Sull’energia il governo lavora su nuove
misure, verso proroga taglio accise
Il governo studia nuove misure di sostegno contro il caro bollette di luce e
gas. Dopo il no allo scostamento di bilancio sembra sia ormai in arrivo un
nuovo provvedimento che potrebbe andare in Cdm la settimana prossima.
Sulla questione si sono riuniti il premier Mario Draghi, il ministro all’Economia
Daniele Franco e il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani.
Oltre al credito d’imposta e alla proroga al taglio delle accise sui carburanti per
altri 15 giorni, quindi fino al 5 ottobre; c’è anche molta attenzione alla partita
sugli extraprofitti. Intanto si spera che, dopo le aperture delle ultime ore sul
fronte europeo, si possa arrivare alla definizione di un tetto al prezzo del
gas. Gli industriali del nord Italia, i presidenti di Confindustria
Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto nel corso di una riunione ad
hoc, hanno lanciato un altro allarme, in linea con l’appello del presidente
nazionale Carlo Bonomi, sulla situazione di “urgenza indifferibile” per “tutta la
filiera produttiva”.
Tra gli elementi messi in evidenza “l’annullamento del rilancio economico
post-pandemia”. Secondo gli industriali del Nord “nel 2019 il totale dei costi di
elettricità e gas sostenuti dal settore delle quattro Regioni ammontava a circa
4,5 miliardi di euro; nel 2022 gli extra-costi raggiungeranno una quota pari a
circa 36 miliardi di euro, che potrebbe essere addirittura superiore ai 41
miliardi nello scenario di prezzo peggiore”. Per questo dicono “le imprese non
possono attendere un giorno di più” quelle misure come “l’introduzione di un
tetto al prezzo del gas, la separazione del meccanismo di formazione del
prezzo dell’elettricità da quello del gas, misure per il contenimento dei costi
delle bollette con risorse nazionali ed europee, destinazione di una quota
nazionale di produzione da fonti rinnovabili a costo amministrato” alle
industrie. La definizione di un tetto europeo al prezzo del gas sembrerebbe
vicino.