CREDITO ED INCENTIVI – Nuova Sabatini e incentivi agricoltura – Una dote immediata di 50 milioni di euro per l’anno 2023

Nuova Sabatini e incentivi agricoltura
Una dote immediata di 50 milioni di euro per l’anno 2023


di Cinzia De Stefanis
Con 50 milioni di euro utilizzabili da subito per il 2023, viene rifinanziata la
nuova legge Sabatini. La novità più rilevante di questa misura è che il
finanziamento sarà reso fruibile per le imprese richiedenti in un’unica tranche
consentendo l’accorpamento delle rate. Nel Consiglio dei ministri del 16
ottobre 2023 sono state approvate nel decreto legge collegato alla manovra
2024 DL 145/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale 244 del
18.10.2023, una serie di misure rilevanti per le imprese, a supporto diretto del
sistema produttivo, e tra queste le nuove risorse per l’anno 2023 per l’acquisto
di beni strumentali d’impresa.
È un provvedimento che assume ancora più rilevanza nel contesto attuale,
con la stretta sui tassi applicata dalla Bce nell’ultimo anno. Inoltre, si sostiene
l’accesso al credito per gli investimenti in macchinari anche per il settore
agricolo.
D’altronde il settore agroalimentare rappresenta un’area sempre più
importante della nostra economia e pertanto necessita periodicamente del
rinnovo delle attrezzature e dei macchinari (per i quali sono necessari
investimenti sempre più importanti).
Misura “Nuova Sabatini” – La Nuova Sabatini è una misura pensata per
agevolare l’accesso al credito di micro, piccole e medie imprese che hanno
intenzione di acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni
strumentali ad uso produttivo e hardware, e software e tecnologie digitali.
Possono accedervi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, fatta
eccezione per il settore relativo alle attività finanziarie e assicurative.
Imprese beneficiarie – Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole
e medie imprese (Pmi) che alla data di presentazione della domanda: sono
regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro
delle imprese di pesca; sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non
sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con
finalità liquidatoria; non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e,
successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti
considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea non si trovano
in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.
Infine le aziende devono avere sede legale o una unità locale in Italia e per le
imprese non residenti nel territorio italiano, il possesso di una unità locale in
Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di
erogazione del contributo.
Presentazione istanza – Dal 1° gennaio 2023 l’accesso alla piattaforma deve
essere effettuato esclusivamente utilizzando le credenziali Spid personali del
legale rappresentante dell’impresa o dei soggetti da questo autorizzati.
Il legale rappresentante/procuratore deve indicare almeno due soggetti
autorizzati all’accesso con le credenziali Spid personali in piattaforma per
conto dell’impresa. Non vi è un limite massimo al numero di utenti abilitati e
non è necessaria l’adozione di una procura speciale per l’autorizzazione degli
utenti individuati all’accesso.
La domanda deve essere compilata esclusivamente attraverso la procedura
disponibile nella sezione “Compilazione domanda di agevolazione” della
piattaforma. Deve essere, quindi, sottoscritta digitalmente dal legale
rappresentante/procuratore dell’impresa unitamente all’ulteriore
documentazione eventualmente necessaria (dichiarazione per informazioni
antimafia, prospetto per il calcolo dei parametri dimensionali) e presentata
esclusivamente a mezzo Pec all’indirizzo Pec della banca/intermediario
finanziario a cui si chiede il finanziamento, scelta tra quelle aderenti
all’iniziativa.
Le Pmi richiedenti, ad eccezione di quelle appartenenti ai settori agricoli e
della pesca, devono presentare domanda di accesso alle agevolazioni in
bollo, tramite l’annullamento e conservazione in originale presso la sede
dell’impresa della marca da bollo (di importo pari a euro 16,00) e indicazione
nel modulo di domanda del numero identificativo della stessa. Per
“annullamento” si intende (articolo 12 del D.p.r. n. 642/72), la “perforazione o
apposizione della sottoscrizione o della data o di un timbro”.

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