CIE Carta Identità Elettronica: cos’è, come
richiederla, come funziona

CIE Carta Identità Elettronica: cos’è, come
richiederla, come funziona


La guida chiara, dettagliata e aggiornata con tutte le informazioni utili sulla
CIE, ossia la Carta d’Identità Elettronica
La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è il documento di riconoscimento dei
cittadini italiani che sostituisce la carta d’identità in formato cartaceo rilasciata
dallo Stato.
Rispetto alla vecchia carta d’identità cartacea la CIE, oltre a permettere
l’accertamento dell’identità del possessore, consente l’accesso ai servizi
online delle Pubbliche Amministrazioni. Può essere utilizzata come
documento di riconoscimento per viaggiare in Europa e anche per accedere a
servizi online dell’UE. Dal 2023 è stata arricchita di funzioni che permettono il
suo uso in modo simile allo SPID.
In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è la CIE,
Carta d’Identità Elettronica, come funziona, come attivarla e le novità del 2023
sul suo utilizzo.
COS’È LA CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICA
La CIE è il documento d’identità dei cittadini italiani emesso dal Ministero
dell’Interno e prodotto dal Poligrafico e Zecca dello Stato. Grazie a sofisticati
elementi di sicurezza e anticontraffazione, permette l’accertamento
dell’identità del possessore e l’accesso ai servizi online delle Pubbliche
Amministrazioni sia in Italia (vedi elenco) che nei Paesi dell’Unione Europea
(vedi elenco).
Oltre ad accertare l’identità del titolare, la CIE è dotata anche di una
componente elettronica (un chip) che – grazie all’adozione delle più
avanzate tecnologie disponibili e in conformità alla normativa europea –
rappresenta l’identità digitale del cittadino. I cittadini possono accedere ai
servizi online aderenti con le credenziali CIE in maniera semplice e, in base
al servizio richiesto, l’autenticazione può avvenire attraverso 3 livelli a
sicurezza crescente:
○ livello 1: accesso mediante una coppia di credenziali (username e
password);
○ livello 2: accesso che prevede, in aggiunta alle credenziali di livello 1,
l’impiego di un secondo fattore o meccanismo di autenticazione che
certifichi il possesso di un dispositivo (es. codice temporaneo OTP,
scansione QR code);
○ livello 3: è richiesto l’utilizzo di lettore o uno smartphone dotato di
tecnologia NFC per la lettura della CIE.
Dal 2023 il Governo ha attivato nuove e più semplici funzionalità per la Carta
di Identità Elettronica. Grazie a queste funzioni, saranno sufficienti le
credenziali di livello 1 e 2, associate alla propria CIE, per accedere in
modo più veloce ai servizi online della Pubblica Amministrazione e a quelli dei
privati dotati del pulsante “Entra con Cie”. Si tratta di un primo passo per
dire addio allo SPID, da superare per una serie di problemi con i gestori, come
vi spieghiamo in questo articolo.
CHI PUÓ RICHIEDERE LA CIE
Possono richiedere e ottenere la Carta d’Identità Elettronica tutti i cittadini
italiani di ogni età residenti sul territorio nazionale e anche quelli residenti
all’estero iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). Può
essere richiesta in qualsiasi momento e nei seguenti casi:
● possesso di una carta di identità cartacea;
● furto, smarrimento o deterioramento del proprio documento
d’identità;
● possesso di una Carta di Identità Elettronica di 1° e 2° generazione
(emessa prima del 4 luglio 2016).
I cittadini già in possesso di una Carta di Identità Elettronica possono
richiedere un nuovo documento alla scadenza prevista della carta.
DOVE E COME RICHIEDERE LA CIE
Come si fa ad avere la CIE? Dove trovo la mia CIE? È molto semplice, la
carta d’identità elettronica viene emessa dal Ministero dell’Interno a
richiesta del cittadino italiano.
Può essere richiesta:
● presso il proprio Comune di residenza o di dimora a partire da 180
giorni prima della scadenza della propria carta d’identità o in seguito a
smarrimento, furto o deterioramento. Chi ha una Carta di Identità
Cartacea può richiederla anche prima della scadenza;
● presso il Consolato di riferimento, in caso di cittadino italiano
residente all’estero iscritto all’AIRE. Le modalità di rilascio sono indicate
sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale.
Per i Comuni che hanno attivato il servizio di prenotazione online Agenda
Online, è possibile verificare in rete la disponibilità e fissare un
appuntamento. In caso contrario, ci si può rivolgere allo sportello anagrafe
del proprio Comune.
