ANALISI E COMMENTI 1 – I 5 trend che cambieranno il mercato

I 5 trend che cambieranno il mercato


Il mondo sta subendo cambiamenti significativi: in questo momento si
possono identificare cinque cambiamenti sismici nelle economie e nei
mercati. L’analisi di Jody Jonsson, Equity Portfolio Manager di Capital
Group
Nei mercati globali sta prendendo forma una nuova realtà. Negli ultimi mesi i
commentatori si sono concentrati principalmente su una rotazione dai titoli
growth ai value, ma riteniamo che questa visione sia troppo semplicistica.
Molti investitori si aspettano un ritorno alla normalità dopo che l’inflazione sarà
calata e le banche centrali avranno smesso di alzare i tassi. Tuttavia,
riteniamo che il mondo stia subendo cambiamenti significativi e che gli
investitori dovranno rivedere le loro aspettative su come si presenterà un
tipico ambiente di investimento. Ecco cinque cambiamenti sismici che si
stanno registrando nelle economie e nei mercati in questo momento, così
come le implicazioni per gli investimenti a lungo termine per ciascuno di essi:

  1. Da tassi in calo a tassi in aumento e inflazione più alta
    Il mercato si sta scontrando con un ambiente macroeconomico che non si
    vedeva da molto tempo. L’inflazione è la più alta dall’inizio degli anni ’80. E
    fino a poco tempo fa abbiamo avuto un periodo di 40 anni di calo dei tassi di
    interesse. Questo è uno dei motivi per cui vediamo un mercato in lotta per
    adattarsi a questa nuova realtà.
    È facile supporre che si tratti di dislocazioni di mercato che si invertiranno
    rapidamente; ad esempio, i mercati obbligazionari attualmente prevedono un
    ritorno all’inflazione al 2% entro due anni. Ma questi cicli spesso durano molto
    più a lungo delle previsioni e c’è ragione di credere che un aumento
    dell’inflazione sia strutturale e che probabilmente persisterà.
    In questo nuovo contesto siamo particolarmente cauti verso le aziende
    altamente indebitate o quelle che contraggono nuovi debiti. Il denaro non è più
    “gratuito”, quindi una fetta maggiore di utili sarà impiegata a copertura dei
    debiti. Le aziende con la capacità di finanziare la propria crescita, così come
    quelle con un forte potere di determinazione dei prezzi e flussi di cassa
    affidabili, resteranno attraenti anche in un mondo caratterizzato da
    un’inflazione elevata e da un costo del capitale più elevato.
  2. Da una leadership di mercato ristretta a una più ampia
    Pensiamo che in futuro ci troveremo in un mercato molto meno concentrato.
    L’ultimo decennio è stato dominato da alcuni titoli tecnologici che era
    praticamente fondamentale possedere per tenere il passo con il mercato. Non
    crediamo che sarà più così. Ci aspettiamo nuove opportunità da una varietà di
    aziende, settori e aree geografiche. Aziende ben gestite al di fuori del settore
    tecnologico potrebbero avere la possibilità di ritrovare il loro splendore.
    Ad esempio, le società di e-commerce sono passate da essere protagoniste
    del cambiamento a dover fronteggiare loro stesse delle sfide. Hanno spesso
    margini molto bassi e sono costose da scalare con una logistica delle
    consegne difficile da gestire. Pochissime hanno avuto successo. Alcuni
    rivenditori tradizionali che hanno combinato i benefici dei negozi tradizionali
    con un’esperienza d’acquisto online convincente stanno cominciando ad
    accaparrarsi la fetta di mercato delle società che si occupano esclusivamente
    di e-commerce.
  3. Dalle risorse digitali a quelle fisiche
    L’ultimo mercato rialzista era dominato dalle aziende tecnologiche che devono
    la loro fortuna alle risorse digitali, quali i mercati online, le piattaforme di
    streaming, i motori di ricerca e i social media. Questo ha offuscato il fatto che
    non si può costruire una nuova economia senza settori più vecchi. Non che le
    aziende del digital first stiano scomparendo, ma pensiamo che gli investitori
    cominceranno a porre maggiore enfasi sulle materie prime e sui produttori di
    beni fisici.
    Alcuni potrebbero presumere che trend come quello del passaggio all’energia
    rinnovabile possano estromettere le aziende titolari in settori tradizionali come
    l’industria, i materiali o l’energia. Al contrario, potrebbero esserci dei vincitori
    tra le aziende che stanno aiutando altre società ad essere più efficienti dal
    punto di vista energetico, sia che si tratti di edifici intelligenti, di gestione
    energetica o sistemi HVAC che riducono le emissioni di gas. Altre tendenze
    globali come la modernizzazione della rete, la rilocalizzazione e la sicurezza
    energetica possono causare un boom degli investimenti di capitale tra i vari
    settori. Si tratta di aree in cui le aziende industriali gestite in modo intelligente
    potrebbero avere una vera rinascita.
  4. Dall’espansione dei multipli alla crescita degli utili
    Molti nuovi investitori si sono abituati a titoli molto costosi negli ultimi 5-10 anni
    e ora pensano che torneranno a quei livelli durante la prossima fase rialzista.
    Quando i tassi erano vicini allo zero il mercato poteva sostenere multipli più
    elevati, ma riteniamo che quei giorni siano finiti.
    Se nel prossimo mercato rialzista l’espansione dei multipli sarà limitata, i
    rendimenti azionari dovranno essere alimentati dalla crescita degli utili. Ciò
    significa che i mercati non saranno molto pazienti con le aziende non
    redditizie. I titoli i cui modelli di business dipendono dal denaro a basso costo
    stanno scomparendo, così come le società che hanno finanziato le perdite
    cercando di scalare rapidamente anche dove l’aspetto economico non ha
    funzionato. Un tempo i mercati pagavano generosamente per la crescita
    futura, ma ora con tassi di interesse più alti sono meno disposti a farlo. Il
    mercato sta ponendo fine ai modelli di business che non funzionano quando il
    denaro non è più gratuito.
  5. Dalle catene di fornitura globali alle catene di fornitura regionali
    La globalizzazione delle catene di fornitura è un altro trend pluridecennale in
    continua evoluzione. Per una generazione, le società hanno spostato il settore
    manifatturiero sul suolo estero per tagliare i costi e aumentare i margini. Ma i
    limiti di prediligere l’efficienza sulla resilienza sono ora chiari. L’aumento delle
    tensioni geopolitiche e le perturbazioni indotte dalla pandemia hanno portato
    le società a considerare l’opportunità di portare le catene di fornitura vicino a
    casa.
    La combinazione di tassi bassi e mercati in crescita ha reso gli ultimi 10 anni
    come una lunga giornata di sole in spiaggia. Anche se i bagnanti sono ora
    tornati al chiuso per via di alcuni acquazzoni, sono ancora alla finestra in
    attesa che la tempesta passi.
    Non si rendono conto che su di noi incombe un nuovo sistema meteorologico
    con più nuvole, temperature più fredde e venti molto più forti. Non è la fine del
    mondo, ma potrebbe essere più umido, più nuvoloso e più freddo, e la vita
    non sarà più una giornata al mare.
    Potrebbe sembrare una prospettiva negativa ma in realtà lo vediamo come un
    momento davvero emozionante per un investitore. I nuovi contesti di mercato
    offrono nuove opportunità ed è qui che l’esperienza e la flessibilità possono
    dimostrarsi essenziali.
    fonte: START MAGAZINE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.