LAVORO – Pacchetto lavoro 2023 2024: tutte le proposte e i bonus in arrivo

Pacchetto lavoro 2023 2024: tutte le
proposte e i bonus in arrivo


Cosa prevede il pacchetto lavoro 2023 2024 con tutte le proposte del
Governo e i bonus in arrivo per lavoratori e aziende
Il Governo è a lavoro per costruire il cosiddetto “Pacchetto lavoro”, ovvero
una serie di bonus, agevolazioni e misure per il lavoro che arriveranno da fine
2023 per proseguire poi nel 2024.
Dall’aumento pensioni anticipato a dicembre 2023, al taglio del cuneo fiscale,
fino alla riforma delle detrazioni e deduzioni, le proposte avanzate sono
davvero numerose.
In questo articolo vi illustriamo quali sono le misure previste per il
“Pacchetto lavoro”, che sarà varato in parte in uno dei prossimi Decreti
legge del Governo e in parte nella Legge di Bilancio 2024, entro il 31
dicembre 2023.
COS’È IL PACCHETTO LAVORO 2023 2024
Il “Pacchetto lavoro 2023 2024” è l’insieme di misure che il Governo intende
approvare mediante un Disegno di legge, in corso di redazione, da finalizzare
nella prossima Legge di Bilancio 2024 sotto forma di agevolazioni, sconti e
bonus, in favore dei lavoratori e delle imprese italiane.
Diversi esponenti del Governo ne hanno parlato, precisando che i Ministeri
preposti hanno già varato lo schema di DDL per introdurre le novità destinate
a rivoluzionare, da fine 2023 ed entro il 2024, il mondo del lavoro.
Scopriamo quali sono le misure che il Governo, stando alle ultime notizie sul
nuovo DDL e sulla Legge di Bilancio 2024, ha in serbo per i lavoratori italiani.
COSA PREVEDE IL PACCHETTO LAVORO 2023 2024
Il Ministro del Lavoro, Elvira Calderone, ha comunicato che nel “Pacchetto
lavoro” il Governo prevede di inserire l’anticipo della rivalutazione degli
assegni pensionistici per il 2023, ossia di prevedere come prima mossa
l’aumento pensioni a dicembre 2023. Tuttavia, è possibile che vengano
considerati anche tagli agli adeguamenti delle pensioni d’oro.
Inoltre, si prevede di destinare fondi per il rinnovo dei contratti nel pubblico
impiego.
Le richieste di finanziamento per previdenza e assistenza del “Pacchetto
lavoro” presentate dal Governo Meloni ammontano a 3,2 miliardi nel 2023.
Bisogna aggiungere però a tal proposito che, nella NADEF 2023 2024, il
Governo stima che sarà necessario coprire una spesa in deficit di almeno 15
miliardi di euro per soddisfare le richieste minime dei vari Ministeri.
Ecco quali sono le misure del “Pacchetto lavoro 2023” che il Governo sta
valutando, in attesa della redazione definitiva del DDL e del testo della Legge
di Bilancio 2024.
1) TAGLIO CUNEO FISCALE POTENZIATO
Il Governo nel “Pacchetto lavoro” ha annunciato la volontà di riconfermare
anche per il 2024 il taglio del cuneo fiscale 2023 potenziato. Ovvero, si tratta
di una misura volta ad abbassare il costo del lavoro. L’intervento già in atto
dal 1° gennaio 2023 prevedeva, per i lavoratori dipendenti, un esonero
contributivo del 2% per i redditi fino a 35.000 euro e del 3% per i redditi fino a
25.000 euro. Tale esonero era passato rispettivamente al 6% e al 7% dal 1°
luglio al 31 dicembre 2023. Per il 2024 dovrebbe essere confermato nella
stessa misura. Dovrà essere valida per i dipendenti del settore privato e per
quelli del comparto pubblico, come vi spieghiamo in questo
approfondimento.
