Comunicato stampa del Consiglio dei
Ministri n. 55 del 23 Ottobre 2023
RIFORMA FISCALE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze
Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi
di attuazione della legge 9 agosto 2023, n. 111, con la quale è stata conferita
delega al Governo per la revisione del sistema tributario.
- Modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente (decreto legislativo
– esame preliminare)
Il decreto dà attuazione alla delega relativa alla revisione dello Statuto dei
diritti del contribuente e all’applicazione in via generalizzata del principio del
contraddittorio.
Il testo precisa che le disposizioni dello Statuto del contribuente concernenti la
garanzia del contradditorio e dell’accesso alla documentazione tributaria, la
tutela dell’affidamento, il divieto del ne bis in idem e l’autotutela attengono ai
livelli essenziali delle prestazioni e stabilisce che le norme tributarie impositive
che recano il presupposto d’imposta e i soggetti passivi si applicano ai soli
casi previsti dalla norma. Con riguardo alla disciplina dell’efficacia temporale
delle norme tributarie, conferma il principio di irretroattività delle disposizioni
tributarie e, in particolare:
■ specifica il regime dei tributi periodici, precisando che nel caso di tributi
“dovuti, determinati o liquidati periodicamente” le modifiche introdotte si
applicano solo a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in
corso alla data di entrata in vigore della modifica;
■ stabilisce che le presunzioni legali non si applicano retroattivamente;
■ stabilisce il regime dell’annullabilità (in luogo della vigente nullità dei
provvedimenti emessi in violazione dell’obbligo di invitare il contribuente
a fornire chiarimenti prima di procedere alle iscrizioni a ruolo derivanti
dalla liquidazione dei tributi risultanti da dichiarazioni;
■ disciplina espressamente “il principio del contraddittorio”:
■ stabilisce che tutti i provvedimenti che incidono sfavorevolmente nella
sfera del destinatario devono esser preceduti, a pena di annullabilità, da
un contraddittorio informato ed effettivo (il diritto al contraddittorio è
escluso per gli atti non aventi contenuto provvedimentale);
■ delinea la procedura, i requisiti e i termini del contradittorio tra
amministrazione e contribuente;
■ interviene sulla disciplina della motivazione degli atti tributari, stabilendo
che i provvedimenti dell’amministrazione finanziaria devono essere
motivati “a pena di annullabilità”, con l’indicazione specifica dei
presupposti, dei mezzi di prova, oltre che delle ragioni giuridiche su cui
si fonda la decisione;
■ esplicita la possibilità di prevedere la motivazione anche per relationem;
■ stabilisce che gli atti della riscossione debbano contenere con riguardo
agli interessi i criteri di calcolo, la data di decorrenza e i tassi applicati.
Il testo interviene anche in merito alla disciplina dei vizi degli atti
dell’amministrazione finanziaria:
■ annullabilità – gli atti dell’amministrazione finanziaria sono impugnabili
dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria e sono annullabili “per
violazione di legge, ivi incluse le norme sulla competenza, sul
procedimento, sulla partecipazione del contribuente e sulla validità degli
atti”. I motivi di annullabilità non sono rilevabili d’ufficio;
■ nullità – i vizi di nullità devono esser qualificati come tali dalle norme e
possono essere eccepiti in sede amministrativa o giudiziaria, sono
rilevabili d’ufficio, danno diritto alla ripetizione di quanto versato, salva la
prescrizione del credito;
■ irregolarità – l’incompleta o inesatta indicazione dell’ufficio presso il
quale è possibile ottenere informazioni sull’atto di riscossione
costituisce mera irregolarità e non vizio di annullabilità;
■ inesistenza – si chiarisce che è inesistente la notificazione degli atti
impositivi e della riscossione priva dei suoi elementi essenziali (soggetti
giuridicamente inesistenti, privi di collegamento con il destinatario,
estinti); fuori dai predetti casi la notificazione eseguita in violazione di
legge è nulla, sanabile in caso di raggiungimento dello scopo dell’atto.
Si estende l’obbligo di conservazione decennale della documentazione
tributaria anche alle scritture contabili; decorso il decennio è preclusa
all’amministrazione finanziaria l’utilizzabilità, a fini probatori, della
documentazione.
Si introduce espressamente il principio del ne bis in idem nel procedimento
tributario: stabilendo che l’amministrazione possa esercitare l’azione
accertativa una sola volta per ogni periodo d’imposta.
Si vieta espressamente all’amministrazione finanziaria di divulgare,
nell’esercizio dell’azione amministrativa, i dati dei contribuenti acquisiti anche
attraverso l’interoperabilità con altre banche dati.
Si rimodula il principio della non sanzionabilità del “ragionevole affidamento” a
favore del contribuente precisando che, solo in caso di tributi dell’Unione
Europea, non è tenuto al versamento di sanzioni e interessi per il periodo di
vigenza del tributo, quando le indicazioni contenute negli atti
dell’amministrazione finanziaria sono formulate in maniera precisa.
Si introduce il principio di proporzionalità dell’azione dell’amministrazione
finanziaria e si disciplina l’esercizio del potere di autotutela obbligatoria
(obbligo di annullare l’atto per le ipotesi di errore di persona, di calcolo,
sull’individuazione del tributo, errore materiale del contribuente facilmente
riconoscibile) e facoltativa (annullabilità per l’ipotesi di illegittimità,
infondatezza dell’atto o dell’imposizione.
Si attua la revisione dell’istituto dell’interpello, con la previsione del
versamento di un contributo, e si individuano i documenti di prassi attraverso i
quali l’amministrazione finanziaria fornisce supporto ai contribuenti
nell’interpretazione e nell’applicazione delle norme tributarie (circolari
interpretative e applicative, consulenza giuridica, interpello e consultazione
semplificata) e delle circolari. Si prevede la possibilità per l’amministrazione
finanziaria di effettuare consulenza giuridica ai contribuenti.
Si istituisce il Garante nazionale del contribuente, con un ampliamento delle
funzioni rispetto all’attuale Garante del contribuente.
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- Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di
adempimenti tributari (decreto legislativo – esame preliminare)
Il decreto persegue i seguenti obiettivi:
■ razionalizzare, in un quadro di reciproca e leale collaborazione che
privilegi l’adempimento spontaneo, gli obblighi dichiarativi, riducendone
gli adempimenti;
■ armonizzare i termini degli adempimenti tributari, anche dichiarativi, e di
versamento, razionalizzandone la scansione temporale nel corso
dell’anno;
■ semplificare la modulistica prescritta per l’adempimento degli obblighi
dichiarativi e di versamento;
■ ampliare le forme di pagamento;
■ incentivare l’utilizzazione delle dichiarazioni precompilate;
■ semplificare le modalità di accesso dei contribuenti ai servizi messi a
disposizione dall’Amministrazione finanziaria;
■ incrementare i servizi digitali a disposizione dei cittadini, prevedendo
che agli adempimenti si possa ottemperare anche direttamente per via
telematica;
■ prevedere misure volte a incentivare, anche in prospettiva e
garantendone la gratuità, l’utilizzo dei pagamenti elettronici,
l’ammodernamento dei terminali di pagamento e la digitalizzazione delle
piccole e medie imprese.
Il testo semplifica i modelli per le dichiarazioni relative ai redditi, all’IRAP e
all’IVA ed estende il modello semplificato delle persone fisiche a tutti i
contribuenti non titolari di partita IVA. Si semplifica la dichiarazione annuale
dei sostituti d’imposta e si elimina la Certificazione Unica relativa ai soggetti
forfettari e ai soggetti in regime fiscale di vantaggio. Si prevede che, a
decorrere dal 2024, l’Agenzia delle entrate renda disponibile telematicamente,
entro il 30 aprile di ciascun anno, la dichiarazione precompilata anche alle
persone fisiche titolari di redditi differenti da quelli da lavoro dipendente e
pensione, estendendo agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata,
forniti dai soggetti terzi, l’applicazione dei limiti al controllo formale
dell’Agenzia delle entrate di cui all’articolo 5 del d.lgs. 175/2014. Si
riorganizzano gli indici sintetici di affidabilità fiscale; si interviene in materia di
scadenza dei versamenti rateali delle imposte; si amplia la soglia versamenti
minimi dell’IVA e delle ritenute sui redditi di lavoro autonomo; si prevede che,
salvo casi di indifferibilità e urgenza, l’Agenzia delle entrate sospenda dal 1° al
31 agosto e dal 1° al 31 dicembre l’invio delle comunicazioni relative ai
controlli automatizzati, ai controlli formali e alle liquidazioni delle imposte sui
redditi assoggettati a tassazione separata e delle lettere di compliance; si
modificano i termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali; si dispone che,
a partire dal 2024, i soggetti tenuti all’invio dei dati delle spese sanitarie al
Sistema Tessera Sanitaria per la predisposizione, da parte dell’Agenzia delle
entrate, della dichiarazione dei redditi precompilata, provvedono alla
trasmissione dei dati con cadenza semestrale.
Inoltre, si prevede l’incremento da 50 mila euro a 70 mila euro annui della
soglia al di sotto della quale non è richiesto il visto di conformità per l’utilizzo in
compensazione del credito IVA e da 20 mila euro a 50 mila euro annui della
soglia al di sotto della quale non è richiesto il visto di conformità per l’utilizzo in
compensazione dei crediti per imposte dirette e IRAP.
Si prevede un rafforzamento dei servizi digitali per: potenziare i canali di
assistenza a distanza; consentire la registrazione delle scritture private;
consentire la richiesta e l’ottenimento di certificati rilasciati dall’Agenzia
stessa; consentire il confronto a distanza tra contribuente e uffici dell’Agenzia
e lo scambio di documentazione relativa ad attività di controllo e
accertamento; consentire il calcolo e il versamento degli importi dovuti a
seguito di attività di controllo e accertamento nonché liquidazione dei tributi
gestiti dall’Agenzia delle entrate; effettuare ulteriori adempimenti.
