Appalti: al via compensazione prezzi
contro il caro materiali
Appalti pubblici: compensazioni alle imprese per l’aumento dei prezzi
dei materiali, doppio decreto per quantificare il caro prezzi e sveltire i
pagamenti
Firmato il 4 aprile il Decreto MIMS (Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità
Sostenibili) per la compensazione del caro materiali negli appalti pubblici.
Entro 45 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto con la
variazione dei prezzi per il secondo semestre 2021, le stazioni appaltanti
potranno inviare la richiesta di accesso al Fondo dedicato (su
compensazioneprezzi.mit.gov.it).
Riceveranno l’anticipo del 50% (previsto dal dl 21/2022) e poi il saldo, e a
loro volta potranno trasferire i fondi alle imprese.
Il Ministro Enrico Giovannini ha inviato una circolare alle principali stazioni
appaltanti pubbliche (Rete Ferroviaria Italiana, ANAS, Autorità di sistema
portuale, Provveditorati alle opere pubbliche, ecc.) invitandole a pagare le
compensazioni sui contratti in essere il prima possibile le imprese per gli
aumenti dei prezzi dei materiali verificatisi nel 2021.
Le stazioni appaltanti devono procedere ai pagamenti senza attendere
l’anticipo dal Fondo, i cui tempi di trasferimento non devono “condizionare o
far posticipare i pagamenti erogabili a valere sulle risorse proprie”.
Nel frattempo, il provvedimento che certifica gli aumenti dei materiali per i
lavori pubblici nel secondo semestre 2021, contestualmente firmato il 5
aprile dal Ministro Giovannini, permette di richiedere al Ministero un anticipo a
compensazione sui materiali. Il caro prezzi riguarda soprattutto l’acciaio
(70%), legno (78%) e bitume (36%). Nel documento sono classificati decine di
materiali che hanno subito un rincaro che dà diritto alla compensazione
rispetto ai prezzi inizialmente stimati nell’ambito del contratto di appalto.