COSA SERVE PER RICHIEDERE LA CIE
Il cittadino che vuole richiedere la Carta d’Identità Elettronica dovrà andare in
Comune portando con sé una fototessera in formato cartaceo salvo che
abbia fissato l’appuntamento tramite Agenda CIE e abbia caricato la
fototessera in formato digitale.
La foto tessera dovrà essere nello stesso formato utilizzato per il passaporto.
Le indicazioni su come scattare la foto sono nella sezione “Modalità di
acquisizione foto”. Quando si fa la richiesta, se non si è già in possesso di
una CIE, è consigliabile avere il codice fiscale o la tessera sanitaria, così da
velocizzare le attività di registrazione. Il cittadino, al momento della domanda:
● in caso di primo rilascio esibisce all’operatore comunale un altro
documento di identità in corso di validità. Se non ne è in possesso,
dovrà presentarsi al Comune accompagnato da due testimoni;
● in caso di rinnovo o deterioramento del vecchio documento,
consegna quest’ultimo all’operatore comunale;
● consegna all’operatore comunale il codice fiscale (presente anche
sul retro della CIE) o il numero dell’appuntamento e il numero della
ricevuta di pagamento della Carta, se già effettuato;
● verifica con l’operatore comunale i dati anagrafici presenti
nell’anagrafe nazionale;
● fornisce, se lo desidera, indirizzi di contatto per essere avvisato
circa la spedizione del suo documento;
● indica la modalità di ritiro del documento (consegna presso
l’indirizzo desiderato o ritiro in Comune) e comunica una eventuale
persona delegata al ritiro;
● consegna all’operatore comunale la fotografia, se non l’ha già
caricata tramite Agenda CIE;
● procede con l’operatore comunale all’acquisizione delle impronte
digitali, secondo le modalità consultabili a questo indirizzo “Modalità di
acquisizione impronte”;
● fornisce, se lo desidera, il consenso o il diniego alla donazione
degli organi. Dopo l’emissione se il cittadino decide di cancellare la
dichiarazione di volontà potrà esercitare il diritto in materia di protezione
dei dati personali. L’operatore del Comune potrà supportarlo seguendo
la procedura che trovate in questa pagina e usando questo modulo.
Per ricevere ulteriori informazioni, contattare l’assistenza progetto
comuni inviando un’e-mail all’indirizzo progettocomuni.cnt@iss.it;
● firma il modulo di riepilogo procedendo alla verifica finale sui dati.
MODALITÀ RILASCIO CIE
È l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato a personalizzare, stampare e
spedire al cittadino la Carta d’Identità Elettronica. All’atto di presentazione
della richiesta al Comune, i cittadini residenti in Italia possono scegliere una
tra le diverse modalità di consegna del documento, ovvero:
● presso l’indirizzo di residenza;
● presso un indirizzo di sua preferenza;
● presso il proprio Comune.
Gli addetti dei Comuni possono monitorare lo stato della spedizione
attraverso la piattaforma CIEOnline (funzionalità “Gestione richieste”) oppure
rivolgendosi all’assistenza CIE. Per i cittadini è possibile verificare lo stato
delle singole spedizioni collegandosi al servizio di tracciabilità sulla pagina
del sito di Poste Italiane.
RILASCIO CIE AI MINORENNI
La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è un documento di riconoscimento che
può essere rilasciato ai cittadini italiani minorenni fin dalla nascita, su richiesta
dei genitori. I minori possono ottenere il documento valido per l’espatrio se
entrambi i genitori sono presenti al momento dell’emissione della CIE. La
carta d’identità per minori ha le seguenti validità:
● 3 anni per i minori di 3 anni;
● 5 anni per i minori di età compresa fra 3 e 18 anni.
Inoltre:
● a partire dai 12 anni compiuti al minore sono rilevate due impronte
digitali e dovrà apporre la propria firma grafica sul documento;
● per i minori di 14 anni è possibile richiedere anche l’indicazione dei
nomi dei genitori, o di chi ne fa le veci, sul retro del documento.
Nel caso in cui chi richiede la CIE sia genitore di minori e l’altro genitore sia
assente all’atto della richiesta, è necessario che il genitore richiedente
presenti alternativamente anche:
● una dichiarazione di assenso all’espatrio firmata dall’altro genitore o
da chi esercita la responsabilità genitoriale, ai sensi della Legge n.
1185 del 1967;
● l’autorizzazione del giudice tutelare.
