Comunicato stampa del Consiglio dei
Ministri n. 57 del 3 Novembre 2023
ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Introduzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei
ministri e razionalizzazione del rapporto di fiducia (disegno di legge
costituzionale)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del
Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria
Elisabetta Alberti Casellati, ha approvato un disegno di legge costituzionale
per l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri
e la razionalizzazione del rapporto di fiducia.
La riforma costituzionale ha l’obiettivo di rafforzare la stabilità dei Governi,
consentendo l’attuazione di indirizzi politici di medio-lungo periodo;
consolidare il principio democratico, valorizzando il ruolo del corpo elettorale
nella determinazione dell’indirizzo politico della Nazione; favorire la coesione
degli schieramenti elettorali; evitare il transfughismo e il trasformismo
parlamentare.
Il testo opera su cinque versanti:
- introduce un meccanismo di legittimazione democratica diretta del
Presidente del Consiglio dei ministri, eletto a suffragio universale con
apposita votazione popolare che si svolge contestualmente alle elezioni
per le Camere, mediante una medesima scheda. Si prevede, inoltre,
che il Presidente del Consiglio sia eletto nella Camera per la quale si è
candidato e che, in ogni caso, sia necessariamente un parlamentare;
- fissa in cinque anni la durata dell’incarico del Presidente del Consiglio,
favorendo la stabilità del Governo e dell’indirizzo politico;
- garantisce il rispetto del voto popolare e la continuità del mandato
elettorale conferito dagli elettori, prevedendo che il Presidente del
Consiglio dei ministri in carica possa essere sostituito solo da un
parlamentare della maggioranza e solo al fine di proseguire
nell’attuazione del medesimo programma di Governo. L’eventuale
cessazione del mandato del sostituto così individuato determina lo
scioglimento delle Camere;
- affida alla legge la determinazione di un sistema elettorale delle Camere
che, attraverso un premio assegnato su base nazionale, assicuri al
partito o alla coalizione di partiti collegati al Presidente del Consiglio il
55 per cento dei seggi parlamentari, in modo da assicurare la
governabilità;
- supera la categoria dei senatori a vita di nomina del Presidente della
Repubblica, precisando che i senatori a vita già nominati restano
comunque in carica.
Il testo si ispira a un criterio “minimale” di modifica della Costituzione vigente,
in modo da operare in continuità con la tradizione costituzionale e
parlamentare italiana e da preservare al massimo grado le prerogative del
Presidente della Repubblica, figura chiave dell’unità nazionale.
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GOVERNANCE DEL “PIANO MATTEI”
Disposizioni urgenti per il “Piano Mattei” per lo sviluppo in Stati del
continente africano (decreto-legge)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del
Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani,
ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il “Piano
Mattei” per lo sviluppo in Stati del continente africano.
Il “Piano Mattei”, di durata quadriennale, avrà l’obiettivo di potenziare le
iniziative di collaborazione tra Italia e Stati del Continente africano,
promuovere uno sviluppo economico e sociale sostenibile e duraturo di questi
ultimi e prevenire le cause profonde delle migrazioni irregolari. Inoltre,
rafforzerà il coordinamento delle iniziative pubbliche e private, anche
finanziate o garantite dallo Stato italiano, rivolte a Stati del Continente
africano.
Il testo prevede la condivisione e la partecipazione degli Stati africani
interessati all’individuazione, alla definizione e all’attuazione degli interventi
del Piano e l’impegno compartecipato alla stabilità e alla sicurezza regionali e
globali. Saranno attuate azioni di partenariato nei seguenti settori:
cooperazione allo sviluppo; promozione delle esportazioni e degli investimenti;
istruzione, formazione superiore e formazione professionale; ricerca e
innovazione; salute, agricoltura e sicurezza alimentare; approvvigionamento e
sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, incluse quelle idriche ed
energetiche; tutela dell’ambiente e adattamento ai cambiamenti climatici;
ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture anche digitali;
valorizzazione e sviluppo del partenariato energetico anche nell’ambito delle
fonti rinnovabili; sostegno all’imprenditoria e in particolare a quella giovanile e
femminile; promozione dell’occupazione; turismo, cultura, prevenzione e
contrasto dell’immigrazione irregolare e gestione dei flussi migratori legali.
