AIUTI ED INCENTIVI – Decreto Aiuti bis 2022: spiegazione di cosa prevede in 21 punti

Decreto Aiuti bis 2022: spiegazione di
cosa prevede in 21 punti


Tutte le novità introdotte dal Decreto Aiuti Bis 2022 con le misure in
tutela di famiglie, imprese e lavoratori
Più fondi per i bonus bollette, welfare aziendale, taglio cuneo fiscale e
aumento pensioni. Sono solo alcune delle misure inserite nel Decreto Aiuti
Bis approvato il 4 agosto 2022 dal Consiglio dei Ministri e in attesa di
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Nel nuovo Decreto trovano spazio anche l’istituzione della figura del docente
esperto e la riorganizzazione del bonus 200 euro per chi era stato escluso
finora.
DECRETO AIUTI BIS 2022, COSA PREVEDE
Il Governo dimissionario saluta gli italiani con il Decreto Aiuti Bis in cui trovano
posto, tra le altre misure, ulteriori interventi straordinari contro il caro vita
ed energia. L’Esecutivo ha messo a disposizione più fondi per calmierare le
bollette, ha previsto la proroga di un mese dello sconto benzina, ha stanziato
2 miliardi e mezzo per ampliare il taglio del cuneo fiscale e anticipare la
rivalutazione delle pensioni, nonché una riforma che introduce nel mondo
della scuola la figura dei “docenti esperti”. In totale, al pacchetto di misure
sono stati destinati 15 miliardi a cui si aggiungono altri 2 miliardi di euro per
interventi del lungo periodo. Il testo disponibile è ancora nella versione in
bozza e dunque, ma si attende l’ufficialità sul contenuto dopo l’ok del
Consiglio dei Ministri arrivato nel primo pomeriggio del 4 agosto 2022.
Nell’attesa della pubblicazione in gazzetta vediamo insieme intanto, per punti,
quali sono le principali misure del Decreto Aiuti Bis.
1) PIÙ FONDI PER IL BONUS 200 EURO AUTONOMI
Arriva un incremento di 100 milioni di euro in favore del Fondo del ministero
del Lavoro – istituito dal primo Decreto Aiuti – che serve per erogare
l’indennità una tantum da 200 euro, il cosiddetto “bonus 200 euro” o anti
inflazione, ai lavoratori autonomi e i professionisti iscritti all’INPS e alle
casse previdenziali. Il Fondo attualmente ha una dotazione di 500 milioni di
euro. E’ stata inserita nella bozza del Decreto anche la norma che prevede
l’estensione dell’indennità da 200 euro anche ai collaboratori sportivi.
Per maggiori informazioni su come funziona il bonus 200 euro per tutti i
beneficiari, vi consigliamo la nostra guida.
2) ESTESO BONUS 200 EURO
Nel testo del Decreto Aiuti Bis il bonus di 200 euro per i lavoratori dipendenti
viene esteso a coloro che non ne hanno beneficiato nella prima parte
della misura. Cioè, l’indennità di 200 euro sarà riconosciuta in via automatica,
per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di ottobre
2022, ai lavoratori dipendenti che:
● nel primo semestre dell’anno 2022 non hanno beneficiato
dell’esonero dei contributi previdenziali previsti dalla Legge di Bilancio
2022 poiché interessati da eventi coperti figurativamente dall’INPS;
● non siano stati beneficiari dell’indennità di 200 euro secondo le regole
previste dal precedente Decreto Aiuti.
Il bonus è riconosciuto previa dichiarazione del lavoratore di non aver
beneficiato in precedenza dell’indennità e di essere stato destinatario di eventi
coperti figurativamente dall’Inps nel primo semestre dell’anno 2022. L’INPS, a
domanda, eroga l’indennità ai lavoratori aventi diritto, laddove non erogata dai
datori di lavoro. Per maggiori informazioni sul bonus 200 euro ai dipendenti e
a tutti gli altri aventi diritto, vi consigliamo il nostro approfondimento.
3) NASCE IL DOCENTE ESPERTO
Il Decreto Aiuti Bis prevede anche una revisione delle norme sulla formazione
continua degli insegnanti, appena introdotte con la riforma legata al PNRR e
la nascita della figura del “docente esperto” che guadagnerà, in un anno,
5.650 euro in più sotto forma “assegno annuale ad personam”. I prof “esperti”
non potranno essere più di 8.000 e saranno operativi a partire dall’anno
scolastico 2032 2033. Saranno selezionati tra i docenti di ruolo che “abbiano
conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi
consecutivi e non sovrapponibili”. Prevista una “una tantum” accessoria da
stabilire con i contratti tra il 10 e il 20% per chi completa un percorso triennale.
Inoltre, nel testo il Governo specifica che la qualifica di docente esperto ”non
comporta nuove o diverse funzioni oltre a quelle dell’insegnamento” e
fissa il tetto massimo di 8.000 unità anche per gli anni 2033 2034, 2034 2035
e 2035 2036. Per ogni dettaglio rimandiamo all’approfondimento dedicato.
4) RAFFORZATO IL BONUS SOCIALE
Potenziato sino alla fine dell’anno il bonus sociale, per le bollette dell’energia
elettrica e del gas, in favore dei clienti domestici economicamente
svantaggiati e ai clienti domestici in gravi condizioni di salute. Ridefinita
la platea dei “vulnerabili” in cui rientrano persone in condizioni
economicamente svantaggiate, ma anche soggetti con disabilità,; con utenze
nelle isole minori non interconnesse o ubicate in strutture abitative di
emergenza a seguito di calamità e over 75. Per questi, il Decreto prevede, da
gennaio 2023, la fornitura di gas naturale a un prezzo che rifletta “il costo
effettivo di approvvigionamento nel mercato all’ingrosso”. L’ARERA
rideterminerà le agevolazioni con l’obiettivo di mantenere inalterata rispetto al
trimestre precedente la spesa dei clienti agevolati corrispondenti ai profili-tipo
dei titolari dei tali benefici. Sarebbe saltata invece, durante il Consiglio dei
Ministri, invece, la possibilità di una nuova rateizzazione per gli utenti in
difficoltà. Per le novità tuttora attive relativamente al bonus bollette, vi
consigliamo di leggere questo articolo.
5) PROROGA TAGLI ALLE BOLLETTE
Sempre per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico,
l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) provvede ad
annullare, per il 4° trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di
sistema elettrico applicate alle utenze domestiche e alle utenze non
domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a
16,5 kW. A prevederlo è la bozza del nuovo Decreto con lo scopo di ridurre gli
effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico. L’ARERA dovrà provvedere
ad annullare, per il 4° trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di
sistema applicate alle utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW,
anche connesse in media e alta o altissima tensione o per usi di illuminazione
pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.
6) ANTICIPO RIVALUTAZIONE PENSIONI
Stabilito anche l’anticipo della rivalutazione delle pensioni al 2% all’ultimo
trimestre del 2022, insieme a un conguaglio dello 0,2% in adeguamento al
costo della vita che sarebbe dovuto partire dal 1° gennaio 2023 ma ci sarebbe
il tetto dei 35.000 euro. La rivalutazione in base all’inflazione sarà quindi
anticipata dal primo ottobre, tredicesima compresa. Il costo totale della misura
è pari a 2,38 miliardi di euro.
7) TAGLIO ACCISE CARBURANTI
Come atteso, viene esteso di un mese il taglio delle accise sui carburanti, fino
al 20 settembre 2022 (la scadenza precedente era fissata al 21 agosto
2022). Se volete sapere come funziona il taglio sui costi della benzina, vi
consigliamo di leggere il nostro approfondimento sul tema.
8) DECONTRIBUZIONE CONTRO CUNEO FISCALE
In via eccezionale, l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per
l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti è
incrementato di un punto percentuale per i periodi di paga dal 1° luglio 2022
al 31 dicembre 2022, compresa la tredicesima o i relativi ratei erogati nei
predetti periodi di paga. Si tratta della decontribuzione IVS dello 0,8%
introdotta dalla Legge di Bilancio 2022 di cui vi parliamo in questo articolo
per i soli redditi fino a 35.000 euro. Resta ferma però, l’aliquota di computo
delle prestazioni pensionistiche. L’impatto della misura è valutato in 786
milioni di euro per il 2022 e in 831 milioni per il 2023.
9) WELFARE E AIUTI BOLLETTE
Previsti nel Decreto Aiuti Bis 2022 anche eventuali contributi da parte delle
aziende per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato,
dell’energia elettrica e del gas naturale. Tali aiuti che sono del tipo “fringe
benefit” rientreranno nelle regole del welfare aziendale. Anche queste voci
saranno quindi tra quelle che non concorrono alla formazione del reddito, fino
al limite innalzato di nuovo a 516 euro anche per il 2022.
10) STOP MODIFICHE AI CONTRATTI ENERGIA
Il Decreto Aiuti Bis prevede la sospensione delle modifiche unilaterali dei
contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale. Fino al 31 ottobre
2022 viene sospesa l’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che
consente all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare
unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del
prezzo nei rapporti con i clienti domestici ancorché sia contrattualmente
riconosciuto il diritto di recesso alla controparte. La misura è in attesa del
riscontro ARERA sull’impatto sulle imprese fornitrici e che è possibile una
perimetrazione dell’ambito applicativo in base alle dimensioni dell’impresa
fornitrice.
11) BONUS ENERGIA ALLE IMPRESE
Alle imprese a forte consumo di energia elettrica il Governo riconosce un
contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri
sostenuti, sotto forma di credito d’imposta, pari al 25% delle spese
sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente
utilizzata nel terzo trimestre 2022, per cui si stima una spesa di 3,4 miliardi
di euro. Il credito d’imposta può essere riconosciuto anche in relazione alla
spesa per l’energia elettrica prodotta dalle imprese nel primo periodo dell’anno
e dalle stesse auto consumata nel terzo trimestre 2022. Per maggiori
informazioni su come funziona il bonus energia per le imprese, vi consigliamo
di leggere questo articolo. Previsto nel testo anche un credito d’imposta
per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della
pesca. Tale credito era stato già riconosciuto alle imprese agricole per il primo
trimestre 2022 e a quelle della pesca per il 1° e 2° trimestre 2022, ora arriva
anche per il 3° e 4° trimestre.
12) NUOVE RISORSE BONUS PSICOLOGO E BONUS TRASPORTI
Il testo del Decreto Aiuti Bis 2022 rifinanzia il bonus psicologo e il bonus
trasporto pubblico, già inserito nel precedente decreto aiuti. In particolare
per il bonus destinato agli abbonamenti dei trasporti pubblici vengono stanziati
101 milioni di euro in più, rispetto a 79 milioni originari. Per il bonus
psicologo i fondi aggiuntivi sono saliti dai 5 milioni inizialmente previsti a 15
milioni, che si vanno a sommare ai 10 milioni stanziati quando è stata
introdotta la misura. I fondi infatti non erano bastati, come vi spieghiamo in
questo articolo.
13) BONUS SICCITÀ
Arrivano gli indennizzi alle imprese agricole – anche cooperative –
danneggiate dall’emergenza siccità. Secondo quanto si legge nella bozza, per
tali aiuti saranno stanziati 200 milioni di euro. In Italia potrebbero essere
interessate da questa misura oltre 10.000 imprese.
14) ACCORDI INNOVAZIONE, 500 MILIONI AL MISE
Tra le novità del Decreto Aiuti Bis, vi è anche lo stanziamento di 500 milioni
di euro per il 2022 per il finanziamento degli accordi per l’innovazione
attivati nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile. Per conoscere i
dettagli di questa misura, vi consigliamo di leggere il nostro
approfondimento.
15) CONTRATTI SVILUPPO, 1,2 MILIARDI FINO AL 2030
Il Governo ha deciso di stanziare complessivamente 1,2 miliardi di euro totali
per finanziare i contratti di sviluppo fino al 2030. I contratti di sviluppo
rappresentano uno dei principali strumenti agevolativi del Mise dedicati al
sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di
grandi dimensioni. Stanziati ben 40 milioni nel 2022, 400 nel 2023, 12 mln per
ciascun anno dal 24 al 30. Se volete conoscere i dettagli di questa misura, vi
consigliamo di leggere la nostra guida sul tema.
16) NASCE IL FONDO ANTI PANDEMIE
Nel Decreto Aiuti Bis l’Esecutivo ha stanziato 200 milioni di euro per il 2022
per contrastare le pandemie. Il nuovo fondo nasce al fine di consentire la
partecipazione dell’Italia alle iniziative multilaterali in materia di salute, in
particolare ai fini della prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie. A
gestirlo sarà il Ministero dell’Economia. Le iniziative sono finalizzate a:
● la partecipazione italiana al Financial intermediary fund per la
prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie, istituito nel 2022
presso la Banca mondiale, con un contributo di 100 milioni di euro da
erogarsi nel 2022;
● il contrasto alla pandemia del Covid-19, tramite un finanziamento a
dono di 100 milioni di euro nel 2022 alla Gavi alliance, organizzazione
facente parte dell’Access to Covid-19 tools accelerator (Act-a);
● l’acquisto dei vaccini destinati ai Paesi a reddito medio e basso
tramite il Covax advance market commitment.
17) FONDI AGLI ENTI LOCALI PER CARO BOLLETTE
Il Decreto Aiuti Bis 2022 prevede l’aumento del contributo straordinario in
favore di Comuni, Città metropolitane e Province per far fronte al caro bollette.
Nello specifico, si punta a destinare ulteriori 350 milioni di euro in favore dei
Comuni e 50 milioni Città Metropolitane e delle Province.
18) 1,15 MILIARDI A FONDO IPCEI
Il Decreto Aiuti Bis va anche a destinare al Fondo IPCEI, 1.157 milioni di euro
fino all’anno 2030.ì Ovvero: 20 milioni nel 2022, 350 nel 2023 e 35 per
ciascun anno dal 2024 al 2030. I fondi servono per il sostegno alle imprese
che partecipano alla realizzazione degli importanti progetti di comune
interesse europeo.
19) STATO EMERGENZA PREVENTIVO PER RISCHIO IDRICO
Allo scopo di assicurare maggiore efficacia operativa e di intervento, in
relazione al rischio derivante da deficit idrico, la deliberazione dello stato di
emergenza di rilievo nazionale prevista dall’articolo 24 del Codice della
protezione civile può essere adottata anche preventivamente. A stabilirlo è il
Governo nel testo del Decreto Aiuti Bis. Lo stato di emergenza preventivo
vale solo se fatto sulla base delle informazioni e dei dati, anche climatologici,
disponibili e delle analisi prodotte dalle Autorità di bacino distrettuali e dai
centri di competenza, previsti dall’articolo 21 del Codice.
20) DPCM AREE INTERESSE STRATEGICO
In arrivo la possibilità per il Governo di individuare aree di interesse strategico
nazionale dove realizzare investimenti di almeno 300 milioni con un iter
autorizzativo semplificato. Nello specifico, la norma mira a stabilire che con un
Decreto del Presidente del Consiglio possano essere istituite aree di
interesse strategico nazionale per la realizzazione di piani o programmi
comunque denominati, che prevedano investimenti pubblici o privati, anche
cumulativamente, pari a un importo non inferiore a 300.000.000 euro relativi
ai settori ritenuti di rilevanza strategica. L’istituzione dell’area equivale a
dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza delle opere
necessarie. Sempre con un DPCM può essere nominato un commissario per
lo sviluppo dell’area, l’approvazione di tutti i progetti pubblici e privati e la
realizzazione delle opere pubbliche, specificandone i poteri. Stabilito anche un
iter semplificato con l’aiuto delle Regioni.
21) POTENZIAMENTO INTELLIGENCE
Gli 007 italiani potranno adottare misure di intelligence di contrasto in
ambito cibernetico in caso di crisi o di emergenza a fronte di minacce che
coinvolgono aspetti di sicurezza nazionale e non siano fronteggiabili solo con
azioni di resilienza. Il Presidente del Consiglio dovrà informare il COPASIR
che, a due anni dall’entrata in vigore delle nuove norme trasmetterà alle
Camere una relazione sull’efficacia delle stesse.
IL TESTO DEL DECRETO AIUTI BIS 2022
Mettiamo a vostra disposizione il testo della bozza del Decreto Aiuti Bis
(Pdf 906 Kb), in attesa della pubblicazione della norma in via definitiva sulla
Gazzetta Ufficiale. In questa pagina invece, trovate il comunicato stampa del
Governo sul Decreto Aiuti Bis e il video della conferenza stampa post
approvazione del 4 agosto 2022. È bene precisare che le informazioni
contenute nella bozza potrebbero essere soggette a modifiche e limature da
parte del Governo.

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