Confartigianato Imprese Perugia – Lettera ai Sindaci della provincia di Perugia

Lettera ai Sindaci della provincia di Perugia 6 Novembre 2020

Gentilissimo Sindaco

Ci permetta ancora una volta di disturbarla, così come abbiamo fatto già la scorsa primavera,  per significarle il nostro pensiero,  forse nel momento più difficile e delicato di questa nuova ripresa della pandemia che è già costata moltissimo in termini di salute a tante famiglie e a numerose imprese del nostro territorio.

Ora, illustrissimo Sindaco, lo stesso nemico, rischia di depauperare in modo importante il nostro tessuto economico, costituito per il 95%, come Lei certamente saprà, da micro e piccolissime imprese dell’artigianato, del piccolo commercio, del turismo, del mondo agricolo, di piccoli imprenditori, che, se non supportati questa volta con efficienza ed efficacia, difficilmente potranno riaprire le rispettive attività, provocando un processo generalizzato di diseconomia territoriale , con gravissime ripercussioni sociali, dagli esiti purtroppo, ad oggi, imprevedibili.

Per queste motivazioni la Confartigianato Imprese Perugia le propone nuovamente di essere al suo fianco per collaborare con  Lei e la sua amministrazione affinché la famigerata ripartenza dell’economia locale di cui tanto si parla, avvenga attraverso azioni mirate che coinvolgano, oltre alla politica, tutti i corpi intermedi della rappresentanza.

I cittadini sono generalmente abituati a rivolgersi a Lei per qualunque aspettativa e necessità, magari anche per quelle richieste per le quali  non ha i poteri Istituzionali, né risorse economiche adeguate per soddisfarle, ma che ascolta perché Il Sindaco, soprattutto nelle emergenze,  deve rassicurare sempre i propri cittadini e generare fiducia nella comunità.

Noi pensiamo che solo da questa “fiducia” si potrà ripartire.

Come abbiamo già evidenziato in primavera, ora più di prima, è importante agire in favore dell’equilibrio dei bilanci dello Stato e degli Enti pubblici, ma in una situazione come quella che stiamo vivendo in questi mesi, tutto deve diventare eccezionale  ed anche le regole più ferree devono essere ridiscusse con tutta la forza necessaria affinché, tutto quello che abbiamo costruito dal dopo guerra ad oggi, non facciano saltare il banco dell’economia.

Se fino a ieri bastava contenere le spese e fissare, di conseguenza, i livelli di fiscalità locale per migliorare l’equilibrio del bilancio, perché il gettito non rischiava crolli sostanziali;  oggi la priorità sta nella difesa della base imponibile che declinata a livello comunale significa evitare la chiusura delle imprese e l’emigrazione dei residenti, che sono fenomeni strettamente connessi.

Pertanto,  semplificare gli adempimenti fiscali e tributari, detassare del tutto le imprese almeno fino al 31/03/2021 e alleggerire il carico fiscale sui residenti è oggi il modo per difendere nel medio periodo l’equilibrio dei bilanci comunali;  questa manovra può avere successo a condizione che tali interventi vengano adottati immediatamente.

Anche le semplici sospensioni dei pagamenti delle imposte comunali possono diventare essenziali perché evitano l’impatto immediato sulle imprese e danno il tempo alle amministrazioni di aprire un confronto con il Governo per trasformarle,  quanto prima,  in detassazioni in via definitiva.

I settori più colpiti e più in pericolo di sopravvivenza sono certamente, come indicato nella precedente nostra,  quelli del turismo, degli organizzatori eventi, dei pubblici esercizi (bar, ristoranti, pub, agriturismi, guide escursionistiche, agenzie di viaggio, piccolo commercio  … ) perché stanno affrontando la evaporazione immediata dei ricavi a fronte della persistenza di tutti i costi e  per ripartire saranno soggetti a restrizioni di utilizzo degli immobili e degli spazi interni ed esterni per evitare gli affollamenti; condizioni queste  che deprimono la loro economicità futura. In questi casi, anche la detassazione dell’occupazione del suolo pubblico e la riduzione del costo della TARI, svolgeranno un ruolo importante , e per questi imprenditori gli  incentivi e detassazioni complete dovranno estendersi anche oltre il 31/03/2021.

Anche le manifatture (ceramisti, restauratori, falegnami, vetrai, orafi, ecc… ) soprattutto quelle artigianali ed artistiche, quelle collocate tra le mura dei nostri Centri Storici sempre più desertificati, dovranno essere difese e protette al pari delle imprese turistiche.

Ma non possiamo assolutamente dimenticare l’importanza economica e sociale del  comparto edile e dei servizi ad esso collegato, già martoriato prima del Covid 19, ancora dimenticato dalla ricostruzione post sisma del 2016, di fatto ancora non partita.

Ricordiamo che oltre il 60% delle imprese artigianali è rappresentato proprio dalle imprese edili ed il suo indotto del sistema Casa.

Per questa tipologia d’imprese diventa essenziale la puntualità di pagamento dei propri fornitori, compresi i Comuni e le Pubbliche Amministrazioni in genere.

Una volta che con le indispensabili detassazioni avanzate avremmo superato con successo l’impatto frontale di questa crisi ed avendo difeso le imprese e l’occupazione, potremmo prepararci per la fase successiva; quella del rilancio dell’economia del territorio. Attraverso le nostre  peculiarità, la storia, la cultura, le tradizioni, l’ambiente circostante.

Sarà quindi necessario, con un grande gioco di squadra, indirizzare le risorse pubbliche che il Governo e la Regione metteranno a disposizione in modo concreto verso direttrici condivisi. Allo stesso tempo occorrerà dare un motivo valido ai detentori di risorse private di sostenere sul territorio le iniziative progettuali.. Questo è possibile solo con idee chiare e instaurando con i privati un rapporto di reciproca fiducia.

Gentilissimo Sindaco,

come Confartigianato Imprese Perugia riteniamo che di fronte all’ eccezionalità che tutti noi stiamo vivendo possiamo chiuderci nelle nostre rispettive competenze,  oppure cercare insieme le soluzioni, sviluppando una collaborazione positiva in grado di finalizzare le risorse disponibili e focalizzare le richieste del territorio verso la Regione e il Governo su infrastrutture digitali, semplificazione amministrativa, detassazione, aumento

dell’attrattività territoriale, promozione dei nostri punti di forza e delle eccellenze.

Rinviare a domani la tutela delle imprese e gli investimenti necessari sopra elencati con la motivazione della crisi, significa perdere la partita prima di iniziare a giocarla.

Nel ringraziarla per la sua attenzione a questa lunga lettera e nel rimanere a disposizione per tutti gli approfondimenti necessari, nonché per avviare, qualora interessato, la collaborazione sopra richiamata, cogliamo l’occasione per porgerLe i più cordiali saluti.

 IL SEGRETARIO                                                       IL VICE PRESIDENTE VICARIO

  (Stelvio Gauzzi)                                                                  (Giorgio Buini)

Per maggiori informazioni: info@confartigianatoperugia.com – 0759977000