QUANTO COSTA LA CIE
Per il rilascio della Carta d’Identità Elettronica occorre versare la somma di
16,79 euro oltre i diritti fissi e di segreteria, qualora previsti. È importante
conservare il modulo rilasciato in fase di richiesta al Comune.
VALIDITÀ CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICA
La validità della CIE varia a seconda dell’età del titolare al momento della
richiesta del documento. in particolare, la CIE scade al primo compleanno
dopo:
● 3 anni dalla data di emissione per i minori che hanno meno di 3 anni di
età;
● 5 anni dalla data di emissione per i minori con un’età compresa tra i 3 e
i 18 anni.
Per i maggiorenni la carta, ai sensi del Regolamento (UE) 2019/1157, ha una
validità massima di 10 anni, pertanto scade dopo 9 anni più i giorni
intercorrenti fra la data della richiesta e la data di nascita. La CIE rilasciata a
cittadini impossibilitati temporaneamente al rilascio delle impronte digitali ha
una validità di 12 mesi dalla data di emissione del documento.
A COSA SERVE LA CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICA
La Carta d’Identità Elettronica (CIE) serve ad accedere, con tutti i livelli di
sicurezza previsti, ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e privati
aderenti. I servizi sono accessibili con la CIE con due sistemi:
● identificazione digitale;
● identificazione fisica.
Può essere usata anche per apporre la FEA, ovvero la firma elettronica
avanzata, come previsto dal “Codice dell’Amministrazione Digitale” (CAD).
Vediamo le differenze.
1) IDENTIFICAZIONE DIGITALE
La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è la chiave di accesso e di
autenticazione rilasciata dallo Stato per accedere con tutti i livelli di sicurezza
previsti ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni e privati aderenti.
Ovvero, con la CIE è possibile:
● accedere ai servizi digitali, come ad esempio quelli offerti dal proprio
Comune, attraverso un meccanismo riconosciuto a livello europeo;
● effettuare procedure di registrazione o check-in (strutture
alberghiere, operatori telefonici, istituti e operatori finanziari, etc.) in
maniera facile e sicura;
● accedere ai mezzi di trasporto (autobus, tram, tornelli della metro, car
o bike sharing, ecc.), sostituendo titoli di viaggio e abbonamenti;
● accedere a eventi (musei, manifestazioni sportive, concerti, etc.), in
sostituzione dei biglietti;
● accedere ai luoghi di lavoro, in alternativa al badge identificativo, sia
per il controllo degli accessi sia per la rilevazione delle presenze.
È possibile accedere ai servizi online aderenti con l’identità digitale associata
alla CIE in maniera semplice e veloce. In funzione del servizio richiesto,
l’autenticazione può avvenire attraverso 3 livelli di autenticazione a sicurezza
crescente che vi spieghiamo più avanti.
2) IDENTIFICAZIONE FISICA
La CIE rende possibile l’identificazione fisica del titolare in modo certo grazie
alla verifica dei dati personali e biometrici memorizzati all’interno del
microchip e protetti secondo i meccanismi di sicurezza previsti dalle
raccomandazioni ICAO 9303, le stesse che disciplinano l’emissione del
passaporto elettronico e del permesso di soggiorno elettronico.
Grazie a questa compatibilità, la CIE può essere utilizzata per l’accertamento
dell’identità fisica del titolare con gli stessi sistemi di controllo utilizzati per il
passaporto ai varchi di frontiera. Infatti, la Carta di Identità Elettronica, se
valida per l’espatrio, può essere utilizzata dai cittadini per viaggiare sul
territorio nazionale e negli Stati membri dell’Unione Europea.
Attraverso l’app IDEA (Identity Easy Access) è possibile verificare l’autenticità
dei documenti elettronici attraverso uno smartphone con sistema operativo
Android dotato di tecnologia NFC (Near Field Communication).
L’accertamento dell’identità fisica di un cittadino che ha richiesto la CIE, ma
che ancora non ne è entrato in possesso, può essere effettuato grazie alla
ricevuta di richiesta rilasciata dal Comune. La ricevuta ha valore di
documento di riconoscimento fino al giorno precedente la data di avvenuta
consegna della Carta d’Identità Elettronica. La verifica del titolo provvisorio e
dello stato di lavorazione della CIE può essere effettuata mediante la
scansione con l’app Ve.Do. del QRCode presente sulla ricevuta.