In merito alla governance, il decreto prevede l’istituzione di una Cabina di
regia, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri e composta dal
Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con funzioni di
vicepresidente, e dagli altri Ministri, dai Viceministri degli affari esteri e della
cooperazione internazionale e delle imprese e del Made in Italy, dal
Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, dal
direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, dai presidenti
dell’ICE-Agenzia italiana per la promozione all’estero e
l’internazionalizzazione delle imprese italiane, della società Cassa depositi e
prestiti S.p.a., della società SACE S.p.a., della società Simest S.p.a., da
rappresentanti di imprese a partecipazione pubblica, delle università, della
società civile e del terzo settore, di enti pubblici e privati.
La Cabina di regia:
■ coordina le attività di collaborazione tra Italia e Stati del Continente
africano;
■ finalizza il Piano Mattei e i relativi aggiornamenti;
■ monitora l’attuazione del Piano;
■ approva la relazione annuale al Parlamento;
■ promuove il coordinamento tra i diversi livelli di governo, gli enti pubblici
nazionali e territoriali e ogni altro soggetto pubblico e privato
interessato;
■ promuove iniziative finalizzate all’accesso a risorse messe a
disposizione dall’Unione europea e da organizzazioni e soggetti
internazionali, anche di natura bancaria;
■ coordina le iniziative di comunicazione relative all’attuazione del Piano
Mattei.
Inoltre, si istituisce presso la Presidenza del Consiglio una struttura di
missione che:
■ assicura supporto al Presidente per l’esercizio delle funzioni di indirizzo
e coordinamento dell’azione strategica del Governo relativamente
all’attuazione del Piano Mattei e ai suoi aggiornamenti;
■ cura il segretariato della Cabina di regia;
■ predispone la relazione annuale al Parlamento.
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FLOROVIVAISMO
Delega al Governo in materia di florovivaismo (disegno di legge – esame
definitivo)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’agricoltura, della
sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, ha approvato, in
esame definitivo, in disegno di legge di delega al Governo in materia di
florovivaismo, volto a costituire un quadro normativo organico in materia di
coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione e incremento
della qualità e dell’utilizzo dei prodotti del settore florovivaistico e della relativa
filiera. Il testo tiene conto del parere espresso dalla Conferenza unificata.
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CONCORDATO FISCALE PREVENTIVO
Disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato
preventivo biennale (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze
Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo
che introdurrà disposizioni in materia di accertamento tributario e di
concordato preventivo biennale.
Il decreto, in attuazione della delega per la riforma fiscale, contiene
disposizioni in materia:
■ di accertamento tributario, in particolare al fine di una migliore
partecipazione del contribuente al procedimento accertativo e per
rafforzare forme di cooperazione tra le amministrazioni nazionali ed
estere;
■ di concordato preventivo biennale, al quale potranno accedere i
contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro
autonomo, residenti nel territorio dello Stato.
Di seguito i contenuti principali.
■ Disposizioni in materia di procedimento accertativo
Si introducono disposizioni finalizzate alla razionalizzazione e alla
partecipazione del contribuente al procedimento accertativo. Si prevede, in
coordinamento con le modifiche apportate allo “Statuto del contribuente”, che
lo “schema di provvedimento” che dovrà essere comunicato al contribuente ai
fini del contraddittorio preventivo con l’amministrazione debba contenere
anche l’invito alla definizione del “procedimento con adesione”; si abroga la
disciplina dell’“invito obbligatorio”, che impone all’amministrazione finanziaria,
prima di emettere un avviso di accertamento, di notificare l’invito a comparire
al contribuente per l’avvio del procedimento di definizione dell’accertamento;
si introduce la disciplina dell’adesione ai verbali di constatazione, stabilendo
che il contribuente possa prestare adesione anche ai verbali di constatazione
e disciplinando il procedimento istruttorio.