2) AUMENTO PENSIONI DA DICEMBRE 2023
Una delle prime misure del “Pacchetto lavoro” stabilite dal Governo è
l’aumento delle pensioni a dicembre 2023, grazie all’anticipo del
meccanismo di rivalutazione dei trattamenti pensionistici che viene fatto ogni
anno. L’aumento previsto è dello 0,8% e riguarderà tutti gli assegni
pensionistici, con un sistema a scaglioni secondo le regole stabilite dalla
Legge di Bilancio 2023 che vi spieghiamo in questo focus. Se volete sapere
come funziona, vi consigliamo di approfondire gli esempi riportati nella nostra
guida su aumento pensioni da dicembre 2023.
3) TAGLIO PENSIONI D’ORO DAL 2024
Il Governo nel pacchetto lavoro e previdenza, sta iniziando a discutere della
possibilità di attuare con il nuovo Decreto, il taglio parziale agli adeguamenti
delle pensioni più elevate, con un probabile inizio da quelle che superano
cinque volte l’importo minimo. Le cosiddette “pensioni d’oro”. Il taglio
dovrebbe essere pari al 3% ma, la valutazione è ancora in atto, come vi
spieghiamo in questo focus.
4) RINNOVI CONTRATTI PUBBLICI
Tra le misure del “Pacchetto lavoro” il Governo punta anche sul rinnovo dei
contratti del pubblico impiego con l’adeguamento degli stipendi
all’inflazione. L’obiettivo è di garantire immediatamente i finanziamenti per i
contratti della sanità non ancora arrivati, anticipando una parte delle spese nel
2023 per mitigare il pesante deficit previsto nel 2024. Alla data del 5 ottobre
2023, ricordiamolo, sono stati rinnovati i CCNL Sanità 2019 2021, CCNL
Funzioni centrali, parte del CCNL Scuola 2019 2021, CCNL Formazione
professionale con accordo ponte del 2023 e il CCNL Funzioni locali,
chiuso già nel 2022. Ma per molti, resta ancora aperta la questione arretrati.
5) FLAT TAX CONFERMATA
Per andare incontro ai lavoratori il Governo dovrebbe confermare nel 2024 la
flat tax. Parliamo, per il regime forfettario, dell’aliquota agevolata del 15% è
accessibile ai redditi fino a 85.000 euro (e non fino a 65.000). Resterà attiva,
probabilmente, anche la flat tax incrementale per tutte le partite IVA. Infine, a
vantaggio dei lavoratori dipendenti, viene potenziata la tassazione agevolata
sui premi di produzione fino a 3.000 euro che passa dal 10 al 5%. Tassazione
che sarà completamente eliminata secondo i dettami della riforma fiscale
2023.
6) BONUS DIPENDENTI PUBBLICI
Come già nel 2023, molto probabilmente anche nel 2024 sarà riconosciuto il
bonus dipendenti pubblici contro il carovita, il cui importo è pari all’1,5% della
retribuzione spettante. Per sapere come funziona, vi invitiamo a leggere la
guida sul bonus dipendenti pubblici.
7) RIFORMA FISCALE PER LAVORATORI
Grazie a quanto previsto dalla già approvata legge delega per la riforma
fiscale 2023, il Governo introdurrà nel corso del 2024 una serie di misure per i
lavoratori dipendenti e non, con lo scopo di ridurre la pressione fiscale. Per
capire quali sono, vi invitiamo a leggere l’approfondimento sulla riforma
IRPEF 2023, le novità introdotte con la no tax area per pensionati e
dipendenti e la guida su come cambiano le detrazioni e deduzioni con la
riforma fiscale. Sono disponibili anche il nostro approfondimento sui bonus
tasse, sul bonus IRES e sulla riforma IVA 2023.
8) BONUS 100 EURO PER DIPENDENTI
Quasi sicuramente anche nel 2024, con la Manovra finanziaria, sarà
confermato il bonus 100 euro, ossia l’ex bonus Renzi. La misura nel 2023 si
rivolge ai lavoratori con redditi fino a 15.000 euro, mentre spetta per i redditi
fino a 28.000 euro solo in presenza di determinate condizioni. Se volete
sapere nel dettaglio come funziona, vi invitiamo a leggere la guida sul bonus
100 euro.
