Fondo Artigiani: domande 2022 di cassa integrazione al via

Fondo Artigiani: domande 2022 di cassa
integrazione al via

Integrazione salariale ai dipendenti di imprese artigiane: al via le
domande 2022 al Fondo bilaterale, da trasmettersi entro 30 giorni
dalla sospensione
Ripartono le prestazioni del Fondo bilaterale di solidarietà per i dipendenti
delle imprese artigiane: il Fondo ha riavviato la piattaforma per l’invio delle
domande di integrazione salariale per i loro dipendenti, in attesa di adeguare
lo Statuto e le procedure alla Riforma degli Ammortizzatori Sociali.
Il Fondo Artigianato (FSBA – Fondo di Solidarietà Bilaterale alternativo per
l’Artigianato) ha dunque stabilito la riapertura delle richieste per quanto
riguarda gli eventi dal 1° gennaio 2022.
L’obiettivo è assicurare a lavoratrici e lavoratori delle imprese artigiane in
difficoltà l’intervento di sostegno al reddito loro garantito per legge, a seguito
di una sospensione dal lavoro dovuta in molti casi dalla crisi Covid non ancora
superata.
Secondo la Legge di Bilancio, infatti, i Fondi bilaterali sono chiamati a
modificare i propri regolamenti in modo da garantire le prestazioni alle aziende
senza limite di numero di dipendenti, con le stesse modalità previste per la
cassa integrazione ordinaria.
La riapertura delle procedure per la richiesta di prestazioni di ammortizzatore
sociale, garantite per il momento secondo la previgente normativa e
Regolamento in attesa di aggiornamento, ha decorrenza 01/01/2022 e sarà
operativa fino alla metà dell’anno oppure fino all’approvazione del nuovo
Regolamento.
Le domande di prestazione devono essere inviate entro 30 giorni dall’inizio
della sospensione o riduzione, facendo riferimento piattaforma SINA WEB e
allegando l’Accordo sindacale e il LUL relativo al mese antecedente la
richiesta di intervento.
Ucraina, help desk e servizi per le imprese italiane
Da Confindustria, Assolombarda e Confcommercio, assistenza e informazione
alle imprese italiane sui risvolti economici della guerra tra Russia e Ucraina.
Sono molte le aziende italiane che stanno sperimentando gravi difficoltà
logistiche, operative e burocratiche nei rapporti con la Russia e le zone di
guerra in Ucraina. Le associazioni imprenditoriali si stanno muovendo per
fornire assistenza in questo senso, mettendo a disposizione risorse ed help
desk dedicati. Vediamone alcuni.
Confindustria ha attivato una sezione del portale online sulla guerra, nella
quale sono pubblicati gli aggiornamenti in tempo reale in materia di sanzioni,
report e analisi, materiali informativi. Un servizio di help desk per le imprese
consente di porre questioni tecniche su sanzioni e impatto economico a un
team di esperti che segue la crisi.
Iniziativa simile da parte di Assolombarda, che ha attivato un desk informativo
e di servizio. Si offrono aggiornamenti sulle sanzioni e le misure che hanno
impatto sulle imprese, indicazioni su servizi in materia di
internazionalizzazione, energia e cybersecurity, iniziative di solidarietà per
l’Ucraina. Istituita una casella email (russiaucraina@assolombarda.it) al quale
le imprese possono rivolgersi per conoscere le misure adottate nei paesi
coinvolti dal conflitto.
Da Confcommercio arriva invece una piccola iniziativa che esprime la
partecipazione e la vicinanza alle popolazioni colpite dal conflitto. A
disposizione dei soci, c’è una vetrofania da esporre nei negozi, con la scritta
“NO alla guerra”.
In generale, tutte le associazioni imprenditoriali che rappresentano le PMI
dell’industria, del commercio e servizi e dell’agricoltura sono impegnate anche
nelle richieste al Governo di ulteriori misure per calmierare il caro energia e i
conseguenti rincari a cascata sui costi di produzione, sui trasporti.

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