Ecobonus sociale del 100 per cento: le novità nel PNRR

Ecobonus sociale del 100 per cento: le
novità nel PNRR


di Anna Maria D’Andrea – IMPOSTE
Ecobonus sociale del 100 per cento, con priorità a titolari di redditi bassi
e ai giovani: questa una delle novità del PNRR rivisitato dal Governo.
Meno spazio al sismabonus e più attenzione alle misure per la
riqualificazione energetica
Nel panorama dei bonus edilizi in cantiere entra anche l’ecobonus sociale del
100 per cento, novità prevista nell’ambito dei lavori per l’attuazione del PNRR.
Nelle undici modifiche al PNRR presentate dal Ministro per gli affari europei,
Raffaele Fitto, nel corso della Cabina di Regia del 27 luglio 2023 trova spazio
il potenziamento delle agevolazioni per il risparmio energetico.
Le novità previste per ottenere la quarta rata dei finanziamenti UE, approvate
dal Consiglio Europeo il 19 settembre 2023, sono dettagliate punto per punto
nel documento predisposto sulla base delle indicazioni dei singoli ministeri
coinvolti, che racchiude le modifiche previste dalle quali deriveranno minori
spese per circa 16 miliardi di euro.
Sul fronte dell’ecobonus sociale vengono stanziati 4 miliardi di euro, destinati
a favorire l’efficientamento energetico degli immobili esistenti avendo un
occhio di riguardo a specifiche categorie.
Una novità che si inserisce nell’ampio capitolo delle riforme fiscali in arrivo e
che si allinea con le proposte già in campo per ridisegnare il perimetro dei
bonus casa.
Ecobonus sociale del 100 per cento per redditi bassi e giovani: le novità
nel PNRR
Le modifiche al PNRR presentate in Cabina di Regia il 27 luglio toccano
anche il capitolo dei bonus edilizi e, sulla scia del superbonus, si prevede di
introdurre un nuovo incentivo a copertura totale degli interventi di
efficientamento energetico.
Non più un’agevolazione ad hoc ma il rafforzamento di quelle esistenti, con il
fine di favorire l’obiettivo della transizione green.
Ecco quindi che l’ecobonus è destinato a cambiare forma e a potenziarsi,
secondo le linee guida dettate dal rivisitato PNRR e sulla base di quanto già
concordato con la Commissione europea.
Stando alle nuove indicazioni fornite, a poter beneficiare dell’ecobonus sociale
sarebbero condomini, edifici monofamiliari, cooperative di abitazione a
proprietà indivisa, ma anche associazioni sportive, club amatoriali e case
popolari.
L’ecobonus sociale consentirebbe quindi di raggiungere gli obiettivi del
REPowerEU in materia di efficienza energetica, riduzione della domanda di
energia e contrasto alla povertà energetica, per un totale di 4 miliardi stanziati
per il 2024 e per il 2025.
Si guarda quindi agli incentivi già da tempo vigenti in Italia, potenziati dal 2020
con il superbonus, indirizzando però il sostegno pubblico esclusivamente ad
alcune categorie di contribuenti.
Nel dettaglio, si tratta di titolari di redditi bassi, dal valore ancora da definire e
non meglio specificato nelle modifiche al PNRR, così come dei giovani.
Ecobonus sociale fino al 100 per cento, diverse le proposte già in campo
A differenza dell’esperienza del recente passato e in particolare del
superbonus, il nuovo ecobonus sociale non sarebbe quindi rivolto a tutti ma
solo alle famiglie a rischio di povertà e ai giovani.
Una proposta che si inserisce nella discussione già aperta sul destino dei
bonus casa e, su questo, è già stato presentato alla Camera un progetto di
legge volto proprio ad introdurre un nuovo incentivo fino al 100 per
cento per i titolari di redditi di importo più basso, affiancato dalla possibilità di
accedere alla cessione del credito e allo sconto in fattura per superare il
problema dell’incapienza.
Ne ha parlato ai microfoni di Informazione Fiscale l’Onorevole Alberto
Gusmeroli della Lega lo scorso 25 luglio, evidenziando la necessità di far
tesoro dell’esperienza del superbonus, “correggere il tiro” rispetto alle criticità
dello strumento per rivisitare la normativa di settore avvantaggiando i titolari di
redditi bassi.
La revisione del PNRR accoglie quindi quelle che sono le proposte
attualmente in campo, con il fine di dare il via ad un ecobonus di natura
sociale che consenta di cogliere la sfida della transizione energetica, quanto
mai necessaria in un Paese dal patrimonio immobiliare dalle prestazioni
tutt’altro che efficienti.

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