9) FRINGE BENEFIT POTENZIATI
È probabile che nel 2024 continueranno ad essere validi i fringe benefit
potenziati, come definiti nel 2023 dal Decreto lavoro convertito in Legge. La
soglia di non imponibilità, infatti, è stata fissata entro i 3.000 euro per i
dipendenti con figli, come vi spieghiamo in questo articolo. I fringe benefit
sono compensi non monetari offerti dai datori di lavoro ai dipendenti oltre al
salario base e in molti casi sono inclusi in busta paga. Tra gli esempi vi sono i
bonus benzina da 200 euro o gli aiuti per le bollette, che molto
probabilmente saranno confermati anche nel 2024.
10) BONUS ESTATE
Tra i bonus del 2024 per i lavoratori potrebbe esserci anche di nuovo il bonus
estate. La misura è stata sperimentata nel 2023 dal 1° giugno al 21 settembre
2023, periodo in cui è stato possibile richiedere il bonus, ovvero
un’agevolazione per i lavoratori del turismo che aveva l’obiettivo di far
fronte alla carenza di personale e garantire stabilità occupazionale del
comparto turistico. In questa guida dettagliata vi spieghiamo cos’è, come
funziona e a chi spetta il bonus estate, in attesa dell’eventuale conferma per il
2024.
11) NUOVA RIFORMA PENSIONI
Come vi spieghiamo in questo articolo, per le pensioni, in particolare in
Legge di Bilancio 2024, si procederà probabilmente a semplici proroghe di
misure come Opzione donna, pensione Quota 103 e APE Sociale come
anticipo pensionistico. Potrebbe “saltare” l’aumento delle pensioni minime
annunciato.
12) POTENZIAMENTO CONGEDO PARENTALE
Già proposta anche nel Pacchetto famiglia 2024, un’altra misura che
riguarda i lavoratori, in particolare i genitori con un impiego, è quella che
propone di elevare il congedo parentale potenziato all’80% per la durata
massima di un mese fino al 6° anno di vita del bambino. In pratica, la proposta
è di elevarlo, in alternativa tra i genitori, fino al 2° anno di vita del bambino,
nella misura del 100% della retribuzione.
13) NUOVI INCENTIVI PER LE IMPRESE
Nel Pacchetto lavoro 2023-2024 il Governo sta valutando anche nuovi
incentivi per le imprese. Uno di quelli già confermati è l’aiuto, spiegato in
modo dettagliato in questo focus, per coloro che assumono i percettori
dell’Assegno di Inclusione e del Supporto formazione e lavoro (attivo già
dal 1° settembre 2023 secondo queste regole). Parliamo delle misure che
prenderanno il posto del Reddito di Cittadinanza in via definitiva dal 2024.
Per sapere quali sono gli incentivi attivi fino a fine anno e per cui potrebbe
arrivare la proroga con il DDL lavoro o la Legge di Bilancio 2024, vi
consigliamo di leggere il nostro articolo che riassume tutti gli incentivi alle
assunzioni per le neo mamme, quello su tutte le misure per le assunzioni
agevolate della guida Anpal o il focus su tutti gli incentivi alle assunzioni.
14) RIFORMA SMART WORKING
Negli ultimi mesi del 2023 il Governo sta cercando di prendere delle decisioni
strutturali anche in merito all’applicazione dello Smart Working
nell’ordinamento nazionale. Per adesso è stata prevista la proroga per i
lavoratori fragili in smart working fino al 31 dicembre 2023, privati e PA,
con tutele anche per i lavoratori genitori di under 14 ma solo nel settore
privato. Probabilmente sarà prevista una riforma strutturale dello Smart
Working nel 2024 che dovrebbe andare incontro alle esigenze dei lavoratori e
quindi, sarà inserita nel cosiddetto “Pacchetto lavoro”.

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