumo. Resta, tuttavia,
negativo l’andamento congiunturale complessivo nella media del secondo
trimestre.
In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, l’indice complessivo è in
diminuzione a giugno. Ad esclusione dei beni strumentali, in crescita consistente,
la flessione si estende ai principali raggruppamenti di industrie ed è
particolarmente marcata per l’energia.
TESTO INTEGRALE E NOTA METODOLOGICA
fonte: ISTAT

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