GOVERNO ITALIANO – Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 48 del 28 Agosto 2023

Comunicato stampa del Consiglio dei
Ministri n. 48 del 28 Agosto 2023


In apertura del Consiglio dei Ministri, il Presidente Giorgia Meloni ha svolto
alcune considerazioni in merito all’attività del Governo, sottolineando che: “Il
primo appuntamento sarà la scrittura della legge di bilancio, la legge
principale sulla base della quale programmare la nostra agenda. La prossima
legge di bilancio dovrà essere, come è stata quella dello scorso anno, seria,
per supportare la crescita, aiutare le fasce più deboli, dare slancio a chi
produce e mettere soldi in tasca a famiglie e imprese”.
Il Presidente Meloni ha evidenziato che, in occasione della presentazione alle
Camere della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza,
potranno essere indicati i disegni di legge collegati alla manovra di finanza
pubblica ovvero aggiornati quelli già indicati con il DEF, con i quali “il Governo
può puntare, con un iter accelerato di approvazione, a realizzare riforme
organiche, capaci di contribuire al rilancio ed allo sviluppo dell’economia, nel
quadro degli obiettivi programmatici delineati”.
Inoltre, il Presidente ha condiviso l’invito rivolto ai colleghi dal Ministro
dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, a verificare nel dettaglio le
risorse attualmente spese, i capitoli di spesa, le misure attualmente finanziate,
e valutare eventuali nuove destinazioni delle stesse: “Quello che vi chiedo di
fare non è una semplice spending review o un elenco di voci da tagliare, è
importante ma sarebbe riduttivo chiedervelo, ma di far tornare il più possibile
la politica. Perché non intendiamo amministrare il presente e perpetuare
semplicemente quello che è già tutto in essere, ma imprimere quel
cambiamento che ci è stato chiesto. Se ci sono misure che non condividiamo
politicamente, quelle misure non vanno più finanziate e le risorse recuperate
utilizzate per gli interventi che sono nel nostro programma. E per costruire una
manovra incentrata sulle famiglie, sulla lotta alla denatalità e sui sostegni alle
fasce deboli. È un lavoro complesso ma dobbiamo avere il coraggio di farlo
perché è da qui che parte la svolta”. In merito alla prossima legge di bilancio, il
Presidente ha anche ricordato che “Il nostro obiettivo è confermare il taglio del
cuneo fiscale, che rappresenta un provvedimento concreto che arriva ogni
mese nella busta paga dei lavoratori”.
Il Presidente Meloni ha aggiunto alcune considerazioni in merito ai
provvedimenti all’esame del Consiglio dei Ministri, in particolare riguardo alla
rete telefonica fissa: “La direzione intrapresa dal Governo è quella che il
centrodestra ha sempre auspicato e sostenuto: assumere il controllo
strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro.
Quello di oggi è un primo passo, al quale seguiranno ovviamente logiche di
mercato, ma finalmente possiamo dire che in Italia c’è un Governo che su un
dossier così importante si attiva a difesa dell’interesse nazionale e dei
lavoratori. E che ha una strategia”.
Il Presidente ha affrontato il tema dei flussi migratori: “L’Italia sta subendo una
pressione migratoria come non si vedeva da molti anni a questa parte – ha
spiegato – anche a seguito degli avvenimenti, recenti e meno recenti, nel
Sahel, con quantità di arrivi imponenti. È difficile spiegare all’opinione pubblica
quello a cui assiste e lo capisco bene. I dati dicono che c’è un forte aumento
rispetto all’anno precedente anche se, leggendo attentamente questi numeri,
si assiste ad un rallentamento dell’aumento dei flussi migratori. La direzione
intrapresa dal Governo è quella giusta: accordi con i Paesi del Nord Africa, di
partenza e transito dei flussi. È necessario aggiungere a questa direzione di
marcia un più, stringere le maglie, dare segnali chiari ai trafficanti e serve un
coordinamento maggiore tra noi nell’attività di contrasto ai flussi illegali di
migranti. Già alla fine di questo Consiglio dei Ministri, è convocata una
riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica
(CISR), che ben si presta a essere la sede di questo raccordo. E da oggi è
convocato permanentemente, composto da tutti i Ministri competenti. Il nostro
obiettivo è affrontare il problema in maniera pragmatica, con decisioni rapide e
coordinate. Dobbiamo poi continuare a lavorare per dare piena attuazione al
decreto Cutro, in particolare per quello che riguarda i rimpatri degli immigrati
clandestini e bisogna stabilire quali sono ulteriori provvedimenti normativi per
contrastare l’immigrazione illegale e la tratta di esseri umani, e le
conseguenze in termini di sicurezza pubblica dell’immigrazione irregolare”.
