APPRENDISTATO – Come attivare un contratto di apprendistato di 3° livello per alta formazione e ricerca: la guida ANPAL

Come attivare un contratto di apprendistato
di 3° livello per alta formazione e ricerca: la
guida ANPAL


di Francesco Rodorigo – LEGGI E PRASSI
Il contratto di apprendistato di 3° livello, alta formazione e ricerca, è un
rapporto di lavoro a tempo indeterminato rivolto ai giovani tra i 18 e i 29
anni. Nella guida ANPAL aggiornata al 2023 tutte le istruzioni su
attivazione e funzionamento
Come si attiva un contatto di apprendistato di 3° livello?
La guida dell’ANPAL aggiornata a gennaio 2023 e a cui sono state aggiunte le
risposte alle domande più frequenti fornisce tutte le istruzioni e le indicazioni
per datori di lavoro e apprendisti.
Il contratto di alta formazione e ricerca consiste in un rapporto a tempo
indeterminato finalizzato alla formazione ed all’occupazione dei giovani tra i
18 e i 29 anni, i quali mentre lavorano possono conseguire un titolo di studio,
sviluppare una ricerca o concludere il periodo di praticantato.
Il contratto deve essere stipulato per almeno 6 mesi, non può essere
superiore alla durata del percorso di studi (massimo 3 anni per apprendistato
di ricerca) e comporta vantaggi sia per l’azienda che assume sia per gli
apprendisti.
Per attivarlo impresa e istituzione formativa devono stipulare un apposito
protocollo formativo per poi compilare un piano formativo individuale.
Come attivare un contratto di apprendistato di 3° livello per alta
formazione e ricerca: la guida ANPAL
L’ANPAL, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, ha messo a
disposizione degli interessati la guida aggiornata a gennaio 2023 relativa
all’attivazione del contratto di apprendistato di 3° livello, cioè quello di alta
formazione e ricerca.
Come si legge nel comunicato stampa del 6 febbraio 2023, infatti, sono
state pubblicate le risposte alle domande più frequenti per aiutare a
chiarire ogni possibile dubbio su questa tipologia di contratto.
L’apprendistato di alta formazione e ricerca è un contratto di lavoro a tempo
indeterminato finalizzato alla formazione ed all’occupazione dei giovani tra i
18 e i 29 anni.
I lavoratori assunti, infatti, possono conseguire un titolo di istruzione terziaria
(diploma ITS/AFAM), universitaria e post-universitaria, svolgere attività di
ricerca o portare a termine il periodo di praticantato per le professioni
ordinistiche in contemporanea all’attività lavorativa.
Nello specifico, gli apprendisti possono conseguire diversi titoli, tra cui:
● Diploma di istruzione tecnica superiore (diploma ITS);
● Titoli di studio di alta formazione artistica, musicale e coreutica;
● Laurea triennale e magistrale;
● Laurea magistrale a ciclo unico;
● Master di I e II livello;
● Dottorato di ricerca.
I praticanti possono essere assunti da datori di lavoro appartenenti a tutti i
settori economico produttivi. Lo stipendio viene individuato sulla base di
quanto stabilito dal contratto collettivo nazionale di riferimento per ciascun
livello di inquadramento.
Se al termine della fase formativa le parti non recedono il contratto di
apprendistato, il rapporto prosegue come contratto a tempo indeterminato.
Apprendistato di 3° livello per alta formazione e ricerca: quanto dura e
quali sono i vantaggi
La fase formativa del contratto di apprendistato di 3° livello per alta
formazione, cioè il periodo necessario per il conseguimento del titolo, deve
avere una durata minima di 6 mesi, come previsto dall’articolo 42, comma 2
del Dlgs n. 81/2015.
La durata massima del contratto, invece, non può superare quella del
percorso formativo (ad esempio due anni per un master) sulla base del tempo
necessario al conseguiti del titolo. Ad esempio, se il contratto viene attivato al
secondo anno di un master biennale avrà durata di un anno.
Per quanto riguarda l’apprendistato di ricerca, poi, la durata massima è di 3
anni a meno che le regioni non prevedano eventuali proroghe di massimo un
anno dovute a particolari esigenze relative al progetto di ricerca.
L’apprendistato finalizzato alla conclusione del praticantato, infine, ha una
durata commisurata al conseguimento dell’attestato per l’ammissione
all’esame di Stato.
La stipula del contratto di apprendistato comporta dei vantaggi sia per
l’apprendista sia per le aziende che lo assumono.
Il primo può beneficiare di un vero e proprio contratto che prevede tutele
assistenziali e previdenziali mentre continua il proprio percorso di studi o
matura esperienza di ricerca in un settore attinente al percorso formativo.
Le imprese, invece, possono investire sui giovani da formare direttamente sul
lavoro rispondendo al proprio fabbisogno. Inoltre, i datori di lavoro possono
beneficiare di diverse agevolazioni, come ad esempio un esonero retributivo
totale per la formazione esterna.
Apprendistato di 3° livello per alta formazione e ricerca: come si attiva e
come funziona
Per l’attivazione del contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca,
oltre all’azienda e al lavoratore, deve essere coinvolta anche l’istituzione
formativa.
L’azienda, infatti, deve stipulare con l’istituto/università un apposito protocollo
formativo, come stabilito dal decreto interministeriale del 12 ottobre

  1. Le due parti dovranno anche nominare un tutor aziendale e uno
    formativo per seguire l’apprendista e coordinare le sue attività.
    Il passo successivo è la progettazione e la compilazione del piano formativo
    individuale. Questo deve essere allegato al contratto di lavoro nel quale sono
    indicate le attività che l’apprendista dovrà svolgere, sia in termini di
    formazione che in termini di lavoro.
    Il tutor aziendale, poi, al termine del periodo formativo compila il dossier
    individuale con il quale si attestano le attività svolte e le competenze acquisite
    dall’apprendista.
    Tutti i dettagli sono contenuti nella guida ANPAL presente nella pagina del
    sito dedicata. Qui anche tutti i riferimenti normativi regionali da applicare
    nei casi specifici e le nuove risposte alle domande più frequenti in materia di
    apprendimento di 3° livello.
    fonte: F INFORMAZIONE FISCALE

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