Comunicato stampa del Consiglio dei
Ministri n. 68 del 18 Marzo 2022
CRISI IN UCRAINA, CONTRASTO AGLI EFFETTI
ECONOMICI E UMANITARI
Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari
della crisi ucraina (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro
degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, del
Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, del Ministro dell’economia e delle
finanze Daniele Franco, del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo
Giorgetti, del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano
Patuanelli, del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, del
Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e del Ministro della
salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce
misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi
ucraina.
Il provvedimento affronta quindi i seguenti ambiti:
- contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti
- misure in tema di prezzi dell’energia
- sostegni alle imprese
- presidi a tutela delle imprese nazionali
- accoglienza umanitaria
- Contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia
Riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come
carburante per autotrazione. L’effetto della misura consiste nella riduzione
del prezzo di benzina e gasolio di 25 centesimi di euro al litro per un periodo
di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento.
Bonus carburante. Per il 2022, l’importo del valore di buoni benzina ceduti a
titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro
per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito. - Misure in tema di prezzi dell’energia e dei carburanti
Credito d’imposta a beneficio delle imprese.
Sono introdotti i seguenti crediti d’imposta:
alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari
o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia
elettrica. Il credito è pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della
componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre del
2022 ed è riconosciuto qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base
della media riferita al primo trimestre 2022, abbia subito un incremento del
costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al
medesimo trimestre dell’anno 2019;
alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale. Il credito è pari
al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel secondo
trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi
termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come
media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento pubblicati dal
Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al
30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno
2019.
Il credito d’imposta di cui sopra relativo ai consumi di energia elettrica è
cedibile ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari
finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di
due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari
finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario ovvero imprese di
assicurazione autorizzate ad operare in Italia.
La cedibilità è altresì estesa al credito d’imposta già riconosciuto alle imprese
energivore e a forte consumo di gas naturale ai sensi del decreto-legge n.
4/2022 e n. 17/2022.
Sono invece incrementati i seguenti crediti d’imposta, già riconosciuti dal
decreto-legge n. 17/2020:
● quello a favore delle imprese energivore (dal 20% al 25%);
● quello a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale (dal 15%
al 20%).
Bonus sociale elettricità e gas. Per il periodo 1° aprile-31 dicembre 2022, il
valore ISEE di accesso ai bonus sociali elettricità e gas è pari a 12.000 euro.
Potenziamento delle attività di sorveglianza sui prezzi. Sono potenziati
l’attività e gli strumenti a disposizione di “Mister prezzi”, il Garante per la
sorveglianza dei prezzi già istituito presso il Ministero dello sviluppo
economico. In particolare, è istituita una apposita “Unità di missione”, con
relativa dotazione di personale, per le attività istruttorie, di analisi, valutazione
ed elaborazione dei dati. Inoltre, il Garante – che a legislazione vigente può
convocare le imprese e le associazioni di categoria al fine di verificare i livelli
di prezzo dei beni e dei servizi di largo consumo corrispondenti al corretto e
normale andamento del mercato – potrà richiedere alle imprese dati, notizie
ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di
prezzo.
Trasparenza e monitoraggio nel mercato del gas naturale. I titolari dei
contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano saranno tenuti a
trasmettere al Ministero della transizione ecologica e all’Autorità di
Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) i contratti già sottoscritti o
da sottoscrivere. Le informazioni tramesse saranno trattate nel rispetto delle
esigenze di riservatezza dei dati commercialmente sensibili. - Sostegni alle imprese
Rateizzazione delle bollette per i consumi energetici e garanzia SACE. Le
imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale,
possono richiedere ai propri fornitori la rateizzazione degli importi dovuti per i
consumi energetici relativi ai mesi di maggio 2022 e giugno 2022. Il numero
massimo di rate mensili non può essere superiore a 24. Per sostenere le
specifiche esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai
fornitori di energia elettrica e gas naturale, SACE S.p.A. rilascia garanzie in
favore di banche, di istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e di altri
soggetti abilitati all’esercizio del credito entro un limite massimo di impegni
pari a 9 miliardi di euro e può concedere garanzie, in favore delle imprese di
assicurazione, pari al 90% degli indennizzi generati da esposizioni relative ai
crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale.
