BONUS ED INCENTIVI – Stop ai bonus energetici per le imprese energivore: dal 1° gennaio 2024 solo un contributo unico

Stop ai bonus energetici per le imprese
energivore: dal 1° gennaio 2024 solo un
contributo unico


Necessaria diagnosi energetica
di Cinzia De Stefanis
Stop dal 1° gennaio 2024 ai bonus energetici per le imprese energivore. Da
tale data e fino al 2028, per le imprese energivore, sarà possibile contare
soltanto su un contributo unico sugli oneri generali legati al sistema elettrico e
relativi al sostegno delle energie rinnovabili.
In pratica, viene superato il vecchio sistema degli scaglioni per la modulazione
del beneficio (in funzione dell’intensità elettrica delle singole imprese) a favore
di un valore unico per tutte le imprese che versino in determinate condizioni.
È con l’articolo 3, del Decreto Legge 29 settembre 2023, n. 131 (pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale, del 29.09.2023, n. 228) che è stato modificato il
regime delle agevolazioni a favore dei soggetti a forte consumo di energia
elettrica (cosiddette “imprese energivore”), prevedendo nuovi presupposti di
accesso al regime agevolativo a decorrere dal 1° gennaio 2024. La finalità del
decreto in commento è quella di adeguare la normativa nazionale alla
comunicazione della Commissione europea 2022/C 80/01, del 18 febbraio
2022, recante «Disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima,
dell’ambiente e dell’energia 2022».
Quando parliamo delle imprese a forte consumo di energia ci riferiamo alle
industrie alimentari e meccaniche, alle cartiere e alle acciaierie.
Nuovi requisiti di accesso – Dal 1° gennaio 2024, accedono alle agevolazioni
le imprese energivore che, nell’anno precedente alla presentazione
dell’istanza di concessione delle agevolazioni medesime, hanno realizzato un
consumo annuo di energia elettrica non inferiore a 1 GWh e che rispettano
almeno uno dei seguenti requisiti:
● operano in uno dei settori ad alto rischio di rilocalizzazione;
● operano in uno dei settori a rischio di rilocalizzazione nel rispetto della
comunicazione della Commissione europea;
● pur non operando in alcuno dei settori precedenti, hanno beneficiato,
nell’anno 2022 ovvero nell’anno 2023, delle agevolazioni di cui al
decreto del Ministro dello sviluppo economico 21 dicembre 2017,
recante “Disposizioni in materia di riduzioni delle tariffe a copertura degli
oneri generali di sistema per imprese generali di sistema per imprese
energivore”.
Sarà il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica a stabilire i termini
e le modalità per la presentazione della domanda delle imprese o delle
associazioni di categoria, relative al settore o sotto settore, ai sensi del punto
406 della comunicazione 2022/C 80/01.
Imprese in difficoltà – Sono escluse dall’agevolazione le imprese che si
trovano in stato di difficoltà ai sensi della comunicazione 2014/C 249/01 della
Commissione europea.
Diagnosi energetica – Le imprese energivore dovranno dunque sottoporsi a
una “diagnosi energetica” che diventerà indispensabile per poter ottenere le
agevolazioni: a disporlo è il Dlgs n. 102 del 2014, che ora, visto il nuovo tipo di
sostegno riconosciuto dallo Stato, diventerà vincolante nel caso specifico. A
verificare che tale adempimento venga portato a termine sarà Enea, l’Agenzia
nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico
sostenibile, mentre l’Arera (autorità di regolazione per energia, reti e
ambiente) definirà modi e tempi delle istanze di concessione volte ad attestare
il possesso dei requisiti richiesti.
Le novità in vigore dal 1° gennaio 2024 – A partire dal primo gennaio 2024
inoltre verrà abolito anche il sistema di scaglioni fin qui impiegato per stabilire
l’entità del benefico riconosciuto alle aziende. Al suo posto entrerà in vigore
un parametro da utilizzare per tutte le imprese in grado di soddisfare
determinati standard. La differenza sta principalmente nel fatto che il vecchio
metodo prevedeva un’applicazione modulare legata all’intensità del consumo
elettrico effettivamente registrato da ogni azienda.

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