Il Presidente ha voluto ricordare i gravi episodi di violenza sessuale riportati
dalle cronache, esprimendo solidarietà alle vittime e alle loro famiglie.
Infine, ha sottolineato che “questo deve essere anche l’anno delle grandi
riforme, a partire dalla riforma costituzionale, sulla quale il Ministro Casellati è
pronta con una proposta che centra i due obiettivi che ci prefiggiamo: dare
stabilità ai governi e far decidere ai cittadini chi debba governare. Sarà uno
dei primi provvedimenti che vareremo, ma ci sono anche il completamento
dell’autonomia differenziata, la riforma della giustizia, la delega fiscale che
dobbiamo portare a compimento”.
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INVESTIMENTI STRATEGICI
Misure urgenti in materia di finanziamento di investimenti di interesse
strategico (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del
Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha approvato un
decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di finanziamento di
investimenti di interesse strategico.
Il decreto provvede, tra l’altro, ad assicurare le risorse finanziarie necessarie a
consentire l’ingresso del Ministero dell’economia e delle finanze
nell’operazione “NetCo” guidata dal fondo KKR.
La NetCo deterrà, in prospettiva, il perimetro gestionale e infrastrutturale della
rete fissa di telecomunicazioni attualmente posseduta da TIM S.p.a., e vede il
MEF coinvolto nel ruolo di azionista di minoranza.
Il decreto prevede un ruolo strategico del Governo nel perseguimento degli
obiettivi di sviluppo di rilevanza strategica e in materia di sicurezza nazionale
Il Consiglio dei Ministri, inoltre, ha approvato la struttura e le condizioni
dell’operazione per l’acquisizione della quota di minoranza nell’operazione
NetCo da parte del MEF, che saranno inseriti in un decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri, da adottarsi successivamente alla pubblicazione del
decreto-legge, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze e del
Ministro delle imprese e del Made in Italy. Il dpcm autorizzerà il MEF ad
acquisire una quota di NetCo compresa tra il 15 e il 20 per cento, con un
esborso massimo di 2,2 miliardi.
Le risorse assicurate dal decreto-legge, derivanti da disponibilità sul
cosiddetto ‘patrimonio destinato’ creato dal decreto-legge n.34 del 2020, sono
pari a 2.525 milioni poiché si tratta di residui utilizzabili inerenti il suddetto
patrimonio che potranno essere finalizzati alla realizzazione di operazioni
attinenti società di rilievo strategico individuate con dpcm.
TRATTAMENTO PREVIDENZIALE DEI LAVORATORI DELLO
SPETTACOLO
Riordino e revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per
l’introduzione di un’indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del
settore dello spettacolo (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della cultura Gennaro
Sangiuliano, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo
relativo al riordino e alla revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per
l’introduzione di un’indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del settore
dello spettacolo.
Le nuove norme sono volte a compensare gli effetti negativi subiti dagli
operatori del settore, caratterizzato da alti livelli di frammentarietà e
discontinuità della posizione reddituale e contributiva dei lavoratori.
Gli interventi mirano alla protezione sociale di categorie diverse di operatori:
■ lavoratori dello spettacolo a tempo determinato (e cioè che: a) prestino
a tempo determinato, attività artistica o tecnica, direttamente connessa
con la produzione e la realizzazione di spettacoli; b) prestino a tempo
determinato attività al di fuori delle ipotesi di cui alla lettera a), ma pur
sempre nel settore dello spettacolo);
■ lavoratori dello spettacolo intermittenti, anche a tempo indeterminato.
A decorrere dal 1° gennaio 2024, si introduce una specifica indennità di
discontinuità, al fine di tutelare tali categorie nei periodi di inattività o durante i
periodi di studio e formazione.
