PREZZI AL CONSUMO (DATI PROVVISORI) –
GIUGNO 2022
Secondo le stime preliminari, nel mese di giugno 2022 l’indice nazionale
dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi,
registra un aumento dell’1,2% su base mensile e dell’8,0% su base
annua (da +6,8% del mese precedente)
In un quadro di diffuse tensioni inflazionistiche, l’ulteriore accelerazione della
crescita su base tendenziale dell’indice generale dei prezzi al consumo si
deve prevalentemente da una parte ai prezzi dei Beni energetici (la cui
crescita passa da +42,6% di maggio a +48,7%) e in particolare degli
Energetici non regolamentati (da +32,9% a +39,9%; i prezzi dei Beni
energetici regolamentati continuano a registrare una crescita molto elevata
ma stabile a +64,3%), e dall’altra a quelli dei Beni alimentari, sia lavorati (da
+6,6% a +8,2%) sia non lavorati (da +7,9% a +9,6%), dei Servizi ricreativi,
culturali e per la cura della persona (da +4,4% a +5,0%) e dei Servizi relativi ai
trasporti (da +6,0% a +7,2%).
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi,
accelera da +3,2% a +3,8% e quella al netto dei soli beni energetici da +3,6%
a +4,2%.
Su base annua accelerano sia i prezzi dei beni (da +9,7% a +11,4%) sia quelli
dei servizi (da +3,1% a +3,4%); si amplia, quindi, il differenziale inflazionistico
negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -6,6 di maggio a -8,0 punti
percentuali).
Accelerano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona
(da +6,7% a +8,3%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da
+6,7% a +8,4%).
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto a diverse componenti e
in particolare ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+6,0%), dei
Servizi relativi ai trasporti (+2,0%), degli Alimentari lavorati (+1,7%), dei
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,3%) e dei Beni non
durevoli (+0,7%).
L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,4% per l’indice generale e a
+2,9% per la componente di fondo.
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo
(IPCA) registra un aumento su base mensile dell’1,2% e dell’8,5% su base
annua (da +7,3% nel mese precedente).
Il commento
A giugno l’inflazione accelera di nuovo salendo a un livello (+8,0%) che non si
registrava da gennaio 1986 (quando fu pari a +8,2%). Le tensioni
inflazionistiche continuano a propagarsi dai Beni energetici agli altri comparti
merceologici, nell’ambito sia dei beni sia dei servizi. Pertanto, i prezzi al
consumo al netto degli energetici e degli alimentari freschi (componente di
fondo; +3,8%) e al netto dei soli beni energetici (+4,2%) registrano aumenti che
non si vedevano rispettivamente da agosto 1996 e da giugno 1996. Al
contempo, l’accelerazione dei prezzi degli alimentari, lavorati e non, spingono
ancora più in alto la crescita di quelli del cosiddetto “carrello della spesa”
(+8,3%, mai così alta da gennaio 1986, quando fu +8,6%).
fonte: ISTAT