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PROMOZIONE DELLE ZONE MONTANE
Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane
(disegno di legge – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le
autonomie Roberto Calderoli, ha approvato, in esame preliminare, un disegno
di legge che introduce disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle
zone montane.
Le norme sono volte alla tutela dell’ambiente, delle risorse naturali, del
paesaggio e della salute e alla salvaguardia delle peculiarità territoriali,
storiche, culturali e linguistiche delle zone montane.
Si introducono, tra l’altro, disposizioni in tema di servizi pubblici relativi a:
■ sanità di montagna, con la previsione di modalità per valorizzare
l’attività prestata dagli esercenti le professioni sanitarie, ai fini della
partecipazione alle procedure concorsuali presso le aziende del
Servizio sanitario nazionale e per l’assunzione di incarichi nell’ambito
delle aziende e degli enti medesimi. La norma prevede inoltre crediti
d’imposta per coloro che, per fini di servizio, acquistano un immobile a
uso abitativo con accensione di finanziamento ipotecario o fondiario per
il trasferimento nei comuni del predetto personale;
■ scuole di montagna, con deroghe ai punteggi ordinariamente attribuiti in
favore di chi svolge il proprio servizio in tali scuole, deroghe in materia
di dimensionamento delle classi e crediti d’imposta per locazioni e
acquisti di immobili da parte dei docenti;
■ servizi di comunicazione, con la previsione di contratti di programma
relativi alle concessioni della rete stradale e ferroviaria nazionali nei
quali saranno inseriti interventi sulle infrastrutture di competenza atti a
garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni
digitali. Si afferma inoltre che la copertura dell’accesso ad internet in
banda cosiddetta ultra-larga rappresenta una priorità per lo sviluppo
socioeconomico dei territori montani, con specifico riguardo ai Comuni a
maggiore rischio di spopolamento.
Si prevedono agevolazioni per la residenza e il domicilio stabile in montagna,
come la deducibilità degli interessi passivi per mutui contratti per l’acquisto di
proprietà immobiliare derivante da ristrutturazione edilizia di edificio
preesistente da adibire ad abitazione principale e domicilio stabile.
In tema di tutela del territorio, si introducono misure di valorizzazione dei
pascoli e dei boschi montani, demandate ad apposite linee guida. Si
riconoscono le zone montane come zone floro-faunistiche a sé, caratterizzate
dalla consistente presenza della tipica flora e fauna montana.
Si introducono norme in materia di bacini idrici previsti ai fini dell’attività
agricola, della lotta agli incendi e dell’attività turistica, incluso l’innevamento
artificiale, per prevenire e fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico e
la crisi idrica nei territori montani.
Si introducono incentivi sotto forma di credito d’imposta agli investimenti e alle
attività diversificate degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti, che
investono nel miglioramento delle pratiche di coltivazione e gestione
benefiche per l’ambiente e il clima, misure fiscali di favore per le imprese
montane fondate da giovani (flat tax del 15 per cento per ricavi fino a 100.000
euro) e agevolazioni del lavoro agile nei comuni montani disponendo un
credito d’imposta per le imprese che promuovono il lavoro agile quale
modalità ordinaria di esecuzione della prestazione lavorativa.
Si riconoscono le professioni di montagna quali presidi per la conservazione e
la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle zone montane.
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AVVOCATURA DELLO STATO
Regolamento recante norme sull’organizzazione e funzionamento delle
strutture amministrative dell’Avvocatura dello Stato ai sensi del d.l.
44/2023, convertito dalla legge n. 74/2023 (decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha
approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri, recante norme sull’organizzazione e il
funzionamento delle strutture amministrative dell’Avvocatura dello Stato ai
sensi del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito dalla legge 21 giugno
2023, n. 74.
Il testo rafforza le strutture di immediato supporto all’Avvocato generale, con
particolare riguardo al Servizio di comunicazione istituzionale e al Servizio del
cerimoniale; rivede alcune competenze del Segretario generale, con la
previsione dell’Ufficio di collaborazione professionale, archivio, servizio
esterno, servizi ausiliari, come struttura direttamente riferita al Segretario
generale, in quanto responsabile dei servizi di più diretto supporto all’attività
professionale del personale togato; disciplina i due nuovi uffici di livello
dirigenziale generale: la Direzione generale per le risorse umane, per la
formazione e affari generali e la Direzione generale per le risorse finanziarie,
contratti e sistemi informativi, di più spiccata competenza amministrativa e
rivede le competenze dell’Ufficio unico amministrativo delle avvocature
distrettuali.
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RATIFICHE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della
cooperazione internazionale, ha approvato due disegni di legge relativi ad
altrettante ratifiche ed esecuzioni di protocolli internazionali.
