Decreto semplificazione adempimenti, le novità
sulle scadenze nel testo: cosa cambia dal 2024
di Anna Maria D’Andrea – DICHIARAZIONI E ADEMPIMENTI
Decreto semplificazione adempimenti: il testo approvato in Consiglio dei
Ministri il 23 ottobre 2023 segna un nuovo passo per l’attuazione della
riforma fiscale. Cambiano le scadenze della dichiarazione dei redditi, si
va verso la precompilata anche per le partite IVA e, tra le altre cose,
viene ufficializzata la tregua estiva di agosto e dicembre. Tutte le novità
in arrivo
Il decreto in materia di semplificazione degli adempimenti riscrive il calendario
delle scadenze fiscali.
Nel corso del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2023 è stato approvato il
testo di un nuovo decreto legislativo attuativo della riforma fiscale che, tra le
novità, ridisegna termini e regole per la presentazione della dichiarazione dei
redditi.
La scadenza passa al 30 settembre per tutti, uniformando i termini per partite
IVA, dipendenti e pensionati. Semplificazioni in arrivo per il modello 730
precompilato, ma più in generale per la dichiarazione dei redditi precompilata
che sarà estesa anche alle partite IVA.
Restyling anche per le scadenze dei versamenti delle imposte sui redditi, con
l’aggiunta del termine del 16 dicembre per i pagamenti a rate che si applicherà
già per il saldo delle imposte relative al periodo d’imposta in corso.
Abolizione della certificazione unica dal 2024 per minimi e forfettari, novità sul
modello 770 e limiti più alti per l’apposizione del visto di conformità sono
alcune delle ulteriori modifiche previste dal decreto di semplificazione degli
adempimenti fiscali.
Decreto semplificazione adempimenti, le novità sulle scadenze nel
testo: cosa cambia dal 2024 punto per punto
Sono 26 gli articoli del decreto in materia di semplificazione degli
adempimenti, approvato in Consiglio dei Ministri il 23 ottobre 2023 e che
segna un nuovo passo per l’attuazione della riforma fiscale.
Semplificazione della dichiarazione dei redditi di dipendenti e
pensionati
Il modello 730 precompilato sarà più interattivo per lavoratori dipendenti e
pensionati.
L’articolo 1 della bozza del decreto legislativo di attuazione della riforma
fiscale, che ridisegna le regole relative agli adempimenti fiscali, prevede che
ancor prima della messa a punto della dichiarazione precompilata, a partire
dal 2024 il contribuente potrà visionare i dati in possesso dell’Agenzia delle
Entrate, confermarli o modificarli.
Si va verso un linguaggio semplificato e un percorso guidato che vedrà
cooperare il contribuente nella predisposizione del modello 730 precompilato:
i dati modificati, integrati o confermati saranno esposti nei campi
corrispondenti della dichiarazione dei redditi.
Modello 730 per tutti i non titolari di partita IVA
Il modello 730 potrà essere presentato per tutte le tipologie reddituali
riconducibili a persone fisiche non titolari di partita IVA.
La dichiarazione semplificata a decorrere dal 2024 sarà quindi
progressivamente estesa, per abbracciare a titolo esemplificativo anche i
redditi diversi di natura finanziaria o relativi ad investimenti all’estero.
Sarà l’Agenzia delle Entrate ad individuare per ciascun anno i redditi che
potranno essere dichiarati con il modello 730, con il fine di tracciare un confine
netto tra i casi in cui è possibile utilizzare la dichiarazione semplificata e quelli
per i quali sarà obbligatorio avvalersi del modello Redditi.
Non solo: nel decreto sulla semplificazione degli adempimenti trova spazio
anche l’estensione della possibilità di richiedere il rimborso IRPEF all’Agenzia
delle Entrate in presenza di un sostituto d’imposta, così come di effettuare i
pagamenti delle imposte dovute con modello F24.
Addio alla Certificazione Unica per forfettari e minimi
L’avvento dell’obbligo generalizzato della fatturazione elettronica, che dal
1° gennaio 2024 sarà esteso anche alle partite IVA minori, porta il venir meno
dell’obbligo per i sostituti d’imposta di rilasciare la Certificazione Unica per i
soggetti nel regime forfettario o nel regime dei minimi.
Sarà dati data dal Sistema di Interscambio, che dal prossimo anno accoglierà
le fatture di tutti i soggetti che aderiscono al regime forfettario, che l’Agenzia
delle Entrate potrà estrapolare tutte le informazioni reddituali.
Una semplificazione che prenderà quindi il via dal periodo d’imposta 2024.
Riorganizzazione ISA e semplificazioni
Novità anche sugli indici sintetici di affidabilità fiscale, strumento che ha preso
il posto degli studi di settore.
Si va verso una riorganizzazione degli ISA, con il fine di avere una
rappresentazione più accurata delle singole realtà economiche e coglierne le
evoluzioni.
