Fondo Trasferimento Tecnologico 2022:
cos’è, a chi è rivolto, come funziona
Tutte le informazioni sul Fondo Trasferimento Tecnologico: cos’è, a chi è
rivolto, come funziona e quali sono le regole per il 2022
Il Fondo per il Trasferimento Tecnologico nasce per sostenere lo sviluppo di
tecnologie strategiche per la crescita della competitività del Paese.
Rivolto alle imprese italiane, con particolare riferimento a start up e PMI
innovative, prevede risorse per 500 milioni di euro destinate a progetti a
sostegno di innovazione e ricerca scientifica. Il Fondo è gestito dal MiSE,
tramite la Fondazione ENEA Tech.
In questa guida vi spieghiamo in modo dettagliato in cosa consiste il Fondo
Trasferimento Tecnologico, quali interventi finanzia e quali imprese possono
beneficiarne.
COS’È IL FONDO TRASFERIMENTO TECNOLOGICO 2022
Il Fondo per il Trasferimento Tecnologico è finalizzato a supportare ed
accelerare i processi di innovazione, crescita e ripartenza del sistema
produttivo italiano. Rappresenta una misura di sostegno alle imprese attive nel
campo dell’innovazione tecnologica ed è volto a potenziare legami e
sinergie tra i sistemi della tecnologia e della ricerca applicata.
Il Trasferimento Tecnologico configura, infatti, un processo attraverso cui
conoscenze, tecnologie, metodi, procedure e risultati derivanti dalla ricerca
scientifica e tecnologica sono resi disponibili ad un’ampia gamma di attori del
mercato e, più in generale, della società nel suo complesso, affinché possano
essere utilizzati o sviluppati per creare ulteriore innovazione. Il Fondo, che
sostiene ed incentiva tale processo, è stato introdotto nel 2020 dal Decreto
Rilancio (articolo 42) con una dotazione iniziale di 500 milioni di euro, fatti
salvi stanziamenti aggiuntivi nel corso degli anni. È gestito dalla Fondazione
ENEA Tech e Biomedical, istituita dal Decreto Rilancio e costituita dall’ENEA
(Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo
sostenibile), che opera sotto la vigilanza del MiSE. Per disciplinarne modalità
di funzionamento ed intervento, il Ministero dello Sviluppo Economico, di
concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha provveduto ad
emettere il Decreto Interministeriale del 4 dicembre 2020.
A CHI È RIVOLTO IL FONDO
Beneficiarie del Fondo Trasferimento Tecnologico sono le aziende italiane. In
particolare, gli investimenti sono rivolti alle seguenti tipologie di imprese:
● PMI innovative con elevato potenziale di crescita, non quotate e
operanti su tutto il territorio nazionale. Tra queste, in particolare, sono
interessate dall’intervento:
- le start up innovative di cui all’articolo 25 del Decreto Legge 179 del 18
ottobre 2012, convertito, con modificazioni, dalla Legge 221 del 17
dicembre 2012; - le PMI innovative di cui all’articolo 4 del Decreto Legge 3 del 24 gennaio
2015, convertito, con modificazioni, dalla Legge 33 del 24 marzo 2015; - spin off e spin out di università, centri e istituti di ricerca pubblici e
privati, parchi scientifici e tecnologici.
● PMI in via di costituzione o costituite da non più di 60 mesi e che si
trovano nella fase di avvio dell’attività imprenditoriale e, comunque, in
un ambito di intervento pre-commerciale e pre-competitivo;
● PMI che operano o prevedono di operare in ambiti tecnologici di
interesse strategico nazionale, con priorità per tecnologie healthcare,
information technology, settore green economy e deep tech (additive
manufacturing, nanotecnologie, nuovi materiali, robotica, intelligenza
artificiale).
REQUISITI
Le PMI, per poter beneficiare delle agevolazioni previste dal Fondo per il
Trasferimento Tecnologico, le imprese devono rispettare i seguenti requisiti:
● essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
● non essere in liquidazione volontaria, né sottoposte a procedure
concorsuali con finalità liquidatorie;
● rispettare le condizioni di ammissibilità previste dalla disciplina europea
in materia di aiuti di Stato di riferimento, anche in relazione alla
condizione di “imprese in difficoltà”, definita all’articolo 2, punto 18, del
Regolamento di esenzione.