- Ratifica ed esecuzione del Protocollo relativo alla Convenzione
dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) n. 29 sul lavoro
forzato e obbligatorio, adottato a Ginevra il giorno 11 giugno 2014
(disegno di legge)
Il Protocollo del 2014 è volto a rafforzare le azioni per la piena applicazione
della Convenzione, con la finalità di sopprimere il lavoro forzato e obbligatorio
anche nelle nuove forme (tratta di persone e sfruttamento dei lavoratori
migranti), di assicurare alle vittime una protezione e l’accesso a meccanismi di
risarcimento adeguati ed efficaci e di reprimere i responsabili del lavoro
forzato ed obbligatorio. A tal fine, si prevede che i Paesi aderenti elaborino
una politica nazionale e un piano di azione che contengano linee d’intervento
sistematiche e coordinate da parte delle autorità competenti.
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- Ratifica ed esecuzione del Protocollo su acqua e salute della
Convenzione del 1992 sulla protezione e l’utilizzazione dei corsi d’acqua
transfrontalieri e dei laghi internazionali, fatto a Londra il 17 giugno 1999
(disegno di legge)
Il Protocollo ha la finalità di promuovere – a livello nazionale, transnazionale e
internazionale – la protezione della salute umana e del benessere individuale
e collettivo attraverso il miglioramento della gestione delle acque, la
protezione degli ecosistemi, la prevenzione, il controllo e la riduzione delle
malattie connesse all’acqua in un quadro di sviluppo sostenibile.
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RIORGANIZZAZIONE DI MINISTERI
- Riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
(decreto del Presidente del Consiglio dei ministri – esame definitivo)
- Regolamento concernente l’organizzazione del Ministero
dell’istruzione e del merito (decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri – esame definitivo)
- Modifiche al Regolamento recante l’organizzazione degli uffici centrali
di livello dirigenziale generale del Ministero dell’interno, di cui al decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 giugno 2019, n. 78 (decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei ministri competenti, ha approvato, in
esame definitivo, tre decreti del Presidente del Consiglio dei ministri relativi
all’organizzazione dei ministeri delle infrastrutture e dei trasporti,
dell’istruzione e del merito e dell’interno. Sui testi sono stati acquisiti i pareri
della sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato.
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CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’autorizzazione all’espressione del
parere favorevole del Ministro per la pubblica amministrazione in merito a:
■ l’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro del personale dell’Area
Funzioni centrali per il triennio 2019-2021 – Aree dirigenziali, siglata il
25 maggio 2023 dall’ARAN. L’ipotesi di contratto riguarda 6.146 unità di
personale;
■ l’ipotesi di accordo sulla regolamentazione inerente alle modalità di
espressione della volontà di adesione al Fondo pensione
complementare Espero, anche mediante forme di silenzio-assenso, e
alla relativa disciplina di recesso del lavoratore, sottoscritta il 31 maggio
2022 dall’ARAN e dalle organizzazioni sindacali rappresentative e che
contiene indicazioni utili a garanzia di una corretta informazione dei
lavoratori;
■ l’ipotesi di accordo di integrazione dell’ACNQ del 12 aprile 2022 in
materia di costituzione delle rappresentanze sindacali unitarie per il
personale dei comparti delle pubbliche amministrazioni e per la
definizione del relativo regolamento elettorale – Comparto Funzioni
Centrali.
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INFORMATIVE
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha svolto
una informativa al Consiglio dei ministri sull’adozione della direttiva in materia
di esame delle leggi delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di
Bolzano e delle questioni di legittimità costituzionale ai sensi e per gli effetti
dell’articolo 127 della Costituzione, volta alla razionalizzazione dell’attività
istruttoria del Governo e frutto di un lavoro congiunto della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie.
Il Consiglio dei Ministri ne ha preso atto.
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STATI DI EMERGENZA
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le
politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato:
■ l’ulteriore stanziamento di euro 24.930.000 per la realizzazione degli
interventi in conseguenza degli eccezionali eventi che si sono verificati
nel territorio dell’Isola di Ischia (NA), a partire dal giorno 26 novembre
2022;
■ la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza
dell’eccezionale evento meteorologico verificatosi il giorno 13 agosto
2023 nel territorio del comune di Bardonecchia della città metropolitana
di Torino, con lo stanziamento di 1.510.000 euro per far fronte alle
esigenze emergenziali più immediate.
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NOMINE
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:
■ su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, la nomina
dell’ammiraglio di squadra in ausiliaria Donato Marzano a Presidente
della Lega navale italiana e la nomina del generale ispettore capo
Basilio Di Martino a Presidente dell’Opera nazionale per i figli degli
aviatori (O.N.F.A.);
■ su proposta del Ministro per l’agricoltura, la sovranità alimentare e le
foreste Francesco Lollobrigida, il conferimento al dott. Felice Assenza
dell’incarico di Capo del Dipartimento dell’Ispettorato centrale della
tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari e
l’avvio della procedura per la nomina della sig.ra Natalia Bobba a
Presidente dell’Ente Nazionale Risi.
fonte:
RIFORMA FISCALE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze
Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi
di attuazione della legge 9 agosto 2023, n. 111, con la quale è stata conferita
delega al Governo per la revisione del sistema tributario.
- Modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente (decreto legislativo
– esame preliminare)
Il decreto dà attuazione alla delega relativa alla revisione dello Statuto dei
diritti del contribuente e all’applicazione in via generalizzata del principio del
contraddittorio.
Il testo precisa che le disposizioni dello Statuto del contribuente concernenti la
garanzia del contradditorio e dell’accesso alla documentazione tributaria, la
tutela dell’affidamento, il divieto del ne bis in idem e l’autotutela attengono ai
livelli essenziali delle prestazioni e stabilisce che le norme tributarie impositive
che recano il presupposto d’imposta e i soggetti passivi si applicano ai soli
casi previsti dalla norma. Con riguardo alla disciplina dell’efficacia temporale
delle norme tributarie, conferma il principio di irretroattività delle disposizioni
tributarie e, in particolare:
■ specifica il regime dei tributi periodici, precisando che nel caso di tributi
“dovuti, determinati o liquidati periodicamente” le modifiche introdotte si
applicano solo a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in
corso alla data di entrata in vigore della modifica;
■ stabilisce che le presunzioni legali non si applicano retroattivamente;
■ stabilisce il regime dell’annullabilità (in luogo della vigente nullità dei
provvedimenti emessi in violazione dell’obbligo di invitare il contribuente
a fornire chiarimenti prima di procedere alle iscrizioni a ruolo derivanti
dalla liquidazione dei tributi risultanti da dichiarazioni;
■ disciplina espressamente “il principio del contraddittorio”:
■ stabilisce che tutti i provvedimenti che incidono sfavorevolmente nella
sfera del destinatario devono esser preceduti, a pena di annullabilità, da
un contraddittorio informato ed effettivo (il diritto al contraddittorio è
escluso per gli atti non aventi contenuto provvedimentale);
■ delinea la procedura, i requisiti e i termini del contradittorio tra
amministrazione e contribuente;
■ interviene sulla disciplina della motivazione degli atti tributari, stabilendo
che i provvedimenti dell’amministrazione finanziaria devono essere
motivati “a pena di annullabilità”, con l’indicazione specifica dei
presupposti, dei mezzi di prova, oltre che delle ragioni giuridiche su cui
si fonda la decisione;
■ esplicita la possibilità di prevedere la motivazione anche per relationem;
■ stabilisce che gli atti della riscossione debbano contenere con riguardo
agli interessi i criteri di calcolo, la data di decorrenza e i tassi applicati.
Il testo interviene anche in merito alla disciplina dei vizi degli atti
dell’amministrazione finanziaria:
■ annullabilità – gli atti dell’amministrazione finanziaria sono impugnabili
dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria e sono annullabili “per
violazione di legge, ivi incluse le norme sulla competenza, sul
procedimento, sulla partecipazione del contribuente e sulla validità degli
atti”. I motivi di annullabilità non sono rilevabili d’ufficio;
■ nullità – i vizi di nullità devono esser qualificati come tali dalle norme e
possono essere eccepiti in sede amministrativa o giudiziaria, sono
rilevabili d’ufficio, danno diritto alla ripetizione di quanto versato, salva la
prescrizione del credito;
■ irregolarità – l’incompleta o inesatta indicazione dell’ufficio presso il
quale è possibile ottenere informazioni sull’atto di riscossione
costituisce mera irregolarità e non vizio di annullabilità;
■ inesistenza – si chiarisce che è inesistente la notificazione degli atti
impositivi e della riscossione priva dei suoi elementi essenziali (soggetti
giuridicamente inesistenti, privi di collegamento con il destinatario,
estinti); fuori dai predetti casi la notificazione eseguita in violazione di
legge è nulla, sanabile in caso di raggiungimento dello scopo dell’atto.
Si estende l’obbligo di conservazione decennale della documentazione
tributaria anche alle scritture contabili; decorso il decennio è preclusa
all’amministrazione finanziaria l’utilizzabilità, a fini probatori, della
documentazione.
Si introduce espressamente il principio del ne bis in idem nel procedimento
tributario: stabilendo che l’amministrazione possa esercitare l’azione
accertativa una sola volta per ogni periodo d’imposta.
Si vieta espressamente all’amministrazione finanziaria di divulgare,
nell’esercizio dell’azione amministrativa, i dati dei contribuenti acquisiti anche
attraverso l’interoperabilità con altre banche dati.
Si rimodula il principio della non sanzionabilità del “ragionevole affidamento” a
favore del contribuente precisando che, solo in caso di tributi dell’Unione
Europea, non è tenuto al versamento di sanzioni e interessi per il periodo di
vigenza del tributo, quando le indicazioni contenute negli atti
dell’amministrazione finanziaria sono formulate in maniera precisa.