Si individuano i requisiti che il lavoratore richiedente deve possedere al
momento della presentazione della domanda di indennità all’INPS entro il 30
giugno di ogni anno a pena di decadenza.
Si determina poi la misura e la durata del riconoscimento dell’indennità,
insieme alle modalità di corresponsione della stessa in un’unica soluzione
nella misura del 60% del valore calcolato sulla media delle retribuzioni
imponibili relative all’anno solare precedente la presentazione della domanda.
Con riferimento alla durata dell’indennità, si stabilisce che non siano computati
i periodi contributivi che abbiano già dato luogo ad erogazione di altra
prestazione di disoccupazione al fine di evitare il cumulo della medesima
contribuzione per l’erogazione di più prestazioni di sostegno al reddito (per
esempio, NASpl, indennità di maternità, malattia, infortunio). Vengono definite,
inoltre, le misure dirette a favorire i percorsi di formazione e di aggiornamento
per i percettori dell’indennità.
Inoltre, si abroga, a decorrere dal 1° gennaio 2024, l’indennità per i lavoratori
autonomi dello spettacolo (ALAS) e si introduce un regime transitorio
destinato a trovare applicazione agli eventi di cessazione involontaria
intervenuti fino alla data del 31 dicembre 2023. Si prevede, infine, una
disciplina transitoria per i lavoratori che abbiano maturato i requisiti nell’anno
2022 e presentino la domanda entro il 15 dicembre 2023, determinando
l’incumulabilità tra l’indennità di discontinuità e l’ALAS.


RATIFICA ED ESECUZIONE DI ACCORDI INTERNAZIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della
cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato tre disegni di legge
di ratifica ed esecuzione di altrettanti accordi internazionali.
Di seguito le principali previsioni dei provvedimenti.

  1. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sul trasporto aereo tra l’Unione
    Europea e i suoi stati membri, da una parte, e lo stato del Qatar,
    dall’altra, fatto a Lussemburgo il 18 ottobre 2021 (disegno di legge)
    Scopo dell’Accordo è la creazione di un unico mercato del trasporto aereo,
    caratterizzato da eque opportunità commerciali per i vettori di tutti i Paesi
    coinvolti e da una progressiva convergenza regolamentare, primariamente nei
    campi della sicurezza, della tutela dei passeggeri, dei lavoratori e
    dell’ambiente.
  2. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sullo spazio aereo comune tra
    l’Unione Europea e i suoi stati membri, da una parte, e la Repubblica
    d’Armenia, dall’altra, fatto a Bruxelles il 15 novembre 2021 (disegno di
    legge)
    L’Accordo mira a creare un unico mercato dei servizi aerei tra l’Unione
    Europea e l’Armenia, sostituendo le diverse disposizioni presenti negli accordi
    bilaterali con i singoli Stati membri.
    Sono previste la graduale apertura dei mercati, la liberalizzazione della
    proprietà e del controllo dei vettori aerei, condizioni concorrenziali eque e
    paritarie, la non discriminazione e regole comuni, anche in relazione alla
    sicurezza, alla protezione, alla gestione del traffico aereo, agli aspetti sociali e
    all’ambiente.
  3. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di sede tra la Repubblica Italiana
    e l’Ufficio europeo per il sostegno all’asilo relativo allo stabilimento di
    un ufficio operativo in Roma, fatto a Roma il 2 novembre 2017, con
    dichiarazione interpretativa congiunta fatta a Roma il 1° luglio 2021 e a
    La Valletta il 13 luglio 2021 (disegno di legge)
    L’Accordo dà specifica attuazione al Protocollo sui privilegi e le immunità
    dell’Unione europea e riconosce all’ufficio operativo di Roma le agevolazioni e
    le immunità usualmente accordate alle agenzie dell’Unione europea e alle
    organizzazioni internazionali con sede in Italia.
