Confartigianato Imprese Perugia – Febbraio 2020 Bandi, Credito ed Incentivi

Bandi, Credito ed Incentivi

 

 

RESTO AL SUD, LE NOVITÀ DEL 2020: con l’arrivo del nuovo anno, sono due le importanti novità che riguardano gli incentivi Resto al Sud e la loro applicazione sui territori agevolati.

REGIME TRANSITORIO: la Legge di Bilancio 2020 ha introdotto il regime transitorio in relazione all’estensione dei limiti di età. Pertanto, per il 2019 e fino al 31 dicembre 2020, potrà presentare domanda anche chi possedeva il requisito dell’età (under 46) al 1 gennaio 2019. Dal 1 gennaio 2021 invece il requisito d’età dovrà essere posseduto alla data di presentazione della domanda.

NESSUN LIMITE DI ETÀ: per 24 comuni dell’area del cratere sismico Centro Italia. Si tratta di 24 comuni su 116 che presentano una percentuale di edifici dichiarati inagibili superiore al 50%. Questa modifica è stata introdotta dalla legge 156 del 12 dicembre 2019 (pubblicata in GU il 23 dicembre 2019) che modifica il DL 123/2019 che aveva esteso Resto al Sud ai comuni del cratere sismico centro Italia.

ZONE COLPITE DAL SISMA: gli incentivi di Resto al Sud sono estesi alle zone dell’Italia centrale colpite dai terremoti del 2016 e 2017.

CENTRO ITALIA: anche gli aspiranti imprenditori del Centro Italia, dunque, potranno richiedere gli incentivi per avviare un’attività con finanziamenti che arrivano ad un massimo di 200.000 euro e che coprono il 100% delle spese.

RESTO AL SUD è l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno e ora anche negli oltre cento comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche.

LIBERI PROFESSIONISTI: dal 8 dicembre 2019 possono presentare le domande anche i liberi professionisti.

ETA’ MASSIMA: fino a 46 anni non compiuti.

BENEFICIARI: ora sono compresi anche i liberi professionisti, oltre agli aspiranti imprenditori e alle imprese  individuali e societa’, ivi incluse le societa’ cooperative, già costituite o ancora da costituire.

REGIONI INTERESSATE: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e i comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche.

FINALITA’: promuovere la costituzione  e l’avvio di  nuove  imprese  nelle regioni Abruzzo,  Basilicata,  Calabria,  Campania,  Molise,  Puglia, Sardegna e Sicilia, e nei Comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche, da parte di giovani imprenditori con età compresa da 18 a 46 anni.

RESIDENZA: i beneficiari della misura, se non residenti in una delle regioni ammesse, devono trasferire  la residenza nelle regioni ammissibili entro 60 giorni dalla data di comunicazione della concessione dell’agevolazione (entro 120 giorni se residenti all’estero). Le imprese e le societa’ devono avere, per tutta la durata del finanziamento, sede legale e operativa in una delle regioni ammissibili.

AGEVOLAZIONE MASSIMA: fino a 200.000 € di cui 35% a fondo perduto + 65% finanziamento a tasso zero senza garanzie da restituire in 8 anni, con 2 anni di pre-ammortamento.

SETTORI AMMESSI: sono  finanziate  le  attivita’  imprenditoriali  relative   a produzione di beni nei  settori dell’artigianato, dell’industria, delle produzioni agroalimentari, della pesca, dell’acquacoltura, e le attività rivolte alla  fornitura di servizi, compresi i servizi turistici. Infine sono finanziate le attivita’ facenti capo ai professionisti.

DOMANDE: La domanda si presenta esclusivamente online. Le domande sono valutate in ordine cronologico di arrivo.

RESTO AL SUD: IMPORTANTI NOVITÀ DAL 2020

Le agevolazioni sono valide anche per chi era under 46 al 1 gennaio 2019; nessun limite di età per 24 comuni del cratere sismico centro Italia.

Con l’arrivo del nuovo anno, sono due le importanti novità che riguardano gli incentivi Resto al Sud e la loro applicazione sui territori agevolati:

REGIME TRANSITORIO

La Legge di Bilancio 2020 ha introdotto il regime transitorio in relazione all’estensione dei limiti di età. Pertanto, per il 2019 e fino al 31 dicembre 2020, potrà presentare domanda anche chi possedeva il requisito dell’età (under 46) al 1 gennaio 2019, ossia alla data di entrata in vigore della legge 145/2018 (legge di bilancio 2019).