Anche per gli ISA sarà inoltre implementato un sistema di precompilazione:
l’Agenzia delle Entrate renderà disponibili ai contribuenti e ai loro intermediari
elementi e informazioni in proprio possesso utili per l’acquisizione dei dati
rilevanti ai fini dell’applicazione degli ISA.
Inoltre, per il 2024 i programmi informativi necessari per la compilazione e la
trasmissione dei dati saranno messi a disposizione a partire dal mese di aprile
e, dal 2025, entro il 15 marzo.
Imposte sui redditi a rate, nuova scadenza il 16 dicembre
Novità anche in materia di termini di versamento delle imposte sui redditi.
A partire dai versamenti a saldo relativi al 2023, il decreto semplificazione e
adempimenti elimina la necessità di indicare in dichiarazione dei redditi
l’opzione per il versamento rateale e aggiunge un’ulteriore scadenza, fissata
al 16 dicembre.
Si uniformano inoltre le scadenze per titolari e non titolari di partita IVA e in
ambedue i casi le rate delle imposte sui redditi andranno versate entro il
giorno 16 di ciascun mese.
IVA e ritenute, sale a 100 euro la soglia minima dei versamenti
Sale a 100 euro il limite d’importo al di sotto del quale i versamenti IVA, in
caso di liquidazione mensile o trimestrale, possono essere rimandati al
periodo successivo, ma per le somme relative ai mesi da gennaio a novembre
per i mensili o per i primi tre trimestri dell’anno per i trimestrali andranno in
ogni caso eseguiti entro il 16 dicembre.
Soglia a 100 euro anche per i versamenti delle ritenute sui redditi da lavoro
autonomo, che potranno quindi essere cumulati qualora di valore inferiore
all’importo minimo fissato dal decreto legislativo approvato il 23 ottobre.
Sospensione feriale ad agosto e a dicembre
Niente controlli fiscali nel mese di agosto e a dicembre.
L’Agenzia delle Entrate dovrà sospendere le attività relative alla trasmissione
di comunicazioni derivanti dai controlli automatizzati, controlli formali e di
liquidazione delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata.
Sospensione estiva e natalizia anche per le lettere di compliance.
Scadenza dichiarazione dei redditi per tutti al 30 settembre
Ancora in tema di dichiarazione dei redditi, il decreto legislativo attuativo della
riforma fiscale uniforma le scadenze: la trasmissione dovrà essere effettuata
per tutti entro il 30 settembre.
Si anticipa di fatto di due mesi il termine di invio del modello Redditi,
attualmente fissato al 30 settembre, con il fine di anticipare il controllo delle
dichiarazioni e, conseguentemente, l’erogazione degli eventuali rimborsi fiscali
spettanti.
Invio semestrale spese sanitarie al sistema TS
Si chiude la querelle relativa alla previsione dell’invio mensile delle spese
sanitarie al sistema TS.
Il decreto di semplificazione degli adempimenti tributari prevede che, a
regime, la trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati utili alla messa a
punto della dichiarazione dei redditi precompilata dovrà essere effettuata a
cadenza semestrale.
Aumento delle soglie per il visto di conformità
Salgono le soglie per l’apposizione del visto di conformità sulle
dichiarazioni fiscali.
Per i soggetti che accedono ai benefici premiali ISA, sale da 50.000 a 70.000
euro il limite al di sotto del quale non è richiesto il visto di conformità per la
compensazione dei crediti IVA e per i rimborsi. Il valore passa inoltre da
20.000 a 50.000 euro per la compensazione dei crediti relativi alle imposte
dirette e all’IRAP.
Semplificazione modelli dichiarazione dei redditi, IRAP e IVA
Una semplificazione tout court anche per i modelli di dichiarazione dei redditi,
IRAP e IVA.
A partire dall’anno d’imposta 2023, dalla modulistica verranno
progressivamente eliminate le informazioni non rilevanti ai fini della
liquidazione delle imposte o che l’Agenzia delle Entrate può acquisire
mediante altre banche dati.
Riduzione progressiva anche per le informazioni relative a crediti d’imposta
derivanti da agevolazioni concesse, in particolare per quelli per i quali sarà
consentita la compensazione esterna mediante il modello F24.
L’indicazione continuerà ad essere obbligatoria per alcuni specifici crediti
d’imposta, quali ad esempio quelli qualificabili come aiuti di Stato o de
minimis, così come quelli il cui importo non è noto in quanto non subordinati
alla presentazione di istanze o comunicazioni di fruizione.
Modello 770 verso l’addio: comunicazione dei dati nel modello F24
Accoglie alcune osservazioni che da anni portano avanti gli addetti ai lavori la
norma del decreto sulla semplificazione degli adempimenti che manderà
gradualmente in soffitta il modello 770.
A partire dall’anno d’imposta 2025, in via sperimentale e facoltativa, i sostituti
d’imposta potranno comunicare i dati di ritenute e trattenute di lavoro
dipendente e autonomo nel modello F24, evitando quindi di inserire le stesse
anche nel modello 770.