3) FIRMA ELETTRONICA AVANZATA CON LA CIE
La Carta d’Identità Elettronica può essere utilizzata anche come
dispositivo di firma elettronica avanzata (FEA) per firmare documenti
elettronici. È possibile apporre una firma con CIE su file di qualsiasi
estensione (.pdf, .jpg, .png ecc). Le tipologie di firma consentite sono:
● “PAdES” – se si intende produrre un file PDF firmato digitalmente;
● “CAdES” – per tutte le altre tipologie di file.
Per firmare un file con la Carta d’Identità Elettronica occorre esserne
materialmente in possesso (modalità di firma “in locale”), e conoscere il PIN.
Attualmente sono disponibili due modalità di firma:
● “Desktop”: la firma elettronica avviene tramite un computer collegato
a un lettore di smart card contactless per la lettura della CIE, su cui
deve essere installato il “Software CIE“. La verifica della firma
elettronica nella modalità Desktop può essere effettuata con l’app
“CieID”;
● “Mobile”: la firma elettronica avviene tramite uno smartphone dotato
di interfaccia NFC su cui deve essere installata l’app “CieSign”
(disponibile su Google Play e App Store) che permette anche di
effettuare la verifica della firma elettronica.
Per scoprire come firmare digitalmente con la CIE, vi consigliamo di guardare
anche il Tutorial CieSign. Il documento firmato elettronicamente con CIE
potrà essere facilmente condiviso tramite e-mail, WhatsApp e altre app di
messaggistica. La firma con CIE è regolamentata dalla normativa italiana e
riconosciuta dalle Pubbliche Amministrazioni che ne consentono l’uso.
Ricordiamo che la FEA può dunque essere usata in qualsiasi contesto, fatta
eccezione per la sottoscrizione dei particolari atti indicati (come indicati ai
punti da 1 a 12 dell’articolo 1350 codice Civile, come ad esempio le
transazioni immobiliari) per i quali il legislatore richiede necessariamente una
firma elettronica di più alto livello, ossia la firma elettronica qualificata (FEQ).
CARATTERISTICHE DELLA CIE
La CIE è l’evoluzione della carta di identità in versione cartacea. Ha le
dimensioni standard di una carta di pagamento (85,60 millimetri di larghezza
per 53,98 millimetri di altezza). È realizzata con un materiale plastico in
policarbonato. Il fronte delle carte di identità prodotte dalla fine del mese di
settembre 2022 è arricchito dall’inserimento della bandiera dell’Unione
europea e da un elemento di sicurezza contenente la sigla nazione IT. Le
carte di identità rilasciate precedentemente continuano ad essere valide fino
alla naturale scadenza.
Su ciascuna CIE, in alto a destra, sul lato opposto a quello della fotografia, si
trova il numero di serie della Carta d’Identità Elettronica. Il numero di serie
della CIE è composto da una sequenza diversa da quella della carta di
identità cartacea così identificabile:
● 2 lettere;
● 5 numeri;
● 2 lettere.
CHE INFORMAZIONI CONTIENE LA CIE
Sulla CIE sono stampati a laser la foto e i dati del cittadino, protetti con
elementi e tecniche di anticontraffazione, come ologrammi e inchiostri speciali.
Inoltre, la carta è dotata di un microchip contactless che contiene:
● i dati personali, la foto e le impronte del titolare, protetti da
meccanismi che ne prevengono la contraffazione e la lettura impropria;
● le informazioni per consentire l’autenticazione in rete da parte del
cittadino a servizi online erogati da pubbliche amministrazioni e
imprese;
● ulteriori dati per servizi a valore aggiunto, in Italia e in Europa.
I dati stampati sul documento o memorizzati all’interno del microchip sono:
● Comune o Ufficio Consolare emettitore;
● nome, cognome, luogo e data di nascita, sesso, statura, cittadinanza,
immagine della firma del titolare;
● eventuale non validità per l’espatrio;
● fotografia;
● immagini di 2 impronte digitali (un dito della mano destra e un dito della
mano sinistra);
● nome e cognome del padre e della madre (nel caso di un minore);
● Codice fiscale nei formati alfanumerico e codice a barre;
● estremi dell’atto di nascita;
● indirizzo di residenza;
● Comune di iscrizione AIRE (solo per i cittadini residenti all’estero).
I dati contenuti nella CIE, ad eccezione delle impronte digitali, possono essere
letti semplicemente con un computer a cui è collegato un lettore di smartcard
contactless o con uno smartphone dotato di interfaccia NFC (Near Field
Communication). L’accesso alle impronte digitali è permesso solo alle autorità
di controllo dotate di specifiche autorizzazioni.