Dal 1 gennaio 2021 invece il requisito d’età dovrà essere posseduto alla data di presentazione della domanda.

NESSUN LIMITE DI ETÀ

Per 24 comuni dell’area del cratere sismico Centro Italia.

Si tratta di 24 comuni su 116 che presentano una percentuale di edifici dichiarati inagibili superiore al 50%.

Questa modifica è stata introdotta dalla legge 156 del 12 dicembre 2019 (pubblicata in GU il 23 dicembre 2019) che modifica il DL 123/2019 che aveva esteso Resto al Sud ai comuni del cratere sismico centro Italia.

AVVIO DI NUOVE ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI GIOVANILI NELLE REGIONI DEL MEZZOGIORNO E NEI COMUNI DEL CRATERE SISMICO IN UMBRIA, LAZIO  e MARCHE

DECRETO-LEGGE 20 giugno 2017, n. 91

FINALITA’

Promuovere la costituzione  di  nuove  imprese  nelle regioni Abruzzo,  Basilicata,  Calabria,  Campania,  Molise,  Puglia, Sardegna e Sicilia, e nei comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche, da parte di giovani imprenditori con età compresa da 18 a 46 anni.

SOSTEGNO ALLA NUOVA IMPRENDITORIA

Attraverso la misura “Resto al sud” si offre un forte sostegno alla nuova imprenditorialità, prevedendo, per i giovani meridionali che non dispongano di mezzi propri per avviare un’attività propria, nell’ambito della produzione di beni nei settori dell’agroindustria, dell’artigianato e dell’industria ovvero relativa alla fornitura di servizi con una dotazione di 50.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell’intero investimento e del capitale circolante, per ciascun giovane fino ad un massimo di 4 per € 200.000.

BENEFICIARI

Nuova imprenditoria giovanile, tra i 18 e i 46 anni di età, residenti o non residenti in Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria  ee nei comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche che hanno costituito o intendono costituire imprese individuali o società, comprese le cooperative, con sede legale o operativa in Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria e nei comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche.

Le domande  possono essere presentate, fino  ad esaurimento delle risorse, dai soggetti che siano gia’ costituiti al momento della presentazione o si costituiscano, entro sessanta giorni dalla data di comunicazione  del positivo esito dell’istruttoria nelle seguenti forme  giuridiche:

  1. a) impresa individuale;
  2. b) societa’, ivi incluse le societa’ cooperative.
  3. c) PROFESSIONISTI

I soggetti beneficiari della misura, se non residenti, devono trasferire  la residenza nelle regioni ammissibili entro 60 giorni dalla data di comunicazione della concessione dell’agevolazione (entro 120 giorni se residenti all’estero) e mantenerla per  tutta  la  durata  del finanziamento. Le imprese e le societa’ devono avere, per tutta la durata del finanziamento,  sede  legale  e operativa in una delle regioni ammissibili.

Pertanto sono ammesi anche i giovani attualmente non residenti nelle regioni interessate o anche residenti all’estero.

REQUISITI

La misura e’ rivolta ai soggetti di eta’ compresa tra i 18 ed  i 46 anni che presentino i seguenti requisiti:

  1. a) siano residenti o non residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria,  Campania,  Molise,  Puglia, Sardegna e Siciliae nei comuni del Cratere sismico in Umbria, Lazio e Marche al momento della presentazione della domanda o che vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria o entro 120 giorni se residenti all’estero.
  2. b) non risultino gia’ beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialita’.
  3. c) non essere stati titolari di attività di impresa in esercizio alla data di entrata in vigore del D.L. 91/2017 cioè al 21 giugno 2017.

Le societa’ possono essere costituite anche da soci persone fisiche che non abbiano i requisiti anagrafici a condizione che la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo, e che gli stessi non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soggetti richiedenti.

I soci di cui al periodo precedente non possono accedere alle agevolazioni.

Nel caso in cui i soggetti si costituiscano in societa’ cooperative, le medesime societa’ possono essere destinatarie, nei limiti delle risorse disponibili, anche degli interventi di cui all’articolo 17 della legge 27 febbraio 1985, n. 49.

I soggetti risultati beneficiari delle agevolazioni non devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto, al momento della concessione delle agevolazioni a pena di decadenza del provvedimento di concessione.

