Caro Presidente,
innanzitutto Le manifestiamo l’apprezzamento per la difficilissima gestione dell’emergenza sanitaria legata al propagarsi del corona-virus, emergenza che ci ha visto e ci vedrà, come sembra, impegnati per ancora molto tempo.
Ciò detto, abbiamo la necessità impellente di evidenziarLe una criticità che se non sanata, anche in relazione alle tempistiche possibili per il superamento dell’emergenza, potrebbe avere una ripercussione enorme su tutto il sistema produttivo, sul sistema di approvvigionamento delle merci, anche di prima necessità, con conseguenze inimmaginabili.
Gli imprenditori dell’autotrasporto e soprattutto gli autisti si trovano a dover gestire quotidianamente una sorta di “ostracismo” da parte dei diversi operatori con cui debbono necessariamente interagire per poter operare, in particolare nelle fasi di carico e scarico delle merci. Mentre da una parte è comprensibile la cautela delle imprese nostre committenti che vogliono tutelare i propri dipendenti limitando ogni contatto fisico, dall’altra è assolutamente insopportabile per i nostri autisti essere
trattati come, le assicuro, “animali untori”, senza poter neanche usufruire in molti casi dei servizi igienici, pur nel pieno rispetto delle cautele igienico sanitarie del caso.
Al fine di superare tali inaccettabili comportamenti e tutelare il lavoro e la dignità degli autisti in particolare, Le chiederemmo di assumere il ruolo di “sensibilizzatore” forse al di fuori del consueto, ma riteniamo certamente fondamentale a rasserenare il clima e coerente con l’obiettivo di superare insieme l’emergenza.
Le chiederemmo quindi di fare un appello pubblico per sensibilizzare le imprese committenti affinché adottino comportamenti adeguati verso gli autisti ed in concreto si adoperino per individuare misure e procedure interne aziendali che contemplino i nostri autisti ai fini igienico sanitari.
Il Suo appello sarebbe veramente importante, l’auspicio è che possa ridurre la esasperazione dei
lavoratori su strada ed evitare possibili reazioni spontanee che potrebbero portare alla sospensione dei servizi di trasporto in forma autonoma anche dei beni di prima necessità. Sarebbe il disastro!
Sperando che la nostra richiesta possa essere accolta le porgiamo cordiali saluti
Il Presidente Amedeo Genedani
Per maggiori informazioni: email: info@confartigianatoperugia.com tel: 0759977000