Decreto Aiuti bis, le novità nel testo
ufficiale della legge di conversione
di Anna Maria D’Andrea – LEGGI E PRASSI
Via libera alla legge di conversione del Decreto Aiuti bis, approvata in
Senato il 20 settembre 2022. Tra le novità la proroga dello smart working
semplificato, le modifiche in materia di cessione del credito e
superbonus e gli ulteriori interventi su stipendi e pensioni
Via libera alla legge di conversione del Decreto Aiuti bis: il testo ufficiale è
stato approvato in Senato in via definitiva il 20 settembre 2022.
L’iter per la conversione in legge ha portato all’introduzione di alcune
importanti novità, dallo smart working alla cessione del credito per il
superbonus.
Misure che si affiancano a quelle già previste dal decreto legge n. 115 del 9
agosto.
Tra queste si ricorda l’incremento dell’esonero contributivo per i lavoratori
dipendenti, un bonus aggiuntivo in busta paga per i redditi fino a 35.000 euro
che sale al 2 per cento.
Novità in arrivo anche per i pensionati, nei confronti dei quali sarà previsto a
decorrere dal 1° ottobre 2022 un anticipo della rivalutazione degli assegni,
pari al 2 per cento aggiunta al conguaglio dello 0,2 per cento spettante dal 1°
gennaio, applicato dal 1° novembre.
Ulteriori misure sono inoltre previste per la riduzione delle bollette di luce e
gas, e all’estensione del bonus sociale si affianca lo stop alle modifiche
unilaterali dei contratti da parte dei fornitori.
Il testo del Decreto Aiuti bis, prevede quindi numerose novità. Facciamo di
seguito il punto dei principali interventi e delle modifiche previste dalla legge di
conversione approvata in Senato.
Decreto Aiuti bis, testo ufficiale e novità della legge di
conversione
Si compone di 44 articoli il testo del Decreto Aiuti bis pubblicato in Gazzetta
Ufficiale del 9 agosto 2022, contenente numerose novità volte a
contrastare gli effetti della crisi energetica e dell’inflazione.
Approvato nel corso del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2022, con il
decreto legge n. 115/2022 sono stati stanziati 17 miliardi.
Al testo del decreto legge si aggiungono le novità introdotte in sede di
conversione in legge.
Il Senato ha dato il via libera al provvedimento il 20 settembre 2022, con le
seguenti modifiche:
● sblocco della cessione del credito per il superbonus e clausola di
salvaguardia per i vecchi bonus casa;
● proroga dello smart working per lavoratori fragili e genitori di under
14;
● proroga smart working semplificato;
● nuovi fondi per il settore dello sport contro il caro energia;
● addio al docente esperto, ma resta l’incentivo economico.
Decreto Aiuti bis, bonus in busta paga per i lavoratori dipendenti:
taglio cuneo fiscale al 2 per cento
È confermato che non ci sarà una riedizione del bonus 200 euro bensì il
rafforzamento del taglio al cuneo fiscale.
Nel Decreto Aiuti bis trova spazio il potenziamento dell’esonero contributivo
per i lavoratori dipendenti e nel periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2022 lo
sconto passerà dallo 0,8 al 2 per cento.
A beneficiarne saranno i lavoratori dipendenti già individuati dalla Legge di
Bilancio 2022, titolari quindi di redditi non superiori a 35.000 euro.
Il bonus in busta paga sarà quindi gestito dal datore di lavoro mediante una
riduzione del prelievo contributivo, che non inciderà sulle pensioni future.
Il Decreto Aiuti bis prevede infatti che:
“Tenuto conto dell’eccezionalità della misura di cui al primo periodo, resta
ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.”
Decreto Aiuti bis, anticipo rivalutazione pensioni del 2,2 per cento
dal 1° ottobre 2022
Pensioni più alte da ottobre, grazie all’anticipo della rivalutazione degli
assegni e al conguaglio per il calcolo della perequazione per l’anno 2021, che
partirà però dal 1° novembre.
Il testo del Decreto Aiuti bis conferma che, al fine di contrastare gli effetti
negativi dell’inflazione, il conguaglio per il calcolo della perequazione delle
pensioni per il 2021 sarà anticipato al 1° novembre 2022.
Da ottobre a dicembre (tredicesima inclusa) sarà riconosciuto in via transitoria
un incremento di due punti della rivalutazione delle pensioni con decorrenza
dal 1° gennaio 2023.
In totale quindi le pensioni aumenteranno del 2,2 per cento, ma solo nel
rispetto di specifici limiti. L’incremento derivante dalla rivalutazione sarà
riconosciuto per i trattamenti mensili di importo pari o inferiore a 2.692 euro.
Una misura che non sarà quindi per tutti.
In sede di rivalutazione delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2023 la
percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per
l’anno 2022 è applicata in misura corrispondentemente ridotta di due punti
percentuali.
Decreto Aiuti bis, nuovi beneficiari bonus 200 euro e più fondi per
le partite IVA
Il bonus 200 euro torna protagonista del Decreto Aiuti bis per coprire la platea
di lavoratori rimasti precedentemente esclusi.
Il testo prevede infatti un’estensione della misura ai lavoratori che nel primo
semestre 2022 non hanno beneficiato dell’esonero contributivo, presupposto
per il riconoscimento dei 200 euro in busta paga, perché interessati da eventi
coperti figurativamente dall’INPS, quali ad esempio la maternità.
Ad averne diritto saranno inoltre i collaboratori sportivi che hanno beneficiato
di almeno una delle indennità previste per l’emergenza Covid.
Dal testo del Decreto Aiuti bis arrivano inoltre nuovi fondi anche per le partite
IVA, pari a 100 milioni di euro e che portano il totale a 600 milioni. I lavoratori
autonomi ancora attendono l’erogazione del bonus 200 euro, mancando il
decreto attuativo che disciplinerà le modalità operative per l’accesso alla
misura
Decreto Aiuti bis, bonus bollette e stop modifiche unilaterali
contratti
Novità in arrivo anche in materia di bollette, con il rafforzamento del bonus
sociale luce e gas anche per il quarto trimestre 2022 ma non solo.
Il Decreto Aiuti bis introduce misure specifiche per la tutela dei clienti più
vulnerabili, e nell’articolo 2 è previsto che dal 1° gennaio 2022 fornitori ed
esercenti dovranno offrire la fornitura di gas naturale al prezzo di
approvvigionamento nel mercato all’ingrosso. Una misura che si
applicherebbe ai clienti in condizioni economiche svantaggiate, con disabilità
e a chi supera i 75 anni.
Stop inoltre alle modifiche unilaterali dei contratti da parte delle imprese
fornitrici fino al 30 aprile 2023, con effetto anche sui preavvisi già comunicato
ma non ancora perfezionati.
L’azzeramento degli oneri generali di sistema per il quarto trimestre si
applicherà a tutti gli utenti, senza limiti di ISEE o reddito.
Decreto Aiuti bis, rifinanziamento bonus psicologo e trasporti
Il Decreto Aiuti bis interviene inoltre anche su misure recentemente introdotte.
Tra queste vi è il bonus psicologo, per il quale è previsto il rifinanziamento: le
risorse disponibili passano da 10 a 25 milioni di euro. Una novità prevista alla
luce dell’esaurimento tempestivo del plafond già stanziato, pari a 10
milioni di euro.
Più risorse anche per il bonus trasporti, per il quale si prevede lo
stanziamento di ulteriori 101 milioni di euro, per un totale di 180 milioni di
copertura.