Il Portiere di Quartiere
“Il portiere di quartiere” per fornire servizi ai vicini, dalla baby sitter
all’avvocato.
Oltre che a Roma, è possibile trovare sedi anche a Genova e Torino. Una
prossima apertura è poi prevista a Firenze.
Che cos’è “Il portiere di quartiere”?
“È un’associazione che si mette a servizio dei quartieri in cui nasce la sede”.
Dove è nata l’associazione?
“Io e la mia socia Monica abbiamo dato vita all’associazione inizialmente in
zona San Giovanni, a Roma, dove sono nata e vissuta”.
Di che cosa si occupa? Quali sono i servizi che offre?
“Il nostro progetto si fonda sul voler essere un punto di riferimento per tutte le
famiglie e per tutti i cittadini dei quartieri in cui sorge una sede. L’obiettivo è
quello di arrivare ad aprire sedi in tutta Italia.
Per ora siamo a Roma, sul Litorale Laziale, ai Castelli, a Genova e a Torino.
Arrivano richieste per aprire in altre zone d’Italia, ma scegliere le persone
giuste che gestiscano le diverse aree è abbastanza difficile. Ecco perché da
quest’anno le sedi sono quasi tutte state aperte nei Caf di zona.
I servizi offerti sono tanti, dalla baby sitter all’osteopata, dalla collaboratrice
domestica all’avvocato, dalla badante all’infermiera, dall’omino ‘tuttofare’ alla
psicologa e molto altro ancora”.
Come si è sviluppato il progetto? E quali sono le realtà ad oggi presenti
a Roma?
“Il progetto è nato quattro anni fa con il primo portierato Appio Latino-San
Giovanni. Ora siamo in tutta Roma, ma anche a Genova e a Torino, con una
prossima apertura prevista a Firenze”.
Registrate interesse? Da parte di chi in particolare?
“L’interesse è tanto, sia da parte delle persone che vogliono collaborare e
cercano lavoro, sia da parte dei professionisti di ogni genere che desiderano
ampliare la propria clientela”.
Quali sono gli sviluppi futuri?
“Il futuro è ricco di progetti. Oltre a quello che ci porterà ad espanderci in tutta
Italia, abbiamo un progetto dedicato ai bambini in terapia oncologica, che
prevede un servizio di accompagnamento gratuito con la nostra autovettura
‘Carolina’ e con le nostre suore-tate che rendono il tragitto più leggero. C’è poi
un altro progetto dedicato alle mamme in fase terminale oncologica che
prevede la pulizia della casa due volte al mese gratuitamente da parte delle
nostre volontarie.
Collaboriamo anche con i mercati rionali e con i piccoli commercianti del
quartiere per rivalutare il loro operato rispetto ai grandi centri commerciali. E
spero che dopo quattro anni riuscirà a realizzarsi il patrocinio dei Municipi che
ci contattano da tempo. Un progetto che per varie vicissitudini, tra cui il Covid,
ancora non abbiamo definito”.
I Paesi che più contribuiscono al Pil mond