Al via le domande per richiedere i contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Rilancio a ristoro delle perdite subite dalle imprese a causa del lockdown e della crisi da Covid-19. Artigiani e piccoli imprenditori potranno presentare all’Agenzia delle Entrate, a partire da oggi lunedì 15 giugno e fino al 13 agosto, il modello telematico per la richiesta delle risorse.
Con provvedimento del 10 giugno, l’Agenzia delle Entrate ha infatti approvato l’istanza per richiedere il contributo a fondo perduto, le relative istruzioni e le specifiche tecniche. La documentazione, che comprende anche una guida operativa, è pubblicata sul sito dell’Agenzia delle entrate. La presentazione dell’istanza potrà avvenire anche avvalendosi di un intermediario, mediante il canale telematico Entratel, oppure mediante un’apposita procedura web che l’Agenzia delle Entrate attiverà all’interno del portale Fatture e Corrispettivi del sito www.agenziaentrate.gov.it.
BENEFICIARI
Gli operatori economici beneficiari del contributo – titolari di partita IVA che esercitano attività di impresa e di lavoro autonomo – devono possedere i seguenti requisiti:
Il contributo a fondo perduto non spetta nei seguenti casi:
AMMONTARE DEL CONTRIBUTO
Il contributo si calcola applicando una diversa percentuale alla differenza tra l’importo del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’analogo importo del mese di aprile 2019
Nota Bene: Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
LA DOMANDA DI CONTRIBUTO
I contribuenti interessati possono richiedere il contributo a fondo perduto mediante la presentazione di una specifica domanda telematica. Il modello e le relative istruzioni di compilazione sono stati approvati con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 10 giugno 2020.
La domanda può essere inviata all’Agenzia delle entrate a partire dal giorno 15 giugno 2020 e non oltre il giorno 13 agosto 2020.
CHI PUÒ PREDISPORRE E TRASMETTERE LA DOMANDA
La domanda può essere predisposta e trasmessa dal beneficiario, direttamente con le proprie credenziali o per il tramite di un intermediario (art. 3, comma 3, del Dpr n. 322/1998), purché quest’ultimo sia stato preventivamente delegato all’utilizzo, per suo conto, del Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici del portale “Fatture e Corrispettivi”.
Il soggetto richiedente può anche delegare l’intermediario specificamente per la trasmissione dell’istanza per il contributo a fondo perduto: in questo caso, l’intermediario dovrà dichiarare nel modello e sottoscrivere di aver ricevuto la specifica delega.
MODALITÀ DI PREDISPOSIZIONE ED INVIO DELLE DOMANDE
Le modalità per predisporre e trasmettere le istanze sono esclusivamente informatiche.
Si potrà utilizzare:
Una volta trasmessa l’istanza, il sistema informativo dell’Agenzia delle entrate risponde con un messaggio in cui è contenuto il protocollo telematico assegnato al file dell’istanza trasmessa: si suggerisce di memorizzare subito questo codice perché consente, anche successivamente, di risalire all’istanza trasmessa.
Al contempo, il sistema effettua una serie di controlli formali su alcuni dati presenti nell’istanza; se i controlli formali hanno esito negativo, viene rilasciata una “ricevuta di scarto”. Se i controlli formali hanno esito positivo, viene rilasciata una prima ricevuta che attesta solo la “presa in carico” dell’istanza per successivi controlli più approfonditi.
Dopo la prima ricevuta di presa in carico il sistema dell’Agenzia effettua dei controlli più approfonditi (per esempio il controllo di coerenza di alcuni dati, la verifica che il codice fiscale del soggetto richiedente sia effettivamente l’intestatario o cointestatario dell’Iban indicato eccetera).
Al termine di tali controlli, il sistema dell’Agenzia emette:
LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO
Il contributo viene erogato dall’Agenzia delle entrate mediante accredito sul conto corrente corrispondente all’Iban indicato nella domanda, che deve ovviamente essere intestato o cointestato al soggetto richiedente.
I CONTROLLI
L’Agenzia delle entrate procede al controllo dei dati dichiarati nelle istanze pervenute ed effettua ulteriori controlli anche in relazione ai dati fiscali delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici, ai dati delle comunicazioni di liquidazione periodica Iva nonché ai dati delle dichiarazioni Iva.
Inoltre, indipendentemente dall’importo del contributo erogato, sono effettuati specifici controlli per la prevenzione dei tentativi di infiltrazioni criminali: tali controlli sono disciplinati con apposito protocollo d’intesa sottoscritto tra il Ministero dell’interno, il Ministero dell’economia e delle finanze e l’Agenzia delle entrate.
Sempre sulla base di apposito protocollo, l’Agenzia delle entrate trasmette alla Guardia di Finanza, per le attività di polizia economico-finanziaria, i dati e le informazioni contenute nelle istanze pervenute e relative ai contributi erogati.
Qualora dai predetti controlli emerga che il contributo sia in tutto o in parte non spettante l’Agenzia delle entrate procede alle attività di recupero del contributo, irrogando le sanzioni e le pene previste.