Una semplificazione che si applicherà per il momento ai sostituti d’imposta
con non più di cinque dipendenti, con possibilità di successive estensioni da
porre in essere mediante appositi provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate.
Addebito in conto delle scadenze future e pagamento F24 con
PagoPA
Il decreto legislativo approvato il 23 ottobre prevede che contribuenti e
intermediari potranno inviare in un’unica soluzione tutti i modelli F24 relativi al
pagamento di imposte ricorrenti e con scadenza prestabilita, autorizzando
preventivamente l’addebito in conto.
Sarà l’Agenzia delle Entrate a trasmettere le deleghe di pagamento agli
intermediari della riscossione alle singole scadenze, con pagamento diretto
sul conto corrente indicato.
Sempre in merito di pagamenti, viene inoltre prevista la possibilità di utilizzare
il canale PagoPA anche per i versamenti con modello F24.
Dichiarazione precompilata per le partite IVA
L’estensione della dichiarazione dei redditi precompilata anche alle partite
IVA è una delle principali novità del decreto sulla semplificazione degli
adempimenti.
A partire dal 2024, relativamente al periodo d’imposta 2023, le informazioni in
possesso dell’Agenzia delle Entrate saranno quindi utilizzate anche per la
predisposizione della dichiarazione precompilata dei titolari di redditi diversi da
quelli da lavoro dipendente e pensione.
Semplificazioni in arrivo quindi per i titolari di redditi da lavoro autonomo e di
impresa, anche sul fronte dei controlli. Verrà meno il controllo formale sui dati
inviati da soggetti terzi non modificati – per quelli modificati verranno controllati
solo i relativi documenti – in caso di trasmissione diretta della dichiarazione o
tramite CAF e intermediari.
Delega unica per l’accesso ai servizi dell’Agenzia delle Entrate
Accoglie le istanze di commercialisti e consulenti la norma che istituisce il
modello unico di delega per l’accesso ai servizi dell’Agenzia delle Entrate.
Le novità previste dal decreto legislativo stabiliscono in particolare quanto
segue:
● si uniforma la procedura di conferimento della delega. Con un’unica
operazione sarà, infatti, possibile per i contribuenti delegare l’utilizzo di
uno o più servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate e
dall’Agenzia delle entrate-Riscossione;
● si prevede la necessità che il delegante individui puntualmente i servizi
per i quali intende conferire la delega. Ciò al fine di garantire la piena
consapevolezza del contribuente in merito alle scelte effettuate;
● si semplifica il lavoro dei professionisti, fissando un termine unico di
scadenza per l’utilizzo, da parte degli stessi e nell’interesse del
contribuente, dei servizi da quest’ultimo delegati (il 31 dicembre del
quarto anno successivo a quello in cui la delega è conferita), salvo
revoca espressa;
● si specifica che gli intermediari designati sono tenuti a comunicare, con
modalità esclusivamente telematica, la rinuncia alla delega agli stessi
conferita.
Più servizi digitali e novità sul cassetto fiscale
Potenziamento dei servizi dell’Agenzia delle Entrate. Il decreto
semplificazione e adempimenti prevede che siano sviluppati nuovi
strumenti digitali con il fine di:
● potenziare i canali di assistenza a distanza;
● consentire la registrazione delle scritture private;
● consentire la richiesta e l’ottenimento di certificati rilasciati dall’Agenzia
stessa;
● consentire il confronto a distanza tra contribuente e uffici dell’Agenzia,
nonché lo scambio di documentazione relativa ad attività di controllo e
accertamento;
● consentire il calcolo e il versamento degli importi dovuti a seguito di
attività di controllo e accertamento nonché liquidazione dei tributi gestiti
dall’Agenzia delle entrate;
● effettuazione di ulteriori adempimenti.
Una previsione che si affianca alle implementazioni previste per il Cassetto
Fiscale, area riservata dei contribuenti sul fronte di adempimenti e
comunicazioni tributarie.
L’obiettivo è includervi tutti gli atti e le comunicazioni gestiti da Entrate e
Riscossioni e consentire al contribuente di scaricare massivamente i dati a
propria disposizione.
Scontrino elettronico, procedure software per memorizzazione e
trasmissione corrispettivi
Obiettivo semplificazione anche sullo scontrino elettronico: il decreto
legislativo prevede infatti che per gli operatori IVA interessati, la
memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi potrà essere
effettuata anche mediante soluzioni esclusivamente software.
Si tratta di strumenti come gli smart POS, che in pochi passaggi consentono
di effettuare sia il pagamento che l’invio dei dati all’Agenzia delle Entrate,
rendendo più semplice ed efficiente la gestione dell’attività commerciale.
allegato: bozza Decreto legislativo semplificazione adempimenti: la bozza
del testo approvato il 23 ottobre 2023
clicca l’indirizzo link:
https://www.informazionefiscale.it/IMG/pdf/1044417.pdf
fonte: F INFORMAZIONE FISCALE