Confartigianato Imprese Perugia- Decreto sisma, ecco tutte le novita’ previste dal DL 123/2019

“Disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici”  pubblicato sulla GU Serie Generale n. 250 del 24-10-2019

 

 

Prorogato lo stato di emergenza nel Centro Italia

Viene prorogato di un anno, ossia fino al 31 dicembre 2020, lo stato di emergenza nei territori del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017.

Contributi maggiorati per edifici più vulnerabili

Sul fronte della ricostruzione privata, viene prevista la possibilità di incrementare i contributi per interventi da realizzare su edifici con murature portanti di elevato spessore e di bassa capacità strutturale. Possibilità che deve essere recepita da un provvedimento commissariale. L’obiettivo del provvedimento è garantire una maggiorazione del contributo per quelle costruzioni che necessitano di interventi edilizi più onerosi.

Avvenuta concessione del contributo: niente più trascrizioni nei registri immobiliari

Viene eliminato l’obbligo di trascrizione nei registri immobiliari dell’avvenuta concessione del contributo per la ricostruzione privata.

Riparazione di danni lievi: ok a varianti fino al 30% del contributo concesso

Con una modifica al DL Terremoto (DL 189 del 2016), si stabilisce che, in caso di lavori per la riparazione di danni lievi, possano essere ammesse varianti fino al 30 per cento del contributo concesso, qualora  necessarie. Si prevede che ciò possa avvenire: nei limiti del contributo concedibile e purché le varianti siano compatibili con la vigente disciplina sismica, paesaggistica ed urbanistico-edilizia.

Immediata esecuzione: il commissario può far slittare il termine per la presentazione della documentazione

Relativamente agli interventi di immediata esecuzione, si dà al Commissario per la ricostruzione la possibilità di differire al 30 giugno 2020 il termine ultimo per la presentazione della documentazione necessaria per l’ottenimento dei contributi per i lavori eseguiti.

Procedura semplificata per interventi di riparazione e ricostruzione

Viene introdotta una procedura semplificata per la concessione del contributo per gli interventi di riparazione, ripristino e ricostruzione degli immobili privati che rientrino nei limiti di importo definiti con ordinanze commissariali. Ordinanze che devono essere emanate entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto sisma.

Si prevede che l’Ufficio speciale per la ricostruzione adotti il provvedimento di concessione del contributo sulla base della certificazione, firmata dal professionista, che attesta la completezza e regolarità amministrativa e tecnica del progetto. Tale certificazione deve anche attestare la conformità edilizia e urbanistica dell’intervento e quantificare il contributo concedibile. In sostituzione della conformità edilizia e urbanistica, per gli immobili ubicati nei comuni del cratere (elencati negli allegati 1, 2 e 2bis al Dl 189 del 2016), la certificazione rilasciata dal professionista può limitarsi a dimostrare la sola conformità dell’intervento proposto all’edificio preesistente il sisma.

Nel caso in cui gli interventi necessitino di pareri ambientali, paesaggistici, di tutela dei beni culturali o ricompresi in aree dei parchi nazionali o delle aree protette regionali, il professionista, nella domanda di contributo, chiede anche la convocazione della Conferenza regionale. Oltre che nei casi richiesti dal professionista, l’Ufficio speciale per la ricostruzione convoca la Conferenza regionale anche al fine di acquisire l’autorizzazione sismica e i pareri degli enti competenti al rilascio del permesso a costruire o del titolo unico per le attività produttive e comunque nei casi di sanatoria edilizia (decreto-legge n. 55 del 2018). Interviene l’Ufficio speciale anche nel caso in cui, anche se dovuto, il professionista ometta nella pratica la richiesta di convocazione della Conferenza.

Per quanto riguarda le domande per le quali non sia stato adottato il provvedimento di concessione del contributo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl sisma, queste possono essere regolarizzate seguendo l’iter semplificato appena descritto.

Il piano “Resto al Sud” allargato ai comuni colpiti dai terremoti del 2016-2017

Il piano “Resto al Sud” viene esteso anche ai comuni colpiti dal sisma del 24 agosto 2016, del 26 e 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017. Nei comuni che presentino una percentuale superiore al 50 per cento di edifici dichiarati inagibili con esito “E”, l’incentivo si applica anche in deroga al limite di età di 45 anni previsto dal piano stesso (possono beneficiare di “Resto al Sud” gli under 46).

Incentivi anti-spopolamento

Le regioni potranno predisporre, con oneri a proprio carico, incentivi finanziari e premi a vantaggio di chi trasferisce la propria residenza nei comuni, con meno di 5.000 abitanti, colpiti dagli eventi sismici. Tali benefici sono attribuibili anche ai soggetti già residenti nei citati comuni.

Sconto del 60% busta pesante

La riduzione del 60% degli importi da restituire in relazione alla cosiddetta “busta paga pesante”, ovvero il taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che erano stati sospesi dall’agosto del 2016 a tutto il 2017 e che non dovranno più essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40%

 

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