Inoltre, si introduce la disciplina generale degli “atti di recupero” finalizzati al
recupero dei crediti non spettanti o inesistenti, utilizzati indebitamente in
compensazione; a tal fine si descrive un unico procedimento accertativo,
indipendente dalla natura del credito indebitamente utilizzato in
compensazione, che prevede tra l’altro la possibilità di definire in via
agevolata le sanzioni e un unico periodo di decadenza, di otto anni dall’utilizzo
del credito, del potere di notifica dell’atto. In assenza di specifiche
disposizioni, le previsioni introdotte si applicano anche per il recupero di tasse,
imposte e importi non versati, compresi quelli relativi a contributi e
agevolazioni fiscali indebitamente percepiti o fruiti o a cessioni di crediti di
imposta in mancanza dei requisiti.
Tutti gli atti, i provvedimenti, gli avvisi e le comunicazioni, compresi quelli che
per legge devono essere notificati, potranno essere inviati tramite posta
elettronica certificata. La nuova disciplina relativa al domicilio digitale si
estende alle cartelle di pagamento e agli atti e alle comunicazioni dell’agente
della riscossione.
Si introducono disposizioni finalizzate alla razionalizzazione e al riordino delle
disposizioni normative in materia di attività di analisi del rischio finalizzata alla
prevenzione e al contrasto dell’evasione fiscale, della frode fiscale e
dell’abuso del diritto in materia tributaria, nonché a stimolare l’adempimento
spontaneo dei contribuenti.
In tema di cooperazione tra le amministrazioni nazionali ed estere, si
introducono lo “scambio di informazioni su richiesta”, con Paesi dell’Unione
Europea e altri Stati con i quali ci siano specifici accordi, e la disciplina degli
“strumenti di cooperazione amministrativa avanzata” volti a minimizzare gli
impatti dei controlli di amministrazioni estere nei confronti dei contribuenti e
delle loro attività economiche, anche attraverso una nuova disciplina dei
controlli simultanei e delle verifiche congiunte.
Si rafforzano la prevenzione e il contrasto dei fenomeni evasivi e fraudolenti in
ambito IVA. In particolare, i soggetti non residenti nel territorio dell’Unione
Europea o dello Spazio Economico Europeo, che adempiono gli obblighi
derivanti dall’applicazione delle norme in materia di IVA tramite un
rappresentante fiscale, potranno effettuare operazioni intra-comunitarie solo
previo rilascio di idonea garanzia. Inoltre, il rappresentante fiscale dovrà
essere in possesso di determinati requisiti soggettivi di onorabilità (quali non
aver riportato condanne, anche non definitive, per reati finanziari e non aver
concluso accordi di applicazione della pena su richiesta delle parti in relazione
agli stessi); in caso di nomina di una persona giuridica, i requisiti di cui sopra
devono essere posseduti dal legale rappresentante dell’ente che si intende
nominare rappresentante fiscale.
Si rivede la disciplina della revisione dei termini di prescrizione e decadenza
dell’azione dello Stato e dell’apparato sanzionatorio dell’imposta sui premi di
assicurazione, con la possibilità di presentare la denuncia tardiva entro 90
giorni dal termine ultimo di presentazione, ferma restando l’applicazione delle
sanzioni amministrative per il ritardo. Le denunce presentate con ritardo
superiore a novanta giorni si considerano omesse, ma costituiscono,
comunque, titolo per la riscossione delle imposte dovute in base agli imponibili
in esse indicate. Inoltre, si modifica il termine per la notifica degli avvisi nei
casi di omessa o infedele denuncia annuale dei premi incassati, che si
uniforma a quelli delle altre imposte indirette: in caso di infedele denunzia,
l’azione dello Stato per il conseguimento delle imposte, degli interessi e delle
sanzioni previste decade decorso il 31 dicembre del quinto anno successivo.