SETTORI AMMESSI

Sono  finanziate  le  attivita’  imprenditoriali  relative   a produzione di beni nei  settori

dell’artigianato;

dell’industria;

agroalimentare

della pesca;

dell’acquacoltura;

inoltre sono finaziate le attività rivolte alla  fornitura  di  servizi, compresi i servizi turistici.

INFINE SONO FINANZIATE LE ATTIVITA’ FACENTI CAPO AI PROFESSIONISTI

SETTORI ESCLUSI

Sono escluse il settore del commercio;

ATTIVITA’ ESCLUSE

Sono escluse dal finanziamento le attivita’ del  commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attivita’ di impresa.

ELENCO DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI

SECONDO LA CLASSIFICAZIONE ATECO 2007

  1. Tutta la sezione A

“AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA”

ad eccezione della divisione 03 – “PESCA E ACQUACOLTURA”.

  1. Tutta la sezione G

“COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO;

RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI”

ad accezione

della classe 45.20: “Manutenzione e riparazione di autoveicoli”

e della categoria 45.40.3 “Manutenzione e riparazione di autoveicoli”.

  1. Tutta la sezione L

“ATTIVITA’ IMMOBILIARI”

ad eccezione

della classe 68.20 “Affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing”.

  1. Tutta la sezione O

“AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA”.

  1. Tutta le Sezione T

“ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE”.

  1. Tutta la Sezione U

“ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI”.

 

SPESE AMMESSE

Sono  ammissibili  alle  agevolazioni  le  spese necessarie alle finalita’ del programma di spesa, sostenute dal soggetto beneficiario e relative all’acquisto di beni e servizi rientranti  nelle  seguenti categorie:

  1. a) opere edili relative a interventi  di  ristrutturazione  e/o manutenzione  straordinaria  connessa  all’attività del   soggetto beneficiario nel limite massimo del trenta per cento del programma di spesa;
  2. b) macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
  3. c) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  4. d) spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attivita’ d’impresa nella misura massima del venti per cento del programma di spesa;

sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata.

sono  ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti  finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali  canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attivita’ finanziata.

SPESE ESCLUSE

Non sono  ammissibili  alle  agevolazioni  le seguenti spese:

  1. a) relative ai beni acquisiti con il  sistema  della  locazione finanziaria, del leasing e del leaseback, fatta eccezione dei  canoni di leasing maturati entro il  termine  di  ultimazione  del  progetto imprenditoriale di cui all’articolo 4;
  2. b) per l’acquisto di beni di  proprieta’  di  uno  o  piu’  soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci  persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti  o  affini  dei soci stessi entro il terzo grado;
  3. c) riferite a investimenti di  mera  sostituzione  di  impianti, macchinari e attrezzature;
  4. d) effettuate mediante il cosiddetto «contratto chiavi in mano»;
  5. e) relative a commesse interne;
  6. f) relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;

g) notarili, imposte, tasse;

  1. h) relative all’acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al Programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
  2. i) di importo unitario inferiore a euro 500,00 (cinquecento/00);
  3. j) relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti  delle  imprese  individuali  e  delle società, nonché agli  organi  di  gestione  e  di  controllo  delle società stesse.

Le imprese e le società possono aderire al programma Garanzia Giovani per il reclutamento del personale dipendente.

CONTRIBUTO E FINANZIAMENTO

Finanziamento complessivo di 50.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell’intero investimento e del capitale circolante.

Il finanziamento residuale, rispetto alla quota di contributo a fondo perduto, sarà a tasso zero ed erogato tramite il sistema bancario, con il beneficio della garanzia pubblica, attraverso apposita sezione del Fondo di Garanzia per le PMI.

Il finanziamento bancario e’ rimborsato entro otto anni dall’erogazione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento.

La garanzia prestata dal Fondo di Garanzia per le PMI e’ rilasciata nella misura dell’80 per cento dell’importo del finanziamento bancario.

Ciascun richiedente riceve un finanziamento fino ad  un  massimo di 50 mila euro.

ISTANZA PRESENTATA DA PIU’ SOGGETTI

AMMONTARE MASSIMO COMPLESSIVO DI 200 MILA EURO

Nel caso in cui l’istanza  sia  presentata  da  piu’ soggetti  gia’ costituiti o che intendano  costituirsi in forma societaria, ivi incluse le societa’  cooperative, l’importo  massimo del finanziamento erogabile e’ pari a 50 mila euro per ciascun socio, che presenti i requisiti di ammissibilità,  fino  ad  un  ammontare massimo complessivo di 200 mila euro, ai  sensi e  nei  limiti  del regolamento  (UE)  n.  1407/2013  sulla  disciplina  degli  aiuti  de minimis.

