Decreto flussi: aperta l’adesione al protocollo
di semplificazione delle procedure d’ingresso
di Francesco Rodorigo – LEGGI E PRASSI
Le organizzazioni datoriali possono ancora aderire al protocollo d’intesa
del Ministero del Lavoro relativo alla semplificazione delle procedure
nell’ambito del decreto flussi per l’ingresso in Italia, per motivi di lavoro,
di cittadini non comunitari. I datori di lavoro associati sono esonerati
dalla presentazione dell’asseverazione dei requisiti
Ancora aperta la possibilità di aderire al protocollo del Ministero del Lavoro
relativo al decreto flussi.
Si tratta del documento sottoscritto con alcune tra le organizzazioni dei datori
di lavoro comparativamente più rappresentative a livello nazionale per la
semplificazione delle procedure di ingresso in Italia di cittadini e cittadine non
comunitarie per motivi di lavoro.
Le organizzazioni interessate possono ancora inviare la richiesta all’apposito
indirizzo mail fornito dal Ministero.
Il datore di lavoro che usufruisce del canale riservato alle organizzazioni
datoriali è esonerato dalla presentazione dell’asseverazione relativa alla
verifica dei requisiti e alla congruità del numero delle richieste presentate.
Decreto flussi: ancora aperta l’adesione al protocollo di semplificazione
delle procedure d’ingresso
Il Ministero del Lavoro tramite il comunicato stampa del 14 settembre
2023 ricorda che è ancora possibile per le organizzazioni dei datori di lavoro
comparativamente più rappresentative a livello nazionale aderire al protocollo
per la semplificazione delle procedure legate al decreto flussi.
Lo scorso agosto il Ministero ha sottoscritto con alcune delle organizzazioni
datoriali più rappresentative l’apposito protocollo di intesa previsto dal decreto
semplificazioni (n. 73/2022).
L’obiettivo è quello di semplificare le procedure relative all’ingresso di persone
non comunitarie in Italia per motivo di lavoro subordinato.
Le associazioni firmatarie, infatti, si impegnano a garantire, per conto dei
propri associati, il rispetto dei requisiti in relazione alle regole sui contratti
collettivi da applicare e la congruità delle richieste presentate nell’ambito del
decreto flussi ai fini della concessione del nulla osta al lavoro.
Il protocollo ha una durata di due anni ed è rinnovabile. Finora è stato
sottoscritto dalle seguenti organizzazioni datoriali:
“Acli Terra, Agci, Aic, Anpa, Asnali, Assindatcolf, Cia-Agricoltori Italiani, Claai,
Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato Imprese,
Confcooperative, Confederazione Italiana Liberi Agricoltori, Confimi Industria,
Confimpreseitalia, Conflavoro, Copagri, Domina, Fapi, Feder.Agri
-Federazione Nazionale Per Lo Sviluppo Dell’agricoltura, Federaziende,
Fenapi, Legacoop, Terra Viva – Associazione Liberi Produttori Agricoli, Uci –
Unione Coltivatori Italiani, Unci, Unimpresa e Unsic.”
Ancora disponibile, dunque, la possibilità di aderire al protocollo d’intesa. Le
organizzazioni interessate possono inviare la richiesta all’apposito indirizzo
email “DGImmigrazioneDiv3@lavoro.gov.it”. Dopo la trasmissione si
riceveranno le indicazioni per la successiva sottoscrizione.
Decreti Flussi: i vantaggi del protocollo d’intesa
Nello specifico le organizzazioni datoriali acquisiranno da parte del datore di
lavoro loro associato la dichiarazione che attesta il possesso dei requisiti (con
la relativa documentazione comprovante).
Questa dovrà essere conservata per almeno 5 anni, come previsto dalla
circolare n. 3/2022 dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
I datori di lavoro, dunque, usufruendo di tale canale preferenziale sono
esonerati dall’obbligo di presentare l’asseverazione al momento della richiesta
di assunzione del lavoratore straniero o in fase di sottoscrizione del contratto
di soggiorno per le domande relative al 2021 al 2022 e al 2023.
L’asseverazione, infatti, come indicato all’articolo 44, comma 5 del decreto
Semplificazioni, non è richiesta se le domande vengono inviate, in nome e per
conto dei propri associati, dalle organizzazioni di categoria firmatarie del
protocollo d’intesa con il Ministero del Lavoro.
Inoltre, specifica il Ministero, in caso di sottoscrizione del protocollo, si applica
anche la previsione contenuta all’articolo 27, comma 1-ter, del Dlgs n.
286/1998, per cui il nulla osta al lavoro per i lavoratori stranieri viene sostituito
da una comunicazione da parte del datore di lavoro della proposta di contratto
di soggiorno per lavoro subordinato.
Queste comunicazioni sostitutive del nulla osta al lavoro valgono dalle
procedure del decreto flussi 2022