■ Disciplina del Concordato preventivo biennale
Si stabilisce, in generale, che al concordato preventivo biennale (CPB)
possono accedere i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di
impresa e di lavoro autonomo, residenti nel territorio dello Stato. Per
l’applicazione del CPB, l’Agenzia delle entrate formulerà una proposta per la
definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio d’impresa, o
dall’esercizio di arti e professioni, rilevante ai fini delle imposte sui redditi e del
valore della produzione netta rilevante ai fini dell’imposta regionale sulle
attività produttive. Il decreto disciplina anche le procedure informatiche a
supporto del concordato preventivo e stabilisce che il contribuente può aderire
alla proposta di concordato entro i termini di presentazione della dichiarazione
dei redditi.
Nel dettaglio, potranno accedere al concordato preventivo biennale i
contribuenti interessati dall’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità
fiscale (ISA) che, con riferimento al periodo d’imposta precedente a quelli cui
si riferisce la proposta, sono in possesso di determinati requisiti (quali l’aver
ottenuto un punteggio di affidabilità fiscale pari almeno a 8 sulla base dei dati
dichiarati; non avere debiti tributari ovvero, aver estinto quelli che tra essi
sono d’importo complessivamente pari o superiori a 5.000 euro). Si
individuano per tali contribuenti le ipotesi che non consentono l’accesso al
concordato (come la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in
relazione ad almeno uno dei 3 periodi d’imposta precedenti; la condanna per
uno dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, falso in
bilancio riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita,
autoriciclaggio, commessi negli ultimi 3 periodi d’imposta antecedenti). Nei
periodi d’imposta oggetto di concordato, i contribuenti sono comunque tenuti
agli ordinari obblighi contabili e dichiarativi e alla comunicazione dei dati
mediante la presentazione dei modelli per l’applicazione degli indici sintetici di
affidabilità fiscale. Decorso il biennio oggetto di concordato, permanendo i
requisiti, l’Agenzia delle entrate formula una nuova proposta di concordato
biennale relativa al biennio successivo, a cui il contribuente può aderire.
L’adesione non produce effetti ai fini dell’IVA, la cui applicazione avviene
secondo le regole ordinarie.
Potranno aderire al CPB anche gli esercenti attività d’impresa, arti o
professioni che aderiscono al regime forfettario. Anche per tali contribuenti, si
prevede che l’accettazione della proposta dell’Agenzia delle entrate per la
definizione biennale del reddito costituisca l’obbligo di dichiarare gli importi
concordati nelle dichiarazioni dei redditi dei periodi d’imposta interessati, nei
quali contribuenti saranno inoltre tenuti agli obblighi previsti per i soggetti che
aderiscono al regime forfettario. Inoltre, si disciplinano le modalità di
individuazione del reddito ai fini del concordato e si disciplina l’ipotesi di
rinnovo, cessazione e decadenza dal concordato (come per il concordato per
gli ISA).
Per i periodi d’imposta oggetto del concordato, gli accertamenti non potranno
essere effettuati salvo che in esito all’attività istruttoria dell’Amministrazione
finanziaria ricorrano le cause di decadenza dal concordato; l’Agenzia delle
entrate e il Corpo della Guardia di finanza programmano l’impiego di maggiore
capacità operativa per intensificare l’attività di controllo nei confronti dei
soggetti che non aderiscono concordato preventivo biennale o ne decadono; i
soggetti che adottato il regime concordatario potranno godere di termini
maggiori per effettuare i versamenti relativi all’acconto e al saldo in scadenza
al 30 giugno.
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PROVVEDIMENTI SULLA CONDIZIONE DELLE PERSONE CON
DISABILITÀ
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per le disabilità Alessandra
Locatelli, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di
attuazione della legge 22 dicembre 2021, n. 227.
- Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base e di
accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per
l’elaborazione ed attuazione del progetto di vita individuale
personalizzato e partecipato (decreto legislativo – esame preliminare)
Il decreto interviene con norme relative alla definizione della condizione di
disabilità, all’accertamento di tale condizione, alla revisione dei suoi processi
valutativi di base, alla valutazione multidimensionale della disabilità e alla
realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato
della persona con disabilità. L’obiettivo è di assicurare il riconoscimento della
condizione di disabilità, per rimuovere gli ostacoli e per attivare i sostegni utili,
alle persone con disabilità, al pieno esercizio, su base di uguaglianza con gli
altri, delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita, liberamente
scelti.
Il provvedimento si inquadra nel programma di riforme che, a partire dalla
Riforma 1.1 della Missione 5, Componente 2, del Piano Nazionale di Ripresa
e resilienza (PNRR), prevede l’attuazione di una specifica normativa in
materia di disabilità, intitolata “Legge quadro per le disabilità”.
Il decreto risulta particolarmente innovativo rispetto all’attuale contesto
normativo in particolare sotto cinque aspetti:
- nell’introdurre le definizioni di disabilità, della condizione di disabilità e
della persona con disabilità, si prende le mosse dalla nuova prospettiva
della “disabilità” non derivante più dalla mera visione medica
dell’impedimento determinato dalla malattia o patologia ma intesa quale
risultato dell’interazione tra persone con compromissioni e barriere
comportamentali e ambientali che impediscono o limitano la
partecipazione nei diversi contesti di vita;
- l’adozione dal 1° gennaio 2025 della classificazione internazionale
delle malattie (lCD) dell’Organizzazione mondiale della sanità e della
classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della
salute (ICF): il loro utilizzo congiunto fornisce un quadro più ampio e
significativo della salute delle persone;
- il procedimento unitario (e unificato) di valutazione di base, affidato
all’INPS dal 1° gennaio 2026, finalizzato alla certificazione che accerti la
sussistenza della condizione di disabilità, unificato al processo
dell’accertamento dell’invalidità civile, della cecità civile, della
sordocecità, degli alunni con disabilità, degli elementi utili alla
definizione della condizione di non autosufficienza. Il procedimento è
attivato da un certificato medico introduttivo ed è distinto dalla
successiva valutazione multidimensionale volta alla predisposizione di
un progetto di vita della persona con disabilità;
- il procedimento di valutazione multidimensionale per la predisposizione
del progetto di vita: all’esito della valutazione di base, la persona con
disabilità può chiedere di avviare il procedimento di valutazione
multidisciplinare. Si tratta di una valutazione bio-psico-sociale, effettuata
da un’unità di cui fa parte anche la persona con disabilità e che,
partendo dagli esiti della valutazione di base, li arricchisce con
particolare riferimento al concreto contesto sociale in cui la persona
svolge la propria vita. Si tratta di un fondamentale strumento di
coordinamento di tutto l’insieme di misure e interventi rivolti alla
persona. La presenza nella unità di valutazione anche di soggetti delle
istituzioni ed enti assistenziali coinvolti nella fase attuativa rende il
progetto di vita un vero e proprio patto di corresponsabilità;
- il diritto all’accomodamento ragionevole, con la previsione di un
procedimento consistente in modifiche e adattamenti ritenuti necessari,
purché non eccessivi o sproporzionati, per garantire alle persone con
disabilità il godimento e l’esercizio dei diritti civili e sociali.
Si prevede per tutto l’anno 2025 una fase di sperimentazione, con
l’applicazione a campione delle disposizioni sia in materia di valutazione di
base che relativamente alla valutazione multidimensionale, finalizzata anche
all’aggiornamento delle definizioni, dei criteri e delle modalità di accertamento.