Le società cooperative possono cumulare i finanziamenti con le agevolazioni a valere sul fondo speciale per gli interventi a salvaguardia dei livelli di occcupazione di cui all articolo 17 dell L.49/1985.

Le società possono  essere costituite anche da soci che non abbiano i requisiti  anagrafici, a condizione che la presenza di tali  soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo dei componenti  e non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soci. I soci di cui al  periodo  precedente non possono accedere ai finanziamenti.

ARTICOLAZIONE FINANZIAMENTI

I FINANZIAMENTI SONO COSI’ ARTICOLATI:

  1. a) 35 per cento come contributo a  fondo  perduto

erogato  dal soggetto gestore della misura;

  1. b) 65 per cento sotto forma di prestito a tasso zero,

concesso da istituti di credito in base alle modalita’ definite dalla convenzione.

Il prestito  di  cui  al  periodo  precedente  e’ rimborsato  entro  otto  anni  complessivi  dalla   concessione   del finanziamento, di  cui  i  primi  due  anni  di  pre-ammortamento,  e usufruisce del contributo in conto interessi e della garanzia.

Il prestito di cui alla lettera b) beneficia:

  1. a) di un contributo  in  conto  interessi  per  la  durata  del prestito, corrisposto dal soggetto gestore della misura agli istituti di credito che hanno concesso il finanziamento;
  2. b) di una garanzia nella misura stabilita dal decreto per la restituzione  dei  finanziamenti  concessi  dagli istituti di credito da parte del soggetto gestore. La garanzia verrà concessa a valere su una sezione speciale del fondo di garanzia delle PMI. la cui disciplina dovrà essere stabilità da un apposito Decreto del MISE di concerto con il Ministero dell Economia e delle Finanze.

CUMULO DELLE AGEVOLAZIONI

Le agevolazioni sono cumulabili esclusivamente con altre agevolazioni concesse all’impresa a titolo di de minimis, nei limiti dei massimali previsti dai Regolamenti de minimis.

AVVIO PROGETTI IMPRENDITORIALI

I progetti imprenditoriali devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione ovvero alla data di costituzione della societa’ nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche ai sensi dell’articolo 3.

A tal fine, per data di avvio si intende la data del primo titolo di spesa ammissibile alle agevolazioni.

La realizzazione dei progetti deve essere ultimata entro ventiquattro mesi dal provvedimento di concessione, salvo i casi in cui il Soggetto gestore accerti che il ritardo derivi da fatti o atti non imputabili al soggetto richiedente.

Per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile.

PROGETTO IMPRENDITORIALE

Il progetto imprenditoriale, da compilare utilizzando la procedura informatica, deve contenere:

  1. a) dati e profilo del soggetto richiedente;
  2. b) descrizione dell’attivita’ proposta;
  3. c) analisi del mercato e relative strategie;
  4. d) aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi;
  5. e) aspetti economico-finanziari.

DOMANDE

La domanda si presenta esclusivamente online. Le domande sono valutate in ordine cronologico di arrivo.

Dal 8 dicembre 2019 la nuova platea di beneficiari potrà presentare i progetti sulla piattaforma dedicata.

ISTRUTTORIA

Invitalia, Agenzia per l’attrazione degli investimenti, provvederà alla relativa istruttoria, entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, valutando anche la sostenibilità tecnico-economica della proposta progettuale. BANDO ISI 2019: pubblicate le date relative alla procedura telematica di presentazione della domanda.

Dal 16 aprile 2020 è possibile presentare domanda telematica per partecipare al Bando Isi 2019.

IL CALENDARIO DELLE SCADENZE: relative al Bando Isi 2019 è consultabile leggendo tutto l’articolo. In particolare, si segnala che dal 16 aprile al 29 maggio 2020 sarà possibile accedere alla procedura informatica e compilare la domanda di partecipazione online.

RISORSE: l’Inail mette a disposizione 251.226.450 euro in finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

FINALITÀ: incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché incentivare le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.

BANEFICIARI: i destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura e, per l’asse 2 di finanziamento, anche gli Enti del terzo settore.