REGOLE PER LE IMPRONTE DIGITALI
In particolare, la presenza delle impronte digitali è importante per accertare
in modo univoco l’identità del titolare del documento. Questo rende la CIE uno
strumento sicuro e protetto da ogni tentativo di contraffazione o furto
d’identità. La rilevazione delle impronte digitali è soggetta a specifiche regole:
● è prevista per ciascun cittadino che abbia almeno 12 anni di età;
● a differenza degli altri dati presenti sul microchip, è accessibile solo
alle Autorità di controllo che abbiano specifiche autorizzazioni. Non
c’è modo di leggere le impronte digitali né tramite un computer collegato
a un lettore di smartcard, né attraverso uno smartphone.
Le impronte digitali, registrate in sicurezza all’interno della CIE e non
memorizzate in altre banche dati, non rappresentano un sistema di
schedatura, ma una forma di tutela dell’identità fisica e digitale del cittadino.
Vengono conservate con l’obiettivo di contrastare il rischio di sostituzione di
persona e il furto d’identità.
NOVITÀ CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICA 2023
La CIE, assieme alla Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e allo SPID,
costituisce lo strumento di autenticazione previsto dal Codice
dell’amministrazione digitale per l’accesso ai servizi web erogati dalla pubblica
amministrazione italiana.
Da marzo 2023 il Governo ha deciso di attivare nuove funzioni per la Carta di
Identità Elettronica (CIE) che permettono a quest’ultima di essere usata al
posto dello SPID.
Ma che differenza c’è tra SPID e CIE?
La principale distinzione sta nel fatto che con la CIE, il gestore dei servizi
d’identità digitale è lo Stato. Invece, lo SPID – come vi spieghiamo in questa
guida – usa identity provider privati. Secondo il Governo, solo la CIE è in
grado di garantire determinati livelli di sicurezza. Per tali motivi, dal 27 marzo
2023 il Ministero degli Interni ha pubblicato sul sito dedicato le seguenti
novità introdotte sull’uso della CIE:
● saranno sufficienti le credenziali di livello 1 e 2, associate alla
propria Carta d’Identità Elettronica, per accedere in modo più
semplice e veloce ai servizi online della Pubblica Amministrazione e a
quelli dei privati dotati del pulsante “Entra con Cie”. Fino a questa data,
con la CIE si potevano utilizzare i servizi della PA solo facendo ricorso
al livello 3, che per offrire il massimo della sicurezza richiede, però, la
presenza di un lettore di smart card (per il pc) o di uno smartphone
dotato di tecnologia NFC;
● tutti i cittadini in possesso di CIE possono accedere ai servizi
online in pochi passi e da qualsiasi dispositivo, semplicemente
attivando una coppia di credenziali (username e password). O, se
richiesto dal servizio, un secondo fattore di autenticazione (codice
temporaneo OTP, scansione QR code);
● se non si ha in mano la carta fisica, basterà digitare il codice Puk e
il numero di serie della CIE consegnati dal Comune in fase di richiesta
della carta.
COME FUNZIONA LA CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICA
Grazie alle informazioni che contiene, la Carta d’Identità Elettronica funziona
come uno strumento di identità digitale per l’accesso ai servizi in rete andando
a costituire il principale cardine dello schema di identificazione digitale
“Entra con CIE”. Lo schema di identificazione “Entra con CIE” realizza un
sistema di autenticazione per l’identificazione dei cittadini presso i soggetti
pubblici e privati che erogano servizi digitali in rete.
Tale schema (cosiddetto eIDAS), in linea con il Regolamento Europeo (UE)
n. 910/2014, si basa sia sul protocollo SAML v2 (Security Assertion Markup
Language) con profilo “Web Browser SSO” dal quale eredita gran parte dei
requisiti tecnici, sia sul protocollo OpenID Connect (OIDC), quest’ultimo di
più recente adozione. I soggetti pubblici e privati che aderiscono allo schema
possono scegliere uno o l’altro protocollo secondo le loro necessità.
In sostanza, lo schema di autenticazione “Entra con CIE” segue il modello
dell’identità federata, verificabile cioè con un sistema semplificato. Ossia,
prevede l’introduzione di un gestore dell’identità dell’utente, un Identity
Provider (IdP), al quale i fornitori di servizi online, Service Provider (SP),
richiedono, previo accordo, la verifica dell’identità dell’utente.