- Istituzione della Cabina di regia per la determinazione dei livelli
essenziali delle prestazioni in favore delle persone con disabilità, in
attuazione della delega conferita al Governo dalla legge 22 dicembre
2021, n. 227 (decreto legislativo – esame preliminare)
Il decreto introduce disposizioni volte a definire, anche con il supporto della
Commissione tecnica per i fabbisogni standard, i livelli essenziali delle
prestazioni (LEP) in favore delle persone con disabilità.
A tale fine si prevede l’istituzione di una Cabina di regia presso la Presidenza
del Consiglio dei ministri, di cui fanno parte, oltre ai ministri competenti per
materia, un delegato della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, il
Presidente della Conferenza delle Regioni, il Presidente dell’ANCI e i
Presidenti delle Federazioni maggiormente rappresentative delle Associazioni
in materia di disabilità.
La Cabina di regia effettua la preventiva ricognizione delle prestazioni
essenziali delle persone con disabilità, elabora linee guida per l’individuazione
dei livelli essenziali delle prestazioni; riconosce il progetto individuale di vita
come livello essenziale delle prestazioni; verifica le modalità di integrazione
dei LEP con i livelli essenziali di assistenza (LEA); assicura il coordinamento e
la piena effettività della normativa riguardante sussidi, incentivi e agevolazioni
per le persone con disabilità, anche con riguardo alle tutele previste dalla
normativa in materia di invalidità civile. Nelle more dell’individuazione dei LEP,
la Cabina di regia individua concrete modalità – anche promuovendo
collaborazioni tra pubblico, privati e terzo settore – per prevedere e garantire
obiettivi di servizio. Inoltre, concorre a determinare gli indirizzi di impiego delle
risorse destinate alla definizione e all’attuazione del progetto di vita
individuale, personalizzato e partecipato, secondo i principi di sussidiarietà e
differenziazione e in base ai modelli territoriali di assistenza integrata. Infine,
assicura il raccordo con la Cabina di regia per la determinazione dei LEP
istituita presso la Presidenza del Consiglio.
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STATI DI EMERGENZA
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le
politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato:
■ la dichiarazione di stato d’emergenza, per dodici mesi, nel territorio
delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato, in conseguenza
degli eventi meteorologici di eccezionale intensità verificatesi a partire
dal 2 novembre 2023 che hanno determinato una grave situazione di
pericolo per l’incolumità delle persone, causando alcune vittime,
l’allagamento e l’isolamento di diverse località, nonché l’evacuazione di
numerose famiglie dalle loro abitazioni. Considerata la necessità di dare
immediata risposta alla popolazione colpita, è stato disposto un primo
stanziamento di 5.000.000 di euro per garantire le misure e gli interventi
più urgenti volti al soccorso e all’assistenza alla popolazione e al
ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti
strategiche, alle attività di gestione rifiuti e delle macerie;
■ la dichiarazione dello stato di emergenza, per un periodo di dodici mesi,
in conseguenza degli eventi sismici verificatisi il giorno 18 settembre
2023 nel territorio dei Comuni di Brisighella, in provincia di Ravenna,
Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San
Casciano e Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena. Per le esigenze più
immediate sono stati stanziati 6.000.000 di euro, a valere sul Fondo per
le emergenze nazionali;
■ la proroga di dodici mesi dello stato di emergenza già deliberato in
conseguenza degli eccezionali eventi che si sono verificati il giorno 15
settembre 2022 nel territorio dei comuni di Gubbio, Pietralunga e di
Scheggia e Pascelupo, in provincia di Perugia.
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CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
Il Consiglio dei ministri ha deliberato di autorizzare il Ministro per la pubblica
amministrazione all’espressione del parere favorevole del Governo in merito
all’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Quadro per la ripartizione dei
distacchi, dei permessi e delle altre prerogative sindacali tra le associazioni
sindacali rappresentative nei comparti e nelle autonome aree di contrattazione
della dirigenza, per il triennio 2022-2024, siglata in data 22 giugno 2023
dall’ARAN e dalle organizzazioni sindacali rappresentative.
