Crisi energia. Ecco il piano d’emergenza del
Governo. Giù le temperature dei riscaldamenti.
Ma ospedali e strutture sanitarie saranno esclusi.
Tra le misure a breve termine è prevista una riduzione di un grado nel
riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza
nelle attività industriali, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per
gli altri edifici. Previsti poi 15 giorni in meno di accensione degli
impianti (posticipo di 8 giorni e stop anticipato di 7) e un’ora in meno al
giorno di utilizzo. Da queste misure, precisa il Governo, saranno
escluse tutte le “utenze sensibili” tra le quali ricadono anche quelle
sanitarie IL PIANO
Il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha reso noto il
Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale resosi
necessario a seguito dell’impennata dei prezzi conseguente soprattutto alla
crisi ucraina.
Il Governo, si legge in una nota, “conferma gli impegni di decarbonizzazione
per il 2030, che anzi assumono in questa fase un’ulteriore rilevanza ai fini
strategici dell’aumento della indipendenza energetica”.
“L’insieme delle misure di diversificazione illustrate nel Piano, prosegue la
nota, consentirà nel medio termine (a partire dalla seconda metà del 2024)
di ridimensionare drasticamente la dipendenza dal gas russo e comunque di
ridurre l’uso del gas in generale”.
Ma nel breve termine, specifica il Governo, “ferme restando tali iniziative, al
fine di risparmiare gas e evitare il più possibile un eccessivo svuotamento
degli stoccaggi nazionali anche in previsione della stagione 2023-2024, è
comunque opportuno attuare un Piano nazionale di contenimento dei
consumi di gas, in linea con le indicazioni della Commissione europea, così
come recentemente definite nel Regolamento (UE) 2022/1369 del 5 agosto
2022”.
Tra le misure a breve termine è prevista una riduzione di un grado nel
riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza nelle
attività industriali, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli altri
edifici.
Previsti poi 15 giorni in meno di accensione degli impianti (posticipo di 8
giorni e stop anticipato di 7) e un’ora in meno al giorno di utilizzo.
Da queste misure, precisa il Governo, saranno escluse tutte le “utenze
sensibili” tra le quali ricadono anche quelle sanitarie.
Il piano promuove anche comportamenti responsabili per la riduzione della
temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento
invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento
estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo
di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il
distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione,
lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del
frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la
riduzione delle ore di accensione delle lampadine.