La CIE prevede, cioè, l’istituzione di un IdP unico, il Ministero dell’Interno, che
in qualità di ente responsabile dell’emissione della CIE, ne cura anche gli
aspetti legati all’impiego documento e delle credenziali di livello basso e
significativo ad esso connesso, come strumento di identità digitale.
I LIVELLI DI IDENTIFICAZIONE DELLA CIE
Lo schema di identificazione “Entra con CIE” offre diversi meccanismi di
accesso ai servizi in rete secondo il livello di sicurezza richiesto dall’aderente
e, in particolare:
● un livello di accesso cosiddetto “basso” (livello 1), che prevede
l’impiego di credenziali username o password attivabili dal titolare di
CIE mediante procedura guidata accessibile dal portale dedicato;
● un livello di accesso cosiddetto “significativo” (livello 2), che
prevede, in aggiunta alle credenziali di livello 1, l’impiego di un secondo
fattore di autenticazione o di un meccanismo di autenticazione che
certifichi il possesso di un dispositivo (es. codice temporaneo OTP,
scansione QR code);
● un livello di accesso cosiddetto “elevato” (livello 3), che prevede la
lettura della CIE (caratterizzata da un processore e da un certificato
digitale di autenticazione) mediante un lettore NFC, e l’inserimento del
PIN della carta.
Vediamo come accedere ai servizi con i diversi livelli di autenticazione della
CIE.
COME ATTIVARE I LIVELLI 1 E 2
L’accesso ai servizi online con le credenziali CIE (livello 1 e 2) non richiede la
lettura della Carta e il possesso di particolari tecnologie (come ad es. l’NFC
per l’accesso con il livello 3). Basterà utilizzare una coppia di credenziali
(username e password) precedentemente creata o, se richiesto dal servizio,
un secondo fattore di autenticazione (codice temporaneo OTP, scansione
QR code).
Ma come si fa ad attivare le credenziali di livello 1 e livello 2 della CIE? Per
poter utilizzare le credenziali è necessario prima “attivarle” tramite questa
procedura online. È sufficiente aver effettuato la richiesta di emissione della
CIE e aver fornito i propri contatti (numero di cellulare ed e-mail). Potete
attivare le credenziali, anche prima della consegna della CIE, semplicemente:
● inserendo il codice fiscale, il numero di serie della CIE e alcune
cifre della prima metà del codice PUK (presenti sulla ricevuta che ti è
stata rilasciata) e proseguendo con la procedura di attivazione;
● se siete già in possesso della Carta, effettuando un accesso di livello
3 e proseguendo con la procedura di attivazione.
È sempre possibile revocare le proprie credenziali di livello 1 e 2 tramite la
funzionalità disponibile nell’area personale. Se avete bisogno di aiuto per
l’attivazione delle tue credenziali CIE, potete guardare il video tutorial
disponibile in questa pagina.
COME USARE I SERVIZI CIE CON IL LIVELLO 3
La Carta d’Identità Elettronica (CIE) può essere utilizzata come strumento di
autenticazione digitale attraverso un computer, uno smartphone o entrambi
con il “livello 3”. Tale livello prevede la lettura della CIE mediante un lettore
NFC, e l’inserimento del PIN della carta. Per usare la CIE con il livello 3 è
necessario avere le 8 cifre del PIN:
● la prima parte viene consegnata alla richiesta della carta;
● la seconda alla consegna del documento.
Di seguito le possibili modalità di autenticazione:
● modalità desktop: si può accedere attraverso un computer collegato a
un lettore di smart card contactless abilitato alla lettura della CIE, su cui
bisogna avere installato il “Software CIE” che trovate in questa pagina;
● modalità mobile: si può accedere con uno smartphone dotato di
interfaccia NFC per la lettura della CIE, con l’app “CieID” installata.
Potete scaricare l’app CIEId da Apple Store o Google Play;
● modalità desktop con mobile: l’accesso al servizio avviene da
computer, utilizzando uno smartphone dotato di interfaccia NFC per la
lettura della CIE, e l’app CieID.
Una guida all’autenticazione mediante CIE nelle tre modalità è disponibile alla
pagina del Tutorial. Il Software CIE è disponibile alla pagina Middleware e
manuale d’uso. Per conoscere l’elenco degli erogatori di servizi abilitati
all’autenticazione con CIE visitate questa pagina.
COME USARE L’APP CIEID
Con l’app CIEId è possibile gestire la propria identità digitale e accedere
velocemente ai servizi online. Basta scaricare l’app CIEId da Apple Store o
Google Play. L’Applicazione è disponibile per smartphone con sistema
operativo Android 6.0 o superiore e iOS 13 o superiore.