RISORSE: le risorse finanziarie destinate ai progetti sono ripartite per regione/provincia autonoma e per assi di finanziamento.CONTRIBUTO:  l’importo massimo erogabile è di 130.000 euro per i progetti appartenenti agli assi 1, 2 e 3, di 50.000 euro per i progetti appartenti all’asse 4 e 60.000 euro per i progetti appartenenti all’asse 5.

DOMANDE: per le date delle scadenze, leggi tutto l’articolo.

INAIL BANDO ISI 2019

Avviso pubblico Isi 2019.

Finanziamenti alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

In attuazione dell’articolo 11, comma 5 del D.lgs. 81/2008 s.m.i. e dell’articolo 1, commi 862 e seguenti, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 attraverso la pubblicazione di singoli Avvisi pubblici regionali/provinciali, finanzia investimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

FINALITA’

Incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché incentivare le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.

BENEFICIARI

Destinatari dei finanziamenti:

le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di commercio industria, artigianato ed agricoltura e,

per l’asse 2 di finanziamento anche gli Enti del terzo settore.

PROGETTI AMMESSI

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

PROGETTI DI INVESTIMENTO E PROGETTI PER L’ADOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI E DI RESPONSABILITÀ SOCIALE

– Asse di finanziamento 1 (sub Assi 1.1 e 1.2)

PROGETTI PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI (MMC)

– Asse di finanziamento 2

PROGETTI DI BONIFICA DA MATERIALI CONTENENTI AMIANTO

– Asse di finanziamento 3

PROGETTI PER MICRO E PICCOLE IMPRESE OPERANTI IN SPECIFICI SETTORI DI ATTIVITÀ

– Asse di finanziamento 4

PROGETTI PER MICRO E PICCOLE IMPRESE OPERANTI NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE AGRICOLA PRIMARIA DEI PRODOTTI AGRICOLI

-Asse di finanziamento 5 (sub Assi 5.1 e 5.2).

RISORSE FINANZIARIE

Le risorse finanziarie destinate dall’Inail ai progetti sono ripartite per regione/provincia

autonoma e per assi di finanziamento.

Di tale ripartizione è data evidenza nell’allegato “Isi 2019-allegato risorse economiche” che costituisce parte integrante degli Avvisi pubblici regionali/provinciali pubblicati.

CONTRIBUTO

Il finanziamento, in conto capitale, è calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’IVA come di seguito riportato.

Per gli Assi 1 (sub Assi 1.1 e 1.2), 2, 3 e 4 nella misura del 65% e con i seguenti limiti:

Assi 1 (sub Assi 1.1 e 1.2), 2, 3, fino al massimo erogabile di 130.000,00 Euro ed un finanziamento minimo ammissibile pari a 5.000,00 Euro.

Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale di cui all’allegato (sub Asse 1.2) non è fissato il limite minimo di finanziamento.

Asse 4, fino al massimo erogabile di 50.000,00 Euro ed un finanziamento minimo ammissibile pari a 2.000,00 Euro.

Asse 5 (su Assi 5.1 e 5.2) nella misura del:

40% per i soggetti destinatari del sub Asse 5.1 (generalità delle imprese agricole);

50% per i soggetti destinatari del sub Asse 5.2 (giovani agricoltori).

Il finanziamento massimo erogabile è pari a Euro 60.000,00; il finanziamento minimo è pari a Euro 1.000,00.

CALENDARIO SCADENZE DOMANDA

La domanda deve essere presentata in modalità telematica con successiva conferma attraverso l’apposita funzione presente nella procedura per la compilazione della domanda on line di upload/caricamento della documentazione come specificato negli Avvisi regionali/provinciali.

CONTRATTI DI SVILUPPO, pubblicati gli aggiornamenti di gennaio 2020.

CONTRIBUTI ALLE IMPRESE: per nuovi progetti di sviluppo delle imprese con finalità industriale, agroalimentare, turistico, tutela ambientale. risparmio energetico, ambientale, risparmio energetico, ricerca e sviluppo.

RISULTATI GENNAIO 2020: 156 progetti finanziati, 5,5 miliardi di investimenti attivati e 2,5 miliardi di contributi concessi.

CONTRATTO DI SVILUPPO DELLE IMPRESE: si tratta di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati nel settore industriale, compreso il settore agroalimentare, turistico, tutela ambientale, risparmio energetico, nonchè ricerca e sviluppo.

LOCALIZZAZIONE: tutto il territorio nazionale.