Imprese energivore di interesse strategico. Fino al 31 dicembre 2022, le
garanzie emesse da SACE S.p.A. in favore di banche, istituzioni finanziarie
nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in
Italia, che assistono finanziamenti concessi sotto qualsiasi forma ad imprese
che gestiscono stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale
individuati su proposta del Ministro dello sviluppo economico, coprono il 90%
dell’importo del finanziamento concesso. Analoga garanzia è concessa per il
finanziamento di operazioni di acquisto e riattivazione di impianti dismessi
situati il territorio nazionale per la produzione di ghisa destinata all’industria
siderurgica. Inoltre, fino a 150 milioni di euro sono destinati a progetti di
decarbonizzazione del ciclo produttivo dell’acciaio presso lo stabilimento
siderurgico di Taranto, proposti anche dal gestore dello stabilimento stesso ed
attuati dall’organo commissariale di ILVA S.p.A., che può avvalersi di
organismi in house dello Stato.
Integrazione salariale. Per fronteggiare situazioni di particolare difficoltà
economica, ai datori di lavoro che non possono più ricorrere ai trattamenti
ordinari di integrazione salariale è riconosciuto, nel limite di spesa di 150
milioni di euro per l’anno 2022, un trattamento ordinario di integrazione
salariale per alcune settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022. La
disposizione si applica anche alle imprese del settore turistico.
Agevolazione contributiva (esonero totale) per acquisizione di personale
già dipendente di imprese in crisi. L’esonero contributivo in vigore per
l’assunzione, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, di lavoratori
subordinati provenienti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto
per la gestione della crisi aziendale è esteso anche ai lavoratori licenziati per
riduzione di personale nei 6 mesi precedenti e a quelli impiegati in rami
d’azienda oggetto di trasferimento.
Credito d’imposta per l’acquisto di carburante per agricoltura e pesca.
alle imprese esercenti attività agricola e della pesca è riconosciuto un credito
di imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante
effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell’anno 2022. È prevista
la cedibilità sul modello credito d’imposta nel settore energetico.
Rinegoziazione dei mutui agrari e garanzia ISMEA. Al fine di sostenere la
continuità produttiva delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, le
esposizioni in essere concesse dalle banche e dagli altri soggetti autorizzati
all’esercizio del credito, potranno essere rinegoziate e ristrutturate per un
periodo di rimborso fino a 25 anni. Le operazioni di rinegoziazione e
ristrutturazione potranno essere assistite dalla garanzia gratuita fornita
dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA).
Rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese
agricole, della pesca e dell’acquacoltura. La dotazione del fondo, ai fini
dell’erogazione dei contributi alle imprese, è incrementata di 35 milioni di euro
per il 2022.
Fertilizzanti. Al fine di ridurre l’uso di fertilizzanti chimici e di limitare i costi di
produzione, è ammessa la sostituzione dei fertilizzanti chimici di sintesi con il
digestato equiparato, di cui vengono individuate le caratteristiche.
Credito d’imposta IMU per il comparto turistico. Per il 2022 è riconosciuto
un credito d’imposta alle imprese turistico-recettive, comprese quelle che
esercitano attività agrituristica, alle imprese che gestiscono strutture ricettive
all’aria aperta, nonché alle imprese del comparto fieristico e congressuale, ai
complessi termali e ai parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici, in
misura corrispondente al 50% dell’importo versato a titolo di seconda rata
dell’anno 2021 dell’imposta municipale propria (IMU) per gli immobili rientranti
nella categoria catastale D/2 a condizione che i proprietari siano anche gestori
delle attività ivi esercitate e che abbiano subìto una diminuzione del fatturato o
dei corrispettivi nel periodo indicato di almeno il 50% rispetto al
corrispondente periodo dell’anno 2019.
