Bonus facciate, chi effettua i lavori ha
diritto al bonus mobili ed elettrodomestici?
di Tommaso Gavi – IMPOSTE
Bonus facciate, a chi esegue i lavori che danno diritto alla detrazione
spetta anche il bonus mobili? La risposta è negativa. L’accesso
all’agevolazione sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici è legato agli
interventi del bonus ristrutturazione e del sismabonus, anche al 110 per
cento
Bonus facciate, i soggetti che eseguono interventi di manutenzione
straordinaria sulle facciate, che non influiscono dal punto di vista termico,
possono beneficiare del bonus mobili?
La risposta è negativa: l’agevolazione edilizia introdotta dalla Legge di
Bilancio 2020 non permette l’accesso al bonus mobili.
Per accedere al bonus mobili ed elettrodomestici è necessario realizzare
interventi di recupero del patrimonio edilizio, per i quali è prevista la
detrazione del 50 per cento.
Possono permettere l’accesso al bonus mobili anche gli interventi relativi al
sismabonus, anche quelli agevolati al 110 per cento.
Bonus facciate, chi effettua i lavori ha diritto al bonus mobili ed
elettrodomestici?
Il bonus facciate apre al bonus mobili ed elettrodomestici? La risposta al
quesito che è stato posto da un contribuente a FiscoOggi, la rivista online
dell’Agenzia delle Entrate, è negativa.
Il contribuente chiede se gli interventi di manutenzione straordinaria, che non
influiscono dal punto di vista termico, effettuati sulla propria abitazione
possono permettere l’accesso al bonus mobili.
Il soggetto chiarisce di aver depositato l’apposita CILA, la comunicazione di
inizio lavori asseverata.
L’agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2022, che consiste in una
detrazione del 90 per cento delle spese sostenute negli anni 2020 e 2021 e
del 60 per cento per il 2022, non rientra tra quelle che trainano il bonus mobili.
La detrazione sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici, che permette di
beneficiare di uno sconto d’imposta del 50 per cento delle spese in 10 anni,
spetta a condizione che vengano effettuati interventi previsti dall’articolo
16-bis del TUIR.
In altre parole, solo alcuni interventi di recupero del patrimonio edilizio e quelli
che rientrano nel sismabonus permettono di avere accesso all’agevolazione
per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Porta aperta anche a chi effettua lavori che rientrano nel comma 4 dell’articolo
119 del decreto legge numero 34 del 2020, ovvero il Decreto Rilancio.
Bonus mobili, a chi spetta e a quanto ammonta
Il bonus mobili ed elettrodomestici consiste in una detrazione fiscale del
50 per cento delle spese per l’acquisto degli articoli.
Il tetto massimo è fissato, per il 2022, nell’importo di 10.000 euro. A partire dal
prossimo anno e fino al 2024 l’importo totale viene dimezzato e passa a 5.000
euro per effetto di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022.
In altre parole, quindi, il beneficiario può avere uno “sconto sulle tasse” che
viene ripartito in 10 rate dello stesso importo, fino a coprire la metà delle
spese per mobili ed elettrodomestici.
Possono rientrare tra le spese agevolabili le seguenti voci.
● mobili e arredi: ad esempio letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie,
tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi,
apparecchi di illuminazione;
● grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni,
alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla
classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le
quali sia prevista l’etichetta energetica. Vi rientrano anche apparecchi di
cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche,
apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori
elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Le agevolazioni edilizie che permettono l’accesso all’agevolazione
sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici sono le seguenti:
● manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo,
ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti (per esempio,
tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di
infissi esterni, rifacimento di intonaci interni non danno diritto al bonus);
● ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi
calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
● restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia,
riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o
ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi
dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
● manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e
risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni del
condominio.
Come già chiarito non rientra tra tali agevolazioni il bonus facciate. Per avere
una panoramica completa sui vari aspetti relativi al bonus mobili si può
consultare la guida aggiornata.
fonte: F INFORMAZIONE FISCALE