Covid al lavoro: quando va indossata la mascherina e le responsabilità dell’azienda

Covid al lavoro: quando va indossata la
mascherina e le responsabilità dell’azienda


di Claudio Tucci
Il nuovo protocollo introduce una normativa più flessibile ed innovativa
Cade l’obbligo generalizzato per le aziende di garantire l’utilizzo delle
mascherine (Ffp2) a presidio del rischio di contagio Covid nei luoghi di lavoro.
Con il nuovo protocollo, condiviso giovedì 30 giugno da governo e parti
sociali, tale presidio non è più generale ed indifferenziato, ma opera laddove è
presente il rischio di contagio.
Una normativa più flessibile ed innovativa anche per quanto riguarda la
responsabilità dei datori in materia di sicurezza. La regola generale è che le
mascherine Ffp2 si confermano un «presidio importante» per prevenire i
contagi; e quindi indossarle sarà “opportuno” «in ambienti chiusi e condivisi da
più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile
mantenere il distanziamento di un metro».
L’obbligo della mascherina
Il protocollo mantiene l’obbligo in capo alle aziende di rendere disponibili le
mascherine Ffp2 per tutti i lavoratori, ma la responsabilità di indossarle (non
esistendo più l’obbligo) sarà a carico esclusivo dei lavoratori. L’uso della
mascherina resta obbligatorio per legge solo in due settori: trasporti e sanità.
Tuttavia, ed è questa un’altra novità, l’obbligo del datore di imporre la
mascherina Ffp2 a particolare gruppi di lavoratori, oltre che ai fragili, sorge a
seguito di «specifica indicazione del medico competente e del responsabile
del servizio di prevenzione e protezione, sulla base delle specifiche mansioni
e dei contesti lavorativi sopra richiamati» (vale a dire selezionando l’ambito
degli ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove
non c’è il metro di distanza).
La responsabilità del datore di lavoro
Questa nuova impostazione, che nei fatti equipara lavoro pubblico e privato,
comporta, come detto, innovazioni anche nel regime di responsabilità del
datore di lavoro che non risulta più riconducibile all’uso o meno della
mascherina (l’infezione da Covid in occasione del lavoro costituisce infortunio
sul lavoro).
In pratica funzionerà così, spiega Arturo Maresca, ordinario di diritto del
Lavoro all’università la Sapienza di Roma, e big della consulenza alle imprese
da 40 anni: «In base al protocollo, è il medico competente e il responsabile del
servizio di prevenzione a selezionare l’ambito applicativo dell’uso obbligatorio
della mascherina con riferimento alle specifiche mansioni e ai contesti indicati
nel protocollo. Con la conseguenza che il lavoratore non può imputare alcuna
responsabilità al datore di lavoro in quanto quest’ultimo, nel rispetto del
protocollo, ha applicato selettivamente l’uso della mascherina laddove il
medico lo ha ritenuto necessario per la protezione da rischio di contagio.
Non dimentichiamo che il protocollo individua gli obblighi di sicurezza in
materia di Covid. Questa è una prospettiva importante anche per il futuro in
quanto gli obblighi di sicurezza potrebbero essere modulati attraverso
protocolli con specifico riferimento ai rischi specifici».
fonte: il sole 24 ore

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