INVESTIMENTO MINIMO DELLE SINGOLE IMPRESE ADERENTI:

settore industriale: 1,5 milioni, trasformazione prodotti agricoli: 1,5 milioni; Turismo: 1,5 milioni; Tutela ambientale: 1,5 milioni.

INVESTIMENTO MINIMO DEL PROMOTORE:

settore industriale: 10 milioni, trasformazione prodotti agricoli: 3 milioni; Turismo: 5 milioni; Tutela ambientale: 10 milioni.

INVESTIMENTO MINIMO DELL’ INTERO PROGETTO: 7,5 milioni per l’agroalimentare e 20 milioni per gli altri settori.

BENEFICIARI: tutte le imprese singole o associate, italiane ed estere. Inoltre il contratto di sviluppo potrà inoltre essere realizzato da più soggetti in forma congiunta tramite lo strumento del contratto di rete.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO E FINANZIAMENTI AGEVOLATI: le agevolazioni sono concesse nelle seguenti forme, anche in combinazione tra loro: finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili; contributo in conto interessi; contributo in conto impianti; contributo diretto alla spesa;

PARTECIPAZIONE AL CAPITALE DI RISCHIO: possibilità per Invitalia, di integrare le agevolazioni in forma di contributo o di finanziamento intervenendo per integrare il capitale di rischio del soggetto proponente.

DOMANDE: Misura operativa. Domande a sportello

NUOVE IMPRESE INNOVATIVE, è operativa la nuova disciplina agevolativa. Finanziamento fino a 1.500.000, a tasso zero. a 10 anni, fino al 90% e contributo fino al 30%. Domande a sportello.

NOVITA’: Le principali novità introdotte riguardano la semplificazione dei criteri di valutazione e di rendicontazione, l’introduzione di nuove premialità, l’incremento del finanziamento agevolato fino al 90%, un fondo perduto fino al 30% per le imprese del Sud e un periodo di ammortamento fino a 10 anni.

TERRITORIALITA’: le agevolazioni Smart&Start Italia sono riservate alle startup innovative localizzate su tutto il territorio nazionale.

LA BUSINESS IDEA: dovrà avere caratteristiche tecnologiche e innovative, oppure sviluppare prodotti, servizi o soluzioni nel mondo dell’economia digitale, o valorizzare economicamente i risultati del sistema della ricerca.

L’AGEVOLAZIONE: consiste in un mutuo senza interessi per la copertura dei costi di investimento e di gestione legati all’avvio del progetto proposto.

Per le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, è previsto un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo.

FINANZIAMENTO AGEVOLATO, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili; l’importo del finanziamento è elevabile al 90% nel caso in cui la startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.

DURATA: Il finanziamento ha durata massima di 10 anni.

BENEFICIARI: start-up innovative , iscritte nell’apposita sezione speciale del registro delle imprese,  che presentano un progetto imprenditoriale caratterizzato da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o  mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, e/o  finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

Le società devono essere di piccola dimensione ed essere costituite da non più di 60 mesi. Per richiedere le agevolazioni non sarà necessario aver già costituito la società.

NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO: sta per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto per i finanziamenti a tasso zero nazionali fino a € 3.000.000, per giovani e donne che vogliono avviare una nuova impresa e per imprese già esistenti.

PRINCIPALI MODIFICHE PER IL 2020:

  1. A) ampliamento dei beneficiari anche alle imprese già costituite fino a 5 anni;
  2. B) aumento fino al 90% della quota di finanzaimento a tasso zero per le imprese già costituite da almeno 36 mesi;
  3. C) diminuzione della quota di capitale proprio al 10%,
  4. D) aumento della durata del mutuo da 8 a 10 anni;
  5. E) aumento del limite massimo delle spese ammissibili al finanziamento fino a 3 milioni per le imprese già costituite da almeno 3 anni;
  6. F) sono considerati ora ammissibili anche i costi iniziali di gestione fino al 20% del totale dell’investimento.

DISCIPLINA ATTUALE NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO:

Si tratta dell’incentivo nazionali per giovani e donne che vogliono avviare una nuova impresa che prevede un finanziamento a tasso zero fino al 75%  per progetti fino a 1.500.000, ubicati in tutta Italia.

LE AGEVOLAZIONI ATTUALI: consistono in un finanziamento agevolato senza interessi (tasso zero) della durata massima di 8 anni, che può coprire fino al 75% delle spese totali.

CAPITALE PROPRIO: al momento le imprese devono garantire la restante copertura finanziaria  con il 25% residuo di mezzi propri che può essere garantito con capitali propri o mediante finanziamenti bancari.

REALIZZAZIONE DELL’INVESTIMENTO: entro 24 mesi dalla firma del contratto di finanziamento.

BENEFICIARI:  i beneficiari sono i giovani tra i 18 e i 35 anni le donne di qualsiasi età, che possono ottenere finanziamenti a tasso zero per l’avvio di una micro impresa e il 25% residuo può essere garantito con risorse proprie o mediante finanziamenti bancari.

Al momento possono presentare la domanda per i finanziamenti a tasso zero sia le imprese già costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda che le imprese non ancora costituite, cioè le persone fisiche pronte a costituire la società entro 45 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni.

SETTORI AMMESSI: sono ammessi i progetti di impresa del costo massimo di 1.500.000 milioni di euro negli ambiti produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, commercio di beni e servizi, turismo, attività riconducibili a più settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, riguardanti la filiera turistico-culturale e l’innovazione sociale.

TERRITORI AMMESSI: tutto il territorio nazionale.

DOMANDE: procedura aperta, domande a sportello.

AREE DI CRISI NON COMPLESSA LEGGE 181/89: al via la riforma: più semplice chiedere i finanziamenti nelle aree di crisi industriale, procedure più semplici per la Legge 181.

RILANCIO DELLE AREE DI CRISI: pubblicata la Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico che dà attuazione alla riforma degli incentivi per il rilancio delle aree di crisi industriale (introdotta con decreto ministeriale 30 agosto 2019).

MIGLIORAMENTI: sarà più semplice richiedere i finanziamenti, visto che la riforma punta a rendere più agevole e accessibile la misura, ampliando la platea dei potenziali beneficiari (ad esempio le reti d’impresa) e prevedendo un abbassamento della soglia minima di investimento da 1,5 milioni di euro a 1 milione di euro. Modificata anche la percentuale del finanziamento agevolato, che passa dal 50% fisso ad una percentuale che varia dal 30% al 50%, a discrezione dell’impresa.

NUOVE TIPOLOGIE DI SOSTEGNO: presenti anche nuove tipologie di sostegno per favorire la formazione dei lavoratori e accordi di sviluppo per programmi di investimento strategici di importo pari o superiore a 10 milioni di euro e con un significativo impatto occupazionale (cosiddetto fast track).

FINALITÀ: creare nuovi posti di lavoro attraverso l’ampliamento, la ristrutturazione e la delocalizzazione degli stabilimenti produttivi.

AGEVOLAZIONI DELLA LEGGE 181/89: La legge 181/89 finanzia programmi di investimento produttivo o programmi per la tutela ambientale, completati eventualmente da progetti per innovare l’organizzazione.

Finanziabili anche gli investimenti per tutela ambientale, turismo e innovazione organizzativa.

INVESTIMENTI MINIMI: gli investimenti devono prevedere spese per almeno 1 milione di euro.

AGEVOLAZIONI FINANZIARIE: Le agevolazioni finanziarie possono coprire fino al 75% dell’investimento ammissibile con contributo a fondo perduto in conto impianti, contributo a fondo perduto alla spesa, finanziamento agevolato. Gli incentivi si applicano con specifiche modalità per ogni area di crisi.

FINANZIAMENTO AGEVOLATO: è compreso tra il 30% ed il 50% degli investimenti ammissibili; ha una durata massima di 10 anni oltre un periodo di preammortamento, della durata massima di 3 anni, commisurato alla durata del programma.

DOMANDE: a seguito della pubblicazione della Circolare, con successivo Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico saranno riaperti gli sportelli chiusi il 14 novembre 2019.

BREVETTI+: dal 30 gennaio 2020, le micro, piccole e medie imprese, potranno presentare la richiesta di accesso agli incentivi del bando Brevetti+ per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.

Oltre alle micro, alle piccole e alle medie imprese, potranno fare domanda per Brevetti+ anche le startup innovative, a cui è riservato il 15% delle risorse stanziate.

CONTRIBUTO: le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 140.000 euro che non può superare l’80% dei costi ammissibili.

Per gli spin-off accademici e per le iniziative con sede operativa in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia le agevolazioni possono arrivare al 100% dei costi ammissibili.

DOMANDE: fino ad esaurimento delle risorse.

 

 

Per maggiori informazioni: email: daniela.venditti@confartigianatoperugia.com  tel: 0759977000