Confartigianato Imprese Perugia – Edilizia “Quattro Proposte per far ripartire la ricostruzione”

“Quattro Proposte per far ripartire la ricostruzione”

Tutelare i pagamenti alle imprese e ai tecnici, estendere le agevolazioni per le sanatorie strutturali anche per i Comuni fuori dal cratere sismico, semplificare la burocrazia che sta rallentando in maniera allarmante la ricostruzione e fondi direttamente ai Comuni.

Sono alcune delle proposte lanciate da Augusto Tomassini, presidente di Confartigianato edilizia della Provincia di Perugia, a tre anni dal sisma del 24 agosto 2016.

“E’ evidente che il modello fin qui attuato non ha funzionato – spiega Tomassini – In questo senso mi rivolgo in primo luogo alla nuova classe dirigente che uscirà dalle elezioni regionali per riportare attenzione sulla proposta di modifica della legge regionale 1 del 2015, in particolare dell’ articolo 138, da noi avanzata, che prevederebbe che sia considerato documento essenziale per il rilascio dell’ agibilità dei fabbricati, l’autocertificazione delle imprese esecutrici sul rispetto, da parte del committente, dei pagamenti concordati. Una ricetta che darebbe nuovo slancio anche al settore dell’ edilizia”.

Tomassini indica poi quattro punti su cui intervenire per dare una sterzata alla ricostruzione.

“Alla generale richiesta di semplificazione delle procedure burocratiche, continuiamo a suggerire alcune modifiche – spiega – In primo luogo la possibilità, per i Comuni che ne facciano richiesta, di gestire le pratiche del terremoto 2016 con l’ erogazione diretta delle risorse necessarie da parte dello Stato o della Regione. A questo proposito, ricordo che ad oggi è stata autorizzata solamente l’ assunzione di circa 20 unità per l’ intera Regione, destinate solamente all’ Usr dell’ Umbria. E’ altresì necessario estendere le agevolazioni per le sanatorie strutturali anche per i Comuni fuori cratere e autorizzare i committenti ad anticipare le somme per il pagamento di tutti i lavoratori, sia tecnici che d’ impresa”.

Tomassini, infine, fa suo un appello spesso caduto nel vuoto: “Bisogna vigilare attentamente  per una ricostruzione di qualità, essenziale per il presente ma soprattutto per il futuro”.

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