SOGGETTI ESCLUSI
Sono invece escluse dall’intervento le imprese:
● nei cui confronti sia stata applicata sanzione interdittiva;
● i cui amministratori o legali rappresentanti siano stati condannati – con
sentenza definitiva, decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o
sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del
c.p.p. – per i reati che costituiscono motivo di esclusione dalla
partecipazione a una procedura di appalto o concessione, ai sensi della
normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture, vigente alla data di presentazione della domanda.
OBIETTIVI DEL FONDO TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Le iniziative attuabili attraverso le risorse rese disponibili dal Fondo
Trasferimento Tecnologico sono volte a favorire la collaborazione di soggetti
pubblici e privati nella realizzazione di progetti di innovazione e spin-off.
Possono prevedere lo svolgimento, da parte del soggetto attuatore, di attività
di progettazione, coordinamento, promozione, stimolo alla ricerca e allo
sviluppo, attraverso:
● l’offerta di soluzioni tecnologicamente avanzate, processi o prodotti
innovativi;
● attività di rafforzamento delle strutture e diffusione dei risultati della
ricerca;
● attività di consulenza tecnico-scientifica;
● formazione;
● attività di supporto alla crescita di PMI e start up ad alto potenziale di
innovazione.
ULTERIORI ATTIVITÀ DI SOSTEGNO
Inoltre, interventi di promozione delle iniziative e degli investimenti mirati alla
valorizzazione e all’impiego dei risultati della ricerca presso le imprese
possono essere attuati anche mediante le seguenti azioni:
● promozione e diffusione delle opportunità offerte dal Fondo per il
Trasferimento Tecnologico;
● creazione di database per favorire la ricerca di figure professionali, tra
cui ricercatori e imprenditori, dotati delle competenze necessarie a
progetti di trasferimento tecnologico;
● allestimento di piattaforme o altri strumenti per agevolare la conoscenza
dello stato dell’arte dei diritti di proprietà intellettuale negli ambiti
tecnologici sostenuti dal Fondo o nelle iniziative promosse dalla
Fondazione ENEA Tech;
● attività formative e seminari per la preparazione di figure professionali
idonee ad operare nel campo dell’innovazione e del Trasferimento
Tecnologico;
● predisposizione di studi e ricerche in ambiti di interesse per il settore
dell’innovazione, della ricerca e del Trasferimento Tecnologico;
● ulteriori progettualità mirate a favorire il Trasferimento Tecnologico,
promosse dal soggetto attuatore in collaborazione con università, enti di
ricerca e altre istituzioni o enti competenti nel settore.
TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI
Tramite il Fondo Trasferimento Tecnologico è possibile effettuare interventi di
diversa tipologia. Questi si definiscono, infatti, in base alle caratteristiche dei
singoli progetti e delle imprese beneficiarie. In particolare, possono
assumere la forma di:
● interventi in equity e quasi equity;
● prestiti convertibili;
● strumenti finanziari di partecipazione;
● contratti e grant contenenti opzioni convertibili.
Tali forme di intervento possono essere attuate nel rispetto di uno o più dei
seguenti riferimenti normativi:
● Regolamento di esenzione;
● Regolamento de minimis;
● Orientamenti della Commissione europea in materia di aiuti di Stato;
● Quadro temporaneo Covid19;
● Comunicazione 2014/C198/01.
IMPORTO INCENTIVI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Gli interventi attuabili tramite il Fondo per il Trasferimento Tecnologico
possono avere un valore compreso tra 100.000 euro e 15.000.000 di euro
per ciascuna impresa beneficiaria. L’entità degli incentivi varia a seconda delle
caratteristiche e dell’ambito tecnologico in cui opera l’azienda.
COME ACCEDERE AL FONDO
Non sono ancora state rese note le modalità di accesso alle risorse del Fondo
Trasferimento Tecnologiche che saranno diverse in base agli interventi
richiesti. Non appena sarà operativo e si potrà fare domanda vi aggiorneremo
in questo stesso articolo.
COME FUNZIONA
Il soggetto attuatore può effettuare gli interventi nelle seguenti modalità:
● in modo autonomo, in qualità di unico investitore;
● aggregando proprie risorse, in aggiunta a quelle del Fondo per il
Trasferimento Tecnologico;
● in coordinamento o co-investimento con imprese, fondi istituzionali o
privati, organismi e enti pubblici, anche territoriali, nonché attraverso
l’utilizzo di risorse dell’UE.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Decreto Rilancio (pdf 653kb);
Decreto Interministeriale del 4 dicembre 2020 (pdf 1MB).
fonte: TI CONSIGLIO UN LAVORO