BANDI ED INCENTIVI – Accordi per l’innovazione Impresa 2023: beneficiari, requisiti e finanziamenti previsti Il Bando Accordi per l’Innovazione 2023 è un’iniziativa volta a favorire i nuovi progetti di ricerca e sviluppo da parte delle imprese.

Accordi per l’innovazione Impresa 2023:
beneficiari, requisiti e finanziamenti previsti
Il Bando Accordi per l’Innovazione 2023 è un’iniziativa volta a favorire i
nuovi progetti di ricerca e sviluppo da parte delle imprese.


di Claudio Garau
Il MISE, ovvero quello che era il Ministero dello Sviluppo Economico, ha
cambiato nome: oggi l’istituzione opera come Ministero delle Imprese e del
Made in Italy allo scopo di incentivare iniziative e progetti nell’ambito
dell’innovazione di prodotto e di processo in tutti i settori produttivi, favorendo
così lo sviluppo economico delle aziende e dei territori del nostro paese.
L’obiettivo è anche la valorizzazione e promozione delle imprese italiane nel
mondo.
Ebbene, proprio questo Ministero si deve il lancio di un nuovo bando recante
finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto a favore di attività di
innovazione, ricerca e sviluppo. Saranno incentivati i progetti aventi
specifiche caratteristiche che di seguito vedremo, nell’ambito di un’iniziativa
che prende il nome di “Bando Accordi per l’innovazione del Ministero delle
Imprese“: vediamo dunque come funziona e che cosa c’è da ricordare a
riguardo.
Leggi anche: contributi a fondo perduto installazione colonnine ricarica per
imprese 2023
Bando Accordi per l’innovazione del MiMIT: chi sono i beneficiari
delle agevolazioni
Se ci si domanda chi sono i potenziali beneficiari di quanto disposto nel testo
del Bando Accordi per l’innovazione, la risposta è che possono accedere:
● le imprese di ogni dimensione che possano però documentare
l’approvazione di almeno due bilanci;
● le imprese operative nel settore industriali, agroindustriale,
artigiano, di servizi all’industria e attività di ricerca.
Insomma, si tratta certamente di un bando che, essendo aperto sia alle PMI
che alle grandi imprese, mira a mettere in pratica la lungimirante strategia
della creazione di una unione tra le grandi organizzazioni caratterizzate da
mezzi importanti e capitale elevato con le piccole attività produttive, le quali
però sono un fiore all’occhiello per il nostro paese – considerando che al loro
interno hanno molto spesso delle elevate specializzazioni e competenze
tecniche. In una sorta di ‘sinergia’ e con il contributo delle attività di ricerca
connesse alle università, sarà dunque possibile conseguire gli obiettivi
indicati dalla misura agevolativa di cui al bando.
Infatti le imprese possono presentare i progetti anche in forma congiunta tra
loro, fino a un massimo di 5 soggetti co-proponenti. Non solo: possono essere
soggetti co-proponenti di un progetto ‘combinato’ anche gli Organismi di
ricerca e le imprese agricole (queste ultime a determinate condizioni
specificate dal MIMIT nel proprio sito web).
Caratteristiche dei progetti di ricerca e sviluppo
Abbiamo accennato al fatto che il Bando citato prevede contributi ad hoc, e
questo secondo una dotazione finanziaria imponente trattandosi di un miliardo
di euro. A quali condizioni? Ebbene le agevolazioni sono previste:
● a favore di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale
mirate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al
loro notevole miglioramento, grazie allo sviluppo delle tecnologie
abilitanti fondamentali (KETs). Ci riferiamo ad es. alle
biotecnologie o alla nanotecnologia;
● nell’ambito delle aree di intervento collegate al secondo Pilastro
del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte
Europa” di cui al Regolamento UE 2021/695 del Parlamento
europeo e del Consiglio del 28 aprile dello scorso anno. Dette
aree sono ad es. quelle inerenti l’intelligenza artificiale o la
robotica, la mobilità intelligente o l’industria pulita a basse
emissioni di carbonio.
Non solo. I progetti di ricerca e sviluppo cui fa riferimento il Bando Accordi
di innovazione devono avere le seguenti caratteristiche:
● durata non maggiore di 3 anni;
● spese agevolabili non al di sotto di 5 milioni di euro;
● essere avviati subito dopo la presentazione della richiesta
domanda di agevolazioni al MIMIT.
Si tratta di requisiti abbastanza rigidi che contribuiranno a selezionare in
partenza i soggetti che intendono sfruttare i benefici del Bando Accordi di
innovazione.
Tipologie delle agevolazioni di cui al Bando MIMIT
In particolare detti incentivi alle PMI e alle grandi imprese sono previsti
secondo due distinte modalità:
● contributo diretto per i costi, nel limite massimo del 50% dei
costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi
ammissibili di sviluppo sperimentale;
● eventuale finanziamento a tasso agevolato, nel limite massimo
del 20% del totale delle spese ammissibili di progetto di ricerca e
sviluppo.
Nell’ipotesi nella quale il progetto sia ideato in forma congiunta con una
collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di
ricerca, il MIMIT riconosce a ognuno dei soggetti proponenti, entro determinati
limiti, una maggiorazione del contributo diretto sia per le piccole e medie
imprese e gli Organismi di ricerca, sia per le grandi imprese.
Il rilievo dell’Accordo per l’innovazione
Onde accedere alle agevolazioni in gioco nel Bando Accordi per
l’innovazione, è necessario sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il
Ministero e i soggetti proponenti (e le eventuali amministrazioni pubbliche
interessate al cofinanziamento dell’iniziativa). Nello specifico, per l’attivazione
dell’iter negoziale mirato alla definizione dell’Accordo per l’innovazione le
aziende proponenti devono presentare al MIMIT la domanda di agevolazioni
insieme alla scheda tecnica, al piano di sviluppo del progetto e, in ipotesi di
progetto proposto insieme a più soggetti, alla copia del contratto di
collaborazione.
Ovviamente il Ministero, dopo aver ricevuto la domanda di agevolazione,
controllerà la disponibilità delle risorse finanziarie e darà luogo all’istruttoria
amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla scorta della documentazione
presentata. Sarà il momento clou della procedura, con la quale l’istituzione
valuterà di fatto la bontà del progetto.
Leggi anche: Milleproroghe 2023, gli ultimi emendamenti approvati e testo
aggiornato
Termine per fare domanda
In tema di Bando Accordi per l’innovazione, le imprese interessate a fare
domanda debbono ricordare che non c’è moltissimo tempo, in quanto il
termine scade il prossimo 31 marzo, e la richiesta è possibile fino ad
esaurimento fondi.
Ricordiamo infine che un soggetto proponente può fare una sola domanda di
agevolazione, come singolo proponente o in veste di soggetto capofila di un
progetto congiunto tra più realtà imprenditoriali. Per ulteriori informazioni e
dettagli su come fare domanda rinviamo comunque all’apposita pagina web
sul sito del MIMIT.
fonte: LAVORO E DIRITTI

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