Si introduce il principio di proporzionalità dell’azione dell’amministrazione
finanziaria e si disciplina l’esercizio del potere di autotutela obbligatoria
(obbligo di annullare l’atto per le ipotesi di errore di persona, di calcolo,
sull’individuazione del tributo, errore materiale del contribuente facilmente
riconoscibile) e facoltativa (annullabilità per l’ipotesi di illegittimità,
infondatezza dell’atto o dell’imposizione.
Si attua la revisione dell’istituto dell’interpello, con la previsione del
versamento di un contributo, e si individuano i documenti di prassi attraverso i
quali l’amministrazione finanziaria fornisce supporto ai contribuenti
nell’interpretazione e nell’applicazione delle norme tributarie (circolari
interpretative e applicative, consulenza giuridica, interpello e consultazione
semplificata) e delle circolari. Si prevede la possibilità per l’amministrazione
finanziaria di effettuare consulenza giuridica ai contribuenti.
Si istituisce il Garante nazionale del contribuente, con un ampliamento delle
funzioni rispetto all’attuale Garante del contribuente.
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- Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di
adempimenti tributari (decreto legislativo – esame preliminare)
Il decreto persegue i seguenti obiettivi:
■ razionalizzare, in un quadro di reciproca e leale collaborazione che
privilegi l’adempimento spontaneo, gli obblighi dichiarativi, riducendone
gli adempimenti;
■ armonizzare i termini degli adempimenti tributari, anche dichiarativi, e di
versamento, razionalizzandone la scansione temporale nel corso
dell’anno;
■ semplificare la modulistica prescritta per l’adempimento degli obblighi
dichiarativi e di versamento;
■ ampliare le forme di pagamento;
■ incentivare l’utilizzazione delle dichiarazioni precompilate;
■ semplificare le modalità di accesso dei contribuenti ai servizi messi a
disposizione dall’Amministrazione finanziaria;
■ incrementare i servizi digitali a disposizione dei cittadini, prevedendo
che agli adempimenti si possa ottemperare anche direttamente per via
telematica;
■ prevedere misure volte a incentivare, anche in prospettiva e
garantendone la gratuità, l’utilizzo dei pagamenti elettronici,
l’ammodernamento dei terminali di pagamento e la digitalizzazione delle
piccole e medie imprese.
Il testo semplifica i modelli per le dichiarazioni relative ai redditi, all’IRAP e
all’IVA ed estende il modello semplificato delle persone fisiche a tutti i
contribuenti non titolari di partita IVA. Si semplifica la dichiarazione annuale
dei sostituti d’imposta e si elimina la Certificazione Unica relativa ai soggetti
forfettari e ai soggetti in regime fiscale di vantaggio. Si prevede che, a
decorrere dal 2024, l’Agenzia delle entrate renda disponibile telematicamente,
entro il 30 aprile di ciascun anno, la dichiarazione precompilata anche alle
persone fisiche titolari di redditi differenti da quelli da lavoro dipendente e
pensione, estendendo agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata,
forniti dai soggetti terzi, l’applicazione dei limiti al controllo formale
dell’Agenzia delle entrate di cui all’articolo 5 del d.lgs. 175/2014. Si
riorganizzano gli indici sintetici di affidabilità fiscale; si interviene in materia di
scadenza dei versamenti rateali delle imposte; si amplia la soglia versamenti
minimi dell’IVA e delle ritenute sui redditi di lavoro autonomo; si prevede che,
salvo casi di indifferibilità e urgenza, l’Agenzia delle entrate sospenda dal 1° al
31 agosto e dal 1° al 31 dicembre l’invio delle comunicazioni relative ai
controlli automatizzati, ai controlli formali e alle liquidazioni delle imposte sui
redditi assoggettati a tassazione separata e delle lettere di compliance; si
modificano i termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali; si dispone che,
a partire dal 2024, i soggetti tenuti all’invio dei dati delle spese sanitarie al
Sistema Tessera Sanitaria per la predisposizione, da parte dell’Agenzia delle
entrate, della dichiarazione dei redditi precompilata, provvedono alla
trasmissione dei dati con cadenza semestrale.
Inoltre, si prevede l’incremento da 50 mila euro a 70 mila euro annui della
soglia al di sotto della quale non è richiesto il visto di conformità per l’utilizzo in
compensazione del credito IVA e da 20 mila euro a 50 mila euro annui della
soglia al di sotto della quale non è richiesto il visto di conformità per l’utilizzo in
compensazione dei crediti per imposte dirette e IRAP.
Si prevede un rafforzamento dei servizi digitali per: potenziare i canali di
assistenza a distanza; consentire la registrazione delle scritture private;
consentire la richiesta e l’ottenimento di certificati rilasciati dall’Agenzia
stessa; consentire il confronto a distanza tra contribuente e uffici dell’Agenzia
e lo scambio di documentazione relativa ad attività di controllo e
accertamento; consentire il calcolo e il versamento degli importi dovuti a
seguito di attività di controllo e accertamento nonché liquidazione dei tributi
gestiti dall’Agenzia delle entrate; effettuare ulteriori adempimenti.
