Il DM dà attuazione alla Legge 178/2020 (Legge di bilancio 2021 – Art. 1, commi 97-106).
Come noto, la misura in oggetto si articola in tre linee di intervento specifico come stabilito dalla legge suddetta e come confermato nel DM di cui sopra e che meritano adeguato approfondimento e valutazione da parte della scrivente anche in vista delle predisposizione delle ipotesi progettuali provenienti dalla base associativa:
Linea 1: interventi per sostenere le startup femminili;
Linea 2: iniziative di sviluppo e consolidamento delle imprese femminili;
Linea 3: azioni di diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile.
Lo stanziamento complessivo predisposto dalla legge 178/2020 ammonta a 40 milioni di euro che potranno essere incrementati con una ulteriore dotazione con i fondi derivanti dal PNRR, come annunciato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Al momento la dotazione dei 40 milioni di euro è così ripartita:
sulle prime due linee di intervento (startup e sviluppo/consolidamento) sono stanziati complessivamente 33.800.000 milioni di euro di cui 8.200.000 sono dedicati alle startup mentre 25.600.000 sono destinati allo sviluppo ed al consolidamento d’impresa;
sulla terza linea (cultura d’impresa e formazione) sono dedicati 6.200.000 milioni di euro.
Ai fini dell’accesso alle tre linee di intervento, come previsto dal DM 08/10/2021, art. 8, si devono considerare i seguenti parametri:
startup: si intendono le imprese costituite oppure le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Possono presentare domanda, inoltre, le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile e che devono, entro 60 giorni dall’ammissione della agevolazione, completare la trasmissione della documentazione prevista, pena la decadenza della stessa;
sviluppo/consolidamento: il beneficio è diretto alle imprese femminili costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione e alle lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
cultura e formazione: il beneficio è diretto a sostenere iniziative per la promozione del valore dell’imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università, per la diffusione di cultura imprenditoriale tra le donne, di orientamento e formazione verso percorsi di studio.
Dal punto di vista oggettivo, per la linea 1 e la linea 2 (startup e sviluppo/consolidamento) verranno finanziati i seguenti settori e attività (iniziative ammissibili ai sensi del DM 08/10/2021, art. 9):
produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
commercio e turismo.
L’art. 9 del DM 08/10/2021 precisa, inoltre, che le iniziative devono:
essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000,00 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.
Ai fini dell’intensità dell’aiuto il DM prevede quanto segue:
per la nascita delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:
80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00;
50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000,00;
per gli incentivi per lo sviluppo/consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato come segue:
per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato;
per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento,
mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.
In relazione alle linea 3, è opportuno valutare sin d’ora la possibilità di sviluppare progetti che vedano come promotore o capofila la nostra organizzazione anche in relazione agli obiettivi che ci siamo posti per la valorizzazione dell’imprenditoria femminile.
Per ciò che riguarda la procedura di accesso alle agevolazioni, l’art. 14 del DM in oggetto, prevede l’avvio di un’apposita sezione del sito internet del soggetto gestore INVITALIA e che l’apertura dello sportello avverrà con successivo decreto direttoriale del Ministero delloSviluppo Economico.