Questa è la procedura da seguire per usare l’app CIEId:
● attivare le credenziali CIE (livello 1 e 2), come vi abbiamo spiegato
nel paragrafo dedicato;
● aprire l’App e certificare il dispositivo;
● autorizzare gli accessi semplicemente inquadrando dall’app il QR
code che trovate nella pagina di richiesta accesso da PC e inserendo il
codice app CieID che avrete creato in fase di certificazione del
dispositivo;
● se avete attiva la biometria, l’accesso è ancora più semplice perché
potrete sostituirla al codice app CieID. Cioè, se accedete al servizio
online da smartphone, potrete confermare l’accesso con l’app
inserendo il codice app CieID o utilizzando il riconoscimento biometrico;
● se avete uno smartphone dotato di tecnologia NFC potete scegliere
di accedere con il massimo livello di sicurezza (livello 3). Dopo aver
ricevuto la Carta d’Identità Elettronica, aprite l’App e registrate la carta
inserendo il PIN di 8 cifre e avvicinando la Carta sul retro dello
smartphone quando richiesto;
● con l’App CieID è inoltre disponibile la funzionalità di Recupero
PUK, per i cittadini in possesso di una Carta di Identità Elettronica che
hanno associato alla propria identità digitale un indirizzo di posta
elettronica o un numero di cellulare.
COME FUNZIONANO I CODICI DI SICUREZZA PIN E PUK
Alla CIE sono associati due codici di sicurezza:
● il PIN (Personal Identification Number);
● il PUK (Personal Unblocking Number).
Il PIN e il PUK della CIE hanno le stesse funzioni del PIN e del PUK della SIM
di un cellulare:
● il PIN è necessario per abilitare l’accesso ai servizi digitali online;
● il PUK è necessario per sbloccare il PIN (bloccato dopo tre inserimenti
consecutivi di codice errato) e per impostarne uno nuovo.
La prima metà dei codici PIN e PUK è contenuta nella ricevuta cartacea
fornita dall’operatore al termine della richiesta di rilascio della CIE. La seconda
metà, necessaria per completarli è, invece, fornita al cittadino con la lettera di
accompagnamento presente nella busta con cui riceve la CIE. Il cittadino deve
unire le due metà e conservare con cura i due codici così ottenuti.
COSA FARE IN CASO DI SMARRIMENTO DEI CODICI DELLA CIE
In caso di smarrimento del codice PIN, è possibile impostare uno nuovo PIN
utilizzando il codice PUK, da smartphone mediante l’app CieID e da PC
mediante il Software CIE che potete scaricare da questa pagina. In caso di
smarrimento del codice PUK, è possibile recuperarlo dall’app seguendo
questa procedura, valida solo se avete hanno fornito i vostri contatti (e-mail o
numero di cellulare) in fase di richiesta della CIE:
● scarica o aggiorna l’ultima versione dell’app CieID su uno
smartphone dotato di tecnologia NFC;
● accedi dal menù dell’app alla voce “Recupero PUK”;
● avvicina la CIE allo smartphone;
● inserisci il numero di serie della tua CIE (riportato in alto a destra sulla
Carta);
● inserisci i contatti forniti al Comune in fase di richiesta;
● per ragioni di sicurezza, dopo 48 ore dall’inserimento della richiesta di
recupero PUK, riceverai una notifica via SMS o e-mail per completare
la procedura e visualizzare il PUK.
È importante annotare con cura il codice PUK, necessario per impostare un
nuovo codice PIN da utilizzare per accedere ai servizi online tramite la CIE. I
cittadini che non ricordano o non hanno fornito i contatti al momento della
richiesta della CIE, possono recarsi presso qualsiasi Comune e richiedere
l’aggiornamento dei contatti e, se necessario, anche la ristampa dei codici
PIN e PUK.
COSA FARE IN CASO DI FURTO O SMARRIMENTO DELLA CIE
In caso di smarrimento o sottrazione della Carta d’Identità Elettronica è
necessario seguire questi passaggi:
● sporgere denuncia presso le autorità di Pubblica Sicurezza;
● consegnare la denuncia all’ufficio del Comune, portando con sé un
altro documento di riconoscimento o identificazione per dimostrare la
propria identità;
● procedere con la richiesta di emissione di una nuova Carta di
Identità Elettronica.