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NOMINE
Il Consiglio dei ministri ha deliberato:
■ su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, il collocamento
in posizione di disponibilità del dirigente generale di pubblica sicurezza
dott.ssa Ivana Petricca e la nomina a dirigente generale di pubblica
sicurezza dei dirigenti superiori della Polizia di Stato dott.ssa Silvia
Burdese, dott. Emanuele Ricifari, dott.ssa Rosanna Lavezzaro, dott.
Francesco Famiglietti, dott. Paolo Sartori e dott. Fausto Lamparelli;
■ su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina
Calderone, il collocamento fuori ruolo presso l’Istituto nazionale per
l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) del dottor Raffaele
Michele Tangorra, in qualità di componente effettivo del Collegio dei
Sindaci, con funzioni di Presidente, e delle dottoresse Daniela Carlà,
Agnese De Luca e Stefania Cresti, quali componenti effettive del
medesimo Collegio;
■ su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina
Calderone, il collocamento fuori ruolo presso l’Istituto nazionale della
previdenza sociale (INPS) dei dottori Tatiana Esposito, Danilo Giovanni
Festa, con funzioni di presidente, e Angelo Fabio Marano in qualità di
componenti effettivi del Collegio dei sindaci.
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NOMINE E MOVIMENTO DI PREFETTI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo
Piantedosi, ha deliberato le nomine e il movimento di prefetti riportato nella
tabella che segue.
■ dott. ssa Laura Lega
da Capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e
della difesa civile, è destinata a svolgere le funzioni di Capo del
Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione
■ dott. Renato Franceschelli
da Genova, è destinato a svolgere le funzioni di Capo del Dipartimento
dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile
■ dott.ssa Cinzia Teresa Torraco
da L’Aquila, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Genova
■ dott. Giancarlo Di Vincenzo
da Pescara, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di L’Aquila
■ dott. Flavio Ferdani
da Macerata, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Pescara
■ dott.ssa Isabella Fusiello (Dirigente generale di P.S.)
nominata Prefetto, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di
Macerata
■ dott. Massimo Mariani
da Reggio Calabria, anche con incarico di Commissario straordinario
del Governo per l’area del Comune di San Ferdinando (RC), è destinato
a svolgere le funzioni di Prefetto di Palermo
■ dott. ssa Clara Vaccaro
da Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale per la difesa civile e le
politiche di protezione civile presso il Dipartimento dei vigili del fuoco,
del soccorso pubblico e della difesa civile è destinata a svolgere le
funzioni di Prefetto di Reggio Calabria, anche con incarico di
Commissario straordinario del Governo per l’area del Comune di San
Ferdinando (RC)
■ dott. ssa Daniela Lupo
da Piacenza, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Trapani
■ dott. Paolo Giuseppe Alfredo Ponta
nominato Prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di
Piacenza
■ dott. Antonio Cananà da Viterbo è destinato a svolgere le funzioni di
Capo dell’Ispettorato generale di amministrazione presso il Dipartimento
per l’amministrazione generale, per le politiche del personale
dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie
■ dott. Gennaro Capo
da Rieti è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Viterbo
■ dott. ssa Pinuccia Niglio
nominata Prefetto è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Rieti
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POTERE SOSTITUTIVO
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del
Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha
deliberato l’attribuzione al Commissario unico, Generale dell’Arma dei
Carabinieri Giuseppe Vadalà, del compito di realizzare il prosieguo delle
attività di bonifica inerenti agli impianti di gestione rifiuti inerti “LEROSE SRL”,
nel comune di Bucine, Località le Valli, zona Cave, e nel comune di
Pontedera, località Gello Pontedera (Pisa), nonché quello relativo al lotto V
Empoli-Castelfiorentino strada Regionale 429, Val d’Elsa, nel comune di
Empoli.
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