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PROMOZIONE DELLE ZONE MONTANE
Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane
(disegno di legge – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le
autonomie Roberto Calderoli, ha approvato, in esame preliminare, un disegno
di legge che introduce disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle
zone montane.
Le norme sono volte alla tutela dell’ambiente, delle risorse naturali, del
paesaggio e della salute e alla salvaguardia delle peculiarità territoriali,
storiche, culturali e linguistiche delle zone montane.
Si introducono, tra l’altro, disposizioni in tema di servizi pubblici relativi a:
■ sanità di montagna, con la previsione di modalità per valorizzare
l’attività prestata dagli esercenti le professioni sanitarie, ai fini della
partecipazione alle procedure concorsuali presso le aziende del
Servizio sanitario nazionale e per l’assunzione di incarichi nell’ambito
delle aziende e degli enti medesimi. La norma prevede inoltre crediti
d’imposta per coloro che, per fini di servizio, acquistano un immobile a
uso abitativo con accensione di finanziamento ipotecario o fondiario per
il trasferimento nei comuni del predetto personale;
■ scuole di montagna, con deroghe ai punteggi ordinariamente attribuiti in
favore di chi svolge il proprio servizio in tali scuole, deroghe in materia
di dimensionamento delle classi e crediti d’imposta per locazioni e
acquisti di immobili da parte dei docenti;
■ servizi di comunicazione, con la previsione di contratti di programma
relativi alle concessioni della rete stradale e ferroviaria nazionali nei
quali saranno inseriti interventi sulle infrastrutture di competenza atti a
garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni
digitali. Si afferma inoltre che la copertura dell’accesso ad internet in
banda cosiddetta ultra-larga rappresenta una priorità per lo sviluppo
socioeconomico dei territori montani, con specifico riguardo ai Comuni a
maggiore rischio di spopolamento.
Si prevedono agevolazioni per la residenza e il domicilio stabile in montagna,
come la deducibilità degli interessi passivi per mutui contratti per l’acquisto di
proprietà immobiliare derivante da ristrutturazione edilizia di edificio
preesistente da adibire ad abitazione principale e domicilio stabile.
In tema di tutela del territorio, si introducono misure di valorizzazione dei
pascoli e dei boschi montani, demandate ad apposite linee guida. Si
riconoscono le zone montane come zone floro-faunistiche a sé, caratterizzate
dalla consistente presenza della tipica flora e fauna montana.
Si introducono norme in materia di bacini idrici previsti ai fini dell’attività
agricola, della lotta agli incendi e dell’attività turistica, incluso l’innevamento
artificiale, per prevenire e fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico e
la crisi idrica nei territori montani.
Si introducono incentivi sotto forma di credito d’imposta agli investimenti e alle
attività diversificate degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti, che
investono nel miglioramento delle pratiche di coltivazione e gestione
benefiche per l’ambiente e il clima, misure fiscali di favore per le imprese
montane fondate da giovani (flat tax del 15 per cento per ricavi fino a 100.000
euro) e agevolazioni del lavoro agile nei comuni montani disponendo un
credito d’imposta per le imprese che promuovono il lavoro agile quale
modalità ordinaria di esecuzione della prestazione lavorativa.
Si riconoscono le professioni di montagna quali presidi per la conservazione e
la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle zone montane.
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AVVOCATURA DELLO STATO
Regolamento recante norme sull’organizzazione e funzionamento delle
strutture amministrative dell’Avvocatura dello Stato ai sensi del d.l.
44/2023, convertito dalla legge n. 74/2023 (decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha
approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri, recante norme sull’organizzazione e il
funzionamento delle strutture amministrative dell’Avvocatura dello Stato ai
sensi del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito dalla legge 21 giugno
2023, n. 74.
Il testo rafforza le strutture di immediato supporto all’Avvocato generale, con
particolare riguardo al Servizio di comunicazione istituzionale e al Servizio del
cerimoniale; rivede alcune competenze del Segretario generale, con la
previsione dell’Ufficio di collaborazione professionale, archivio, servizio
esterno, servizi ausiliari, come struttura direttamente riferita al Segretario
generale, in quanto responsabile dei servizi di più diretto supporto all’attività
professionale del personale togato; disciplina i due nuovi uffici di livello
dirigenziale generale: la Direzione generale per le risorse umane, per la
formazione e affari generali e la Direzione generale per le risorse finanziarie,
contratti e sistemi informativi, di più spiccata competenza amministrativa e
rivede le competenze dell’Ufficio unico amministrativo delle avvocature
distrettuali.
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RATIFICHE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della
cooperazione internazionale, ha approvato due disegni di legge relativi ad
altrettante ratifiche ed esecuzioni di protocolli internazionali.