Inoltre, il Ministero specifica che:
● se non si possiede un altro documento di riconoscimento, occorre
rivolgersi presso il proprio Comune;
● se lo smarrimento o sottrazione della Carta d’Identità Elettronica
avviene all’estero è necessario attenersi alle istruzioni riportate in
questa pagina. In questo caso, per richiedere una nuova emissione di
una Carta d’Identità Elettronica può essere presentata la denuncia fatta
presso il Consolato o Ambasciata italiana. La denuncia effettuata
presso altri organi stranieri (es. polizia locale, estera) andrà comunque
presentata in Italia e successivamente consegnata al proprio Comune.
COME PA E AGENZIE DEVONO ATTIVARE IL SISTEMA “ENTRA CON
CIE”
Tutte le Amministrazioni Centrali, locali, enti pubblici e agenzie devono
rendere accessibili i propri servizi online tramite CIE. Il percorso di queste
realtà per permettere l’accesso con CIE è semplice e segue questi passaggi:
● registrarsi al Portale di federazione erogatori di servizi ed effettuare
la richiesta di adesione;
● indicare un partner tecnologico (PA o privati che agevolano l’ingresso
nel sistema CIE di altre amministrazioni);
● verificare la correttezza, federare i metadata e ricevere
immediatamente l’esito della federazione;
● verificare in ogni istante lo stato delle attività.
I dettagli tecnici sono disponibili all’interno del manuale tecnico e del
manuale operativo. Per conoscere l’elenco degli erogatori di servizi abilitati
all’autenticazione con CIE potete visitare questa pagina.
ASSISTENZA SULLA CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICA
Il Ministero degli Interni ha messo a disposizione questo sito con tutte le
informazioni e le novità sulla CIE. In particolare:
● in questa sezione trovate le risposte alle principali FAQ;
● in questa pagina potete guardare un video tutorial e scoprire come
firmare digitalmente con la CIE;
● nella sezione “Modalità di acquisizione foto” e nella sezione “Modalità
di acquisizione impronte”, trovate le informazioni per come acquisire
fototessere e impronte digitali per la CIE;
● nella pagina Middleware, trovate le informazioni e il manuale d’uso del
Software CIE per differenti sistemi operativi;
● in questa pagina potete trovare l’elenco degli erogatori di servizi
abilitati all’autenticazione con CIE;
● in questa sezione potete leggere il manuale con maggiori informazioni
su “Entra con CIE”;
● in questa pagina, se avete bisogno di aiuto per l’attivazione delle
vostre credenziali CIE, potete guardare il video tutorial disponibile;
● in questa sezione – inserendo il vostro codice fiscale ed il numero di
serie della vostra Carta di Identità Elettronica – è possibile verificare in
tempo reale se la vostra CIE rientra tra i documenti che presentano
qualche difetto di produzione.
Per ricevere ulteriori informazioni, contattare l’assistenza progetto comuni
inviando un’e-mail all’indirizzo progettocomuni.cnt@iss.it
QUANDO NASCE LA CIE
La Carta di Identità in formato elettronico è stata introdotta dall’articolo 10,
comma 3, del Decreto Legge 19 giugno 2015, n.78, convertito con
modificazioni, dalla Legge del 6 agosto 2015, n.125. Ecco le successive
modifiche normative:
● con il Decreto Ministeriale 23 dicembre 2015 sono state definite le
caratteristiche tecniche, le modalità di produzione, di emissione, di
rilascio della Carta d’Identità Elettronica, nonché di tenuta del relativo
archivio informatizzato;
● grazie all’articolo 61 del DPCM del 22 febbraio 2013, la CIE permette
di avere anche una firma elettronica avanzata (FEA);
● è stata notificata alla Commissione europea e agli altri Stati membri il
13 Settembre 2019, per essere poi integrata con il nodo eIDAS
nazionale secondo le Regolamento Europeo (UE) n. 910/2014;
● con il Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76 (Decreto semplificazione
2020) è stato incentivato al massimo l’utilizzo della Carta d’Identità
Elettronica facilitando le procedure di rinnovo.
RIFERIMENTI NORMATIVI
● Decreto Legge 19 giugno 2015, n.78 (Pdf 858 Kb) convertito con
modificazioni, dalla Legge del 6 agosto 2015, n.125 (Pdf 288 Kb);
● Decreto Ministeriale 23 dicembre 2015 (Pdf 100 Kb);
● DPCM del 22 febbraio 2013 (Pdf 203 Kb);
● Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76 (Pdf 347 Kb).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.