Visto l’aumento dei casi di contagio da Covid-19 registrato nelle ultime settimane, il Governo ha approvato un nuovo pacchetto di provvedimenti emergenziali.
Con l’ultimo dei provvedimenti di questa fase – il DPCM del 13 ottobre appena pubblicato completo di allegati http://www.governo.it/it/articolo/coronavirus-il-presidente-conte-firma-il-dpcm-
del-13-ottobre/15385 – il Governo ha dettato le nuove misure anti-Covid da applicare fino al 13 novembre 2020, confermando in larga parte le misure previste dal DPCM del 7 settembre (ora abrogato).
Viene introdotto sull’intero territorio nazionale l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
Vengono comunque fatti salvi i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande. Sono esclusi dall’obbligo di indossare la mascherina i soggetti che: stanno svolgendo attività sportiva, hanno meno di sei anni o hanno patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.
Non ci sono novità rispetto alle tipologie di mascherine utilizzabili: si conferma l’utilizzabilità delle mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte.
Viene, invece, per la prima volta fortemente raccomandato l’uso delle mascherine anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.
Il decreto conferma anche le precedenti misure di carattere generale:
Oltre all’obbligo di indossare le mascherine, vengono introdotte nuove limitazioni per alcune specifiche attività:
Rimangono, invece, inalterate le limitazioni e i protocolli già vigenti per:
Per quello che riguarda gli altri provvedimenti, adottati negli ultimi giorni si ricorda che, con la delibera del Consiglio dei Ministri del 7 ottobre, è stato prorogato lo stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021.
Conseguentemente sono state prorogate una serie di misure di contenimento del virus.
In particolare, il decreto-legge n. 125/20, entrato in vigore l’8 ottobre e assegnato al Senato per la conversione in legge (AS 1970), ha esteso fino al termine dello stato di emergenza la possibilità di adottare, su specifiche parti del territorio nazionale o sulla totalità di esso, le misure già utilizzate nella fase di lockdown. Tali misure potranno essere adottate solo per periodi predeterminati, non superiori a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte.
È bene precisare che, al momento, queste misure non sono operative, ma compongono la norma quadro cui devono fare riferimento il Governo e le Regioni per l’adozione dei propri provvedimenti.
Tra queste misure si richiamano:
A tale elenco il DL n. 125/20 aggiunge una nuova misura: l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto. Questa misura è stata resa immediatamente operativa dallo stesso DL n. 125/20 e successivamente confermata dal DPCM del 13 ottobre 2020 (per l’esame del DPCM si veda sotto).
Il decreto-legge, inoltre, riduce la facoltà delle Regioni di adottare misure ampliative rispetto a quelle adottate dal Governo. Tale facoltà è ora esercitabile dalle Regioni solo d’intesa con il Ministro della salute (anziché previa informazione al Ministro stesso). Resta, invece, invariata la possibilità per le Regioni di introdurre ulteriori limitazioni rispetto a quelle adottate dal Governo.
Numerose le proroghe introdotte dal decreto-legge. Vengono estese fino al 31 dicembre 2020 una serie di misure temporanee previste dai precedenti decreti emergenziali (Cura Italia, Rilancio, etc.) che sarebbero altrimenti scadute il 15 ottobre (allegato n. 1 del DL n. 83/20). A tale elenco vengono aggiunte nuove proroghe, tra le quali quelle in materia di:
Vengono, infine, ulteriormente prorogati al 31 ottobre 2020 i termini per l’invio delle domande di accesso e di trasmissione dei dati relativi ai trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga, collegati all’emergenza Covid-19.
Sempre in data 7 ottobre, il Ministro Speranza ha emanato un’ordinanza che introduce nuove misure di prevenzione per tutti coloro che intendono fare ingresso nel territorio nazionale e che, nei 14 giorni antecedenti, hanno soggiornato o transitato in Belgio, Francia, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Irlanda del Nord, Repubblica Ceca e Spagna. Tali soggetti sono tenuti a sottoporsi, nelle ore precedenti l’imbarco
o l’ingresso nel territorio nazionale oppure in quelle successive all’arrivo nel nostro Paese, a un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone. Durante l’attesa di sottoporsi al test presso l’ASL, le persone sono obbligate all’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora.
Anche questa norma è stata successivamente confermata dal DPCM del 13 ottobre.
In allegato:
DECRETO-LEGGE 7 ottobre 2020, n. 125
DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI_ 7 ottobre 2020
ORDINANZA Ministero della Salute_7 ottobre 2020
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