Autotrasporto. Insoddisfacente il trattamento riconosciuto alle nostre imprese – continua la mobilitazione resta la proclamazione di fermo dal 6 al 9 agosto

Confartigianato Trasporti

Confartigianato Trasporti ha espresso la propria insoddisfazione  per il comunicato dell’Agenzia delle Entrate che riduce del 25% l’importo da dedurre per le spese non documentate dei piccoli autotrasportatori relative al 2017 in audizione presso 8 commissione in Senato.

il Presidente Amedeo Genedani di Confartigianato Trasporti e di UNATRAS in rappresentanza della maggioranza degli autotrasportatori di merci italiani Ha espresso totale insoddisfazione per l’ennesima presa in giro a danno delle piccole imprese dell’autotrasporto che, a causa degli importi stabiliti per le deduzioni, subiranno in media una perdita di 2.500 euro.”

Il Governo che si vanta di essere paladino delle pmi non ha nemmeno avviato il dialogo con la categoria, e ha decurtato drasticamente gli importi attesi della misura. “Ora – conclude Genedani – le imprese in contabilità semplificata sono costrette a dover pagare maggiori tasse sui redditi dell’anno precedente e la maggiorazione dello 0,40% degli interessi di mora

Lo Stato ci ha fatto aspettare diverse settimane accollando alle piccole imprese dell’autotrasporto anche l’aggravio delle sanzioni pecuniarie per la ritardata presentazione delle denunce dei redditi – afferma il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – oltre il danno anche la beffa.

La categoria, si è assunta la responsabilità di porre al Paese tutte le questione che hanno portato alla decisione di proclamare il fermo dei servizi di trasporto ma allo stesso tempo si è dichiarata disponibile ad attuare la procedura di raffreddamento qualora venisse avviato un dialogo con il Ministro dei Trasporti Toninelli.

L’audizione in Senato ha posto in evidenza le aspettative disattese di un intero settore già fortemente provato dalla crisi; la riduzione per i fondi destinati ai pedaggi autostradali, il caro gasolio, i costi di esercizio, la fortissima concorrenza sleale praticata dai vettori stranieri, la non applicazione dei tempi certi per i pagamenti e l’irragionevole limitazione della circolazione al Brennero fanno si che il futuro si presenti non solo incerto ma pericoloso per la tenuta del comparto e dell’economia italiana.

I nuovi senatori hanno dimostrato attenzione ed apprezzamento alle argomentazioni del Presidente Genedani, il quale ha ampliato le proprie riflessioni oltre ai temi contingenti coinvolgendo gli stessi sulle problematiche del rinnovo del parco veicolare, sull’introduzione delle moderne tecnologie nonché sull’impellente necessità di riformare il Codice della Strada in questa legislatura

E’ necessario che si risolva immediatamente il problema degli importi delle deduzioni forfettarie e che il Ministro ci convochi e si avvii un confronto costruttivo con il Governo nell’interesse generale dell’economia e del Paese

 

 

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