Made in Italy traino per le offerte di lavoro
Trend positivo per l’occupazione in Italia, soprattutto grazie alle offerte
che arrivano dalle imprese Made in Italy: ecco le figure più ricercate.
Per il mese di dicembre 2021 sono previste 354mila nuove entrate nel mondo
del lavoro, circa 52mila in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Un trend
positivo che, tuttavia, segna un calo rispetto alle assunzioni programmate nel
mese di novembre, come sottolinea il bollettino del Sistema informativo
Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal.
Sono soprattutto i contratti a tempo determinato a trainare la richiesta di figure
professionali, così come i comparti del Made in Italy che sembrano sostenere
la domanda di lavoro. Vediamo di seguito il dettaglio.
In quali settori si assume di più
Sono 9mila le entrate programmate sia dalle industrie meccaniche ed
elettroniche sia dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo, seguite
dalle industrie chimico-farmaceutiche e dalle imprese della moda. Ad
aumentare, inoltre, sono le entrate previste dalle imprese dei servizi, dei
trasporti e della logistica, mentre a ridurre l’offerta sono le aziende del
commercio, del turismo e della ristorazione.
In quali Regioni si assume di più
Osservando i dati territoriali, le attivazioni di contratti riguardano soprattutto le
imprese del Nord Ovest, seguire dal Nord Est a pari merito con il Sud e isole e
infine dal Centro Italia. Le regioni più virtuose sono Lombardia (80mila
contratti), Veneto (32mila), Lazio (31mila), Piemonte (29mila), Campania
(26mila) ed Emilia-Romagna (25mila).
Quali figure si cercano di più
La mappa delle figure professionali più ricercate vede al primo posto di operai
specializzati, seguiti dai conduttori di impianti, operai di macchinari fissi e
mobili e i tecnici. I dati nazionali, inoltre, segnalano diversi profili di difficile
reperimento concentrati nelle aree aziendali dei sistemi informativi e della
progettazione ricerca e sviluppo:
Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali
(difficoltà di reperimento 65,2%);
Dirigenti (60,9%);
Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria (59,4%);
Operatori della cura estetica (56,8%);
Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (56,5%);
Fabbri ferrai, costruttori di utensili e assimilati (55,4%);
Artigiani e operai specializzati addetti alla pulizia e all’igiene degli edifici
(55,2%);
Direttori e dirigenti dipartimentali di aziende (54,5%);
Meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e
mobili (52,4%);
Operai di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche
e per prodotti minerali (52,3%);
Ingegneri (52,0%);
Tecnici della distribuzione commerciale e professioni assimilate (50,9%);
Tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (50,3%);
Tecnici in campo ingegneristico (49,3%).