- Ratifica ed esecuzione del Protocollo relativo alla Convenzione
dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) n. 29 sul lavoro
forzato e obbligatorio, adottato a Ginevra il giorno 11 giugno 2014
(disegno di legge)
Il Protocollo del 2014 è volto a rafforzare le azioni per la piena applicazione
della Convenzione, con la finalità di sopprimere il lavoro forzato e obbligatorio
anche nelle nuove forme (tratta di persone e sfruttamento dei lavoratori
migranti), di assicurare alle vittime una protezione e l’accesso a meccanismi di
risarcimento adeguati ed efficaci e di reprimere i responsabili del lavoro
forzato ed obbligatorio. A tal fine, si prevede che i Paesi aderenti elaborino
una politica nazionale e un piano di azione che contengano linee d’intervento
sistematiche e coordinate da parte delle autorità competenti.
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- Ratifica ed esecuzione del Protocollo su acqua e salute della
Convenzione del 1992 sulla protezione e l’utilizzazione dei corsi d’acqua
transfrontalieri e dei laghi internazionali, fatto a Londra il 17 giugno 1999
(disegno di legge)
Il Protocollo ha la finalità di promuovere – a livello nazionale, transnazionale e
internazionale – la protezione della salute umana e del benessere individuale
e collettivo attraverso il miglioramento della gestione delle acque, la
protezione degli ecosistemi, la prevenzione, il controllo e la riduzione delle
malattie connesse all’acqua in un quadro di sviluppo sostenibile.
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RIORGANIZZAZIONE DI MINISTERI
- Riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
(decreto del Presidente del Consiglio dei ministri – esame definitivo)
- Regolamento concernente l’organizzazione del Ministero
dell’istruzione e del merito (decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri – esame definitivo)
- Modifiche al Regolamento recante l’organizzazione degli uffici centrali
di livello dirigenziale generale del Ministero dell’interno, di cui al decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 giugno 2019, n. 78 (decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei ministri competenti, ha approvato, in
esame definitivo, tre decreti del Presidente del Consiglio dei ministri relativi
all’organizzazione dei ministeri delle infrastrutture e dei trasporti,
dell’istruzione e del merito e dell’interno. Sui testi sono stati acquisiti i pareri
della sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato.
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CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’autorizzazione all’espressione del
parere favorevole del Ministro per la pubblica amministrazione in merito a:
■ l’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro del personale dell’Area
Funzioni centrali per il triennio 2019-2021 – Aree dirigenziali, siglata il
25 maggio 2023 dall’ARAN. L’ipotesi di contratto riguarda 6.146 unità di
personale;
■ l’ipotesi di accordo sulla regolamentazione inerente alle modalità di
espressione della volontà di adesione al Fondo pensione
complementare Espero, anche mediante forme di silenzio-assenso, e
alla relativa disciplina di recesso del lavoratore, sottoscritta il 31 maggio
2022 dall’ARAN e dalle organizzazioni sindacali rappresentative e che
contiene indicazioni utili a garanzia di una corretta informazione dei
lavoratori;
■ l’ipotesi di accordo di integrazione dell’ACNQ del 12 aprile 2022 in
materia di costituzione delle rappresentanze sindacali unitarie per il
personale dei comparti delle pubbliche amministrazioni e per la
definizione del relativo regolamento elettorale – Comparto Funzioni
Centrali.
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INFORMATIVE
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha svolto
una informativa al Consiglio dei ministri sull’adozione della direttiva in materia
di esame delle leggi delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di
Bolzano e delle questioni di legittimità costituzionale ai sensi e per gli effetti
dell’articolo 127 della Costituzione, volta alla razionalizzazione dell’attività
istruttoria del Governo e frutto di un lavoro congiunto della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie.
Il Consiglio dei Ministri ne ha preso atto.
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STATI DI EMERGENZA
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le
politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato:
■ l’ulteriore stanziamento di euro 24.930.000 per la realizzazione degli
interventi in conseguenza degli eccezionali eventi che si sono verificati
nel territorio dell’Isola di Ischia (NA), a partire dal giorno 26 novembre
2022;
■ la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza
dell’eccezionale evento meteorologico verificatosi il giorno 13 agosto
2023 nel territorio del comune di Bardonecchia della città metropolitana
di Torino, con lo stanziamento di 1.510.000 euro per far fronte alle
esigenze emergenziali più immediate.
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NOMINE
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:
■ su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, la nomina
dell’ammiraglio di squadra in ausiliaria Donato Marzano a Presidente
della Lega navale italiana e la nomina del generale ispettore capo
Basilio Di Martino a Presidente dell’Opera nazionale per i figli degli
aviatori (O.N.F.A.);
■ su proposta del Ministro per l’agricoltura, la sovranità alimentare e le
foreste Francesco Lollobrigida, il conferimento al dott. Felice Assenza
dell’incarico di Capo del Dipartimento dell’Ispettorato centrale della
tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari e
l’avvio della procedura per la nomina della sig.ra Natalia Bobba a
Presidente dell’Ente Nazionale Risi.
fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri