L’Ispettorato del lavoro avvia controlli
straordinari in edilizia
Oggetto di verifiche anche la corretta applicazione dei protocolli
anticontagio
di Luigi Caiazza
La recrudescenza del numero degli infortuni, in particolare in questo periodo
di inizio “ripresa”, le numerose e interessanti agevolazioni fiscali nel settore
edile, il maggiore ricorso a particolari e non sempre regolari forme di
prestazioni del lavoro dipendente e non, hanno indotto l’Ispettorato nazionale
del lavoro (Inl) a disporre una campagna straordinaria di vigilanza nel settore
dell’edilizia, dove conserva la piena competenza, seppure in concorrenza con
le Asl, in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro in base al Dm
338/1997.
Tenendo conto di tali fattori, l’Inl con la nota protocollare n. 6023 del 27 agosto
ha fornito alle sue strutture territoriali particolari istruzioni per cercare di
contrastare tutte le possibili devianze che possano compromettere il corretto
svolgimento dei rapporti di lavoro nel settore produttivo.
Nel mirino imprese “dormienti” e quelle mai verificate
La particolare e straordinaria vigilanza, che si svilupperà in quest’ultimo
quadrimestre 2021, selezionerà i propri obiettivi rivolgendosi, ad esempio, alle
aziende mai ispezionate o verso quelle “dormienti” che hanno ripreso l’attività
in coincidenza con l’applicazione del bonus 110%, nonché quelle in rete e/o
che ricorrono abitualmente al distacco transnazionale, non trascurando le
realtà che si avvalgono della irregolare rotazione del personale, che potrebbe
caratterizzarsi, per esempio, mediante il ricorso a frequenti e non consentiti
contratti a termine.
L’accertamento ispettivo non dovrà essere indirizzato verso singoli e specifici
istituti di tutela del rapporto di lavoro, ma dovrà interessare le varie forme di
tutela: fisica, economica, previdenziale e assistenziale. Pertanto le verifiche
dovranno riguardare le reali condizioni di salute e sicurezza anche per quanto
riguarda l’osservanza dei protocolli anticontagio, nonché il corretto utilizzo
delle attrezzature di lavoro e l’effettiva e documentata formazione e
informazione dei lavoratori.
Scambio dati e informazioni con la Cassa edile
Si suggerisce che i controlli siano estesi alla verifica della corretta
instaurazione dei rapporti di lavoro e a tutto ciò che riguarda il trattamento
normativo ed economico previsto dal contratto collettivo. In tale ambito si
potrà tener conto della elaborazione dei dati contenuti nelle notifiche
preliminari (ex articolo 99 e allegato XII del Testo unico 81/2008) relativi alla
natura dell’opera, all’importo dei lavori, al numero presunto di lavoratori,
anche autonomi, presenti sul cantiere.
Su tale ultimo aspetto la nota in esame richiama lo scambio di dati e
informazioni con la Cassa edile come disciplinato dal protocollo, sottoscritto
l’11 marzo scorso, tra l’Inl e la Commissione nazionale delle Casse edili.
Nelle attività di coordinamento degli interventi ispettivi rientrano anche i
rapporti con le Asl anche al fine di condividere, in materia di sicurezza,
modalità operative e, soprattutto per evitare duplicazioni di interventi,
assicurando, in ogni caso una