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    STATI DI EMERGENZA
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le
    politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato:
    ■ la dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi, in conseguenza
    degli eventi meteorologici verificatisi nei mesi di maggio e giugno 2023
    nei territori delle province di Teramo, Pescara e Chieti. Per l’attuazione
    delle prime misure urgenti, sono stati stanziati 4.120.000 euro, a valere
    sul Fondo per le emergenze nazionali;
    ■ la dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi, in conseguenza
    degli eccezionali eventi meteorologici che dal 4 al 31 luglio 2023 hanno
    interessato il territorio della Regione Lombardia. Per l’attuazione delle
    prime misure urgenti sono stati stanziati 9.430.000 euro, a valere sul
    Fondo per le emergenze nazionali;
    ■ la dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi, in conseguenza
    degli eccezionali eventi meteorologici che dal 13 luglio al 6 agosto 2023
    hanno interessato il territorio della Regione Veneto. Per l’attuazione
    delle prime misure urgenti, sono stati stanziati 8.330.000 euro, a valere
    sul Fondo per le emergenze nazionali;
    ■ la dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi, in conseguenza
    degli eccezionali eventi meteorologici che il giorno 6 luglio 2023 hanno
    interessato il territorio della provincia di Cuneo. Per le esigenze più
    immediate, sono stati stanziati 650.000 euro, a valere sul Fondo per le
    emergenze nazionali;
    ■ la dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi, in conseguenza
    degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal
    22 al 27 luglio 2023 nel territorio delle province di Parma, Reggio
    Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì Cesena. Per far
    fronte alle esigenze più immediate, sono stati stanziati 4.500.000 euro,
    a valere sul Fondo per le emergenze nazionali;
    ■ la dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi, in conseguenza
    degli eccezionali eventi meteorologici che, nei giorni dal 13 luglio al 6
    agosto 2023, hanno interessato il territorio della Regione Friuli Venezia
    Giulia. Per far fronte alle esigenze più immediate, sono stati stanziati
    7.750.000 euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali;
    ■ la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero, per 3
    mesi, in conseguenza delle avverse condizioni meteorologiche che
    hanno colpito il territorio della Repubblica di Slovenia dal 4 al 5 agosto
    2023 Per tale intervento sono stati stanziati 2.000.000 di euro, a carico
    del Fondo per le emergenze nazionali;
    ■ la proroga per 12 mesi dello stato di emergenza già deliberato in
    conseguenza degli eventi meteorologici che si sono verificati il giorno 9
    agosto 2022 nel territorio del comune di Monteforte Irpino, in provincia
    di Avellino;
    ■ la proroga per 12 mesi dello stato di emergenza già deliberato in
    conseguenza degli eventi meteorologici che si sono verificati nella terza
    decade del mese di luglio 2022 nel territorio dei comuni di Braone, Ceto
    e Niardo, in provincia di Brescia;
    ■ la proroga dello stato di emergenza in conseguenza degli eventi
    meteorologici che si sono verificati il giorno 12 agosto 2022 nel territorio
    dell’isola di Stromboli nel comune di Lipari (ME);
    ■ la proroga per 12 mesi dello stato di emergenza già deliberato in
    conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono
    verificati, a partire dal giorno 15 settembre 2022, in parte del territorio
    delle Province di Ancona e Pesaro-Urbino e nel territorio dei comuni
    ricadenti nella parte settentrionale della provincia di Macerata, limitrofi
    alla provincia di Ancona, nonché nel territorio dei comuni di Camerino,
    Montecassiano e Treia, in provincia di Macerata.
    NOMINE
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della
    cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha deliberato il collocamento fuori
    ruolo del Ministro plenipotenziario Alessandro Cattaneo presso la Presidenza
    del Consiglio dei Ministri, quale Consigliere diplomatico aggiunto del
    Presidente del Consiglio, ai sensi del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.
    303.
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    QUALITÀ DELL’ARIA NEL BACINO PADANO
    Il Consiglio dei Ministri ha preso atto dell’informativa svolta dal Ministro
    dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in merito
    alla situazione relativa ai valori della qualità dell’aria nel bacino padano e, in
    particolare, nella Regione Piemonte e alle eventuali limitazioni alla
    circolazione degli autoveicoli alimentati a diesel di categoria inferiore alla Euro
  4. Il Consiglio dei Ministri valuterà quindi gli approfondimenti che sono stati
    demandati alla sede tecnica, tra i Ministeri competenti.
    fonte: GOVERNO ITALIANO

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