Ricerca e sviluppo: con il decreto MIMIT in
arrivo 473 milioni per progetti innovativi e
strategici
di Francesco Rodorigo – INCENTIVI ALLE IMPRESE
Il MIMIT definisce le procedure per la concessione di oltre 470 milioni di
euro per il sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo
sperimentale di rilevanza strategica. Si prevede l’erogazione delle
somme in forma di contributi alla spesa e finanziamenti agevolati
In arrivo oltre 470 milioni di euro per sostenere la realizzazione di progetti di
ricerca e sviluppo sperimentale con rilevanza strategica.
Il decreto del MIMIT con le prime indicazioni in merito alla procedura di
concessione ed erogazione delle agevolazioni è stato pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale del 3 novembre 2023.
Le somme saranno erogate sotto forma di contributi alla spesa e finanziamenti
agevolati. Potranno beneficiarne le imprese in possesso degli specifici
requisiti e che presentano un progetto di attività di ricerca industriale e di
sviluppo sperimentale ammissibile.
Gli ulteriori dettagli saranno definiti da successivi provvedimenti attuativi da
parte del Ministero.
Ricerca e sviluppo: con il decreto MIMIT in arrivo 473 milioni per progetti
innovativi e strategici
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 257 del 3 novembre 2023 il
decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che individua le
procedure per la concessione e l’erogazione di agevolazioni volte al sostegno
di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevanza strategica.
L’obiettivo è quello di sostenere la valorizzazione dell’innovazione e
accelerare la ricerca grazie alla sperimentazione e all’adozione di soluzioni
innovative e tecnologicamente avanzate.
Per tali finalità, il MIMIT prevede lo stanziamento di oltre 470 milioni di euro:
● 328 milioni per agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato, a
valere sulle risorse del Fondo Rotativo Imprese (FRI);
● 145,4 milioni di euro per agevolazioni sotto forma di contributo diretto
alla spesa, a valere sulle risorse rese disponibili a seguito della chiusura
dei programmi operativi 2007-2013.
Il decreto individua i soggetti che potranno beneficiare delle agevolazioni, si
tratta delle imprese:
● che svolgono attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi,
incluse quelle artigiane di produzione di beni di cui alla legge n.
443/1985;
● che svolgono attività di trasporto per terra, per acqua o per aria;
● che esercitano le attività ausiliarie in favore delle imprese di cui sopra;
● agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
● agricole che operano come soggetti co-proponenti di un progetto
congiunto;
● i centri di ricerca.
Questi devono risultare in possesso dei seguenti requisiti:
● essere iscritti nel Registro delle imprese;
● non essere sottoposti a procedure concorsuali, né trovarsi in stato di
fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato
preventivo;
● trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
● disporre di almeno due bilanci approvati;
● non risultare impresa in difficoltà.
Ricerca e sviluppo: progetti ammissibili e importo dell’agevolazioni
Per poter essere ammesse alle agevolazioni, le imprese devono presentare
progetti che prevedano la realizzazione di attività di ricerca industriale e di
sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi
o servizi o al miglioramento di quelli esistenti, tramite lo sviluppo delle
tecnologie abilitanti fondamentali (KETs).
Tali progetti devono:
● essere realizzati sul territorio nazionale;
● prevedere spese e costi ammissibili comprese tra 3 e 20 milioni di euro;
● essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e
avere una durata compresa tra 1 e 3 anni;
● rispettare il principio DNSH e le ulteriori condizioni previste dai
provvedimenti e disposizioni attuative.
Le imprese interessate possono presentare progetti anche congiuntamente tra
loro.
Le risorse sono concesse, nei limiti stabiliti dall’art. 25 del regolamento GBER,
sotto forma di:
● finanziamento agevolato, per una percentuale delle spese e dei costi
ammissibili pari al 50 per cento;
● contributo alla spesa, per una percentuale delle spese e dei costi
ammissibili articolata come segue:
○ 30 per cento per le piccole imprese;
○ 25 per cento per le medie imprese;
○ 15 per cento per le grandi imprese, non rientranti nella definizione
di PMI;
○ 10 per cento quale maggiorazione, spettante, in alternativa, in
caso di progetto:
■ realizzato interamente nelle regioni meno sviluppate;
■ realizzato nell’ambito di un progetto congiunto;
■ che preveda un’ampia diffusione dei risultati.
L’accesso alle agevolazioni sarà regolato da una procedura negoziale. Le
disposizioni per l’attuazione, termini, criteri e modalità di domanda saranno
definite dal Ministero tramite appositi provvedimenti.
Per tutti gli altri dettagli si rimanda al testo del decreto MIMIT pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale.