Impianti fotovoltaici con contributi a fondo
perduto, spese ammesse e beneficiari
di Claudia Savanelli
Con il PNRR, Piano nazionale di ripresa e resilienza, arrivano contributi a
fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici
I contributi riguardano determinati settori quali l’agricolo, zootecnico e
agroindustriale. Le risorse economiche, che copriranno gli anni dal 2022 al
2026, ammontano a 1.500 milioni di euro.
Di queste il 40% è destinato a finanziare progetti di impianti fotovoltaici nelle
seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
Sardegna e Sicilia.
Impianti fotovoltaici: contributi a fondo perduto, spese ammesse e
beneficiari
I contributi per l’installazione degli impianti fotovoltaici possono essere
usufruiti da:
● imprese agroindustriali;
● imprenditori agricoli, siano essi privati o riuniti in società;
● cooperative agricole o consorzi.
Per ottenere il contributo l’impianto deve essere installato sui tetti dei
fabbricati dove si svolgono attività del settore agricolo, zootecnico e
agroindustriale. Inoltre, devono avere una potenza di picco tra i 6kWp e i
500kWp.
Attenzione alle tempistiche. Infatti, i soggetti interessati, entro 18 mesi,
devono realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi. In caso di proroga,
questa dovrà essere motivata e in caso approvata. Comunque sia, gli
interventi dovranno essere garantiti entro il 30 giugno 2026.
Quali spese sono ammesse
Riguardo alle spese ammesse per ottenere il contributo a fondo perduto per
l’installazione di impianti fotovoltaici ci sono:
● acquisto e posa dei moduli fotovoltaici completi di inverter, software
di gestione, altri componenti dell’impianto;
● sistemi di accumulo;
● fornitura e lavori necessari alla realizzazione degli interventi;
● costi per la connessione alla rete. Questi hanno un limite massimo
fino a 1.500 euro/kWp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici e
fino a 1.000 euro/kWp per l’installazione dei sistemi di accumulo.
Inoltre, qualora si installassero le colonnine di ricarica elettrica per i veicoli
agricole sarà riconosciuta una spesa fino a un limite 1.000 euro/Kw a
colonnina.
Infine, inclusi nel progetto anche altre attività volte al miglioramento
dell’efficienza energetica delle strutture, come:
● rimozione e smaltimento dal tetto dell’amianto;
● isolamento termico dei tetti;
● sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto come
l’intercapedine d’aria.
In totale la spesa per l’intero progetto è di 750mila euro, mentre quella del
singolo progetto deve raggiungere massimo un milione di euro.
fonte: INFORMAZIONEOGGI