Anticipazione delle risorse del Fondo per l’adeguamento prezzi. Al fine di
mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi di
alcuni materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici,
il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili può riconoscere, nel
limite complessivo del 50% delle risorse del fondo, un’anticipazione pari al
50% dell’importo richiesto dalle imprese.
Contratti pubblici – Sospensione o proroga della prestazione in caso di
aumento dei prezzi. Fino al 31 dicembre 2022, le variazioni in aumento dei
prezzi di alcuni materiali da costruzione, rilevate dal Ministero delle
infrastrutture e della mobilità sostenibili, ovvero gli aumenti eccezionali dei
prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici, accertati dal responsabile unico
del procedimento nell’appalto in contraddittorio con l’appaltatore, possono
essere valutati come causa di forza maggiore e dare luogo alla sospensione
della prestazione qualora impediscano, anche solo parzialmente, il regolare
svolgimento dei lavori ovvero la regolare esecuzione dei servizi o delle
forniture. Qualora gli aumenti impediscano di ultimare i lavori, i servizi o le
forniture nel termine contrattualmente previsto, costituiscono causa non
imputabile all’esecutore e questi può chiedere la proroga del termine per
eseguire la prestazione.
Autotrasporto – Gli interventi sono volti a mitigare gli aggravi economici per il
settore derivanti dall’aumento eccezionale dei prezzi dei carburanti e dei
prodotti energetici e si aggiungono a quelli già adottati con il precedente
decreto energia (Dl 17/2022) per complessivi 80 milioni di euro. Essi
prevedono:
● l’istituzione del Fondo per il sostegno del settore dell’autotrasporto, per
mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei
prezzi dei carburanti con una dotazione di circa 500 milioni di euro per
l’anno 2022;
● il rifinanziamento dei contributi per i cosiddetti ‘marebonus’ e
‘ferrobonus’, per incentivare il trasporto delle merci via mare e
attraverso le ferrovie togliendolo dalla strada e per favorire lo sviluppo
dell’intermodalità;
● l’inserimento nei contratti di trasporto della clausola di adeguamento del
corrispettivo per tenere conto dell’aumento dei prezzi del carburante. In
particolare, nei contratti stipulati in forma scritta, deve essere prevista la
clausola di adeguamento del corrispettivo qualora il prezzo del
carburante registri una variazione di almeno il 2% del valore preso a
riferimento al momento della stipula del contratto o dell’ultimo
adeguamento effettuato. Per i contratti di trasporto merci conclusisi in
forma non scritta si prevede che il corrispettivo venga determinato in
base ai valori indicativi dei costi di esercizio dell’impresa di
autotrasporto pubblicati e aggiornati periodicamente dal Ministero delle
Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili;
● ulteriori sostegni al settore con lo stanziamento aggiuntivo di 15 milioni
di euro per l’anno 2022 al Comitato centrale per l’Albo degli
autotrasportatori che provvede, tra l’altro, a erogare alle imprese le
risorse a titolo di riduzione compensata dei pedaggi autostradali, e di
ulteriori 5 milioni per la deduzione forfetaria delle spese non
documentate ai titolari di imprese di autotrasporto alla guida dei veicoli;
● l’esonero per l’anno 2022, per le imprese di trasporto merci per conto
terzi, dal versamento del contributo all’Autorità di regolazione dei
trasporti. La misura comporta per il settore un risparmio complessivo di
circa 1,4 milioni di euro e ne beneficeranno circa 3.114 imprese di
autotrasporto merci.
Contratti pubblici
● Misura finalizzata a ottenere in tempi rapidi un anticipo del 50% delle
compensazioni a cui l’impresa titolare di contratti pubblici ha diritto a
causa dell’aumento del prezzo dei materiali. Questa anticipazione
attinge all’apposito Fondo per l’adeguamento dei prezzi istituito presso il
Mims nei limiti del 50% delle risorse disponibili e viene erogata nelle
more dell’istruttoria delle istanze di compensazione. Il Fondo istituito
con il decreto n.73/2021 con una dotazione di 200 milioni di euro è stato
rifinanziato per ulteriori 150 milioni di euro per il primo semestre
dell’anno in corso;
● si prevede l’eliminazione delle penalità per le imprese titolari di contratti
pubblici che a causa della difficoltà di reperimento dei materiali e degli
aumenti dei prezzi sospendono l’esecuzione dei lavori o ne chiedono la
proroga. Questa circostanza viene riconosciuta come “causa di forza
maggiore” dal Responsabile unico del procedimento (Rup). - Presidi a tutela delle imprese nazionali
Poteri speciali – Golden Power. Si interviene per rafforzare la disciplina del
controllo degli investimenti stranieri in Italia, finalizzata all’esercizio dei poteri
speciali spettanti al Governo (c.d. “golden power”), alla luce dell’accresciuta
strategicità di alcuni settori e della necessità di potenziare le strutture
amministrative coinvolte.
Tra le misure introdotte, si segnalano le seguenti:
● nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, le operazioni oggetto
di notifica comprenderanno anche quelle che hanno per effetto
modifiche alla titolarità o alla disponibilità degli attivi, similmente a
quanto avviene oggi per gli altri settori;
● è introdotta, per l’impresa acquirente e per l’impresa target, la notifica
congiunta dell’operazione, in modo da evitare una notifica da parte
dell’impresa acquirente e una notifica successiva da parte dell’impresa
target una volta rinnovati gli organi sociali;
● sono stabilizzate, quanto al termine di efficacia che verrebbe meno il 31
dicembre 2022, alcune previsioni relative sia all’obbligo di notifica delle
acquisizioni di minoranza da parte di operatori extra-UE, sia all’obbligo
di notifica delle acquisizioni di controllo da parte di operatori intra-UE;
● è rivista la disciplina dei poteri speciali inerenti le reti di
telecomunicazione elettronica a banda larga con tecnologica 5G e
cloud.
● saranno individuate misure di semplificazione delle modalità di notifica
delle operazioni, dei termini e delle procedure relativi all’istruttoria,
senza che sia necessaria la delibera del Consiglio dei ministri, per la
definizione dei procedimenti in caso di mancato esercizio dei poteri
speciali;
● saranno altresì individuate le modalità di presentazione di una
pre-notifica delle operazioni al fine di ricevere una preliminare
valutazione circa l’effettiva applicabilità della disciplina in materia di
golden power e l’autorizzabilità dell’operazione.
Rafforzamento della disciplina sulla cybersicurezza. Al fine di prevenire
pregiudizi alla sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi
informatici delle amministrazioni pubbliche, queste procedono
tempestivamente alla diversificazione dei prodotti in uso, anche mediante
procedure negoziate. Le procedure di acquisto riguarderanno determinate
categorie di prodotti e servizi sensibili quali applicativi antivirus, antimalware,
endpoint detection and response (EDR) e web application firewall (WAF). - Accoglienza umanitaria
Accoglienza diffusa, sostentamento e contributo per l’accesso al SSN. Il
Dipartimento della protezione civile è autorizzato a definire forme di
accoglienza diffusa da attuare mediante i Comuni, gli enti del terzo settore, i
Centri di servizio per il volontariato, le associazioni e gli enti religiosi (per un
massimo di 15 mila persone), nonché a definire forme di sostentamento per
l’assistenza delle persone titolari della protezione temporanea che abbiano
trovato autonoma sistemazione (per un massimo di 60 mila persone) e a
riconoscere alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano un
contributo per l’accesso al Servizio sanitario nazionale per richiedenti e titolari
della protezione temporanea (per un massimo di 100 mila persone).
Sono stanziati a tal fine 428 milioni di euro per il 2022.
Deroga temporanea alla disciplina del riconoscimento delle qualifiche
professionali sanitarie per medici ucraini. Sino al 4 marzo 2023 è
consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e
della qualifica di operatore socio-sanitario ai professionisti cittadini ucraini
residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 che intendono esercitare nel
territorio nazionale – presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o
private – una professione sanitaria o la professione di operatore
socio-sanitario in base a una qualifica professionale conseguita all’estero e
regolata da specifiche direttive dell’Unione europea.
fonte: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI